L’ABRUZZO DEL DESIGN

Protagonista al “fuorisalone” del Mobile di Milano. Al Superdesign Show saranno esposte due creazioni degli architetti, Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi

Pescara, 15 aprile 2024. Creazione SUGO e Concepticon, studi di design abruzzesi, saranno tra i protagonisti del Superdesign Show 2024, in via Tortona a Milano, dal 15 aprile (anteprima per la stampa) e dal 16 aperto al pubblico fino al 21 aprile. Gli architetti Kevin Chu, di Hong Kong, giuliese d’adozione, e Andrea Cingoli di Roseto degli Abruzzi, rispettivi fondatori delle due “factory”, hanno realizzato due prodotti innovativi che narrano la storia di un paesaggio artificiale ispirato alla natura, dove l’attività frenetica di insetti che depongono uova funge da catalizzatore per l’ispirazione. Questi design integrano sia il forte contrasto dei tronchi secchi degli alberi che la vivacità delle piante vive, simboleggiando la dualità del riciclo e della rigenerazione.

La lampada STICK INSECT può essere montata su pareti, appesa ai soffitti o semplicemente appoggiata sul pavimento, soddisfacendo le esigenze di persone di tutte le capacità con la sua altezza perfettamente regolabile. A differenza dei sistemi di illuminazione convenzionali, lo STICK INSECT assomiglia a creature che si muovono all’interno di uno spazio, inserendo dinamismo ed elementi scultorei in qualsiasi ambiente occupato.

OLEG si erge come uno dei sistemi di arredo più versatili al mondo. La sua forma unica gli permette di trasformarsi in forme strutturalmente stabili come librerie, appendiabiti, tavoli o addirittura apparecchi di illuminazione, sfidando la comprensione convenzionale. OLEG concede agli utenti la libertà creativa di creare i propri oggetti funzionali o sculture, imbevute di un senso di aggregazione giocoso, adattabili a qualsiasi spazio immaginabile.

Superdesign Show è l’evento iconico che ha creato il fenomeno del Tortona Design District fin dal 2000, nel frattempo che la Milano “Capitale del Design” si appresta ad entrare nella Design Week, con una analisi approfondita e una mappatura aggiornata del “sistema design” milanese, sempre più esteso e sempre più influente in ogni settore. Un progetto del Salone del Mobile, a cura del Politecnico di Milano, condiviso con tutte le realtà del Fuorisalone, di cui Superstudio è stato pioniere grazie all’intuizione di Gisella Borioli, con la direzione artistica di Giulio Cappellini e il coordinamento di Laura Vella che, in questa edizione, invita espositori e visitatori a esplorare nuovi orizzonti e alla sfida di un pensiero diverso. I lavori che saranno presentati si ispirano a tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, rispetto della natura, materiali rigenerati, scelte inclusive, etica ed estetica si intrecciano nello scenario generale. Con la partecipazione di 11 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti, l’adesione di oltre 80 aziende e la presentazione di quasi 40 progetti all’avanguardia, Superdesign Show si propone anche quest’anno come un imperdibile punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design.




INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LAVORO

Le sfide per le imprese

Pescara, 14 aprile 2024. Riportiamo l’intervento di Silvano Pagliuca, Presidente Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico all’odierno evento “Nuovi modelli di sviluppo economico sostenibile per le imprese del territorio” presso il Padiglione “Daniele Becci” di Pescara, per la seconda edizione dell’evento Top 200 Abruzzo e Molise, l’appuntamento annuale promosso da PwC che fornisce una panoramica delle realtà imprenditoriali del territorio, con una visione prospettica sugli andamenti economici e sulle prossime sfide.

Presidente, come vede il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nel futuro dell’industria abruzzese e come cambierà il mondo del lavoro?

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e della trasformazione digitale nelle aziende abruzzesi non sarà diverso dal ruolo che avrà nelle aziende del resto del mondo: un passaggio ineludibile per continuare ad essere protagonisti, pena un declino inesorabile.

L’intelligenza artificiale si trova in una fase di entusiasmo mediatico ed è forte il rischio di parlarne più di quanto la si utilizzi davvero.

Ciò che preoccupa è lo stato d’adozione nelle Piccole e Medie Imprese italiane: solo il 5% dichiara di avere progetti operativi e, nel complesso, solo il 18% ha approcciato il tema. Secondo le stime dell’Osservatorio sull’IA del Politecnico di Milano, il fatturato dei player italiani che offrono soluzioni e servizi di artificial intelligence ha raggiunto i 760 milioni di euro. Per il 90% però, questo fatturato è generato dalle grandi imprese private. Le Piccole e Medie Imprese rappresentano circa il 5% del mercato. Permangono barriere legate alla scarsità di budget e alla scarsa digitalizzazione delle aziende.

Tutte le tecnologie disruptive del passato, a partire dall’elettricità, dalla radio, dalla televisione, dal computer e da Internet sono state tecnologie gentili, si sono affermate in decenni, dando modo alla società e al mondo del lavoro di adeguarsi lentamente, quasi senza che ce ne accorgessimo. L’adozione delle tecnologie è stata lenta. Ad esempio, negli Stati Uniti ci sono voluti 99 anni perché la telefonia fissa raggiungesse il 95% della popolazione (2022); 48 anni affinché l’elettricità raggiungesse il 100% delle famiglie (1956); 25 anni affinché il cellulare passasse al 96% di adozione (2019); 24 anni perché il computer passasse all’89% (2016); 7 anni perché il tablet raggiungesse il 64% (2017).

Chapt GPT3 in due mesi ha raggiunto 100 milioni di utenti, bruciando il primato precedente di TikTok che aveva raggiunto i suoi 100 milioni in 9 mesi. Instagram  aveva impiegato ben due di anni. 

La prima cosa che balza agli occhi è il grado di adoption delle tecnologie, che impiegano sempre meno tempo a raggiungere la massa critica degli utilizzatori e che, quindi, costringono le aziende a tempi di reazione quasi immediati.

Inoltre, oggi, per la prima volta, ci si trova di fronte ad una concomitanza di ben due tecnologie disruptive. La prima, quella dell’intelligenza artificiale che si abbevera alla fonte di quella miniera d’oro che va sotto il nome di big data e che, grazie ad algoritmi potenti, riesce a mettere in correlazione i dati e l’altra, quella del quantum computing, che, grazie ai super conduttori, riesce a dare ai super calcolatori una capacità di calcolo in grado di restituire in pochi secondi risultati che, diversamente, avremmo in ore, giorni o anche mesi, perdendone efficacia.

L’IA porterà, come hanno fatto tutte le tecnologie precedenti, un boost importante alla  produttività e al PIL. Si ipotizza un impatto, nei prossimi anni, del 4% sul PIL per i paesi che hanno già adottato profondamente la digital transformation. Purtroppo, per il nostro Paese questo significa un aumento di produttività di meno della metà. Le economie possono beneficiare in modo molto diverso dell’innovazione. Gli Stati Uniti, storicamente, hanno sempre ottenuto notevoli guadagni di produttività, ma non è successa la stessa cosa per le maggiori economie europee, men che meno per l’Italia.

Naturalmente, grandi opportunità e con esse nuove ricchezze, ma anche nuove povertà. Povertà che non saranno nei soliti angoli del mondo, ma potrebbero generarsi proprio in Europa

In questo contesto si pone anche un’altra importante strada da percorrere, quella dell’etica: che non sia troppo normata, al punto di affossare la tecnologia – tra l’altro senza essere garantiti da altri che lo faranno – ma neppure troppo lasca, al punto di lasciare mano libera con effetti disastrosi per buona parte degli esclusi.

Come cambierà il mondo del lavoro?

Per la prima volta una tecnologia non ci sostituirà solo nella fatica fisica, ma, paradossalmente, impatterà sui colletti bianchi.

Oggi IA risponde ai test meglio della maggioranza degli studenti su diverse materie:

Avvocatura – Storia – Macroeconomia – Biologia – Medicina – Chimica – Psicologia, con una forbice che va dal 75 al 100%

Ci sarà una trasformazione molto forte, che toccherà tutta la società, soprattutto la classe media, e che andrà gestita a livello politico ed economico. Ci potranno essere modelli diversi, a seconda che l’innovazione nasca nei Paesi democratici o autoritari, con il rischio di una nuova “cortina di ferro”, dove le basi non saranno quelle missilistiche, ma i data center.

 Uno dei primi settori impattati dalla produttività dell’intelligenza artificiale è l’editoria. 

In USA, un terzo dei giornalisti presenti negli ultimi due decenni non ci sono più.

Il NYT ha bloccato il crowler di OpenAI, non permettendo più a OpenAI di attingere massivamente ai dati del giornale.  La parola è ora ai legali, per una battaglia su copyright e diritti d’autore destinata a fare giurisprudenza.

Il giornale tedesco più venduto in Europa, il Bild, il cui editore è Axel Springer, ha annunciato un piano per il taglio di 200 persone in seguito ad investimenti in intelligenza artificiale, firmando un contratto con OpenAI dove, chaptGPT, si addestrerà sugli articoli dell’editore. In Italia, sempre la casa editrice Springer, ha licenziato 3 giornalisti italiani che curavano la redazione di UpDay.

 Spotify nonostante utili importanti, ha annunciato di ridurre di circa il 17% il personale della società

 In ambito medico lo stetoscopio IA, progettato dall’azienda statunitense Eko Health e assegnato a 200 ambulatori di medici di base nel Regno Unito, rappresenta il primo impiego di questa tecnologia nell’assistenza primaria in questo paese con l’obiettivo  di prescrivere farmaci salvavita senza la necessità di revisione da parte di uno specialista.

Per non parlare delle professioni di traduttore, interprete e doppiatore, che si confronteranno con una tecnologia, che, oltre a tradurre, permette di riprodurre  sia la voce originale, che il labiale nelle immagini video.

L’automatizzazione di processi come la semina, la raccolta e la classificazione delle piante porterà grandi sviluppi in agricoltura.

Nel settore bancario e finanziario, grazie ad algoritmi, si potranno efficientare alcune attività, come la rilevazione di frodi, la gestione degli investimenti e la valutazione del credito.

Secondo l’OCSE, l’IA potrebbe sostituire fino al 14% dei lavori manuali in ambito manifatturiero nei paesi industrializzati.

I servizi di supporto, quali la contabilità, la segreteria, la fatturazione e la gestione, stanno già subendo cambiamenti molto forti, così come si stanno aprendo nuove opportunità nelle arti grafiche e musicali.

 Nel settore dei trasporti molti conducenti verranno sostituiti con la guida autonoma.

 La medicina sarà protagonista di una rivoluzione mai vista prima con grandi progressi nel campo della diagnosi e della chirurgia.

Presidente, come pensa che l’Europa possa guidare l’industria nell’adozione dell’intelligenza artificiale e quali sono le opportunità e le sfide che prevede in questo contesto?

L’America innova, la Cina replica e l’Europa cerca di regolamentare. Questa situazione dipende dal fatto che gli Stati Uniti sono un Paese fatto da imprenditori, la Cina è un Paese dirigistico governativo e l’Europa un continente fatto da burocrati.

Detto ciò, abbiamo l’impellente necessità di puntare ad un’Europa politica, che sappia essere indipendente, per quanto possibile, da Stati Uniti e Cina. Diversamente, saremo colonizzati e dell’IA saremo solo utilizzatori dipendenti.

Noi italiani dobbiamo ricordarci e riscoprire l’orgoglio di un Paese che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, Mattei, Olivetti, Faggin, Marconi, Torricelli, Natta, Barsanti e Matteucci, Ascanio Sobrero, che hanno regalato al mondo invenzioni quali il barometro, il motore a combustione, la calcolatrice programmabile, il paracadute, la radio, la nitroglicerina, il polipropilene, il microprocessore.

Parola d’ordine per l’Italia: uscire dalla sudditanza psicologica in cui viviamo da decenni, attrarre talenti, coinvolgere i giovani e rimboccarsi le maniche.




UNA SALUTARE GIORNATA DI LOTTA

Atessa, 14 aprile 2024. Da anni USB e SLAI COBAS portano avanti una giusta battaglia per rivendicare migliori condizioni di lavoro nello stabilimento Stellantis di Atessa. Il percorso di rivendicazione ci ha portato nella mattina di venerdì 12 aprile 2024 a promuovere un sit-in di protesta sotto gli uffici dello SPSAL di Chieti (ente di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Una delegazione delle due sigle, assistita dal dott. Francesco Tuccino (ergonomo) e dall’Avv. Guglielmi, è stata ricevuta dal dott. Massaro, e da alcuni collaboratori, ai quali sono state esplicitate le ragioni di tale iniziativa e consegnato un esposto contenente le richieste delle due organizzazioni: controlli su alcune specifiche postazioni di lavoro, l’attivazione di controlli periodici su postazioni a campione in tutte le officine e verifica della correttezza dei DVR (documenti valutazione rischi), verifica delle modalità di gestione della sorveglianza sanitaria e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.

Nelle quasi due ore di colloquio, il direttore dello SPSAL ci ha confermato, ritenendo fondate le nostre preoccupazioni, che valuterà il contenuto dell’esposto e prenderà opportuni provvedimenti finalizzati alla risoluzione delle problematiche.

In primis ci ha espresso forti dubbi sulla gestione della sorveglianza sanitaria mentre sulla verifica delle postazioni, ha fatto notare le loro difficoltà per indisponibilità di personale per verifiche così complesse, ma si adopererà per poter far fronte a tale impegno, infine sul tavolo permanente si pronuncerà con una proposta formale, lasciando intendere un riscontro positivo.

Naturalmente i veri protagonisti sono stati i lavoratori che hanno partecipato al sit-in ed i numerosi che hanno aderito alla giornata di sciopero proclamato in tutto lo stabilimento da USB e SLAI COBAS, permettendo di rendere tangibili le nostre e le loro preoccupazioni per le ripercussioni sulla salute e sicurezza conseguenti l’aumento dei carichi e ritmi di lavoro a cui quotidianamente sono comandati.

La nostra lotta non si fermerà senza il raggiungimento di risultati concreti e assicuriamo che quella di ieri è stata solo un’altra tappa di un percorso che merita di essere portato avanti con lucidità e caparbietà.

La protesta è stata anche un motivo per ribadire l’importanza di maggiori controlli sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, di cordoglio e rabbia per la recente strage di Suviana e per tutte quelle che purtroppo continuano ad avvenire nel nostro paese.

I nostri ringraziamenti infine vanno al dott. Tuccino e a l’Avv. Guglielmi per la disponibilità e la competenza messa a disposizione dei lavoratori.

Coord. SLAI COBAS Chieti

Coord. USB LP Chieti/Pescara




COLLINE TERAMANE E TERRE DE L’AQUILA AL VINITALY

Dal 14 al 17 aprile a Verona Fiere, grazie al protocollo con la Camera di commercio Gran Sasso

L’Aquila, 13 aprile 2024. Vini Doc e Docg e olio Evo, rigorosamente “Made in Abruzzo”, si preparano a conquistare il palato degli appassionati di enogastronomia a Vinitaly e a SOL – Salone internazionale olio di oliva, le due fiere di riferimento per il settore agroalimentare in programma alla Fiera di Verona dal 14 al 17 aprile, grazie al protocollo d’intesa siglato dalla Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia con la Regione Abruzzo e la Camera di Chieti Pescara.

I produttori di vino delle Colline teramane e Terre de L’Aquila, le sottozone provinciali delle Doc abruzzesi, saranno presenti al padiglione 12 di Verona Fiere, all’interno del grande stand di 1.500 mq allestito dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che ospiterà 50 cantine dell’area consortile. Altre 50 saranno presenti da tutto l’Abruzzo. Confermata anche l’area tasting consortile con 350 etichette in degustazione e una sala dedicata, dove si alterneranno conferenze, presentazioni e degustazioni.

“Le nostre cantine e i nostri frantoi vi aspettano da domenica prossima a Vinitaly e SOL, un viaggio alla scoperta dei sapori autentici e della ricca tradizione enogastronomica abruzzese. Un’occasione unica per conoscere e degustare le eccellenze delle province teramane e aquilane: dal Montepulciano al Pecorino, all’olio extravergine d’oliva prodotto nel nostro territorio” è l’invito della presidente della Camera di commercio Gran Sasso Antonella Ballone.

“Anche quest’anno, grazie al protocollo che abbiamo siglato con la Regione e con la Camera di Chieti Pescara, ci presentiamo alle principali fiere di settore in maniera compatta e unitaria per promuovere il brand Abruzzo nel mondo accompagnando le nostre aziende ai principali eventi di settore a cui possono partecipare a prezzi calmierati” conclude Ballone.

Ampio spazio sarà dedicato anche alla promozione dell’olio d’oliva abruzzese. Infatti, in contemporanea a Vinitaly 2024,si terrà anche Sol – Salone internazionale olio di oliva, giunto alla 28^ edizione trasformandosi in International Olive Oil Trade Show, con un padiglione dedicato esclusivamente all’olio di oliva, con l’obiettivo di creare opportunità commerciali con iniziative mirate, migliorare il posizionamento di quelle esistenti e incrementare la partecipazione di espositori e visitatori professionali. Tra le novità anche l’ampliamento dei prodotti in esposizione, a partire dai derivati dell’oro verde, come le olive da tavola, i sott’oli, le paste spalmabili a base di olio EVO e i prodotti per la cosmesi.

I prossimi eventi in calendario che vedranno l’Abruzzo protagonista alle principali fiere internazionali sono: Cibus (Parma, 7-10 maggio), Sana(Salone del biologico, Bologna, 5-8 settembre), Terra Madre Salone del Gusto (Torino, 26-30 settembre), Golosaria 2024(Milano, 2-4 novembre) e Merano Wine Festival (Merano, 8-12 novembre).

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AL VIA VINITALY

Occasione unica per avviare piano strategico del vino per la prossima legislatura europea

di On. Lucia Vuolo, Europarlamentare Forza Italia/PPE

Verona, 13 aprile 2024. Domenica 14 aprile inizierà la fiera del vino più importante in Italia che radunerà le eccellenze del settore vitivinicolo italiano e internazionale. Non solo, sarà una vetrina anche per gli altri prodotti come l’olio d’oliva che rende il nostro Paese unico nel mondo.

Sarà un’occasione per dialogare con i viticoltori e produttori per esprimere la vicinanza di Forza Italia ad un settore che viene spesso preso di mira. La demonizzazione del vino che si è vista negli ultimi tempi e mi riferisco ai casi Irlanda, Portogallo e ultimamente Belgio che ha deciso di creare etichette allarmistiche da apporre su etichette o pubblicità, deve essere fermata. Abbiamo assistito ad alcuni intoppi, come per esempio “Linee guida su etichettatura” poco chiare creando preoccupazioni nel settore.

Grazie poi al supporto e pronto intervento di Forza Italia nei confronti della Commissione europea sono stati tempestivamente risolti. L’Italia del vino è forte e competitiva, come dimostrano i grandissimi risultati raggiunti sia a livello di export che in termini qualitativi, che ne fanno uno dei paesi di punta nel panorama vitivinicolo mondiale. Ecco perché Vinitaly sarà un’occasione per improntare un piano strategico per il vino nella prossima legislatura europea. La mia volontà e di Forza italia è quella di creare, attraverso il costante dialogo con le associazioni di categoria, una strategia per promuove e proteggere il settore vitivinicolo in tutte le sedi europee.

Colgo l’occasione per complimentarmi con tutte le Associazioni di categoria italiane che a Bruxelles dimostrano grande professionalità e competenza. Nella prossima legislatura si dovrà impostare e approvare la nuova Politica Agricola Comune (PAC) ed auspico che il vino sia al centro delle proprie disposizioni. Tentativi di togliere il vino dalle politiche di promozione saranno rispedite al mittente. Al contrario, servirà un piano promozionale europeo per aiutare in maniera più concreta il settore, soprattutto dal punto di vista della semplificazione burocratica. Come già richiesto in una Lettera alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il ruolo delle donne dovrà essere centrale all’interno delle prossime normative in campo agricolo. Aggiungo che non c’è futuro senza giovani: il ricambio generazionale sarà uno dei temi sui cui lavoreremo come Forza Italia – Gruppo PPE per aumentare l’assegnazione di fondi per le nuove generazioni di agricoltori, in particolare creando piani per lo sviluppo rurale a vantaggio delle zone limitrofe soprattutto al SUD.

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Al via Vinitaly, on. Vuolo (Forza Italia): “Occasione unica per avviare piano strategico del vino per la prossima legislatura europea’




VISITA MICRON PER I RAGAZZI DEL PCTO INCLUSIVO

Avezzano 12 aprile 2024. Seconda attività esterna per gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Amedeo d’Aosta che, mercoledì 10 aprile, si sono recati ad Avezzano in visita all’azienda Micron, un’altra delle tappe previste nel percorso di Alternanza scuola lavoro avviato dall’Istituto d’Istruzione Superiore Amedeo D’Aosta con l’Agenzia delle Entrate dell’Aquila e sostenuto da Micron Foundation e Autismo Abruzzo Onlus. Il PCTO Inclusivo è il primo che è riuscito a coinvolgere attivamente nelle attività previste e nelle escursioni ragazzi con autismo.

La visita alla Micron di Avezzano, dopo quella ai Laboratori del Gran Sasso, è stata la seconda uscita dei ragazzi con autismo dell’Istituto Amedeo d’Aosta dell’Aquila, nell’ambito del PCTO inclusivo che ha portato sei studenti nell’Agenzia delle Entrate per svolgere uno stage che li proiettasse nel mondo del lavoro, nella realtà, cioè, che li attende fuori dalla scuola. Ai sei ragazzi dell’Istituto industriale aquilano, inoltre, si è aggiunto un settimo studente proveniente dall’Istituto comprensivo di Carsoli, che ha potuto prendere parte alle visite e allo stage in corso di svolgimento.

Ad Avezzano i ragazzi sono arrivati nella giornata di mercoledì 10 aprile, accompagnati da un pullman messo a disposizione dal Consorzio Trasporto Abruzzese, grazie alle risorse fornite da Micron. Insieme ai ragazzi c’erano anche i docenti, alcuni assistenti ed accompagnatori.

Gli ospiti sono stati accolti nella sala convegni dell’azienda dove – la docente Tiziana Falancia, referente del PCTO, ha portato il saluto della dott ssa Maria Chiara Marola, dirigente scolastica dell’ITIS. Dopo aver fruito della presentazione dell’azienda da parte dei referenti de vari settori il via alla visita dei laboratori, dove nascono le progettazioni delle migliori memorie ad alta velocità che, nel giro di 3/4 anni, vengono messe a disposizione sul mercato. “Abbiamo potuto osservare da vicino i macchinari utilizzati nell’azienda, inoltre abbiamo visto come si lavora il silicio, ma anche come si stampano i microchip. Una giornata intensa e molto interessante, conclusa con il pranzo insieme nel locale della mensa aziendale, condiviso con dipendenti e dirigenti della struttura”, riferisce Dario Verzulli, presidente Autismo Abruzzo Onlus. Terminata la visita, ragazzi ed accompagnatori sono saliti nuovamente sul pullman per fare ritorno a L’Aquila.

Il carattere innovativo del PCTO avviato tra Istituto d’Istruzione Superiore Amedeo d’Aosta e Agenzia delle Entrate con la collaborazione di Micron e Autismo Abruzzo è costituito dalla possibilità che hanno avuto i ragazzi con autismo di uscire dalla scuola ed essere coinvolti nel cuore delle iniziative di grande qualità e strategiche per il nostro territorio.

“I PCTO sono ormai standardizzati: mai prima d’ora i ragazzi con autismo andavano a svolgere attività in esterna. Con il percorso che invece siamo riusciti ad organizzare, i ragazzi non sono solo arrivati all’interno dell’Agenzia delle Entrate, ma hanno anche svolto ulteriori visite alla scoperta di aziende che sono vere e proprie eccellenze internazionali. Un progetto inclusivo che siamo felici abbia coinvolto anche un ragazzo di Carsoli, già frequentante La Casa di Michele, struttura asl dedicata all’attività riabilitativa“ evidenzia Verzulli.

“Il cambiamento – conclude – si fa a piccoli passi. Spesso bastano azioni semplici, ma inclusive, come quella proposta nel PCTO che ha permesso ai ragazzi con lo spettro dell’autismo di vivere la vita vera e, al contempo, ad insegnanti e lavoratori di conoscere tutte le sfumature delle persone con autismo. Ragazzi tutti diversi tra loro: alcuni hanno particolari talenti, altri capacità nascoste. Proprio attraverso percorsi come questo, possibili grazie alle risorse messe a disposizione da Micron, si è potuto ideare un cammino condiviso che ha aiutato tutti i partecipanti a conoscersi meglio. Senza queste risorse i ragazzi sarebbero rimasti, ancora una volta, dentro le pareti delle loro classi”.

Giovanni Cappelli: “Da volontario dell’associazione la felicità è immensa nel vedere aziende pubbliche e private collaborare attivamente in percorsi dedicati all’inclusione di ragazzi afferenti allo spettro autistico. La nostra forza è quella di mettere in evidenza i migliori processi per includere le persone autistiche nel mondo del lavoro e con il primo PCTO organizzato, grazie ai fondi formazione Micron, gettiamo le basi per l’avvio al lavoro”




PRIMO APPUNTAMENTO DI VINCONTRI

Dibattiti e Confronti in Cantina: al centro il futuro del Montepulciano, del vino abruzzese e il ruolo delle bollicine autoctone

Ortona, 12 aprile 2024. Si è svolto ieri il primo appuntamento di «VINCONTRI» – Dibattiti e Confronti in Cantina – una serie di iniziative per riflettere sul futuro vitivinicolo regionale, promosse da VINCO, la prima cantina di spumanti da uve autoctone in Abruzzo. Al centro dell’incontro, moderato da Fabio Piccoli, direttore responsabile del magazine online Wine Meridian, si è discusso del futuro del Montepulciano, del vino abruzzese e il ruolo delle bollicine autoctone. I vari relatori hanno posto l’attenzione su quanto sia importante valorizzare le uve autoctone attraverso gli spumanti abruzzesi e il marchio collettivo Trabocco, per integrare l’offerta vitivinicola dell’Abruzzo che rappresenta un vero e proprio continente enologico. In esame le trasformazioni in atto nel settore del vino nazionale e internazionale: quali i cambiamenti climatici, le nuove abitudini di consumi dei consumatori, la sostenibilità, e la loro relazione con lo sviluppo futuro del vino abruzzese.

“Il titolo di quest’incontro è volutamente provocatorio: «C’ERA UNA VOLTA IL MONTEPULCIANO D’ABRUZZO». – dichiara Luciano Di Labio, presidente VINCO – Non vogliamo assolutamente mettere in discussione il glorioso Montepulciano d’Abruzzo che sarà sempre importante per la nostra Regione; ma è fondamentale riflettere con tutti gli attori del mondo vitivinicolo d’Abruzzo per tracciare insieme nuovi percorsi e strategie che guardino al futuro del vino abruzzese. Molti sono i cambiamenti in atto che spingono a rivedere le nostre produzioni ponendo al centro il territorio e la biodiversità attraverso i vitigni autoctoni. Sicuramente le bollicine e il marchio Trabocco giocheranno un ruolo centrale perché insieme promuovono la nostra identità.”

“I dati esaminati mostrano come il consumo dei vini rossi ad alta gradazione sia notevolmente diminuito nei mercati esteri e in quello nazionale. Inoltre, i consumatori di questa tipologia sono soprattutto persone di età adulta con un consumo abituale.” – afferma Denis Pantini, Responsabile Wine Monitor di Nomisma S.p.A. – “C’è molta più attenzione alla sostenibilità e all’aspetto salutistico, vedi l’estremizzazione con i vini no alcol. Contestualmente assistiamo ad un incremento del consumo di vini bianchi e delle bollicine. In questo caso i giovani risultano i consumatori più frequenti e numerosi, soprattutto nel vino “mixato”.

Cambiano anche i consumi: calano quelli quotidiani e aumentano quelli occasionali. Il vino rosso è penalizzato dal calo del consumo abituale, mentre le bollicine sono favorite nei momenti occasionali e di consumo collettivo. In definitiva, i cambiamenti climatici, sociali, economici e demografici si riflettono nei consumi di vino, portando ad una crescita degli spumanti a discapito dei rossi fermi, privilegiando vini più leggeri, da vitigni autoctoni, di bassa gradazione e sostenibili. Rispetto a questi nuovi trend l’Abruzzo del vino ha tutte le carte in regola per giocare una buona partita nello scenario di mercato nazionale e internazionale, diversificando la propria offerta vinicola attraverso una valorizzazione dei vitigni autoctoni e lo sviluppo di vini spumanti.”

“Credo che si possa parlare – racconta Alessandro Regoli, direttore WineNews – di «sociologia della bollicina». Le bollicine appassionano i giovani, sono un vino “orizzontale”, destagionalizzato e sdoganato nel consumo, un vino a tutto pasto. Le bollicine rappresentano la festa, la convivialità, un modo di vivere all’italiana, che tutto il mondo ci invidia. Se interrogassimo degli antropologi autorevoli penso che definirebbero le bollicine come dei vini “contemporanei”: in mezzo a mille difficoltà tutti cercano momenti di convivialità e festa che puntualmente vedono protagoniste le bollicine che ben si abbinano a piatti della tradizione ma anche alla cucina contemporanea, per incontri a due o in compagnia, occasioni importanti o serate tranquille.

Sono contemporanei per la freschezza, per la gradazione e la loro versatilità, o forse per essere quasi un vino-non vino, tanto da arrivare a sostituirlo in tante occasioni di consumo, che sono ormai appannaggio esclusivo delle sole bollicine. I giovani della Generazione Z sono meno legati al vino e se lo consumano lo fanno con un’attenzione alla salute e al grado alcolico. Per l’Abruzzo del Montepulciano, Pecorino, Trebbiano, Cerasuolo (che nella flessione dei mercati e dei consumi mondiali dovuti alla difficile congiuntura internazionale, crescono in controtendenza sia in Italia che all’estero), la scelta di puntare anche sulle bollicine da uve autoctone, con il marchio “Trabocco” è, sicuramente, una buona idea. Ma “Trabocco” non è e non deve essere solo un’operazione commerciale bensì anche culturale. La stessa parola Trabocco è un pezzo dell’identità regionale dell’Abruzzo, come le antiche macchine da pesca, che vantano un testimonial d’eccezione come il poeta ed intellettuale Gabriele d’Annunzio che le paragonava a dei “ragni colossali”. Uno strumento utilizzato dagli agricoltori per pescare senza allontanarsi dalla costa e stare sul mare: si tratta di continuare su questa strada, di fare un vino “pop” (ma stando attenti alla giusta remunerazione di chi produce le uve da cui hanno origine queste bollicine) e costruire contenuti semplici, ma non banali, che valorizzino il Trabocco, legandolo comunque fortemente al territorio, in maniera moderna, contemporanea, leggera, spensierata, e rimanendo anche aperti alla mixology”. “Questo titolo “C’era una volta il Montepulciano d’Abruzzo” pone al centro una riflessione. Chiaramente con il Montepulciano sappiamo da dove siamo partiti.

Il rinascimento del vino abruzzese avviene a fine anni ‘90 con l’affermazione dei vini rossi. – afferma Giovanni Pasquale, Presidente Assoenologi Abruzzo Molise – E noi abruzzesi siamo stati pronti ad intercettare questo nuovo stile di consumo che si affacciava in maniera globale con i nostri vini che ben si prestavano ad assecondare questi gusti: opulenti, corposi e concentrati. Il Montepulciano è un grande vitigno. Negli anni 2000 ci ha fatto diventare attori in una fase molto positiva del vino italiano. Oggi assistiamo ad un calo dei consumi dei vini rossi, che per una Regione come la nostra offre delle preoccupazioni. Ma è pur vero che abbiamo delle soluzioni introdotte da qualche decennio.

È chiaro che il Montepulciano la parte sua l’ha fatta e probabilmente ha trainato tutta la Regione, ma è necessario che ci sia qualcuno che gli dia il cambio. In questi ultimi anni, il Montepulciano ha trovato degli ottimi compagni di viaggio nei vitigni autoctoni, che hanno alleggerito la sua responsabilità, e si sono fatti conoscere ed apprezzare. Sicuramente la svolta delle bollicine è la conferma della grandissima potenzialità che abbiamo in Regione; penso a vitigni come Cococciola, Montonico, Passerina, Pecorino che ben si adattano a questo tipo di lavorazione. Ma è chiaro che il Trabocco non può essere una mera operazione commerciale. L’Abruzzo ha bisogno di qualcosa in più per alzare il tiro. Il vino finora ha dovuto trainare una Regione. Il Montepulciano è stato il primo ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo: ha avuto una funzione, anche sociale, di far crescere e dare visibilità alla Regione. È stato un compito molto importante che ha avuto il Montepulciano, ma forse è stato anche un limite perché l’Abruzzo ha puntato sempre su questo grandissimo vitigno e forse incerte fasi doveva osare e non ha osato. L’idea che si passi da un concetto di vitigno ad un concetto di denominazione territoriale è, sicuramente, la svolta più importate che si potesse fare negli ultimi anni.

L’idea di rimanere attaccati al Montepulciano e di difenderlo a tutti i costi, è un qualcosa che bisogna fare, ci batteremo fino all’ultimo per questo, ma dobbiamo trovare una strada di uscita, che è stata individuata nelle nuove denominazioni e nuove sottozone. Queste mettono in rilievo al primo posto la denominazione territoriale; quindi, è importante la centralità della denominazione della zona. Ancora più centrale in questo caso è il marchio Trabocco, che qualcuno oggi ha ricordato come il luogo più iconico della nostra Regione, ed è stato fatto diventare il testimonial di un progetto ambizioso e di una delle tendenze più attuali e importanti di mercato, quella delle bollicine. Per la prima volta abbiamo messo al centro il territorio e un simbolo fortemente identificativo della Regione. Su questo dobbiamo fare tutti uno sforzo perché il mondo del vino abruzzese “da solo” non va da nessuna parte. Le sfide si vincono insieme se si fa sinergia con tutto ciò che circuita intorno: turismo, ristorazione, giornalismo, Enti e Regione. Noi possiamo anche fare le bollicine Trabocco ma se poi non c’è una crescita culturale, un elevarsi generale, se non si trasmette tutto ciò che rappresenta il Trabocco quando si viene in vacanza in Abruzzo si rischia che il progetto diventi un’operazione commerciale fine a sé stessa. Per questo motivo è fondamentale l’esperienza che il consumatore riporta dalla sua visita in Abruzzo: quello che si associa a tutto ciò che si riporta da una Regione. È importante che tutti facciano squadra e si faccia sistema per affrontare le sfide che il futuro riserva, soprattutto qui in Abruzzo dove gran parte della produzione è affidata alla Cooperazione. Per valorizzare il nostro territorio e il nostro vino dobbiamo continuare a lavorare con i nuovi disciplinari e il marchio Trabocco per fare in modo che chi venga in Abruzzo, conservi il sapore della nostra Terra: il suo ricordo sarà il miglior ambasciatore dei nostri prodotti.”




LE ECCELLENZE DEL MERCATO DRONI & AEROSPACE

Carbotech Innovative ad Aero Friedrichshafen 2024  

Teramo, 12 aprile 2024. Carbotech Innovative, leader nella produzione di materiali compositi avanzati per settori come Aerospace, Automotive e Marine, è orgogliosa di annunciare la propria partecipazione ad Aero Friedrichshafen 2024. Questo evento è uno dei più rilevanti nel settore aerospaziale e si svolgerà dal 17 al 20 aprile al Messe Friedrichshafen in Germania.

Dal 17 al 19 aprile, il team di Carbotech Innovative sarà presente all’interno dell’area Aero Drones – Hall A2, Stand 109, dove esporrà il suo approccio innovativo e le competenze specialistiche nel settore dei droni. L’Aero Drones è lo spazio dedicato esclusivamente alla tecnologia dronica e alle sue applicazioni in campi come l’agricoltura, la sicurezza e la fotografia.

Carbotech Innovative si distingue per l’impegno nella sostenibilità e nella ricerca e sviluppo, volti a creare soluzioni innovative che integrano le alte prestazioni e l’efficienza dei materiali compositi con la flessibilità d’uso dei droni di ultima generazione. Impiegando tecnologie avanzate e processi di stampaggio in pressa, RTM (3D resin transfer moulding), SMC (sheet moulding compound) ed in autoclave, l’azienda assicura alti standard qualitativi dei componenti compositi destinati all’industria aerospaziale, offrendo assistenza completa nel ciclo produttivo, dalla progettazione fino alla verniciatura.

Il presidio nel settore dei droni è merito anche della sinergia con AMC Innovative, azienda piemontese certificata EN 9100 e Boeing D1-4426 – parte dell’Ecosistema Carbotech Innovative – e specializzata nella produzione di scocche e strutture in carbonio per il mercato Aerospace. Il mercato dei droni sta attraversando una fase di rapida evoluzione, con un incremento delle applicazioni in settori come l’agricoltura di precisione, l’ispezione industriale, la sicurezza e la produzione televisiva.

 In particolare, si registra una interessante espansione dell’uso dei droni per i sistemi di sorveglianza autonoma per infrastrutture critiche, che integrano sensori avanzati e intelligenza artificiale per rilevare e rispondere a minacce in tempo reale. In questa prospettiva di forte spinta all’innovazione, la presenza ad Aero Friedrichshafen è un’opportunità significativa per Carbotech Innovative di interfacciarsi con altri player internazionali ed esperti del settore. “Il nostro impegno ad Aero Friedrichshafen è un’opportunità cruciale per presentare a livello internazionale le nostre soluzioni progettate specificatamente per l’Aerospace”, afferma l’Ing. Marco Pistillo, CEO di Carbotech Innovative.

“Il settore dei droni è un pilastro strategico nel nostro piano di sviluppo aziendale, continuamente spinto dall’innovazione e dalla tecnologia, elementi fondanti il nostro DNA aziendale”.




LO SCIOPERO GENERALE PER I SETTORI PRIVATI

Cgil Abruzzo Molise e Uil Abruzzo, le rivendicazioni della mobilitazione: zero morti sul lavoro, giusta riforma fiscale, nuovo modello sociale e di fare impresa

Pescara, 12 aprile 2024. Sono state presentate durante la conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sala Camplone della Camera di Commercio Chieti Pescara, le motivazioni dello sciopero generale di quattro ore in tutti i settori privati, proclamato per oggi da Cgil e Uil.

Il segretario generale Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, hanno illustrato le motivazioni della mobilitazione che rivendica zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale e di fare impresa.

Sul tema del lavoro e della sicurezza, i sindacati tornano a chiedere la cancellazione delle leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; il superamento del subappalto a cascata e il ripristino della parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati; maggiori attività di vigilanza e prevenzione, incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali; un’adeguata formazione e il diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori; la  patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza; il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; l’obbligo delle imprese ad applicare i CCNL di settore firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici.

Altro argomento caldo dell’agenda sindacale firmata da Cgil e Uil è la necessità di una giusta riforma fiscale. I punti sono la riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e sui pensionati, la tassazione delle rendite e il contrasto all’evasione; la promozione di un fisco progressivo abolendo la flat tax ed estendendo la base imponibile dell’Irpef a tutti i redditi; l’indicizzazione all’inflazione reale delle detrazioni da lavoro e da pensione e la detassazione degli aumenti contrattuali.

Infine diventa necessario, secondo Cgil e  Uil, rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro – a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza – la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

Per il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo: “Questa è una settimana molto importante per il nostro Abruzzo. Lo sciopero generale cade nelle ore dell’insediamento del nuovo governo regionale, al quale torniamo a chiedere di dare maggiore attenzione a tematiche vitali per la nostra regione. Sul tema della sanità, crediamo che il tempo perso vada recuperato, perché ci troviamo di fronte ad una situazione che desta molta preoccupazione. Le strutture ospedaliere sono insufficienti e inadeguate e allo stesso tempo c’è carenza di medici e operatori sanitari.

C’è necessità di stanziare subito fondi per la sanità pubblica.  Poi c’è da affrontare l’argomento del futuro dell’automotive in Abruzzo e dello stabilimento Stellantis, dove sono impiegati 30mila lavoratori. Infine il tema delle infrastrutture. Siamo una regione cerniera tra il Nord e il Sud del Paese, e tra l’Est e l’Ovest, non possiamo permetterci di perdere altro tempo e altre opportunità.

Bisogna potenziare subito il porto di Ortona, che deve diventare il porto di riferimento per gli scambi commerciali e turistici della nostra regione, recuperare le perdite dell’aeroporto d’Abruzzo, potenziando i voli verso il Nord e per le maggiori città europee, far diventare la A14 una vera autostrada come via di collegamento tra la parte settentrionale e quella meridionale del Paese, e attivare al più presto la linea ferroviaria ad alta capacità e velocità Roma Pescara.  È una partita importante che determinerà l’assetto futuro dell’Abruzzo”.

Per il segretario generale Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri: “Questo sciopero rimarca la necessità di intervenire tempestivamente per fermare le stragi sul lavoro che nella nostra regione vedono un numero altissimo di vittime. Nel 2023 in Abruzzo 36 persone hanno perso la vita lavorando. Un dato in continua crescita che riguarda tutti i settori lavorativi ed in maniera più consistente quello dell’edilizia. Numeri che evidenziano tutte le criticità ed i limiti del mondo del lavoro in Abruzzo, per cui vi è l’urgenza di adottare politiche nazionali e regionali efficaci di contrasto, a partire dalla assunzione degli ispettori negli enti preposti al controllo, che in regione sono assolutamente carenti.

Temi dello sciopero sono anche la necessità di rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e di cambiare una riforma fiscale iniqua che colpisce i lavoratori dipendenti e i pensionati, i quali pagano oltre il 90% del gettito totale IRPEF. Tra l’altro, ciò avviene in un contesto nel quale oltre la metà dei lavoratori italiani ha il contratto scaduto e con l’alta inflazione degli ultimi anni il potere di acquisto dei salari è crollato del 22%. Crediamo che questi dati siano eloquenti per dimostrare come il lavoro sicuro, stabile e ben retribuito non rappresenti una priorità per il Governo e per le imprese.”

Le rivendicazioni in materia di salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari saranno ribadite, inoltre, in occasione della manifestazione nazionale di Cgil e Uil, che si terrà sabato 20 aprile a Roma.

Barbara Del Fallo




INCONTRO TRA GENERAZIONI

per il futuro delle imprese e delle comunità

Pescara, 11 aprile 2024. Il passaggio generazionale non è una questione privata, ma un elemento che dovrebbe essere centrale nel dibattito pubblico sia per gli effetti sul sistema economico sia per i risvolti psicologici degli attori coinvolti. In più, dirigere un’impresa in un contesto economico sempre più complesso come quello che stiamo vivendo, rende indispensabile un’analisi della gestione aziendale più puntuale e competitiva.

Sala gremita con imprenditori di ogni generazione provenienti da diverse regioni d’Italia oggi 11 aprile presso lo show room dell’azienda Aran World a Silvi Marina, storica azienda 100% italiana che dal 1962 opera nel settore dell’arredo, per la terza tappa 2024 del progetto di sensibilizzazione e approfondimento degli aspetti relativi al passaggio generazionale dal titolo “GenerAZIONI”: un road show che ha raggiunto vari territori del Paese e fortemente voluto da Movimento nazionale Giovani Imprenditori, in collaborazione con la Luiss Business School. Promotori della tappa Abruzzese gli imprenditori Stefano Perazzelli, Presidente GI Confindustria Abruzzo, Mirko Basilisco, Presidente GGI Chieti Pescara, Fabio Conocchioli, Presidente GGI Teramo per la tappa abruzzese che hanno fortemente voluto un confronto in ottica di condivisione e formazione, perché la coabitazione e poi il passaggio generazione sono un processo che deve avvenire tanto su un livello gestionale quanto su un livello ‘culturale’, che crei visione per il futuro. Così è possibile diffondere tra i giovani, non solo imprenditori ma anche con una mano tesa alle nuove generazioni in cerca di una professione, un modello socio-economico moderno, una cultura d’impresa diffusa e lo sviluppo di un’azione economica che sia efficace e capace di generare benessere collettivo.

Comprendere come avviene il passaggio di gestione tra le generazioni è essenziale per garantire la continuità e la prosperità delle imprese e delle comunità in cui operano: tradizione e innovazione, coabitazione generazionale, governance chiara, gioia di fare impresa e sostenibilità sociale i temi al centro delle testimonianze portate da imprese storiche eccellenti del territorio di settori chiavi nell’economia regionale come l’agroalimentare e l’arredo, tramite Stefania Bosco per Bosco Nestore & Co, Pierluigi Francini per LDA, Erika Rastelli per Aran World, Enrico Saquella per Saquella 1856.

Ha moderato l’evento Mario Benedetto, Giornalista e docente Luiss Guido Carli nonché autore del volume “La Staffetta” ed. Luiss, mentre le conclusioni sono state affidate alla Vicepresidente nazionale G.I., Maria Anghileri, che ha salutato così i presenti: “Tappa ricchissima: grazie per averci aperto le porte delle vostre aziende e delle vostre famiglie. Più del 65% delle aziende che fatturano 20 milioni sono aziende famigliari, il tessuto della seconda manifattura europea, che è il nostro Paese. Dall’Abruzzo, terra ricca ma con delle difficoltà logistiche, sono riusciti a far conoscere le eccellenze italiane nel mondo. Generazioni ci ha insegnato che il passaggio generazionale non è un momento, ma un processo. Per un passaggio di successo c’è bisogno di una condivisione di valori, di una governance chiara e di strumenti giuridici adeguati, come il patto di famiglia.”




+ PRODUZIONE – SALUTE

Atessa, 9 aprile 2024. Sin dall’introduzione della metrica di lavoro Ergo UAS, anno domini 2011, condivisa da FIOM-FIM-UILM-UGL-FISMIC nello stabilimento Stellantis di Atessa (allora SEVEL), abbiamo denunciato il costante aumento dei ritmi e carichi di lavoro progressivamente peggiorati nel tempo. Negli ultimi giorni assistiamo ad ulteriori incrementi con le nuove saturazioni conseguenti l’avviamento produttivo di nuove motorizzazioni.

Abbiamo contrastato con scioperi e segnalazioni le conseguenze non indifferenti sulla salute di tanti lavoratori, ricevendo solo silenzi ed indifferenza alla deriva provocata anche dalla limitata e nominativa rappresentanza sindacale contrattualmente vigente. L’aumento di operai con ridotte capacità lavorative, l’incremento delle domande di riconoscimento di malattie professionali ed una gestione singolare della sorveglianza sanitaria, sono gli effetti collaterali più tangibili.

I risultati vantati e sbandierati su tutti i media locali e nazionali dal CEO Stellantis Tavares sono il frutto avvelenato dell’inasprimento dell’efficienza, la riduzione dei costi e degli occupati. La nostra caparbietà, a seguito delle modalità inconcludenti ed illusorie delle altre sigle sindacali, ci ha convinti che sia necessario richiedere l’intervento degli organi territoriali preposti ai controlli in materia di salute e sicurezza e di pretendere, per quanto di loro responsabilità, sopralluoghi tempestivi e periodici per impedire l’estendersi del peggioramento delle suindicate condizioni.

L’USB e lo SLAI COBAS che da mesi conducono una battaglia unitaria sul problema, chiamano i lavoratori alla mobilitazione nella giornata di VENERDÌ 12 APRILE e a partecipare al sit-in presso la sede SPSAL di Chieti, al fine di ottenere risposte adeguate sia sulle indagini remote e recenti che adeguate garanzie di controlli futuri.

SCIOPERO di 8 ore su tutti i turni lavorativi

IN TUTTO IL PLANT STELLANTIS EUROPE DI ATESSA

VENERDÌ 12 APRILE 2024

PER LA PARTECIPAZIONE AL SIT-IN SARÀ A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI UN AUTOBUS IN PARTENZA DALLO STABILIMENTO STELLANTIS ALLE ORE 08,30

USB e SLAI COBAS




GENERAZIONI VIAGGIO NEL FUTURO D’IMPRESA

Evento giovani imprenditori a Silvi Marina l’11 Aprile 2024 ore 16:45

Pescara, 9 aprile 2024.  I Gruppi giovani di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, in collaborazione con i Giovani Imprenditori Confindustria promuove un evento di grande rilevanza dedicato al tema del ricambio generazionale nelle aziende familiari.

Come noto, la maggior parte delle aziende nel tessuto imprenditoriale abruzzese sono di natura familiare. Pertanto, comprendere come avviene il passaggio di gestione tra le generazioni è essenziale per garantire la continuità e la prosperità delle imprese e delle comunità in cui operano.

Per questo il Movimento nazionale Giovani Imprenditori, in collaborazione con la Luiss Business School, ha sviluppato un progetto di sensibilizzazione e approfondimento degli aspetti relativi al passaggio generazionale dal titolo GenerAZIONI: un road show che ha raggiunto vari territori del Paese e che prevede anche una tappa in Abruzzo il prossimo 11 aprile, alle ore 17:00, presso lo show room dell’azienda Aran World a Silvi Marina, in Via Nazionale Adriatica.

Apriranno i lavori Stefano Perazzelli, Presidente GI Confindustria Abruzzo, Mirko Basilisco, Presidente GGI Chieti Pescara, Fabio Conocchioli, Presidente GGI Teramo.

Durante l’evento, si potranno ascoltare le dirette esperienze degli imprenditori Stefania Bosco – Bosco Nestore & Co, Pierluigi Francini – LDA, Erika Rastelli – Aran World, Enrico Saquella – Saquella 1856.

Modererà l’evento Mario Benedetto, Giornalista e docente Luiss Guido Carli nonché autore del volume “La Staffetta” ed. Luiss, mentre le conclusioni saranno affidate alla Vicepresidente nazionale G. I., Maria Anghileri.




TUA: TRENI BLOCCATI

Noncuranza della linea, disagi e soppressione servizi

Chieti, 7 aprile 2024. Alle 01:00 del 06 Aprile 2024 è stata rilevata una mancanza di tensione sulla rete ferroviaria nella tratta Lanciano – San Vito. Da accertamenti effettuati si è compreso il motivo, un albero di media dimensione è caduto sulla linea area del tracciato San Vito-Lanciano, interrompendo la tensione elettrica generando diverse soppressioni, in quanto quattro treni sono rimasti bloccati presso la stazione di Lanciano.

Le cause della caduta dell’albero sono da imputare ad una mancanza di manutenzione e lo si evince dal fatto che nella nottata non vi è stata nessuna raffica di vento. Nel corso della mattinata non sono stati effettuati interventi per sgomberare la linea, in quanto spostarsi con il “motocarrello” un mezzo che cammina sui binari per effettuare manutenzioni, può essere utilizzato solo da personale abilitato, nello specifico: un operatore è andato in pensione, l’altro non reperibile.

Purtroppo, prevediamo che il ripristino della linea non sarà effettuata in tempi congrui, in quanto manca un accordo con le ditte specializzate, che in questi casi garantirebbero un pronto intervento.

Essendo un lavoro di riparazione e le aziende che lo possono effettuare sono poche, ed impegnate in grandi opere, quindi inevitabilmente bisognerà attendere pazientemente. Tutto ciò ha generato inevitabili disagi agli utenti, molti dei quali pendolari, che hanno subìto delle difficoltà evidenti per raggiungere il posto di lavoro, i quali hanno contestato veemente e a ragione le loro ire nei confronti di TUA, purtroppo a farne le spese sono stati i lavoratori del personale viaggiante che hanno raccolto tali dimostranze.

La gestione del personale ha mostrato delle lacune, sia perché mancano le maestranze, sia perché le emergenze vanno governate sul posto e non da coordinatori non più in servizio.

 Non possiamo tollerare più l’inefficacia di tali eventi, bisogna intervenire con celerità e, dotare il sistema Ferroviario TUA di personale qualificato sia per garantire sicurezza e regolarità del servizio, sia per offrire un servizio qualificato ed efficace agli Abruzzesi.

Patrizio Gobeo

Segretario FILT CGIL CHIETI




GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE

L’Abruzzo inverta la rotta

Pescara, 7 aprile 2024. Oggi, 7 aprile, sarà la Giornata mondiale della salute. Quest’anno è alla sua 76esima ricorrenza e ha come tema “La mia salute, il mio diritto”. Questo il titolo scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, guardando alla salute delle persone, dall’accesso ai servizi sanitari alla disponibilità universale di aria pulita e acqua potabile come beni comuni necessari ad un vivere sano. Salute come benessere generale e dunque come qualità e dignità del vivere e del lavorare, rispetto dei diritti umani, civili, sociali. C’è da chiedersi quanto nella nostra Regione si stia lavorando davvero per garantire questo concetto a tutto tondo di salute e di benessere.

Dall’ultimo drammatico monitoraggio relativo ai livelli essenziali di assistenza (Lea) l’Abruzzo risulta essere tra le Regioni che non riescono a garantire gli standard essenziali e tra le principali carenze delle Regioni inadempienti ci sono soprattutto l’area della prevenzione, quella delle coperture vaccinali, degli screening oncologici e dello stile di vita. Certo è che l’Abruzzo continua a fare una gran fatica a rispettare i tempi definiti dalla legge per erogare prestazioni che servono per prevenire patologie o l’aggravarsi di malattie presenti. O anche per curare e riabilitare così come prevede la legge che istitutiva il Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo uno studio di Federconsumatori, nell’aprile del 2023 l’Abruzzo è riuscita a rispettare le prescrizioni solo nel 61% dei casi. Le ragioni sono note: tagli, tagli e ancora tagli. Di risorse e di uomini e donne senza i quali nessuna prestazione è possibile. Nei paesi europei avanzati la spesa sanitaria è pari all’8% del Pil. In Italia il rapporto spesa sanitaria/Pil precipita dal 6,6% del 2023 al 6,2% nel 2024 e nel 2025, e poi addirittura al 6,1% nel 2026 con un inevitabile ulteriore peggioramento della qualità della cura nonostante già assistiamo a pronto soccorso non degni di un paese civile, a liste di attesa infinite, a persone costrette a rinunciare alle cure perché non hanno i soldi per farlo.

La Regione Abruzzo in questi ultimi anni ha dimostrato di non avere alcuna strategia sul personale se non quella di farlo lavorare di più con prestazioni aggiuntive, oltre agli ulteriori trasferimenti alla sanità privata verso cui si dirottano sempre più risorse. Non convincono le soluzioni preelettorali fatte di ambulatori mobili su quattro ruote o servizi alternativi al Cup per prenotare prestazioni ambulatoriali, visto che risultano ancora chiusi diversi calendari per prestazioni importanti come Risonanze magnetiche o ecografie all’addome.

La recente lettera di 14 esperti tra scienziati, esperti di management, docenti universitari, premi Nobel, dovrebbe far riflettere tutti ed essere da monito e spunto per la nuova Giunta abruzzese che si va componendo. La stessa Conferenza delle Regioni due giorni fa ha lanciato un ultimatum dichiarando che se il Governo non dovesse ripristinare i finanziamenti di 1,2 miliardi tagliati dal decreto Pnrr valuterà se rivolgersi alla Corte Costituzionale.  Anche la Corte dei conti e la Ragioneria generale dello Stato denunciano il sottofinanziamento del Fsn e la non garanzia dei livelli essenziali di assistenza. Occorre ridare centralità al Servizio sanitario pubblico e universale e impedirne smantellamento e privatizzazione.  Bisogna invertire la rotta, non è sufficiente correggere la direzione.

Carmine Ranieri                                                                            Alessandra Tersigni

Segretario Generale                                                                   Segretaria Regionale Politiche per la Salute

CGIL ABRUZZO MOLISE                                                            CGIL ABRUZZO MOLISE                                                                                                          




PROGETTI PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE

Estesa la Graduatoria di aggiudicazione. Filippo Lucci (COPE): “Un segnale importante che ci esorta a lavorare con sempre maggiore impegno per il benessere sociale ed economico dei territori”.

Teramo, 3 aprile 2024. Il Consorzio Punto Europa (COPE) accoglie con estremo favore l’annuncio dell’estensione della graduatoria di assegnazione del bando delle comunità energetiche e plaude l’intervento del Commissario straordinario della ricostruzione, Sen. Guido Castelli.

Grazie a questo annuncio di rilievo, più Enti del territorio, come ad esempio il Comune di Tossicia, per il quale il COPE aveva sviluppato un progetto di 2.500.000€, già risultato aggiudicatario nella prima fase, saranno in grado di avviare una serie di interventi mirati alla riqualificazione, al miglioramento dell’efficienza energetica e alla mitigazione dei rischi sismici.

In coerenza con il suo impegno per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, il COPE si sta impegnando con determinazione a sostenere questa iniziativa a favore degli Enti del territorio per garantire l’ammodernamento e adeguamento agli attuali standard sismico-energetici degli edifici pubblici e privati presenti in Abruzzo e un miglioramento dell’efficienza energetica e tariffe di consumo più basse per i cittadini e le imprese che aderiscono alle Comunità Energetiche.

Il presidente del COPE, Filippo Lucci, ha sottolineato l’importanza cruciale di tali interventi per il benessere sociale ed economico dei territori: “Senza lavoro non c’è comunità, senza imprese non c’è lavoro e nessuna impresa può prosperare senza un adeguato, favorevole e competitivo approvvigionamento energetico. Il Consorzio ha ulteriormente rafforzato il suo impegno in questo settore a supporto degli enti territoriali attraverso la firma di un importante accordo di collaborazione con uno dei principali players del settore energetico italiano che potrà garantire un ulteriore investimento ed effetto leva in interventi strutturati nell’ambito delle CER. Tale partnership strategica non solo testimonia il forte impegno che dedichiamo nella promozione di un’economia a basse emissioni di carbonio, ma contribuirà in modo significativo alla progettazione e all’attuazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle comunità coinvolte.”




SICURITALIA FA SALTARE IL COLPO

Tenta di rubare all’interno di un cantiere edile. Fallisce il colpo in centro

Pescara, 2 aprile 2024.  È successo sabato notte, intorno a mezzanotte. Un uomo vestito di scuro e con un cappello calato sul volto si è introdotto in un cantiere. Il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia ha messo in fuga il malvivente. Nessuna merce asportata.

Sabato notte, intorno a mezzanotte, un uomo, con indosso una felpa e un cappello nero e dei jeans scuri, si è introdotto all’interno di un cantiere edile, probabilmente con l’intenzione di rubare del materiale di valore.

I movimenti sospetti del malvivente, ripresi dalle telecamere di sorveglianza, sono stati colti dal sistema di allarme che ha innescato il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia, le quali hanno tempestivamente allertato anche le Forze dell’Ordine.

Prontamente giunte sul posto, gli addetti alla sicurezza Sicuritalia hanno constatato la presenza del ladro all’interno del perimetro del cantiere che, colto in flagranza, ha tentato prima di fuggire nelle stradine limitrofe e poi di bloccare l’inseguimento delle Guardie Giurate lanciando con violenza grandi oggetti contundenti contro le automobili in servizio, non riuscendo a colpire nessuno. Le Forze dell’Ordine, celermente giunte in loco, hanno ritrovato il malvivente presso una scuola della zona.

Dai primi rilievi risulta che il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia ha fatto saltare il colpo. Nessun danno rilevato alla struttura.

Il gruppo Sicuritalia

·        è il leader in Italia del settore della sicurezza, secondo operatore privato in Europa, presente in Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, con 750 milioni di euro di ricavi e 17.500 dipendenti;

·        attraverso sette divisioni: Vigilanza Privata, Trasporto Valori, Servizi Fiduciari, Sistemi di Sicurezza, Investigazioni, Travel Security, Cyber Security, offre una gamma di prodotti e servizi che rispondono in maniera integrata alla domanda di sicurezza espressa dal mercato, coniugando l’utilizzo di tecnologie, uomini ed ICT, per garantire soluzioni per la sicurezza dei propri Clienti;

·        ha più di 100.000 clienti, fra i quali annovera la maggior parte delle principali grandi aziende operanti in Italia nei settori industriale, bancario, commerciale e pubblico (Intesa San Paolo, Unicredit, Carrefour, Esselunga, TIM, Leonardo, Fincantieri, Eni, Enel…).

Marilde Iannotta




STATO DI AGITAZIONE SINDACALE 

Vertenza del personale della Croce Rossa del Comitato Locale  

Avezzano, 28 marzo 2024. Nella giornata del 26 marzo scorso, si è svolto il tentativo di conciliazione, presso la Prefettura dell’Aquila, a seguito dello stato di agitazione proclamato dalla FP CGIL della Provincia dell’Aquila per il personale del Comitato Locale di Avezzano della Croce Rossa italiana.

Hanno partecipato alla riunione il Capo di Gabinetto della Prefettura, la FP CGIL della Provincia dell’Aquila, la Presidentessa della Croce Rossa Italiana del Comitato di Avezzano (assistita ed affiancata da un legale e da rappresentanti della CRI regionale e nazionale) ed un Dirigente Amministrativo della ASL; assente la Regione Abruzzo che, con una nota indirizzata alla Prefettura, si è dichiarata incompetente in merito alla vertenza.

Durante la discussione la FP CGIL ha ribadito le motivazioni a fondamento della proclamazione dello stato di agitazione del personale e, in particolare, lo stato di estrema precarietà sia sotto il profilo economico che sotto il profilo lavorativo, vissuto dal personale che, nonostante stia garantendo da diversi mesi la propria prestazione lavorativa per l’erogazione dei servizi di competenza, non sta  ricevendo la relativa e corretta retribuzione economica spettante, che era ferma al mese di dicembre; per dovere di cronaca la mensilità relativa al mese di gennaio è stata corrisposta alle lavoratrici ed ai lavoratori solo a seguito della proclamazione dello stato di agitazione sabato scorso.

Inoltre, è stato contestato ai vertici dell’associazione che l’esiguo personale in servizio (16 dipendenti di cui 3 con contratto in scadenza a fine mese) è costretto ad effettuare lavoro supplementare/lavoro straordinario, per poter garantire l’erogazione dell’attività in convenzione e ciò senza che allo stesso personale venga retribuita l’attività svolta e nonostante che, la pressoché totalità dello stesso, abbia un rapporto di lavoro a tempo parziale,

Oltre a ciò è stata evidenziata una totale assenza e latitanza da parte della Presidente del suddetto Comitato locale di Avezzano anche sotto il profilo organizzativo e gestionale, tant’è che il personale è obbligato ad elaborare piani di lavoro in maniera “autonoma” per poter garantire, al meglio, i servizi in convenzione con la ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila (tra i quali ricordiamo il servizio di 118), anche facendo ricorso a turni di lavoro consecutivi oltre i limiti previsti dall’attuale normativa e ciò nonostante che la Presidente venga continuamente informata e stimolata al riguardo.

Da parte dei vertici del Comitato di Avezzano della CRI non sono arrivate risposte concrete alle rivendicazioni ma solo generici e non circostanziati impegni ad effettuare i pagamenti delle spettanze retributive una volta incassate le risorse economiche da parte della ASL. A tal proposito la ASL, presente al tavolo, ha dichiarato, esponendo la relativa documentazione, che i pagamenti vengono effettuati regolarmente a seguito di emissione fattura!

Nulla è stato garantito al personale in merito alle ore di lavoro straordinario e supplementare svolto fino ad oggi e mai retribuito!

 Ad aggravare ancor di più la situazione la CRI ha comunicato al tavolo Prefettizio che i tre contratti a tempo determinato, in scadenza il 31 marzo, non verranno né prorogati né stabilizzati con conseguente perdita di posti di lavoro sul territorio a cui si aggiungerà la perdita di servizi; infatti, la stessa CRI di Avezzano, nel motivare tale scelta, ha rappresentato che interromperà le due convenzioni con la ASL di Assistenza Domiciliare Integrata e di “trasporto provette”.

Verrà mantenuta esclusivamente la convenzione del servizio emergenza e 118, servizio che, come annunciato dalla ASL nel corso della riunione, verrà messo a gara nei prossimi mesi.

A queste insoddisfacenti condizioni, ovviamente, non vi è stato modo di trovare un accordo e, pertanto, la FP CGIL ha rappresentato che continuerà con lo stato di agitazione del personale e continuerà a farsi parte attiva per la tutela e la difesa dei diritti di lavoratrici e lavoratori, per il mantenimento dei livelli occupazionali già oggi compromessi, e per la garanzia dei servizi pubblici sul territorio.

Vigileremo, inoltre, sul proseguo delle attività programmatiche annunciate dalla ASL affinché vi sia una continuità tra la convenzione in atto ed il nuovo affidamento che scaturirà dalla gara di appalto avviata e, ovviamente, sull’inserimento nel capitolato di gara di una specifica clausola di salvaguardia che garantisca al personale ad oggi in servizio, di poter continuare ad espletare la propria attività lavorativa.

Metteremo quindi in atto ogni azione utile e necessaria a sostegno della nostra battaglia a difesa del personale e dei servizi sanitari.

Anthony Pasqualone

Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila




I FATTORI CHIAVE PER LA COMPETITIVITÀ

Migliorare i collegamenti interni e con i corridoi europei. Seconda edizione del Roadshow camerale nazionale sui temi infrastrutturali: tappa a Pescara. Il presidente Gennaro Strever “è arrivato il momento di pensare alle generazioni future

Pescara, 28 marzo 2024. Presentata la nuova edizione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Abruzzo” realizzata dalla Camera di commercio di Chieti Pescara in collaborazione con la Camera di Commercio del Gran Sasso, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. L’iniziativa rientra nel secondo “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022 e prosegue il percorso avviato nel 2021.

L’aggiornamento del Libro Bianco evidenzia le priorità urgenti che rispondono ai fabbisogni logistici ed infrastrutturali del sistema imprenditoriale, individuando un elenco di opere indifferibili per il sistema economico regionale grazie agli esiti dell’indagine nazionale ed al costante e fondamentale confronto con il territorio.

L’indagine nazionale sui fabbisogni logistici e infrastrutturali del mondo economico, realizzata nel 2023 e che ha coinvolto oltre 350 imprese abruzzesi evidenzia una convergenza su 3 interventi prioritari da parte di tutte le imprese: interventi relativi alle Autostrade A24 e A25 con adeguamento sismico dei viadotti e adeguamento delle gallerie e dell’infrastrutture; potenziamento del collegamento ferroviario L’Aquila-Rieti-Roma e potenziamento infrastrutturale e raddoppio Pescara-Roma. Tra gli altri interventi risultano prioritari il potenziamento della linea Adriatica e il raddoppio Pescara-Bari, mentre solo per le imprese medio-grandi un’ulteriore opera ritenuta estremamente significativa riguarda il prolungamento tratto stradale Teramo-Mare SS 80.

Il territorio abruzzese collocandosi in una posizione strategica per l’intero Paese – si trova al crocevia del corridoio adriatico (nord-sud) e quello trasversale (est-ovest) – necessita di infrastrutture moderne per lo sviluppo dei settori del turismo e del commercio. In particolare, il commercio estero dell’Abruzzo del 2022 ha totalizzato 14,3 miliardi di euro (+7% rispetto al 2021) con un saldo positivo di circa 3,4 miliardi, valore che supporta la necessità di infrastrutture adeguate affiancate ad una offerta di servizi di trasporto sostenibili ed in linea con i target europei di riduzione delle emissioni. Le connessioni con le regioni limitrofe e con le reti TEN-T rappresentano un fattore strategico per rilanciare la competitività del sistema economico della regione.

Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), declinati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che misurano il distanziamento di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale. L’analisi dei KPI territoriali mostra la necessità di migliorare i collegamenti delle aree interne, le quali meritano grande attenzione per garantire uno sviluppo sostenibile nelle quattro province abruzzesi. I KPI evidenziano una performance dell’Abruzzo nel complesso abbastanza carente rispetto alle varie categorie infrastrutturali considerate, con un indice di sintesi relativo al trasporto e alla logistica inferiore alla media nazionale (86,7 vs 100). Particolarmente negative le prestazioni di Teramo (85,6) e L’Aquila (64,7), mentre Pescara (100,8) e Chieti (95,7) sono maggiormente in linea con la media italiana.

A livello territoriale per la sola infrastruttura stradale 3 province su 4 (PE, TE e CH) ottengono un punteggio simile e prossimo alla media italiana. Invece per tutte le altre categorie infrastrutturali si osserva un deficit, ad esclusione di Pescara che registra ottimi risultati nei settori aeroportuale e logistico.

Con riferimento al «KPI energia» il risultato dell’Abruzzo (98,7) evidenzia una buona performance regionale riconducibile all’utilizzo delle fonti rinnovabili disponibili.

Per il «KPI digitale» l’Abruzzo si colloca al 13° posto (90,6) tra le regioni italiane, con un valore superiore alla media della macroregione Sud e Isole (88,5) dove la provincia di Pescara si distingue con un valore di 114,7.

Hanno introdotto i lavori il Presidente della Camera di commercio di Chieti Pescara, Gennaro Strever, il Presidente della Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone.

Ai saluti introduttivi sono seguiti gli interventi di Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti e di Fabrizio Meroni, Project manager Uniontrasporti, che hanno presentato «Il Programma Infrastrutture 2021-2022: aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Abruzzo» e la relazione «Il potenziamento dei principali assi di trasporto per lo sviluppo dell’intermodalità e la valorizzazione degli interporti abruzzesi».

Nella seconda parte dell’evento la tavola rotonda moderata da Maura Di Marco – Responsabile Ufficio Stampa Camera di commercio Chieti Pescara, alla quale hanno partecipato Stefano Cianciotta, Amministratore Delegato Finanziaria Regionale Abruzzese, Sabrina De Filippis, Amministratore Delegato Mercitalia Logistics, Mosè Renzi, C.E.O. Interporto Val Pescara, Nicola Aquilanti, Responsabile S.O. Ingegneria – DOIT Ancona RFI SPA, Vittorio Catone, Presidente SAGA SPA Aeroporto d’Abruzzo.

DICHIARAZIONI

Gennaro Strever, presidente Camera di commercio Chieti Pescara: “Il tema delle infrastrutture è da sempre centrale nelle politiche di intervento della Camera di commercio Chieti Pescara che partecipa attivamente ai percorsi di sviluppo regionali ed interregionali , fornendo analisi, ipotesi di intervento e contributi operativi. A dimostrazione di questo, si è anche insediata, presso la nostra Camera di commercio, una Commissione, dedicata ai trasporti, con l’obiettivo di porre all’attenzione dei decisori politici e delle istituzioni i bisogni delle imprese. Nell’ultima giunta, inoltre, è stato approvato un protocollo di intesa tra le due Camere di commercio abruzzesi e la Regione che ha l’obiettivo di analizzare i fabbisogni infrastrutturali e proporre soluzioni concrete e sostenibili, in grado di rispondere alle esigenze oramai indifferibili del sistema imprenditoriale.  Chiedo alla Regione di impegnarsi, una volta costituita la nuova Giunta, nella firma di questo protocollo affinché il nostro territorio venga messo nelle condizioni di poter crescere e svilupparsi ulteriormente”.

Antonella Ballone, presidente Camera di commercio del Gran Sasso: “Il Libro bianco è una sintesi di quello che il sistema imprenditoriale ci sta chiedendo. Lo abbiamo messo nero su bianco al fine di costruire un Abruzzo più sfidante. Auspico un miglioramento del sistema portuale che includa anche il porto di Giulianova, in sinergia con quelli di Vasto ed Ortona. Il nostro territorio ha una orografia particolare con una modernità che va rispolverata.”

“Il Libro bianco rappresenta uno strumento dinamico e in continuo aggiornamento per essere al passo con l’evoluzione del contesto infrastrutturale regionale e nazionale”, afferma Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. “Le risorse del Programma Infrastrutture del Fondo di Perequazione permettono di sviluppare analisi e progetti finalizzati a completare il quadro conoscitivo sui fabbisogni del sistema imprenditoriale in tema di infrastrutture e di innovazione per consentire alle imprese di mantenere un livello adeguato di competitività nei mercati nazionali e internazionali. Dal punto di vista geografico, il territorio abruzzese si colloca in una posizione strategica per l’intero Paese. Si trova infatti al crocevia del corridoio adriatico (nord-sud) e quello tirrenico (est-ovest). Un’infrastruttura moderna risulta quindi fondamentale per lo sviluppo, sia locale sia dell’intero sistema Paese, con particolare riferimento ai settori del commercio e del turismo. In quest’ottica, le conferme degli investimenti previsti su grandi opere come la Pescara-Roma e la Pescara-Bari costituiscono una grande spinta alla crescita del territorio. Infrastrutture come queste, oltre a costituire un potenziamento dei collegamenti di maggior rilevanza, puntano ad offrire servizi di trasporto sostenibili ed in linea con i target europei di riduzione delle emissioni legate al trasporto.”

Marco Marsilio, presidente della Regione, impegnato per improrogabili impregni su L’Aquila, ha portato il suo saluto: ”Senza infrastrutture al passo con i tempi non ci può essere crescita economica e sociale. Ecco perché le infrastrutture sono state al centro dei miei primi cinque anni di governo regionale e sono l’asse portante del programma dei prossimi cinque anni. Dalla rete viaria, a quella ferroviaria, passando per quella aeroportuale l’Abruzzo era fermo da decenni. Con forza e coraggio abbiamo individuato le priorità da cui partire. Adesso possiamo dire di avere una visione globale su quello che si sta progettando e va realizzato per l’Abruzzo del futuro. Grazie ai Fondi di sviluppo e coesione, alla progettazione effettuata tramite la Zes, all’arricchimento dei finanziamenti garantiti dall’autorità di sistema portuale l’Abruzzo ha delle prospettive importanti. In questi cinque anni abbiamo convertito e ridato vita anche ad autoporti che erano in stato di completo abbandono. Sulla questione infrastrutture continuerà il confronto leale e costante con la Camera di commercio e con tutte le istituzioni che sono chiamate a svolgere un ruolo importante”




RISTORAZIONE A L’AQUILA

La Fuocìna di Emiliano unica concessionaria in Abruzzo del  Wagyu di Kobe, regina delle carni di manzo

L’Aquila, 23 marzo 2024. La Fuocìna di Emiliano dell’Aquila, braceria specializzata in costate di manzo, entra a far parte del consorzio che consente la commercializzazione del wagyu di Kobe, la più blasonata a livello mondiale tra le carni di manzo, attualmente unico ristorante in attività in Abruzzo, e uno dei 35 in Italia.

L’annuncio ieri sera, nel corso di una serata conviviale offerta dai titolari Emiliano Benedetti e Brikena Hoxha, nel loro locale di via Borgo Rivera 25, a poche decine di metri dalla fontana monumentale delle 99 cannelle e dal Museo nazionale d’Abruzzo, alla presenza di Cristiano Nonis, di Wagyu company, società con sede a Milano, che si occupa di importazione di prodotti food di eccellenza giapponesi, e in particolare monopolista in Italia per alcuni degli allevamenti di bovini di razza pura da cui proviene la wagyu, una delle carni più prestigiose e costose al mondo. L’autentica Wagyu di Kobe, va precisato, proviene esclusivamente dalla prefettura di Hyogo, e deve passare per una rigorosa selezione e rispettare un ferreo disciplinare. Lo standard viene stabilito dal consorzio Kobe meat distribution promotion council, con la certificazione finale.

Ha spiegato dunque Cristiano Nonis: “la Fuocìna di Emiliano tratta già carni di una certa importanza, per qualità e valore, preparate secondo gli standard dell’alta cucina, e merita davvero di poter vantare nel suo menù questo prodotto, che si fregia della margherita, logo ufficiale del consorzio certificatore. Del resto, nostro compito come distributori ufficiali è quello di preservare il brand di una carne di una razza pura e unica al mondo, selezionata da oltre 500 anni dal suo ceppo originario, per la quale ogni anno viene effettuata anche una selezione dei vitellini migliori per incrementare la qualità genetica. Animali che vengono allevati con estrema cura, alimentati esclusivamente con cereali naturali, abbeverati con acqua di sorgente”.

Tra i requisiti la purezza del pedigree, da almeno due generazioni, con animali nati e allevati nella prefettura di  Hyogo, il non poter superare un determinato peso, la qualità della carne di classe 5 e la marmorizzazione di grado da 7 a 12. Il manzo di Kobe autentico presenta sempre un timbro chiamato nojigiku, fiore simbolo della prefettura di Hyogo.

Nella cena degustazione offerta dalla Fuocìna di Emiliano, sono stati serviti carpaccio di picanha stagionata, tartare al mango e carpaccio al bacio di wagyu, chitarrina al ragù bianco di wagyu, tataki di wagyu accompagnato da cicoria e patate, e per dolce monchi al the matcha.

“La nostra attività – spiega Benedetti –  ha come obiettivo quello di offrire a L’Aquila, a beneficio di estimatori autoctoni e turisti, il meglio delle carni a livello mondiale, tutte rigorosamente certificate, provenienti da allevamenti sostenibili, con i giusti metodi di allevamento e di nutrizione. Già serviamo il black angus proveniente da Stati Uniti, Canada, Australia, Scozia, Irlanda e Spagna, oltre alla chianina toscana e alla rubia gallega della Galizia, solo per fare qualche esempio. Ora potremo fregiarci anche di poter servire, tra i pochi in Italia, il wagyu di Kobe certificato. Un prodotto straordinario, quasi leggendario, per sapore, consistenza, marezzatura. Una sfida, quella di valorizzare in cucina al meglio questo tesoro, che accettiamo con entusiasmo”.




PREMIO ERCOLE OLIVARIO ALLE ECCELLENZE OLEARIE ABRUZZESI

La proclamazione dei cinque produttori che concorreranno a Perugia all’ambito riconoscimento nazionale

Pescara, 21 marzo 2024 – 32 edizioni, diecimila produttori coinvolti, una nuova finale, quella del 2024, che vede cinque aziende abruzzesi su 161 partecipanti a concorrere per un premio sinonimo di qualità ed integrità. Questi sono i numeri dell’Ercole Olivario, uno dei più antichi riconoscimenti italiani in materia di produzioni olearie, la cui finale ci sarà a Perugia il 5 ed il 6 aprile.

In gara cinque produttori abruzzesi con dodici bottiglie: La Selvotta Vasto (Ch); Sandro Di Giacomo Pianella (Pe); Palusci Marina Pianella (Pe); Tommaso Masciantonio Casoli (Ch); Frantoio Mercurius di Penne (Pe).

“Un premio – afferma il presidente Strever nella conferenza stampa di questa mattina in Camera di commercio a Pescara – in grado di potenziare le eccellenze olearie dei tanti territori, sostenere gli operatori del settore che tendono al miglioramento con operazioni che li aiutino a contraddistinguersi sul mercato globale, valorizzare la figura dell’assaggiatore in quanto professionista nel promuovere l’eccellenza in Italia e all’estero. Da quando l’olio extra vergine di oliva è stato riconosciuto come un prodotto fondamentale della dieta mediterranea, abbiamo fatto tanta strada. Ora ci attendono nuove sfide: dal cambiamento climatico al mercato unico europeo, dalle norme stringenti sulle certificazioni ai vincoli sulle produzioni sempre più stringenti. Ma con questa iniziativa e con tutte le altre di cui ci faremo promotori cercheremo di puntare sulla sostenibilità e l’innovazione, difendendo la qualità come unico fattore competitivo in un mercato sempre più globalizzato”.

Il Premio è promosso da Unioncamere – l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con la collaborazione della Camera di Commercio dell’Umbria. Si avvale del sostegno di ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, del Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste ed il Ministero delle imprese e del Made in Italy. È rivolto a olivicoltori, produttori di olio in proprio, ai frantoi le cui olive provengano dal territorio in cui è sita la struttura, a consorzi, cooperative, reti di impresa e a soggetti sottoposti al sistema dei controlli, detentori, nella relativa zona d’origine, di prodotto pronto per l’immissione al consumo, con certificazione a denominazione d’origine. 

“Ringrazio il presidente Gennaro Strever ed il Segretario generale Michele De Vita, oltre tutta la struttura, che ci ha permesso, in tempi brevi, di organizzare questa iniziativa regionale” afferma Federico Sisti segretario generale della Camera di commercio dell’Umbria presente alla conferenza. “Il nostro paese è l’unico che non lascia insoddisfatti in materia di olio. È il vero prodotto italiano che racconta il territorio. La qualità ha un valore sociale e nutritivo che ha un costo. Il sei aprile, in occasione del conferimento del Premio nazionale, lanceremo un nuovo progetto: la carta dell’olio. I ristoranti venderanno per conto dei produttori bottiglie da 0.10L ed i ricavati andranno alla comunità dei produttori. Inoltre, promuoveremo con il network Mirabilia anche il turismo dell’olio, fondamentale per il conto economico delle aziende, avviando un percorso di assistenza e sviluppo delle competenze.”

Assegnato, anche, il premio unico per la sezione Abruzzo Goccia d’Ercole alla ditta Frantoio Tini di Castilenti Teramo.




SALUTE E SICUREZZA

Incontro pubblico su Stellantis

Lanciano, 20 marzo 2024. Sabato 23 marzo, presso la Sala convegni B. Lanci – Sala di Conversazione a Lanciano (Palazzo comunale) dalle ore 15:00, l’USB organizza un incontro pubblico sul tema della salute e sicurezza in Stellantis.

Le grandi aziende hanno complesse organizzazioni del lavoro che possono generare effetti non di poco conto sulla salute dei lavoratori e in Italia gli enti pubblici preposti ai controlli non hanno risorse e personale sufficiente per garantire accertamenti meticolosi su tali processi produttivi.

La presenza di un grande insediamento industriale come quello di Stellantis in Val di Sangro è una risorsa importante per la regione e per l’economia del territorio poiché occupa migliaia di lavoratori e genera occupazione nell’imponente indotto ad esso legato.

Lo stabilimento negli anni si è guadagnato l’appellativo di stabilimento dei record, arrivando ad essere il primo in Europa nella produzione di veicoli leggeri, ma in pochi si sono interrogati sugli effetti e le ricadute che possono generare sulla salute dei lavoratori.

Il numero di lavoratori RCL (Ridotte capacità lavorative) è importante ed ha delle ricadute anche dal punto di vista dei costi sociali sostenuti dalla collettività.

Le metriche di lavoro introdotte da oltre un decennio, fortemente volute dall’allora FCA, avevano l’ambizioso obiettivo di aumentare la produttività, rendere il lavoro dei dipendenti meno faticoso e ridurre sensibilmente le patologie che da sempre caratterizzano il lavoro nel settore: ma è andata davvero così? Quali connessioni ci sono tra record produttivi e salute dei lavoratori?

L’USB da tempo rivendica condizioni di lavoro meno estenuanti e, in ottica di un percorso intrapreso, intende affrontare pubblicamente il tema con esperti in materia di salute e sicurezza nel lavoro, con cui i lavoratori e il pubblico potranno confrontarsi, quali sono il Dott. Francesco Tuccino (esperto in ergonomia e sicurezza di RETE ISIDE), il Dott. Claudio Mendicino (Medico del lavoro – già Organo di Vigilanza ATS di Milano), la Dott.ssa Anna Rita Pecoraro (Dirigente Medico dell’INAIL di Chieti) e l’Avv. Carlo Guglielmi (Giuslavorista di CeinG).




AGRICOLTURA 2023

Cia Chieti Pescara: riflessione sui dati economici

Pescara, 20 Marzo 2024. Cia Chieti-Pescara esprime preoccupazione di fronte ai dati del 2023 che evidenziano una contrazione nei volumi di produzione agricola, un decremento del valore aggiunto ai prezzi base e una diminuzione delle unità di lavoro nel settore. Nel corso del 2023, la produzione agricola ha registrato una diminuzione del 1,4% in volume. Il valore aggiunto ai prezzi base ha subito una flessione del 2%, indicando una situazione di sfida per il settore. Le unità di lavoro nel settore agricolo hanno conosciuto una diminuzione del 4,9%, sollevando preoccupazioni sull’occupazione rurale. Nonostante il riassorbimento dell’instabilità dei mercati internazionali, il fattore climatico ha continuato a influenzare negativamente le coltivazioni, i servizi agricoli e il comparto zootecnico. I settori più colpiti includono i volumi di vino (-9,5%), patate (-6,8%), frutta (-5,3%) e olio d’oliva (-5%). Dati positivi emergono per le coltivazioni industriali (+6,2%), cereali (+3,2%) e ortaggi freschi (+2,8%). Le attività secondarie continuano a crescere, registrando un aumento del 4,1%. A livello europeo, nell’Unione Europea a 27, si è verificato un calo sia nella produzione (-1% in volume), nel valore aggiunto (-1,7%) che nell’occupazione (-1,5%). Nonostante ciò, la Francia ha mantenuto la sua posizione di leadership europea.  

“La situazione agricola del 2023, come evidenziata dai dati recentemente pubblicati, richiede una seria riflessione e azioni concrete da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore”, dichiara il Presidente provinciale Domenico Bomba, “È evidente che l’impatto combinato dell’instabilità dei mercati internazionali e dei cambiamenti climatici ha influito negativamente sulla produzione, sul valore aggiunto e sull’occupazione nel comparto agricolo. È preoccupante constatare una contrazione nei volumi di produzione, soprattutto in settori cruciali per noi come quello vitivinicolo e dell’olio d’oliva”, continua, “Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali positivi emersi da settori come le coltivazioni industriali, i cereali e gli ortaggi freschi, che hanno registrato una crescita incoraggiante. È fondamentale capitalizzare su tali trend positivi e promuovere politiche che favoriscano ulteriori sviluppi in queste aree. L’obiettivo è costruire un futuro più prospero e sostenibile per il settore agricolo”.




IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE attraverso il dialogo civile

Evento digitale

Sulmona, 20 marzo 2024. Gli agricoltori europei costituiscono la spina dorsale dell’autosufficienza alimentare dell’Europa e la forza propulsiva dell’occupazione e della crescita sostenibile nelle zone rurali. Apportano un contributo essenziale alla nostra transizione ecologica collettiva. Al tempo stesso, sono chiamati ad affrontare sfide come i cambiamenti climatici e la competitività del mercato mondiale. Hanno dimostrato una notevole resilienza in tempi difficili segnati dalla pandemia, dalla crisi energetica, dalle conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e da elevati livelli di inflazione.

Inoltre, proprio ieri la Commissione europea, tenendo fede al suo impegno di alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’UE, ha proposto di rivedere alcune disposizioni della politica agricola comune (PAC), al fine di realizzare semplificazioni, mantenendo nel contempo una politica forte, sostenibile e competitiva per l’agricoltura e l’alimentazione dell’UE.

La proposta legislativa della Commissione è una risposta diretta alle centinaia di richieste ricevute dalle organizzazioni rappresentative degli agricoltori e dagli Stati membri e integra le azioni a breve termine già in corso della Commissione per contribuire a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori (per saperne di più clicca qui)

Questo il fil rouge dell’evento organizzato per il 22 marzo 2024 a partire dalle ore 10:00 grazie alla collaborazione tra sei Europe Direct con sedi nelle aree rurali interne d’Italia.

Nello specifico ED Maiella, Caserta, Basilicata, Umbria, Gioiosa Ionica e Molise si sono uniti nell’intento comune di dare voce a produttori agricoli, proprietari di negozi alimentari locali, dettaglianti, organizzazioni dei consumatori, gruppi ambientalisti, istituzioni locali ed europee e università locali per condividere idee e mettere in luce le esigenze degli agricoltori.

Per tale ragione è stato creato un questionario ad hoc con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi politici ed economici nel settore dell’agricoltura, in base alle aree territoriali di riferimento. (qui il link per rispondere al breve questionario – 4 minuti – e partecipare al monitoraggio).

Agli utenti interessati sarà data possibilità di partecipare all’evento digitale (aperto e gratuito) da remoto, collegandosi alla piattaforma Cisco Webex Meeting da questo link (inserendo la seguente password: eventoagri), oppure in presenza nelle seguenti sedi previste dagli Europe Direct coinvolti. Nello specifico, per lo Europe Direct Maiella, la sede fisica presso la quale si svolgerà l’evento sarà quella della sala convegni dell’Ente Parco Nazionale della Maiella (promotore dello Europe Direct Maiella), sita in Via Badia n. 28 – Sulmona.

In seguito ai saluti istituzionali (per lo Europe Direct Maiella interverrà Luciano Di Martino, Direttore dell’Ente Parco Nazionale della Maiella) il programma previsto per l’incontro vedrà la partecipazione di funzionari europei, regionali e locali. Il ricco panel sarà così composto:

– Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione Commissione Europea Rapprentanza in Italia

-Andrea Incarnati, Country Coordinator Italian RDPs 2014-2022, DG Agriculture and Rural Development Directorate D – CAP Strategic Plans II Unit D.3 – Greece, Italy, Cyprus, Malta

– Elena Sico, Responsabile Dipartimento Agricoltura Regione Abruzzo

– Vincenzo Girfatti, Commissario straordinario Parco Regionale del Matese – Coordinatore Europe Direct Caserta

– Carlo Cosentino, Docente di Agraria UNIBAS

– Emilia Reda, Consiglio Ricerca in Agricoltura e Analisi Economia Agraria

– Guido Mignolli, Direttore GAL Terre Locridee

Ore 11:30 – Best Practices:

– Alessandro Malerba, “Le terre di Zoe” e la storia di una azienda di famiglia

– Angela Maria Loporchio, “GAL Mauridania” Puglia – Sustainable Smallholders EU (SSEU)

Ore 12:00 – Conclusioni

– Alessandro Rainoldi, European Joint Research Centre (JRC), European Commission

Modera: Giancarlo Orsingher – Membro Team Europe Direct               

L’evento è accreditato dal CESAR (EUROPE DIRECT UMBRIA) per il riconoscimento dei crediti formativi professionalizzanti ai dottori agronomi, ai dottori forestali che parteciperanno in presenza.




LE INNOVAZIONI DI ACS al JEC World di Parigi

Tortoreto, 20 marzo 2024. ACS (Advanced Composites Solutions), società con sede a Tortoreto (Teramo) specializzata nella progettazione e produzione di componenti in fibra di carbonio per automotive, nautica e aerospace, è stata tra le pochissime aziende italiane ad esporre le proprie innovazioni al JEC World di Parigi, la più importante fiera internazionale dedicata ai materiali compositi, e l’unica a mostrare le applicazioni realizzate con tecnologia PCM (Prepreg compression molding), che è al momento una delle tecnologie più interessanti per la produzione seriale di parti in fibra di carbonio per alti volumi.

Nel corso dell’evento, svoltosi di recente nella capitale francese, ACS ha avviato contatti e consolidato i propri legami con decine di produttori internazionali operanti nei vari settori di interesse citati e in altri settori specifici (come ad esempio quello degli eVTOL, i velivoli a decollo e atterraggio verticale) in cui la domanda di prodotti leggeri e resistenti come i compositi è in costante crescita.

Tra le innovazioni esposte da ACS e molto apprezzate dal pubblico del JEC, anche parti di supercar realizzate in biocompositi, i compositi fatti con fibre naturali che attualmente sono oggetto della massima attenzione soprattutto da parte dei produttori di supercar.

“Siamo contenti – è il commento dell’ingegner Roberto Catenaro, CEO e fondatore di ACS – di aver consolidato la nostra presenza sul mercato internazionale grazie al JEC, la vetrina per eccellenza del mondo dei compositi e per noi tradizionale trampolino di lancio e piattaforma per interagire con fornitori e potenziali clienti su base globale. A distanza di dieci anni dall’avvio, possiamo dire che ACS oggi è riconosciuta come azienda leader dei compositi a livello internazionale e di questo non posso che ringraziare tutti coloro che, spesso facendo grandi sforzi e lanciando il cuore oltre l’ostacolo, hanno collaborato al conseguimento di un successo affatto scontato”.

Nella foto, l’ingegner Roberto Catenaro davanti allo stand di ACS a Parigi durante il JEC World 2024




LE COLOMBE E LE PASTIERE

Il locale fondato da Gianni ed Elena Tonon, presenta per la prima volta le opere realizzate dallo chef resident Angelo Apuzzo

Villanova di Cepagatti, 20 Marzo 2024. Dopo il successo dei panettoni di Natale, il The Coat replica con la produzione delle colombe di Pasqua. E date le origini campane dello chef resident del ristorante, Angelo Apuzzo, sono state realizzate anche le classiche pastiere napoletane. Nato nel 2021 a Villanova di Cepagatti, da un’idea di Elena e Gianni Tonon, il The Coat Club è un luogo unico in Abruzzo dove food e mixology si fondono in un ambiente ricercato.

Per la Pasqua 2024, i titolari insieme allo chef hanno deciso per la prima volta di produrre sia la colomba che la pastiera napoletana. Angelo Apuzzo, 35 anni, di Vico Equenze, ha diverse esperienze importanti alle spalle compresa quella con lo chef stellato Gennaro Esposito.

Come per i panettoni, la scelta dei gusti ha voluto rispecchiare l’anima fusion del The Coat. C’è la colomba classica con arancia e uvetta candita, quella al cioccolato e quella con fichi secchi, lavanda e noci di macadamia caramellati.

La pastiera invece sarà quella classica napoletana ma senza canditi, con vaniglia bourbon del Madagascar e bucce di agrumi di San Vito biologiche provenienti dai terreni dei titolari.

“La lavorazione della colomba è la stessa del panettone, ma questa volta come gusti abbiamo scelto ingredienti differenti- ha detto lo chef Angelo Apuzzo- Invece date le mie origini non potevamo non proporre la classica pastiera napoletana, immancabile dolce sulle tavole pasquali, amato da tutti”.

La cura del dettaglio è il marchio di tutto il progetto The Coat, e in linea con questo pensiero, grande cura e attenzione sono state rivolte al pack. La colomba ha una confezione elegante e stilosa fatta di scampoli di stoffe dell’azienda di moda di Gianni (sottostante il The Coat) in ottica anti-spreco. La pastiera invece è rivestita con vari nastri colorati sempre recuperati dall’azienda, dando così valore all’aspetto sostenibile.

“Dopo il successo dei panettoni abbiamo deciso di proseguire con la linea di colombe e pastiere artigianali -hanno concluso Gianni ed Elena Tonon- sempre realizzate in stile The Coat. Dolci sì della tradizione ma presentati e realizzati come piacciono a noi“.

Le colombe e le pastiere sono disponibili al The Coat Club negli orari di apertura del locale.




FONDIMPRESA ABRUZZO VISITA GOLDEN LADY COMPANY

Una protagonista di primo piano nella storia del collant in Italia e nel mondo

L’Aquila, 19 marzo 2024. Realizzata in data odierna la visita aziendale dei Vertici di OBR ABRUZZO, ARTICOLAZIONE TERRITORIALE DI FONDIMPRESA, presso l’azienda aderente a Fondimpresa, Golden Lady Company S.p.A. -una protagonista di primo piano nella storia del collant in Italia e nel mondo.

“La visita aziendale in Golden Lady Company si colloca nelle iniziative promosse da Fondimpresa Abruzzo -ha dichiarato il Presidente Luciano De Remigis – per toccare con mano le realtà aziendali. La nostra Organizzazione ha infatti nella propria mission la vicinanza, la prossimità territoriale ed una maggiore conoscenza delle imprese aderenti, di realtà imprenditoriali significative che animano il territorio, attenzionando i temi della formazione continua e della valorizzazione delle risorse umane. Un’interessantissima visita aziendale accompagnata da un momento di confronto sulla significativa esperienza di formazione continua con Fondimpresa.

È stato molto emozionante – ha affermato il Presidente De Remigis – ripercorrere la storia aziendale e cogliere la presenza di Fondimpresa nei percorsi di formazione continua che ne hanno accompagnato la crescita e lo sviluppo: oggi Golden Lady Company è un gruppo multibrand internazionale che investe ogni anno gran parte delle proprie risorse in innovazioni tecnologiche applicate all’intera filiera produttiva”.

La visita aziendale è stata guidata dal Direttore Ing. Pini Piergiorgio e dalla dott.ssa Antonella Di Francesco che hanno presentato l’azienda e condiviso la storia e gli interventi formativi che ne hanno accompagnato lo sviluppo.

“Golden Lady Company è da oltre 50 anni il riferimento per tutte le donne che cercano qualità, comfort e bellezza – ha dichiarato il Direttore Ing. Pini Piergiorgio – con uno sguardo sempre rivolto al futuro, l’azienda ha lanciato prodotti innovativi, anticipato tendenze, colto nuovi trend della comunicazione, facendo del collant l’accessorio protagonista dei look femminili.

Golden Lady Company nasce nel 1967 a Castiglione delle Stiviere (MN) per iniziativa dei fratelli Arnaldo, Roberto e Nerino Grassi con l’ambizione di realizzare i migliori collant da donna e sarà timonata dal Sig. Nerino durante tutto il suo percorso di crescita e affermazione internazionale.

Grazie a importanti investimenti tecnologici e in ricerca e sviluppo, alla qualità dei propri prodotti e ai prezzi competitivi, l’azienda è cresciuta rapidamente negli anni. Crescita e sviluppo sono stati accompagnati anche da percorsi di formazione continua e valorizzazione del personale – realizzati anche attraverso i canali di finanziamento di Fondimpresa.

Il gruppo ha conquistato in breve tempo il mercato europeo ed è entrato con forza anche in USA, Russia e Asia grazie ad un approccio votato ad affermare l’identità italiana nel mondo e ad un processo di acquisizione dei migliori marchi nazionali ed internazionali della calzetteria, tra cui Omsa, Sisi, Filodoro, Philippe Matignon. Il gruppo conta ad oggi oltre 2500 dipendenti e produce 190 milioni di paia di collant all’anno con un fatturato di 180 milioni”.

All’iniziativa sono intervenuti anche i rappresentanti di Fondimpresa.

Fondimpresa è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nasce con l’Accordo Interconfederale del 2002 al fine di promuovere la formazione professionale continua, per il perseguimento della competitività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori. Fondimpresa si avvale di una Rete costituita dalle Articolazioni Territoriali, attive con uno sportello dedicato alla prima informazione e assistenza rivolta a tutte le aziende del territorio di riferimento.

I numeri del Fondo

Fondimpresa in Italia: 211.842 aziende e 4.946.089 Lavoratori.

Fondimpresa in Abruzzo: 7.688 aziende e 131.144 Lavoratori




CYBERSICUREZZA IN AZIENDA

In Abruzzo aumentano i reati informatici: a Chieti seminario gratuito di Confartigianato

Chieti, 16 marzo 2024. “La consapevolezza dei rischi per la sicurezza in azienda: minacce, vulnerabilità e comportamenti adeguati. Un fattore abilitante per il business”. Questo il titolo del seminario gratuito promosso da Confartigianato Chieti L’Aquila, in collaborazione con Academy ForMe e con il Digital Innovation Hub dell’associazione. L’appuntamento è per martedì 19 marzo, alle ore 14:30, nella sede di Academy ForMe, al primo piano del Centro commerciale “Centauro”, in via Filippo Masci, 32, a Chieti.

I dati disponibili confermano quanto il tema della sicurezza in azienda sia attuale. In Abruzzo, i delitti, le truffe e le frodi informatiche, tra il 2020 e il 2021, sono aumentati del 6,7%, passando dalle 5.566 alle 5.938 unità. A fronte di una media nazionale del 18,4%, il dato colloca la regione all’ultimo posto in termini di incremento percentuale, ma il fenomeno è comunque in rapida crescita. Delitti, truffe e frodi informatiche, infatti, erano stati 3.645 nel 2017, 4.105 nel 2018, 4.292 nel 2019, 5.566 nel 2020 e 5.938 nel 2021. In cinque anni la crescita, a livello regionale, è stata pari al +62,9%. Gli indicatori, nel corso degli anni, sono in costante aumento. Solo nel 2021, sono state 5.432 le truffe e frodi informatiche denunciate dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria e 506 le denunce di delitti informatici.

A livello territoriale, in testa, per variazione percentuale, c’è la provincia di Chieti, dove delitti, truffe e frodi informatiche sono aumentati del 10,8%, passando dalle 1.633 unità del 2020 alle 1.809 del 2021. Seguono il Pescarese (+7,2%, da 1.455 a 1.560) e l’Aquilano (+7,1%, da 1.084 a 1.161). Chiude la provincia di Teramo (+1,1%, da 1.390 a 1.405).

Nell’ambito delle iniziative promosse in materia di digitale, Confartigianato Chieti L’Aquila ha quindi organizzato il seminario. All’incontro di martedì parteciperanno Gianni Gigli, Business developer & Security expert, Giancarlo D’Andrea, Security manager di Leonardo SpA – Divisione Cyber & Security solutions, e Francesco Di Cicco, ex Questore di Chieti – Chief security officer di Tekne SpA. I lavori saranno introdotti e moderati da Daniele Giangiulli, direttore generale di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. Per partecipare all’evento, del tutto gratuita, è obbligatoria la registrazione sul sito web www.confartigianato.ch.it.

“La sicurezza in azienda – commenta Giangiulli – è una delle nuove sfide a cui le imprese del territorio devono saper rispondere. Le ripercussioni in termini economici, in caso di problemi o di attacchi, possono essere notevoli. Basti pensare che in Italia, secondo un’analisi della nostra associazione su dati Eurobarometro della Commissione europea, la quota di micro, piccole e medie imprese che nell’ultimo anno ha fronteggiato almeno un attacco informatico è del 37%, superiore di 9 punti percentuali rispetto al 28% della media Ue.

Dai virus agli attacchi di phishing, dall’acquisizione di account e conti bancari al furto di identità e fino all’ascolto non autorizzato di videoconferenze o messaggi istantanei, sono tanti i fattori di rischio. L’appuntamento di martedì – conclude il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila – oltre a fornire un’analisi della situazione, servirà a fornire alle imprese del territorio risposte e soluzioni concrete sul tema”.




L’ALLUNGAMENTO DELLA PISTA

Abruzzo Airport, rispettato il cronoprogramma

Pescara, 16 marzo 2024. L’affidamento di un appalto e la conseguente attivazione di un cantiere, specie in un’area delicata come quella aeroportuale, ha una sua complessità e va ben oltre l’immagine tradizionale di un cantiere con ruspe e operai al lavoro.

Così la Saga interviene per chiarire alcuni aspetti relativi alle opere che porteranno all’allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo di 386 metri. Prima di procedere all’esecuzione della parte delle opere che porteranno la pista ad una lunghezza di 2 km e 806 metri, il cronoprogramma prevede la pulizia dell’area che per decenni è stata letteralmente sommersa dalla folta vegetazione e da rifiuti di vario genere abbandonati. Questa fase di lavori è già in corso.

La prima attività imprescindibile riguarda la bonifica della zona da possibili ordigni bellici, di cui si occuperà una ditta altamente specializzata. Solo una volta concluse tali attività propedeutiche di pulizia e bonifica, si procederà alla partenza dei lavori di realizzazione e perimetrazione della porzione aggiuntiva di pista e che quindi vedrà squadre di addetti ai lavori e movimentazione della terra.

Tutta questa fase preparatoria, ma che rientra già nell’attività di appalto delle opere, non avrà alcuna ripercussione sul traffico aereo, motivo per il quale è stato emanato un Notam per sospendere l’inizio delle limitazioni operative, che invece saranno necessarie in una seconda fase di esecuzione delle opere.

Foto: il Centro




SICUREZZA SUL LAVORO

Faraone Industrie di Tortoreto Si Unisce a #WeAllCare di Stellantis

Tortoreto, 16 marzo 2024.  Il 14 marzo, presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano, si è tenuto un altro importante incontro che ha registrato una partecipazione eccezionale, con oltre 120 persone presenti.

#WeAllCare è un’iniziativa promossa da Stellantis a partire dallo scorso anno, con l’obiettivo di diffondere le migliori pratiche e progetti mirati alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e alla promozione di una cultura aziendale improntata sulla sicurezza.

L’evento, realizzato con il sostegno della Regione Campania, dell’INAIL, dell’ASL, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’AIAS (Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza), in collaborazione con Blumatica e A-SAFE, ha visto anche il contributo di Faraone Industrie Spa, azienda del territorio attivamente impegnata nella promozione della sicurezza sul lavoro.

“La sfida – ha commentato Martin Oviedo, Whs manager Stellantis Italy – è dare il nostro contributo affinché le persone cambino, migliorino e affinché la sicurezza diventi parte integrante del Dna di ognuno di noi. Il successo di #WeAllCare dimostra l’importanza e l’urgenza di promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, e Stellantis è orgogliosa di continuare a guidare questo importante cambiamento”.

Durante la mattinata, si sono susseguiti interventi di rilievo da parte di rappresentanti dell’INAIL, di Stellantis, di Leonardo, di Avio Aero, di AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, di IPE Consulting e di Faraone Industrie.

Tra i relatori di spicco:

Ing. Martin Oviedo, WHS Manager Stellantis Italy

Ing. Pascale Claudine Chrètien, Direttore Stabilimento Stellantis Pomigliano

Ing. Giorgio Fiore, WHS Manager Stellantis Pomigliano

Ing. Antonio Sepe, Componente della Commissione Sicurezza Ordine degli Ingegneri di Napoli

Prof. Ivo Iavicoli, Università degli Studi di Napoli Federico II

Dottor Roberto Ucciero, Sovrintendente Sanitario INAIL Regione Campania

Ing. Pietro Aterno, Coordinatore Regionale AIAS Campania, Vice-Coordinatore della Commissione Sicurezza Ordine Ingegneri di Napoli

Ing. Daniele Castiglione, RSPP Leonardo SpA

Ing. Vincenzo Vegnente, HSE Manager Avio Aero

Ing. Francesco Santi, Presidente AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza

Ing. Andrea D’Urso, RSPP Stellantis Pratola Serra

Dott.ssa Laura Volpe, Resp. Marketing Faraone




LIBIA: SEGNALE IMPORTANTE

Federpetroli: bene incontro Piantedosi-Haftar

Pescara, 14 marzo 2024. Riteniamo che l’incontro in Libia del Ministro dell’Interno del Governo italiano Matteo Piantedosi e del Viceministro per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli con il Gen. Khalifa Haftar a Bengasi sia un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano. Si delinea un grande passo in avanti nei rapporti bilaterali tra Italia-Libia in fase di stallo da anni” le dichiarazioni del Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia a seguito della missione libica dei due esponenti del Governo.

Continua Marsiglia “Nel 2020 con FederPetroli Italia esprimemmo la nostra posizione a favore di un dialogo nei confronti del generale Haftar, ritenendo lo stesso un valido interlocutore su diverse posizioni internazionali, in primis la ripresa dell’industria dell’Oil & Gas tra l’Italia e la Libia. La nostra posizione, sostenuta negli anni, al tempo compromise i rapporti con un importante diplomatico italiano in Libia (oggi in altra sede europea), ritenendo ‘FederPetroli Italia dalla parte di un criminale’. In pochi anni un cambio di rotta, un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano che rafforza le posizioni della Federazione in politica estera”.

“Siamo convinti e certi che, questa nuova fase di apertura istituzionale italiana, oltre a gestire al meglio il traffico di essere umani, porterà anche ad una fase di difesa commerciale e tutela della situazione che oggi vede la Libia e le attività italiane vittime di scioperi e tensioni su importanti impianti petroliferi locali” le parole del Presidente di FederPetroli Italia.

Le proteste hanno interessato i membri della milizia Petroleum Facilities Guard (PFG) con il blocco di flussi di gas in un complesso facente capo alla compagnia Mellitah Oil & Gas nella città di Al-Zawiya. Si tratta di un’azienda di cui ENI detiene l’80% della produzione. L’impianto è uno snodo per l’esportazione del gas libico verso la Sicilia.