SVILUPPARE COLLABORAZIONE TRA COMUNI COSTIERI ABRUZZESI

Turismo, Di Giuseppantonio alla Bit di Milano lancia l’idea

Milano, 16 febbraio 2024. Creare i presupposti per una collaborazione tra i comuni costieri del teramano e del pescarese con quelli del chietino per sviluppare e promuovere il turismo abruzzese. Iniziative e progetti che vadano in linea con i programmi del Settore Turismo della Regione Abruzzo.

È la proposta lanciata ai sindaci abruzzesi presenti all’ultima edizione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT), svoltasi a Milano, dal primo cittadino di Fossacesia e vicepresidente del Consiglio Nazionale ANCI, Enrico Di Giuseppantonio, che ha partecipato alla rassegna internazionale nel capoluogo lombardo insieme ad altri sindaci e tecnici dei Comuni.

Un’ occasione per rappresentare agli operatori e ai buyers Fossacesia con le sue bellezze, le tradizioni, le testimonianze storico-culturali e l’enogastronomia. Alla Fiera Milano City, le attenzioni principali sono ricadute in particolare sulla  Costa dei Trabocchi con la sua Via Verde e sulle sue potenzialità, finite al centro di un partecipato dibattito «che ha messo in luce proprio l’importanza della collaborazione tra i comuni attraversati dalla pista ciclopedonale, la Regione, la Provincia, e altri enti e associazioni. Per quanto riguarda Fossacesia – ha affermato il sindaco Di Giuseppantonio – la Grande Partenza del Giro d’Italia nel maggio dello scorso anno, e tutte altre manifestazioni di carattere nazionale che si sono svolte sul litorale e in città, hanno visto aumentare ulteriormente le presenze. Già lavoriamo per la prossima stagione, dal 17 al 19 maggio, ad esempio, ospiteremo di nuovo la rassegna Art Bike&Run+Wine: con un grande villaggio, per giornate all’insegna della vita all’aria aperta del divertimento;  con tante proposte fra le quali scegliere, ideali per famiglie, amici, gruppi per 3 giorni di arte, natura, scoperta del territorio; attività sportive ciclo pedalate, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche abruzzesi”.

È una crescita che va consolidata e certamente non limitata solo a livello locale.

“Di qui, l’idea di mettere insieme i centri costieri, da Martinsicuro a San Salvo, per dar vita a una forte promozione delle nostre località che possono offrire a chi desidera fare del soggiorno e della vacanza in Abruzzo un’esperienza capace di coniugare natura, arte, cultura, buon cibo, eventi, tradizioni, in un contesto unico e di straordinaria bellezza – sottolinea Di Giuseppantonio – La proposta prende spunto dall’esperienza maturata in questi anni attraverso la collaborazione, consolidatasi con la 106 edizione della Corsa Rosa, tra i centri di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro, consapevoli che il turismo sulla Costa dei Trabocchi, è il vero volano dell’economia locale. Allargare questa intesa ai centri costieri abruzzesi, a nord e a sud, non potrà che trasformarsi in un forte e incisivo contributo alle strategie turistiche promosse dalla Regione».




A24/A25: L’INVENZIONE DELL’OSSERVATORIO

Salvini continua a fare il gioco delle tre carte

Roma, 15 febbraio 2024. “La notizia della convocazione dei sindaci al Ministero dei Trasporti viene riportata dalla stampa con una certa enfasi. Ci sarebbe da esserne soddisfatti ma le cose non stanno esattamente così. L’incontro di oggi è un salvafaccia, una toppa palesemente più grande del buco” Così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo a commento della notizia della convocazione al ministero guidato da Salvini dei sindaci dei territori interessati dai lavori sull’autostrada A24/A25.

“Il tavolo istituzionale istituito tempo fa grazie a un mio emendamento prevedeva un forte coinvolgimento degli enti locali. Il governo ha eliminato quel tavolo proprio per evitare di stare a sentire gli amministratori locali e decidere cosa fare senza quelle che vengono percepite da questa maggioranza come scocciature.

Per mesi i sindaci hanno chiesto chiarimenti e un momento di confronto, senza ricevere alcuna risposta. Poi, siccome siamo in campagna elettorale e qualcuno avrà suggerito al ministro di aver fatto una scemenza con l’abolizione del tavolo, si sono inventati un osservatorio.

Il risultato? Una specie di conferenza stampa senza domande, come piace a questo governo, in cui il ministro semplicemente comunicherà quanto deciso, alla faccia del pieno coinvolgimento e della partecipazione alle decisioni. Insomma, un’altra trovata pubblicitaria per ingannare territori ed elettori”




GIOVANI E MONDO DEL LAVORO

Il liceo del made in Italy è un percorso didattico innovativo che avvicina  

Roma, 15 febbraio 2024. “Il governo Meloni sta riformando l’Italia e in un solo anno ha già avviato una serie di interventi in tutti i settori della vita sociale, economica e culturale del Paese. Come docente e studiosa dei temi che riguardano il mondo della scuola voglio soffermarmi su un piccolo esempio che evidenzia la lungimiranza e la visione di un nuovo modo di concepire il rapporto tra l’istruzione scolastica, l’universo produttivo e le potenzialità territoriali dell’Italia. Sto parlando dell’istituzione del liceo del Made in Italy”. Così l’eurodeputata Chiara Gemma di Fratelli d’Italia.

“L’avvio di questo nuovo liceo – argomenta – pur se è ancora all’inizio e il primo anno sarà un’esperienza pilota, è una scelta innovativa che finalmente mette in correlazione i bisogni reali e le peculiarità specifiche dell’Italia e delle singole regioni e l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro. Richiamando infatti il marchio Made in Italy, questo percorso di studi vuole aiutare i giovani a dotarsi di tutte quelle competenze necessarie per lavorare in quei settori che, da un punto di vista culturale ed economico, sono in tutto il mondo sinonimo di eccellenza e qualità italiana.

Com’è noto sono 92 gli istituti che hanno deciso di istituire il liceo del Made in Italy che partirà dall’anno scolastico 2024/2025, tra questi 8 in Calabria e 6 in Abruzzo. La scuola – spiega l’on. Gemma – deve diventare il volano dell’Italia e se questo nuovo percorso scolastico è partito bisogna dire grazie a Fratelli d’Italia che l’ha proposto e all’impegno dei ministri per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

L’avvio del progetto è una vittoria per la nazione, la sua cultura e il suo futuro e sarà una grande opportunità anche per il Sud. Il numero di istituti italiani che hanno deciso di attivarlo e il numero degli iscritti non sono tanti ma è un buon inizio, nel corso degli anni perfezionerà la sua offerta, si stabilizzerà e crescerà”.




FINE SETTIMANA TEATINO PER LA PICIERNO

L’europarlamentare del Partito Democratico a sostegno di Chiara Zappalorto

Chieti, 15 febbraio 2024. Tre appuntamenti a Chieti e provincia per l’europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno. Il tour dell’attuale vicepresidente del parlamento europeo a sostegno della candidata alle elezioni regionali del 10 marzo, Chiara Zappalorto partirà dal capoluogo teatino.

Agli incontri parteciperanno il candidato presidente Luciano D’Amico e il commissario per la ricostruzione a Ischia e il candidato in consiglio regionale Silvio Paolucci. Si apre venerdì 16 febbraio, alle ore 17:30, a “La Cisterna” in Largo dei Carbonari (La Civitella) per l’evento “Chieti, Abruzzo, Europa” al quale interverrà anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara.

La sera, alle ore 20:30, ci si sposterà al “Museo Lisio” in piazza Terranova, a Roccamontepiano, per l’evento “L’Abruzzo merita di più”. Sabato 17, alle ore 16,30, l’ultimo incontro nella sala polivalente “A. Del Pizzo” di Lama dei Peligni per l’evento “Il futuro dell’Abruzzo parte dalle aree interne”.

«Sarà un fine settimana – dice Chiara Zappalorto – all’insegna delle politiche di condivisione di progetti e della valorizzazione del territorio abruzzese. Con Pina Picierno c’è un forte legame personale e politico che, di certo, rappresenta una risorsa per l’Abruzzo in un concetto di filiera istituzionale. La sua presenza è importante: il dialogo con l’Europa è fondamentale per il futuro della nostra regione».




IL RICORDO FRANCO MARINI

Fina(Pd) in Aula del Senato. Dal sindacato alla politica il cammino del ‘lupo marsicano’

Roma, 15 febbraio 2024. “Lo scorso 9 febbraio è stato l’anniversario della morte del Presidente emerito del Senato Franco Marini del quale va ricordata l’autorevolezza e lo spirito costituzionale con cui ha saputo presiedere questa aula. Franco Marini, con la sua passione autentica ha coniugato l’uomo di parte con l’uomo delle Istituzioni, sempre capace delle più avanzate mediazioni per il bene comune. Ha sempre ricercato l’unità e lavorato per essa, nel partito come nei ruoli che ha ricoperto. Equità, giustizia sociale, dignità del lavoro sono state una ragione di vita per il ‘lupo marsicano’ da quando girava la Marsica per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta sindacale”. Lo ha detto il senatore abruzzese del Pd Michele Fina, tesoriere nazionale del Pd.

“Il suo impegno sindacale – ha continuato Fina – è stato una tappa di un lungo cammino che proseguirà nelle istituzioni. Da Ministro del Lavoro, infatti, darà alla luce la legge 460 del 1992, con l’introduzione di ammortizzatori sociali e sostegno all’occupazione”.

“Una vita da combattente – ha aggiunto – e uomo delle Istituzioni. Credeva nei partiti, nella militanza, nell’impegno, nella partecipazione, nella politica popolare in grado di stare fra le persone, in grado di farsi capire sempre dalle persone. Sarebbe stato un grande Presidente del Consiglio. Sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Purtroppo, ciò non è avvenuto ma Franco Marini ci ha lasciato in eredità una vita sindacale e politica feconda come potrebbero ricordarci la senatrice Annamaria Furlan prima donna segretaria generale della Cisl e Dario Franceschini, il più importante allievo, figlio politico e amico”.




LA SVELTINA DI FINE LEGISLATURA MARSILIO

Trasformare la Costa dei Trabocchi nella “casta” dei Trabocchi

Chieti, 10 febbraio 2024. Paolucci su Consiglio regionale: “Con la sveltina di fine legislatura Marsilio ha trasformato la Costa dei Trabocchi nella casta dei Trabocchi. Una volta al governo della Regione sarà uno dei primi provvedimenti che cancelleremo” .

Abbiamo detto un forte no alla privatizzazione della Costa dei Trabocchi contenuta nell’emendamento approvato oggi in aula con 18 voti della maggioranza e con i nostri voti contrari, perché è una scelta assurda e dannosa, sia per l’ambiente e sia per la comunità e il commercio della zona.

Una sveltina calata dall’alto a un mese dal voto e rinviata all’ultimo Consiglio utile della legislatura, senza aver sentito prima né la Provincia di Chieti, che ha cambiato le sorti della zona con la via Verde, né i sindaci che sono presìdi sul territorio, né le associazioni di categoria che avrebbero potuto fermare la speculazione che l’emendamento comporterà, peraltro anche in controtendenza, perché non è possibile nessuna verifica sull’effettiva apertura degli esercizi commerciali, in quanto le leggi europee e nazionali sulla libera concorrenza non lo permettono più.

Da Costa a casta dei trabocchi, questo il passo fatto oggi da Marsilio e il centrodestra e le conseguenze, come al solito, le pagheranno gli abruzzesi”, duro il commento del capogruppo Pd Silvio Paolucci sull’approvazione del provvedimento.

“Tanto urgente era questo emendamento per deturpare la Costa dei trabocchi che si è dovuto riconvocare il Consiglio regionale, nonostante l’ultima seduta fosse quella di fine gennaio – incalza Paolucci – Non contenti di quello che hanno fatto alla riserva del Borsacchio, hanno promosso un’altra azione vergognosa, che di fatto rende aggirabili non soltanto le leggi urbanistiche e sull’ambiente, ma anche quelle sul commercio. Un’azione tanto necessaria a questo Governo regionale, da rimanere sordo anche alle osservazioni del presidente della Provincia, Menna, a quelle delle associazioni del commercio e agli appelli delle tante associazioni che da sempre si occupano della tutela ambientale di quella zona e che ne hanno promosso lo sviluppo sostenibile insieme alle istituzioni.

Concorrenza sleale agli operatori del commercio, non rispetto delle leggi urbanistiche, deturpazione dell’ambiente: questa è la scelta fatta dalla maggioranza di centrodestra con l’emendamento di oggi, approvato nonostante pure gli accertamenti attivati dalla procura di Lanciano sulla norma. Per noi resta una scelta sbagliata, che con Luciano D’Amico presidente cancelleremo subito dando voce alla mobilitazione del territorio e promuovendo un nuovo senso civico che nei cinque anni di Marsilio non abbiamo visto all’opera”.

“Intervento in aula a difesa del nostro territorio, della nostra Costa dei Trabocchi contro una Giunta arrogante che vuole”privatizzare un bene che è e sempre sarà degli abruzzesi” Silvio Paolucci

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LA TUTELA DEL LAVORO AGRICOLO E DELLE TRADIZIONI LOCALI

Paolo Salutari, Candidato della Lega alle Regionali, Esprime solidarietà manifestazione agricoltori Roma e fa un Appello Urgente e Propone Soluzioni Concrete

Sulmona, 10 febbraio 2024.– In un momento di grande determinazione, gli agricoltori abruzzesi si uniscono ai loro colleghi provenienti da diverse regioni d’Italia a Roma. Stanno marciando insieme in segno di solidarietà, simboleggiando l’unità nella difesa del lavoro agricolo e delle tradizioni locali.

Paolo Salutari, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali, esprime il suo pieno sostegno a questa manifestazione congiunta, in linea con il suo impegno a favore di un’agricoltura sostenibile e della tutela delle tradizioni locali. La recente visita del Ministro Salvini, accompagnato dal sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo, ha ulteriormente rafforzato l’attenzione su questa causa cruciale.

Le parole di Salutari risuonano come un richiamo alla consapevolezza e alla difesa di un diritto fondamentale: il lavoro agricolo. La sua battaglia non si limita alla sopravvivenza delle attività agricole, ma si estende alla preservazione di tradizioni, prodotti genuini e dell’economia locale.

“La domanda chiave ora è come bilanciare la necessità di preservare il territorio e l’ambiente con il diritto fondamentale di esistere di chi lavora la terra con impegno e dedizione” afferma Salutari.

Il candidato riafferma il suo impegno a favore di soluzioni concrete, inclusi il Sostegno Finanziario per affrontare le difficoltà finanziarie, e l’Innovazione Sostenibile. Consapevolezza e educazione rimangono al centro delle proposte di Salutari, attraverso programmi educativi volti a sensibilizzare la società sul valore del lavoro agricolo e delle tradizioni locali, promuovendo un consumo consapevole dei prodotti locali.

L’appello di Paolo Salutari è un invito a collaborare per bilanciare le esigenze ambientali con il diritto inalienabile degli agricoltori di preservare la propria identità e lavoro.




DA SALVINI GRANDE ATTENZIONE A NOSTRO TERRITORIO

Continuiamo a fare politica tra la gente. Candidata lega ieri a l’aquila a presentazione liste candidati: “tour prosegue con ancora più forza, visita nostro leader dimostra importanza incontro cittadini. Carroccio determinante per vittoria centrodestra”

Vasto, 10 febbraio 2024. “È sempre una grande emozione ospitare nella nostra regione Matteo Salvini, ieri la sua visita è stata ancora più significativa perché ha rappresentato il via ufficiale alla campagna elettorale e non possiamo che ringraziarlo per questo ulteriore segno di vicinanza al territorio. In 5 anni abbiamo lavorato bene e mantenuto tutte le promesse fatte agli elettori, proprio per questo, come ha ribadito il nostro leader, la Lega sarà determinante per la vittoria del centrodestra”. Così Sabrina Bocchino, consigliere regionale ricandidata alle elezioni in programma il 10 marzo in Abruzzo, che ieri ha preso parte, all’Aquila, alla presentazione delle liste della Lega con il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader nazionale della Lega Matteo Salvini, alla presenza di oltre mille persone.

“Prima di partecipare alla presentazione dei candidati – aggiunge Bocchino, candidata nel collegio di Chieti – Salvini ha voluto incontrare una delegazione di agricoltori in protesta contro le scellerate politiche Ue ed i costri di produzione ormai insostenibili. Un confronto sereno che dimostra una volta di più quanto sia necessario fare politica vera tra la gente prima che nei salotti. Noi continueremo a seguire il suo esempio, sempre dalla parte dei cittadini a tutela dei loro interessi”.

“È quello che sto facendo e continuerò a fare con ancora più forza con il mio tour di ascolto per i comuni della provincia di Chieti, per dare dignità ad ogni centro, dai borghi alle città. Salvini ha annunciato nuove visite nei prossimi 30 giorni nelle altre province e noi saremo pronti ad accoglierlo con lo stesso entusiasmo. Restiamo uniti e insieme riusciremo a governare per altri 5 anni”, conclude Bocchino.




STATO DI AGITAZIONE PERSONALE TUA

La solidarietà del consigliere Blasioli: «Le scelte errate di Regione e azienda si ripercuotono sui dipendenti con tagli e sovraccarichi di lavoro»

Pescara, 10 febbraio 2024. Questa mattina mi sono recato presso la sede Tua di Pescara per manifestare sostegno e solidarietà ai dipendenti della Società Unica Abruzzese di Trasporto, i quali, supportati dalle varie sigle sindacali, hanno dato vita ad un presidio dopo mesi di sterili trattative con la dirigenza aziendale, culminati nella richiesta di attivazione del tavolo di conciliazione e raffreddamento.

Le rivendicazioni dei lavoratori toccano vari aspetti e vanno dal lento e progressivo deterioramento della qualità del servizio offerto, rintracciabile nel costante sovraffollamento dei mezzi, nella circolazione su strade dissestate e pericolose, per non parlare dell’assenza di misure contro l’evasione tariffaria, a problemi di ordine organizzativo e contrattuale, come l’ormai cronica carenza di personale, che si traduce in turni massacranti e fuori norma che impediscono ad esempio agli autisti persino di ricorrere ai servizi igienici per le ordinarie esigenze fisiologiche. A ciò si aggiungono i tempi di percorrenza inadeguati e soprattutto il mancato adeguamento delle indennità all’attuale indice di inflazione.

Il leitmotiv dell’azienda è sempre lo stesso: aumentare le ore e i carichi di lavoro per far fronte ai buchi di bilancio tagliando i costi del personale. Noi appoggiamo in toto la lotta dei lavoratori, perché non è giusto che a pagare le scelte errate di Regione e Governance di Tua siano sempre e solo i dipendenti, con le conseguenze che tutti percepiamo servendoci quotidianamente dei mezzi di trasporto.

Speriamo che dall’11 marzo si possa cambiare questo modo di governare la Regione e il trasporto pubblico.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale




PER UN TERRITORIO PROTAGONISTA

Ernesto Graziani inaugura la nuova sede elettorale

Paglieta, 7 febbraio 2024 –  “Per un territorio protagonista, apriamo una nuova sede.” È con questo slogan che l’avvocato Ernesto Graziani, candidato alle  regionali 2024 con il  Partito Democratico, a sostegno del candidato presidente alla Regione, il prof.  Luciano D’Amico (Patto per l’Abruzzo) , annuncia l’apertura della nuova sede elettorale nella città Frentana.

Il punto di incontro è destinato a diventare il cuore pulsante delle attività politiche per sostenere la candidatura di Graziani. Dettagli dell’Evento: Data: Venerdì 9 prossimo Orario: 18:30 Luogo: Corso Trento Trieste, n. 28 (sotto i portici), Lanciano.

La cerimonia di apertura vedrà la partecipazione  della vasta schiera dei   giovani democratici, che contribuiranno a creare un’atmosfera vibrante e inclusiva. Inoltre, per rendere l’iniziativa  ancora più

L’avvocato Ernesto Graziani auspica che la nuova sede elettorale diventi un punto di riferimento per tutti coloro che condividono la visione di un Abruzzo e della sua gente come protagonisti del cambiamento. L’invito è esteso a tutti i cittadini interessati a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro migliore per la regione Abruzzo.

Il sindaco del Comune di Paglieta, Ernesto Graziani, esprime la sua soddisfazione per l’inaugurazione  di questa nuova sede elettorale nel cuore della comunità, sottolineando l’importanza di coinvolgere i cittadini nella costruzione del futuro della regione.

Il gruppo di  Graziani è disponibile per concordare  interviste e ulteriori informazioni. Per contatti stampa, si prega di rivolgersi a Linda Caravaggio – cell.3342092410




CITTÀ DEL VINO, PROPOSTE A SOSTEGNO

Quattro le principali proposte introdotte da Zappalorto insieme a Paolucci a sostegno delle iniziative illustrate da Angelo Radica in veste di presidente nazionale di “Città del vino”, una associazione che racchiude oltre 500 Comuni in Italia e 31 in Abruzzo.

Chieti, 7 febbraio 2024. «Il primo punto di cui ci occuperemo appena eletti riguarda l’aumento degli aiuti e dei fondi messi a disposizione per gli agricoltori colpiti dalla piaga della peronospora. I fondi già proposti da un emendamento presentato da Silvio Paolucci saranno destinati per intero al settore. Aiuti, ricordiamolo, dimezzati dall’attuale governo regionale. Nel 2023 abbiamo vissuto la  crisi della produzione peggiore degli ultimi dieci anni. La Regione non ha dato alcun tipo di risposta ma ha preferito finanziare altre attività come il Napoli calcio a discapito dei 15mila viticoltori abruzzesi. Vogliamo salvaguardare il tessuto produttivo attraverso i ristori da mettere a disposizione per la salvaguardia della filiera produttiva».

A questo si aggiunge uno dei «punti più delicati per coloro che svolgono impresa: quello legato a una insostenibile burocrazia e assenza di consulenza. Riprogettare un’assistenza tecnica è una delle cose più importanti che ci chiedono i viticoltori che lamentano una grande distanza delle istituzioni. Ad esempio, oggi un agricoltore che deve fare i trattamenti è solo: non c’è un soggetto istituzionale che può fornire consigli a riguardo. Questo nasce dall’abolizione dell’Arsa, l’ente che svolgevo questo tipo di servizio, eliminata dall’amministrazione Chiodi con l’assessore Mauro Febbo. L’ascolto degli agricoltori deve essere una priorità: noi ri vogliamo il ripristino di questo servizio di assistenza tecnica.

Successivamente intendiamo dare maggiore sostegno ai consorzi di tutela e lanciare un progetto che vede vino e salute insieme: proposte di consumo consapevole e di lotta all’abuso. Un lavoro importante per il bene  dei cittadini abruzzesi.

Poi c’è sicuramente da attuare il protocollo d’intesa proposto nel 2018 da Città del Vino. La Regione anche qui, finora, è risultata assente. Una sinergia che può trovare seguito, ad esempio, con le “Strade del vino”: dei consorzi che vedono il pubblico e privato insieme per promuovere l’accoglienza turistica. Per comprenderne l’importanza per la regione basti pensare che il settore dell’enogastronomia è scelto, come prima preferenza, da 21 milioni di turisti europei.

Per questo bisogna puntare sulla connettività e la formazione: la Regione può sostenere ad esempio la scuola di enoturismo introdotta da Città del Vino mediante gli enti di formazione e promuovere l’accoglienza attraverso eventi iniziative strategiche strategici. Esistono esempi virtuosi che possiamo percorrere per rilanciare il nostro Abruzzo».




PISTA PIÙ LUNGA E PIÙ SICURA per Abruzzo Airport

Prendono il via le attività per l’allungamento della pista di 386 metri

San Giovanni Teatino, 5 febbraio 2024. Abruzzo Airport avrà una pista più lunga. Oggi si è svolta la cerimonia inaugurale che sancisce il punto di partenza delle attività che porteranno all’infrastruttura abruzzese un tracciato più lungo di 386 metri, a cui hanno preso parte, tra gli altri, i membri del CdA della Società di Gestione Aeroportuale, il direttore generale Luca Bruni, il presidente della Regione Marco Marsilio, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i sindaci di Pescara, Carlo Masci e di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, il presidente della Provincia, Ottavio De Martinis, e Grazia Caligiore, funzionario Enac.

L’estensione della pista fino a 2 km e 800 metri circa consente l’aumento della corsa al decollo in direzione mare. Con l’occasione verranno adeguate le superfici di sicurezza per gli atterraggi da direzione mare. Tutto questo si tradurrà in un incremento della sicurezza, ma anche aprirà la possibilità di accogliere nello scalo abruzzese voli intercontinentali.

Per la realizzazione dell’opera sono stati effettuati gli espropri di terreni che erano destinati all’uso aeroportuale fin dal 2006. Gli interventi sono finanziati attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020 di 7 milioni e mezzo, circa, cifra che copre anche le attività di esproprio necessarie. Le opere affidate alla Rti composta dalla Laghetto Conglomerati di Roma, Zappa Benedetto srl di Sulmona e Appalti Engineering di Elice hanno un importo di 4 milioni 720 mila euro circa.

“Con questa giornata”, commenta Alessandro D’Alonzo, vicepresidente della Saga, “cogliamo un obiettivo centrale per lo sviluppo di Abruzzo Airport, atteso da almeno 20 anni. L’allungamento della pista è un’opera che va innanzitutto nella direzione della sicurezza, adeguando le superfici per gli atterraggi e le attrezzature di avvicinamento strumentale, rendendo l’aeroporto più appetibile nei confronti dei vettori. Al tempo stesso ci consente di aprire la nostra regione al mondo, andando a guardare anche i voli intercontinentali. Avere a disposizione una pista più lunga significa far partire aerei con un carico maggiore, anche di carburante, e quindi raggiungere mete più lontane. Il 2023 si è concluso con record di passeggeri da 872.700, che ci ha riempito di orgoglio e che ci fa guardare all’obiettivo del milione con concretezza. Ora questo allungamento è un passo in avanti in più”.

“Questa era una delle grandi incompiute che molti si erano rassegnati che non si sarebbe mai fatta”, ha sottolineato Marco Marsilio, presidente della Regione. “Con questo giorno di festa abbiamo smentito i profeti di sciagure, lavorando a fondo perché non era facile. È stato un gioco di squadra da cui è l’Abruzzo a uscire vincitore. Avere una pista intercontinentale apre prospettive enormi, anche considerando il fatto che l’aeroporto di Ciampino è sempre più saturo e noi saremo pronti a raccogliere la crescita del trasporto aereo. Dopodomani”, annuncia poi il presidente, “nell’accordo di coesione, finanzieremo la realizzazione di un impianto fotovoltaico e il raddoppio del parcheggio, con un ulteriore investimento di sette milioni di euro”.

Le opere consistono nella realizzazione di una nuova recinzione perimetrale, nel rinforzo dei terreni su cui insisterà il nuovo tratto di pista e le superfici di sicurezza, nella realizzazione di una nuova porzione di strada perimetrale, nel rinforzo dei sottoservizi, verrà realizzato un nuovo tratto di pavimentazione della pista, con una racchetta finale per l’inversione di marcia degli aeromobili. Contestualmente verranno spostate le attrezzature di avvicinamento strumentale, ILS Cat.3 che l’Enav andrà a rimodernare. Infine, verrà apposta segnaletica orizzontale, verticale e luminosa. Le lavorazioni avranno una durata di quattro mesi e mezzo, al netto di eventuali sospensioni per consentire il regolare traffico aereo nei mesi di punta della stagione estiva.




LE NOSTRE PROPOSTE PER IL VINO ABRUZZESE

Martedì 6 febbraio al Caffè Vittoria di Chieti

Chieti, 5 febbraio 2024. Martedì 6 febbraio (ore 10,30) al “Caffè Vittoria” in corso Marrucino a Chieti, si terrà una conferenza tematica sul settore agricolo abruzzese. A lanciare le proposte relative a progetti, finanziamenti e prospettive future del vino abruzzese saranno:

Chiara Zappalorto, attuale assessore all’Ambiente e alla transizione Ecologica, Verde pubblico, Politiche comunitarie, Pari opportunità al Comune di Chieti e candidata nella lista del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.

Angelo Radica, sindaco di Tollo e presidente nazionale “Città del Vino”

Silvio Paolucci, consigliere regionale del Partito Democratico.

«La bellezza della nostra regione – spiega Zappalorto – è intrinsecamente legata all’importanza dell’agricoltura, e riteniamo che il vino e i nostri produttori ne siano la testimonianza più profonda e vera».




CONQUISTARE IL SECONDO STORICO MANDATO

Entusiasmo e invito ad andare avanti. Tour di ascolto di Sabrina Bocchino già in 40 comuni della provincia di Chieti. Le tappe dei prossimi giorni

Vasto, 5 febbraio 2024. Consigliere e candidata della lega proseguono con nuovi incontri in altri centri. “i cittadini sanno del buon lavoro fatto negli ultimi cinque anni

“Ovunque respiriamo  entusiasmo e chiari inviti ad andare avanti a testa bassa nella fase decisiva della campagna elettorale”. Il tour di ascolto di Sabrina Bocchino, consigliere regionale ricandidata con la Lega alle prossime elezioni in programma il 10 marzo in Abruzzo, ha già toccato 40 comuni della provincia di Chieti e nei prossimi giorni proseguirà con altri appuntamenti in programma nel territorio.

In particolare: domani martedì 6 febbraio, alle 11:30, a Pretoro; venerdì 9 febbraio, alle 18, a Bucchianico; sabato 10 febbraio, alle 18, a Monteodorisio; il 12 febbraio, alle 18, a Pollutri.

“Il mio tour di ascolto tra i centri della provincia di Chieti ha già toccato 40 comuni. Ho raccolto tanti attestati di stima e ricevuto un sostegno così forte che non posso che proseguire con lo stesso entusiasmo, incontrando cittadini e sostenitori del nostro splendido territorio. Insieme continueremo a scrivere le pagine più importanti del programma che ci condurrà in Regione per il secondo storico mandato finalizzato a proseguire con il percorso di crescita avviato in questi ultimi 5 anni dalla Lega insieme alla coalizione di centrodestra – spiega Bocchino – i cittadini sanno del nostro buon lavoro negli ultimi cinque anni”.




PIAZZA STRAPIENA PER L’INAUGURAZIONE del comitato elettorale di Carla Zinni

L’On. Fabio Roscani a sostegno della Zinni: “È importante il 10 marzo accordare fiducia a Carla”

Pollutri, 5 febbraio 2024. Una piazza piena per Carla Zinni, candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale d’Abruzzo ieri, a Pollutri, in occasione dell’inaugurazione del suo comitato elettorale. Una iniziativa che si è trasformata in un vero comizio di piazza, visto il numero straordinario di persone presenti per sostenerla.

L’On. Fabio Roscani è intervenuto a suo sostegno sottolineando come Carla sia “prima di tutto un’amica, una persona con la quale mi sono confrontato tante volte per i problemi del territorio. È importante e fondamentale accordare, il 10 marzo, la fiducia a Carla Zinni”. Anche Nicola D’Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria ha preso la parola durante la cerimonia di inaugurazione del comitato elettorale dicendo come “è un’opportunità grande avere la candidatura di Carla in lista, e per noi è stato semplice e sin dal primo momento stare dalla sua parte”. Il Sindaco di Monteodorisio, e Consigliere provinciale, Catia di Fabio, ha speso parole in favore della Zinni: “È una persona sulla quale poter contare, con la quale abbiamo condiviso battaglie; Carla è sempre stata presente, coerente, Carla è una amministratrice preparata”.  Tra gli interventi, quello di Roberto Miscia, Consigliere comunale di Chieti e coordinatore regionale di Gioventù Nazionale, Antonio Di Martino, Assessore del Comune di Pollutri e del Sen. Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni che ha chiosato come “sono sicuro che il 10 marzo per Carla sarà un trionfo”.

Non ha nascosto l’emozione Carla Zinni, nel suo intervento:  “Devo dire che l’emozione di oggi, di inaugurare il comitato elettorale qui a Pollutri ha un gusto davvero particolare, per me. Una sensazione, non so se a qualcuno di voi è mai capitato, come di sentire profumi, di vedere i colori, con gli occhi di un bambino; come fare un tuffo nell’età in cui si è piccoli, quella che ognuno di noi porta nel proprio cuore. Perché è qui, a Pollutri, che sono cresciuta; è qui che ho frequentato l’asilo, con Suor Pia; è qui che ho trascorso le estati della mia infanzia; è qui che venivamo in colonia; è qui, che non sono mai mancata ad ogni festa. È questo, il luogo che ha dato i natali a mio padre, che oggi, tra quelle nuvole bianche che se alziamo lo sguardo scorgiamo, mi starà con orgoglio dando il suo in bocca al lupo, con la fierezza di vedere che le sue origine non le abbiamo mai dimenticate”.




LE BORSE DI STUDIO

Luciano D’Amico e il dibattito social

Pescara, 5 febbraio 2024. La Regione Abruzzo ha finanziato l’Università degli Studi di Teramo per l’attivazione di un Corso di laurea triennale in Diritto dell’ambiente e dell’energia; e l’Università, nella sua legittima autonomia, ha affidato al professor Enzo Di Salvatore la progettazione dell’offerta formativa e il coordinamento del corso. Un lavoro svolto egregiamente, come si evince dall’alto numero di iscritti e dai riconoscimenti ottenuti dal Corso e dallo stesso Docente, tra cui il Premio Internazionale Sustainability & Excellence Euro Med Awards.

La questione, però, negli ultimi giorni ha sollevato un dibattito politico, a seguito di uno scambio di commenti avvenuto sui social network tra lo stesso Di Salvatore e il Presidente del Consiglio regionale, impegnato nella campagna elettorale per la sua rielezione.

Sulla vicenda interviene Luciano D’Amico, Candidato alla presidenza della Regione per la coalizione Patto per l’Abruzzo: “Suona stridente il commento del Presidente uscente del Consiglio regionale, con cui, ricorrendo alla locuzione latina pecunia non olet, stigmatizza le legittime riflessioni del professor Di Salvatore, riferite a quanto da lui asserito nel corso di un comizio elettorale sul finanziamento delle borse di studio. Con il commento, il Presidente del Consiglio regionale sottolinea, inoltre, quasi ne fosse una colpa, che il Professor Di Salvatore, nel suo tempo libero e in qualità di libero cittadino, scriva il programma elettorale della coalizione Patto per L’Abruzzo, che mi vede candidato Presidente, nonostante sia docente di un Corso di laurea che annovera tra i co-finanziatori la Regione Abruzzo.

Sono affermazioni che non passano inosservate perché contrastano con la Costituzione italiana, che garantisce la libertà di espressione e di opinione.

Piuttosto sarebbe stato grave se il professor Di Salvatore, al mio invito di collaborare per la stesura del  programma elettorale di Patto per l’ Abruzzo, avesse declinato l’invito perché  lo schieramento era alternativo all’attuale governo regionale.  E non c’ è nessuna incompatibilità o inopportunità, rispetto a dei diritti tanto importanti, che chi li invoca dimostra di non conoscere la Carta costituzionale.

È importante sottolineare che le risorse della Regione devono essere impiegate per il bene dei cittadini e non per conquistare una qualche fedeltà elettorale. È impensabile e anacronistico immaginare che un dipendente pubblico di qualunque categoria, nell’esercizio del suo ruolo o del suo tempo libero, debba sentirsi vincolato perché, direttamente o indirettamente, interseca quei progetti che sono sostenuti dalle istituzioni pubbliche.

Ipotizzare questa sorta di sudditanza, seppur solo nella sfera dell’espressione, significherebbe riportare il Paese a una modalità di gestione del consenso politico del ventennio più buio della nostra storia” conclude.




LA SCHLEIN IGNORA LA STORIA

Campagna senza argomenti e senza contenuti, fatta di mera demagogia

di Riccardo Leone, responsabile organizzazione DC

L’Aquila, 5 febbraio 2024. Se questo è il livello e il tenore del confronto politico, il Pd può solo augurarsi di fare presto un cambio di segretario nazionale. Quando la Schlein apre bocca si verificano situazioni imbarazzanti, grottesche, ridicole.

E in politica si può tollerare quasi tutto, ma non il ridicolo.

Quando la Schlein attacca il governatore uscente dell’Abruzzo Marsilio, uomo di provata capacità amministrativa e di indiscusso valore politico, ci troviamo di fronte ad una dispensatrice di Demagogia spiccia, tipica di chi è senza storia e senza cultura politica.

Davvero viene voglia di replicare: ma da che pulpito viene la predica?

La Schlein forse ignora che il centralismo democratico, di staliniana memoria, appartiene alla cultura del partito di cui è segretaria?

Capiamo che lo sia diventata da semplice cittadina, da militante senza tessera e senza storia, ma almeno si aggiorni prima di dare del cornuto all’asino. A proposito di appartenenze, la Schlein critica l’Abruzzese Marsilio, che ha vissuto a Roma, di venire da Roma.

Suona strano da una globalista come lei che viene dalla Svizzera, eppure è stata vicepresidente della Regione Emilia e oggi fa il segretario nazionale di un partito in Italia. Noi in Abruzzo come lista UDC-DC sosteniamo Marsilio con convinzione e faremo una campagna elettorale all’insegna del lavoro, della sanità e della buona amministrazione.

Il centrosinistra sta purtroppo ricalcando la campagna elettorale della volta scorsa, una campagna senza argomenti e senza contenuti, fatta di mera demagogia. Noi per onestà intellettuale non parliamo male di D’Amico, professore stimabile, ma vittima di giochi di partito e presa di interessi locali del Pd, tant’è che è in atto una lotta con le liste centriste che non riescono ad emergere e ad avere il loro giusto riconoscimento e spazio politico perché schiacciate dalla macchina di potere del Partito Democratico che in questo modo si candida a perdere già a tavolino.




LE EPURAZIONI POLITICIZZATE

Condannato Luciano Marinucci

San Giovanni Teatino, 3 febbraio 2024. Il Partito Democratico di San Giovanni Teatino esprime forte preoccupazione e sconcerto per la notizia appresa ieri a mezzo stampa in merito alla sentenza della Corte dei conti nei confronti di Luciano Marinucci, Sindaco di San Giovanni Teatino all’epoca dei fatti descritti dal giudice contabile e attuale candidato per Marsilio presidente alle prossime elezioni regionali del 10 marzo.

La sentenza farebbe riferimento alle azioni intraprese dallo stesso Marinucci nei confronti di un ex lavoratore ingiustamente rimosso dall’incarico. Nelle motivazioni si legge che tale scelta da parte di Marinucci “si basava su motivazioni pretestuose e finalità epurative”.

La nota del PD locale fa riferimento alla sentenza dove si legge che “la decisione di revocarne l’incarico avesse l’intento di ridurne il ruolo e le funzioni, emarginandolo, in quanto vicino all’ex sindaco e non gradito alla nuova classe politica” di cui il Marinucci era espressione.

Per il segretario cittadino Domenico Di Michele “Questa vicenda è molto grave, non solo per l’ex sindaco Marinucci, al quale chiediamo direttamente se queste siano le buone pratiche che intende portare in dote all’intero Abruzzo con la sua candidatura per Marsilio, ma anche per l’attuale primo cittadino Giorgio Di Clemente, vicesindaco ai tempi di quella amministrazione, al quale chiediamo di esprimersi in merito. Agire nei confronti di lavoratori e lavoratrici con le modalità accertate dal giudice contabile e descritte nella sentenza non rappresenta una macchia solo per il condannato, ma in presenza di un danno erariale si trasformano in un danno all’intera cittadinanza che proprio gli amministratori avrebbero il compito di rappresentare con trasparenza, lealtà e onestà”.




MICHELE MARINO SEGRETARIO SINISTRA ITALIANA

Organizzare i cittadini per renderli protagonisti

Lanciano, 31 gennaio 2024. La democrazia in occidente si è incarnata ovunque nella forma della democrazia parlamentare. Alle elezioni politiche, che vedono eleggere deputati e senatori, partecipano liste che nella maggior parte dei casi rappresentano partiti. Pur non potendo negare che un po’ ovunque i partiti si presentino come una casta lontana dalla gente, rimane il fatto che senza di essi non si dà democrazia vera. Sulla base di tali premesse, ritengo una buona cosa sapere che le idealità della sinistra trovino rappresentanza in una formazione politica organizzata partito, ovvero in Sinistra Italiana. Organizzare i cittadini per renderli protagonisti è il contrario del populismo, ovvero della pretesa di un singolo di rappresentare il popolo, che poi è sempre solo una parte della totalità. Con queste parole Michele Marino, lancianese, motiva il significato della sua elezione a segretario provinciale del partito della provincia di Chieti, partito che a livello nazionale fa capo a Nicola Fratoianni.

Votato a larga maggioranza, Marino rappresenterà Sinistra Italiana chietina insieme agli eletti nell’assemblea provinciale, composta da Adorante Valfrido (San Salvo), Rolando D’Alonzo (Lanciano), ai teatini Adriana Martucci, Nella Fasolo, Luciano Monaco, Vittorio Ramundi, Emiliano Valente.

Con grande gioia posso confermare che dell’assemblea farà parte anche Franco Caramanico, già sindaco di Guardiagrele nonché assessore regionale. Gli farà compagnia il suo amico inseparabile Antonio Di Stefano, in qualità di tesoriere.

Dato per scontato che la riorganizzazione è funzionale all’impegno politico di Sinistra Italiana in vista delle prossime elezioni regionali, il nuovo segretario dichiara che intende privilegiare le problematiche riferite al sistema sociosanitario regionale, alla crisi dell’automotive in Val di Sangro, alle politiche di favore per le zone interne, all’infiltrazione mafiosa. 




BENVENUTI NELLA REALTÀ 

Il Vicepresidente Pettinari interviene sulla questione di degrado della zona ex cementificio e denuncia il fallimento di centrodestra e centrosinistra. “Basta proclami! Per risolvere i problemi, c’è bisogno di fatti”.

Pescara, 31 gennaio 2024. Se qualcuno solo pochi mesi fa citava la frase di un noto rapper italiano “Solo chi non è capace, dice che è impossibile”  oggi qualcun altro  risponde parafrasando il titolo di una famosa canzone, dicendo “Benvenuti nella realtà” che poi è quella della città di Pescara.

La risposta arriva dal Vicepresidente del Consiglio Regionale e candidato civico Domenico Pettinari, al commento del Sindaco di Pescara Carlo Masci che, in occasione dell’abbattimento nei mesi scorsi del fortino della droga del ferro di cavallo a Rancitelli, si diceva  “fiero ed orgoglioso dell’operato dell’amministrazione comunale”, parlando di un risultato storico. Storico a tutti gli effetti, se per storia si intende la conquista di nuove piazze e territori, solo che in questo caso, la conquista rappresenta più una sconfitta che una vittoria.

Il riferimento è in merito ad uno degli argomenti cardine sul quale si sta focalizzando l’attenzione del dibattito sociale attuale, quello della legalità che, nelle ultime ore, ha visto la zona dell’ex cementificio, vestire i panni di nuovo fortino di degrado e disperati, con traffico di droga spaccio e tossicodipendenti.

 “E’ ormai sotto gli occhi di tutti che spacciatori e delinquenti – spiega Pettinari – dopo l’abbattimento del ferro di cavallo, si siano spostati in altre zone della città per continuare a delinquere indisturbati come prima, a scapito dei cittadini onesti, costretti a vivere una drammatica realtà. Abbiamo oggi – illustra – un nuovo quadrilatero del degrado e della delinquenza, che include oltre alla zona dell’ex cementificio, due piazze in via Lago di Capestrano e nella zona dei palazzi clerico”.

In tutta l’area dell’ex cementificio, Pettinari denuncia una “situazione davvero disperata, con persone accampate che cercano ricovero all’interno della struttura, un via vai di prostitute, droga e tossicodipendenti. Un quadro drammatico, con cittadini onesti che non ce la fanno più a sopportare giorno e notte, urla, traffico di persone sospette e situazioni di pericolo. Una situazione così delicata – prosegue – non può e non deve diventare argomento da cavalcare solo ai fini di una propaganda elettorale, perché il problema di sicurezza ed ordine pubblico a Pescara, ha radici ben profonde e né centrosinistra, né l’attuale governo di centrodestra, sono stati in grado di proporre ed attuare interventi risolutivi”.

Rivolgendosi proprio alle avverse forze politiche di centro destra e centro sinistra, Pettinari consiglia che allo stato attuale, sarebbe “meglio tacere, in quanto sulla questione della sicurezza – sottolinea deciso – avete entrambi fallito, lasciando ampio margine a situazione di abusivismo negli alloggi, spaccio di droga, prostituzione e degrado. Centrosinistra prima – spiega entrando nel dettaglio Pettinari – e che in questo momento sta pontificando la questione  e centrodestra ora che è al Governo, ma che da cinque anni sta proseguendo sulla stessa scia del nulla”.

Il candidato Sindaco Pettinari, ricorda anche come la sua voce “unica fuori dal coro” in merito all’abbattimento dello “storico” ferro di cavallo, denunciasse come l’intervento non avrebbe potuto di per se, rappresentare la risposta alla criminalità organizzata presente ormai da tempo in città, risolvendo così in un sol colpo tutti i problemi. Numerose le proposte avanzate già all’epoca dal candidato Sindaco Pettinari, in quella ed in altre occasioni, con interventi ben mirati a cominciare dallo “sfratto di occupanti abusivi dalle abitazioni del ferro di cavallo, assegnazione degli alloggi ad onesti cittadini, ristrutturazione degli immobili, pulizia dell’intero quartiere e l’istituzione di un servizio di polizia fisso”, per risolvere pian piano le problematiche presenti e che, è sotto gli occhi di tutti, sono solo migrate poco più in là, in altri quartieri.

Di qui “torniamo a sottolineare – conclude Pettinari – la nostra proposta che è quella di  bonificare al più presto tutta l’area, istituendo un posto di controllo fisso attivo 24 ore, al quale affiancare in ausilio i militari, nell’ambito dell’operazione strade sicure, per la quale devono attivarsi al più presto le amministrazioni di centrodestra di Governo, Regione e Comune”.  




UN MOMENTO DI CONOSCENZA

Il Presidente del Consiglio regionale Sospiri su Visita odierna del nuovo Questore di Chieti

Pescara, 29 gennaio 2024. Visita istituzionale questa mattina del nuovo Questore di Chieti, il dottor Aurelio Montaruli, al Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri. Un momento di conoscenza teso anche ad approfondire i temi inerenti al territorio, alle necessità di controllo e di vigilanza e alle possibili criticità.

“Onorato di aver ricevuto stamane il dottor Montaruli – ha sottolineato il Presidente Sospiri – per un brevissimo scambio e confronto sul nostro Abruzzo che, nonostante tutto, mantiene e conserva una buona qualità della vita e soprattutto una ottima vivibilità, ma che proprio per questa ragione, ha bisogno di costante attenzione e presenza delle nostre Forze dell’Ordine a tutela di quella che è una risorsa sociale di grande valore. La Presidenza del Consiglio regionale e l’intero Consiglio ovviamente hanno rinnovato la propria massima disponibilità e collaborazione istituzionale nei confronti del nuovo Questore”.




PER L’ABRUZZO AMBIZIONE E PROGETTO DI SVILUPPO

D’Amico all’evento su Pescara e Regione

Pescara, 27 gennaio 2024. “Dobbiamo essere ambiziosi e riprendere un progetto di sviluppo che è mancato in questi anni. Ripristinare una politica di programmazione che abbia come faro l’interesse della comunità”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo nella Sala consiliare del Comune di Pescara all’incontro “Pescara al plurale, ci vuole la Regione”, organizzato dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso.

Al centro dell’intervento di D’Amico l’idea di Abruzzo tra vent’anni: “Serve una politica industriale e di sviluppo per l’agricoltura e il turismo. Il sistema manifatturiero abruzzese è sempre più solo, benché incida per il 28 per cento sul Pil, più della Germania. Non possiamo più permetterci l’assenza di una bussola, è la Regione che deve giocare un ruolo di regia e coordinamento. Di questo passo rischiamo di perdere anche la produzione dei furgoni della Val di Sangro. Per evitarlo è necessario adeguare i porti e le infrastrutture: è la Regione che se ne deve occupare. Va applicata la Carta di Pescara, un’intuizione straordinaria nata in questa regione, dove per la prima volta si sostiene che non c’è sviluppo senza sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vale ancora di più oggi poiché viviamo una fase storica ricca di opportunità: i grandi gruppi industriali stanno tornando a produrre in Europa ma non in Abruzzo”.

Per D’Amico “serve lavoro sicuro e di qualità. La nostra risorsa sono le giovani e i giovani abruzzesi. Dobbiamo puntare sulla loro formazione. Va garantito il pieno esercizio del diritto allo studio e spetta alla Regione farlo. Serve una Regione che elabori una politica di indirizzo del sistema universitario. Va offerto al sistema economico di trasformare la conoscenza scientifica in conoscenza utile per le imprese. Le nostre quattro Università possono essere anche un sistema propulsivo per il sistema economico”.

D’Amico ha citato anche l’importanza di politiche di sostegno per il turismo e per gli agricoltori che “non possono essere lasciati soli di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico”. Fondamentali anche le ragioni dell’equità: trasporto e diritto alla salute. “Vogliamo offrire il trasporto pubblico – continua D’Amico – a tutti gli abruzzesi, per ragioni di sostenibilità ambientale, sociale, territoriale. Sulla sanità riteniamo che una spesa due miliardi e ottocento milioni non sia compatibile con queste liste d’attesa e con questo basso livello di servizio sanitario”.




D’AMICO A PESCARA CON BONACCINI

Dimensionamento scolastico sbagliato, lo rivedremo subito

Ortona, 21 gennaio 2024. “Tra le prime azioni che intraprenderemo non appena saremo al governo della Regione Abruzzo ci sarà, assieme al ritiro dell’adesione al progetto dell’autonomia differenziata, la revisione del dimensionamento scolastico”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Pescara in conferenza stampa davanti all’istituto comprensivo 1 in via Einaudi, che sarà accorpato al 7 in conseguenza del provvedimento del governo. Con lui Stefano Bonaccini, presidente nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Emilia-Romagna, e i candidati del Pd nella lista della provincia di Pescara.

D’Amico ha detto: “È una presunta razionalizzazione che penalizza i cittadini. Questa Giunta regionale applica in modo aritmetico le disposizioni per il risparmio, a noi invece interessa affrontare i singoli problemi nell’interesse delle abruzzesi e degli abruzzesi, creare le condizioni per garantire i diritti essenziali, su tutti quelli alla salute e allo studio. Il nostro programma è radicalmente diverso da quello del centrodestra, puntiamo a fare in modo che le norme nazionali prendano in considerazione le situazioni di criticità. Le scuole non devono essere tagliate, sono presidi che in molte zone svolgono la doppia funzione di istruzione e formazione dei cittadini”.

Bonaccini ha definito l’autonomia differenziata “un provvedimento sconclusionato. Determinerà nelle aree interne, come quelle abruzzesi, accorpamenti e riduzioni di classi, e nelle città la creazione di classi pollaio. Eppure, il Presidente della Regione Abruzzo non ha protestato, guardando come al solito agli interessi di partito”.




ALLA FEDERCACCIA 105.000 EURO con la finanziaria di fine anno

Per la Regione ci sono cacciatori di serie A ed altri di serie B”

Teramo, 16 gennaio 2024. Oltre 16 milioni e circa 1.900 voci inseriti nel bilancio approvato a fine anno dal Consiglio Regionale. Fondi a pioggia elargiti in giro per l’Abruzzo su input dei consiglieri regionali con una parcellizzazione dei contributi che va da 1.000 a 180.000 euro.

Per noi di Italia Viva, come già più volte dichiarato, questi 16 milioni di euro potevano e dovevano essere impegnati a favore degli abruzzesi, investendoli nella sanità, nel trasporto pubblico, nella formazione per i giovani. Ma così purtroppo non è stato e si è preferito, prima delle elezioni, “spartire” fondi pubblici come se fossero un “bottino” dei consiglieri regionali.

Tra questi, come anticipato dagli organi di stampa, in attesa che la Legge di stabilità venga pubblicata per poter visionare l’elenco di tutti i beneficiari, saltano agli occhi i 100.000€ elargiti a favore della sezione provinciale di Chieti della Federazione Italiana Caccia e i 5.000€ a quella aquilana.

Dopo aver letto di questi specifici finanziamenti, entrando nel merito, alcune domande ci sorgono spontanee. Perché alla Federcaccia si e alle altre associazioni venatorie no? Se si fosse ravveduta l’esigenza di stanziare questi fondi, a questo punto non sarebbe stato corretto ripartirli tra tutto il mondo della caccia? Perché questa decisione che ha mortificato le altre associazioni venatorie?

“Questa scelta ha di fatto sancito che per la Regione Abruzzo ci sono cacciatori di serie A ed altri di serie B.” – conclude Luciano Monticelli Presidente provinciale di Italia Viva Teramo.




SCENDE IN CAMPO ERNESTO GRAZIANI

Elezioni regionali Abruzzo 2024. Il sindaco di paglietta, candidato al consiglio regionale per luciano d’amico, con il partito democratico

Paglieta, 14 gennaio 2024. Lunedì 15 gennaio, alle ore 11, presso la sala Polivalente di Via Pertini a Paglieta, il Sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, ufficializzerà la sua candidatura al Consiglio regionale con il Partito Democratico, in vista delle prossime Consultazioni regionali in Abruzzo del 10 marzo 2024.

Durante la conferenza stampa, Graziani presenterà le motivazioni della sua candidatura e il suo sostegno al Prof. Luciano D’Amico, candidato del centrosinistra alla carica di Presidente della Giunta regionale. Saranno presenti  il Prof. Luciano D’Amico, l’On. Michele Fina, Senatore e tesoriere nazionale del PD, e Daniele Marinelli, Segretario regionale PD in Abruzzo.

Graziani, noto per la sua dedizione al servizio pubblico e la sua abilità nel collaborare con la comunità, porta con sé una vasta esperienza da Sindaco di Paglieta.

Il cuore della sua campagna è “Per un Abruzzo Protagonista”, sottolineando l’importanza di conferire al territorio la possibilità di diventare protagonista, riducendo tempi e distanze. Graziani, cittadino abruzzese orgoglioso, intende affrontare le sfide regionali con attenzione alle esigenze della popolazione.




INAUGURATA LA SEDE ELETTORALE

Franco Vanni candidato alle Elezioni regionali 2024

Ortona, 14 gennaio 2024. “Un punto di ascolto, aperto a tutti i cittadini della provincia di Chieti e in particolare agli ortonesi; un luogo di confronto e di proposta: l’apertura di una sede elettorale non è per me un atto puramente formale, ma la scelta coerente di chi vuole proporsi concretamente al servizio del territorio” così Franco Vanni, candidato al Consiglio regionale d’Abruzzo nella lista di Fratelli d’Italia.

La sede, in corso Matteotti 30 ad Ortona  è stata inaugurata oggi pomeriggio con la partecipazione del Presidente della Regione Marco Marsilio e del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, senatore Etel Sigismondi, dei vicecoordinatori, senatore  Guido Quintino Liris e onorevole Guerino Testa. Medico prestato alla politica, Vanni, responsabile provinciale per la sanità di Fratelli d’Italia, ha lavorato perché l’Ospedale Civile  “Gaetano Bernabeo” fosse riconosciuto, così come poi è stato, ospedale di base; ha difeso senza mai fare un passo indietro la necessità di mantenere presidi efficaci sul territorio.

È stato lui a portare e sostenere il reparto di oncologia nell’ospedale di Ortona, attivando anche campagne di volontariato per la donazione di importanti attrezzature. Ed è questo stesso impegno che vuole portare in Consiglio regionale: “Devo ringraziare – ha detto – il presidente Marco Marsilio per l’impegno profuso in favore del territorio ortonese in particolare e più in generale per tutta la provincia. Lo scorso anno la vetrina offerta dalla partenza e dal passaggio del Giro d’Italia è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per il turismo ortonese,  così come fondamentale è stata l’attenzione per la nostra costa e per il porto”.

All’inaugurazione della sede erano presenti anche i rappresentanti delle forze civiche che, con Fratelli d’Italia, compongono l’opposizione nel  consiglio comunale sotto il logo di “Uniti per Ortona”. All’incontro ha partecipato anche Forza Italia, tornata ad essere gruppo in consiglio comunale: un messaggio politico importante che potrebbe essere un segnale di svolta per il futuro dell’amministrazione cittadina.




LUCIANO D’AMICO CON ELLY SCHLEIN IN MARSICA

Un’idea di Abruzzo per tornare a crescere. Rete ospedaliera approvata dalla destra di carta e senza visione strategica. Ritireremo adesione dell’Abruzzo all’autonomia differenziata

Avezzano, 14 gennaio 2024.  “Il piano della nuova rete ospedaliera appena approvato dalla Regione Abruzzo oltre a essere di carta, nel senso che non è attuabile, manca di visione strategica, non fa scelte di specializzazioni e di vocazioni”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, nel corso del tour nella Marsica con la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein. La sanità è stata al centro, con i sopralluoghi agli ospedali di Tagliacozzo e Avezzano, seguita da un incontro con le forze sindacali e datoriali, dalla visita al centro antiviolenza di via Orazio Mattei, da un evento al Castello Orsini. In mattinata Schlein era stata ad Aielli, Celano e Sante Marie.

D’Amico, che ha detto che, come primo atto da Presidente, ritirerà “l’adesione dell’Abruzzo al progetto dell’autonomia differenziata” ed è tornato a sostenere la proposta del trasporto pubblico gratuito, ha sottolineato: “Faremo un piano ospedaliero e lo raccorderemo con la medicina del territorio. Vanno insieme affrontate le urgenze, le liste d’attesa, i pronto soccorso, la mobilità passiva. Dell’Abruzzo, in sanità come negli altri ambiti, bisogna tenere conto delle peculiarità, del suo territorio montuoso dove gli spostamenti sono più difficoltosi. È grave che, come dice l’Istat, il 7,6 per cento degli abruzzesi abbia smesso di curarsi”.

Elly Schlein ha definito quella di D’Amico una “candidatura credibile, trasversale, che parla alle persone e che ha già dimostrato di sapere lavorare per comunità, sostenuto da una coalizione che si è riunita attorno a proposte concrete per costruire un’idea di futuro”. Sulla sanità ha detto che quella abruzzese “sta soffrendo a causa della cattiva gestione di Marsilio e del governo ha che tagliato risorse, la risposta non può essere che il personale deve lavorare di più. Vanno sbloccate le assunzioni”.

La segretaria nazionale del Pd ha poi definito il taglio della Riserva del Borsacchio “un atto spregiudicato, la petizione promossa per tornare indietro è una battaglia giusta. Bisogna tutelare quel territorio e preservarlo dalla speculazione edilizia”.

Per D’Amico “serve un’idea di Abruzzo, dobbiamo riprogettare la Regione che deve tornare a crescere. Il problema principale è il lavoro, sia dal punto di vista di posti disponibili che di quello povero che si sta diffondendo. È necessario creare un ambiente favorevole, infrastrutture materiali e immateriali. Alcune vanno poste con attenzione sul tavolo del governo nazionale, stabilendo le priorità che possono rendere competitive le imprese che lavorano sul territorio. Ora ci ritroviamo all’anno zero”. Poi “serve trasferimento tecnologico dalle università, e la formazione è strategica per affiancare le imprese per fare innovazione, in cinque anni abbiamo visto solo un bando. Le partecipate regionali devono traghettare l’Abruzzo nel futuro, Tua deve passare all’idrogeno e produrselo, l’aeroporto deve individuare i flussi turistici, e fare gli accordi di fine raggio per raggiungere tutte le destinazioni del mondo attraverso gli hub continentali. Vogliamo con forza pianificare lo sviluppo del territorio, sarà decisivo spendere bene le risorse comunitarie, che in futuro non saranno la stessa mole di adesso”.




DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

La scure della Regione si abbatte su Pescara: disposte due soppressioni con un procedimento ambiguo, non condiviso con i tavoli provinciali e a rischio di impugnazione

Pescara, 10 gennaio 2024. Con la delibera n° 1 del 3 gennaio 2024 la Giunta Regionale ha approvato il nuovo piano di dimensionamento scolastico, che ha di fatto previsto sette accorpamenti così ripartiti: tre in Provincia dell’Aquila, due in quella di Chieti, due in quella di Pescara e zero in quella di Teramo. Nello specifico per la provincia di Pescara sono stati unificati i due istituti comprensivi di Penne, il “Giardini” e il “Ciulli Paratore”, e l’istituto comprensivo 1 di Pescara è stato accorpato all’Istituto comprensivo 7.

Il provvedimento disattende però ampiamente le proposte di razionalizzazione emerse dai tavoli provinciali, a cui hanno partecipato sindacati, ufficio scolastico ed enti provinciali. In base ai nuovi parametri imposti dal decreto interministeriale n° 127 del 30 giugno 2023, che prevedono in sostanza per l’anno scolastico 2024/2025, a causa della crescente denatalità, l’attivazione di una sede scolastica ogni 961 alunni, per quanto riguarda l’Abruzzo era stata prospettata la riduzione di 11 dirigenze, contingente successivamente sceso a 7 a seguito dell’intervento del decreto mille-proroghe. 

Nella delibera citata in apertura, la Regione afferma di aver «cercato di redistribuire – in modo razionale e con un criterio di equilibrio e proporzionalità alla luce della situazione concreta di ciascuna autonomia – l’inevitabile soppressione» di queste 7 dirigenze. In realtà la logica seguita non sembra corrispondere a quanto affermato, poiché la richiamata “solidarietà” – che non è un criterio specifico ma un indirizzo -avrebbe dovuto scongiurare decisioni eccessivamente penalizzanti in alcune province, mentre la scelta dei 7 istituti sacrificati si è rivelata nettamente sbilanciata a favore della Provincia di Teramo e a sfavore di quella di Pescara.

Infatti, sulla base del piano di razionalizzazione formulato dall’ufficio scolastico regionale – che ricordiamo, contemplava 11 soppressioni – la Regione ha deciso di confermare le tre soppressioni previste all’Aquila, ridurre da 4 a 2 quelle attese a Chieti – evidentemente per preservare la specificità di alcune aree interne – di annullare le due soppressioni inizialmente previste per Teramo – malgrado una di queste, l’accorpamento del liceo artistico per il design “Grue” di Castelli al liceo scientifico “Einstein” di Teramo fosse stata avallata dalla stessa provincia teramana anche in considerazione dei soli 46 alunni iscritti – e confermare infine le due prospettate per Pescara.

Stentiamo ad afferrare i motivi per cui Pescara abbia pagato un prezzo così alto, in quanto a livello numerico le province di Teramo e Pescara hanno dati sostanzialmente simili – in entrambi i casi in linea con i nuovi parametri nazionali sul dimensionamento – e Pescara inoltre è stata già fortemente penalizzata negli ultimi anni con altre soppressioni come Civitella Casanova, e l’accorpamento degli istituti comprensivi di Scafa e San Valentino. Allo stesso modo stentiamo a comprendere il silenzio dell’amministrazione comunale di Pescara di fronte ad un piano di razionalizzazione così sbilanciato, come pure dei Consiglieri regionali Pescaresi: D’Addazio, D’Incecco, Sospiri, De Renzis, oltre che dell’assessore Verì, che ha addirittura votato favorevolmente in giunta.

In sostanza, i numeri della nostra provincia non esigevano accorpamenti. Tuttavia, se comprendiamo la ratio per cui, in virtù dell’accennato criterio di solidarietà regionale più volte riecheggiato nei Tavoli provinciali, si era pensato di distribuire in maniera equa sul territorio gli iniziali 11 accorpamenti, ci chiediamo perché, quando gli accorpamenti sono scesi a 7, Pescara abbia subito ben due soppressioni mentre Teramo nessuna.

Oltretutto, la scelta delle due dirigenze da immolare sull’altare, nell’ottica di questa presunta solidarietà tra le province, appare ambigua e poco trasparente. Per quanto concerne l’unificazione dei due istituti comprensivi di Penne, il “Giardini” e il “Ciulli Paratore”, ci si sarebbe potuto appellare, come fatto per altri comuni, al principio di salvaguardia delle aree montane. Questi comprensivi dispongono infatti di plessi dislocati nei paesi di Villa Celiera e Farindola. La domanda sorge dunque spontanea: se questo meccanismo è valso ad escludere Pescasseroli dal dimensionamento, perché non è valso anche per Penne che vanta plessi in Comuni montani?

Stupisce anche la scelta della seconda scuola sacrificata, l’istituto comprensivo 1 di Pescara. Infatti, il piano di razionalizzazione proposto dall’Ufficio scolastico regionale non contemplava affatto gli istituti comprensivi pescaresi, prevedendo bensì l’accorpamento dell’ITCG Marconi di Penne con l’IIS L. da Penne – M. Dei Fiori, o in alternativa la costituzione a Pescara di un polo tecnico professionale unificando Manthonè e Di Marzio. Il piano, tuttavia, come testimoniano i verbali dei tavoli provinciali, era stato bocciato sia dai sindacati che dalla Provincia, che avevano chiesto di riconfermare l’attuale assetto organizzativo, quindi in sostanza di non fare tagli, visto che non ve n’era bisogno.

Dunque, come è nata l’idea di accorpare l’istituto comprensivo 1 di Pescara all’istituto comprensivo 7?

A proporre la soluzione sarebbe stato direttamente il presidente De Martinis, senza peraltro informare il Tavolo provinciale, che con una nota del 27 dicembre, avrebbe prospettato questa seconda ipotesi, prontamente recepita dalla Regione, in virtù del prossimo pensionamento della Dirigente dell’I.C. 1.

Ma come è stato possibile procedere in questa direzione se il Comune di Pescara, competente sulle due scuole, non ha proferito parola né deliberato in merito?

Come è stato possibile procedere all’accorpamento di due istituti comprensivi di Pescara che mai erano stati oggetto di proposte presentate o discusse al Tavolo provinciale. Come si può delegare una decisione del genere al Presidente della Provincia senza ascoltare i Comuni interessati?

Dobbiamo pensare che i Comuni siano stati sentiti e abbiano avallato la decisione nella speranza di passare inosservati?

I Sindaci di Pescara e Penne ci dicano come sono andate le cose, e come sia stato possibile procedere in questo modo senza informare i Tavoli provinciali. Questo procedimento rischia di essere viziato da un vizio di forma e di essere quindi impugnabile, il Comune di Pescara e di Penne dovrebbero farlo immediatamente.

Non vorremmo tra l’altro che, essendo quella del mille-proroghe una deroga temporanea, valida solo per il 2024-2025, la Provincia di Pescara possa essere nuovamente colpita dal taglio di ulteriori 4 scuole previsto per l’anno successivo. Oltretutto, come può la semplice quiescenza di una dirigente giustificare un simile accorpamento?

Mi sorge il dubbio che dietro questa decisione ci sia in realtà un preciso disegno politico condiviso da Regione e Provincia, con finalità che nulla hanno a che vedere con l’interesse della collettività, o magari qualche screzio legato alla Nuova Pescara. Un disegno che ha senza dubbio beneficiato della colpevole indifferenza dei Comuni, della mano della Provincia e del silenzio dei consiglieri regionali, che ancora una volta si scagliano contro le scuole di Penne, sebbene vantino plessi in comuni montani.

La totale remissività alle scelte della Giunta Marsilio è un colpo ferale per la nostra provincia.

Antonio Blasioli




BILANCIO DI UN ANNO DI GOVERNO DELLA DESTRA

Maggioranza e opposizione chiamate entrambe ad affrontare le vere emergenze del Paese

di Angela Casilli

Agenziastampaitalia.it, 9 gennaio 2024. Le scelte che l’Italia si attende in questo 2024 dal governo sono molte, ma i buoni propositi e le speranze si scontrano inevitabilmente con la dura realtà di un mondo scosso da due terribili guerre i cui esiti, imprevedibili, ci lasciano sgomenti e preoccupati. A ciò si aggiunge un quadro economico incerto e dai risvolti non sempre chiari e una competizione tra superpotenze dagli esiti, anche questi, non quantificabili nella loro gravità.

In questo contesto l’Italia non si fa mancare nulla, anche se le quotidiane baruffe politiche sono all’ordine del giorno, alzano cortine fumogene sui reali problemi del Paese che vanno dalla crescita al rallentatore, al debito pubblico altissimo, alle disuguaglianze sociali che crescono sempre in tempo di crisi economica, agli investimenti del PNRR ancora da realizzare e quanto mai necessari ad un Paese come il nostro in perenne affanno.

Servirebbe una svolta che, per il momento, non c’è, anche perché le forze politiche anziché cercare una unità di intenti, continuano a contrapporsi praticamente su tutto. Il governo, per la prima volta guidato da una donna, dopo un anno, ha bisogno di fare un bilancio serio e onesto del suo operato. Molte delle promesse fatte in campagna elettorale sono state disattese, ma la chiara collocazione occidentale nelle due guerre in atto, tutt’altro che scontata per il filoputinismo di alcuni esponenti della coalizione governativa, è apprezzabile, come apprezzabili sono la prudenza nella gestione dei conti pubblici, la riformulazione di misure demagogiche come il reddito di cittadinanza, distribuito a pioggia e il superbonus edilizio del 110%.

Tuttavia, la prudenza non può essere il fine ultimo di un governo che vuole durare cinque anni e che presto dovrà vedersela con la campagna elettorale per le europee. Campagna elettorale partita con troppo anticipo, che può trasformarsi in un’arma di distrazione di massa, di propaganda, e nascondere così i veri problemi del Paese a vantaggio dei temi identitari che possono consentire una facile vittoria, senza dimenticare, però, che le rincorse propagandistiche non vanno mai molto lontano e le emergenze restano, se non si ha una chiara percezione dello stato dei fatti.

La riprova, di quanto finora detto, la si è avuta con la votazione in Parlamento contro il Mes, scelta dannosa come non mai, perché siamo stati l’unico Paese a non ratificare il trattato, dando così ragione a quanti in Europa, sottovoce o apertamente, ci considerano un Paese che fatica ad onorare i propri impegni europei e pretende, invece, di imporre a tutti gli altri Paesi le proprie decisioni.

Se la Premier vuole avere voce in capitolo, cioè pesare nella prossima maggioranza europea e nelle scelte su quella che sarà la futura Commissione, allora il voto contro il Mes è stato un errore e una scelta europeista coerente non è più rinviabile, in barba alla cavalcata a destra e alle pulsioni antisistema che caratterizzano la campagna elettorale del segretario della Lega, perlomeno per chi aspira a costruire uno schieramento conservatore moderno, sia in Italia che in Europa.

La presidenza italiana del G7, in questo 2024, è una formidabile occasione per operare scelte che vadano nella giusta direzione, come sarebbe importante che in questi mesi nascesse un’opposizione degna di questo nome, impegnata in Parlamento a far valere le proprie idee, anziché guerreggiare e polemizzare sul nulla.  Elly Schlein nel contrapporsi alla Meloni, che da par suo ha accettato la sfida, cerca la consacrazione ad una leadership che nemmeno il suo partito le riconosce completamente, anche perché non è ancora chiaro cosa voglia farne.

Forse ha dimenticato che il PD è stato l’asse portante di tanti governi negli ultimi anni ed ha saputo esprimere una classe dirigente utile nei momenti più difficili che, nel nostro Paese, non mancano mai. Ma la competizione a sinistra riguarda anche Cinque Stelle, dove Giuseppe Conte vuole essere lui il leader federatore del centro-sinistra e, solo a questa condizione, dichiara di essere disponibile a trascinare il Movimento, per sua natura refrattario ad essere federato, in uno schieramento unico, alternativo al centro-destra, maggioranza di governo. La competizione durerà a lungo, sempre più lontana la possibilità di avere una Sinistra più unita e innovativa, con buona pace di chi prevedeva, brevi tempore, la caduta del governo e la disfatta della Destra.




GENERAZIONE INSIEME

Si chiude il primo ciclo di incontri territoriali dei giovani per D’Amico

Teramo, 8 gennaio 2024. Si chiude il primo ciclo di incontri territoriali promosso da Generazione Insieme, il coordinamento giovanile delle forze partitiche, civiche e associative a sostegno della candidatura alla Presidenza della Regione di Luciano D’Amico. Dopo gli altri tre capoluoghi di provincia abruzzesi, dove si sono svolti confronti apprezzati e partecipati, è stata la volta di Teramo.

L’evento si è svolto presso il Castello Della Monica. Erano presenti circa 40 ragazze e ragazzi. Nelle oltre due ore di discussione sono state analizzate problematiche di particolare interesse per le giovani generazioni, di rilievo sia provinciale che regionale. Il sindaco Gianguido D’Alberto è intervenuto per un saluto.

Spazio all’ambiente, comprese le questioni della tutela del territorio (considerando anche il recente taglio del 98% della Riserva del Borsacchio), della sicurezza e della prevenzione. Poi il diritto allo studio con i tanti problemi mai risolti tra cui la mancata erogazione delle borse di studio universitarie, le difficoltà di apertura e modernizzazione della scuola e dell’offerta scolastica, e i trasporti, costosi e carenti in termini di mezzi e qualità del servizio. Tra i tanti altri temi è stato trattato quello della sanità, che vede, con l’approvazione della nuova rete sanitaria regionale, la provincia di Teramo fortemente danneggiata nonostante i gravi disagi, molto sentiti soprattutto nelle aree interne. Tutte questioni fondamentali anche per conseguire una maggiore attrattività dell’Abruzzo, che, ormai povero di opportunità, difficilmente riesce a contenere lo spopolamento, di cui soffrono molti territori.

I partecipanti agli incontri dei quattro territori provinciali si incontreranno nuovamente per proseguire nella discussione e nel confronto, anche alla presenza di D’Amico.