UN COMITATO RISTRETTO ASL POCO CREDIBILE

Chieti, 5 ottobre 2023. Quale credibilità può avere Comitato Ristretto dei Sindaci privo non solo di rappresentatività di tutte le comunità della nostra Asl, ma privo anche di oggettive capacità di analisi della realtà, avendo trasformato un organismo terzo ed imparziale di rappresentanza in un vero e proprio Soviet? O peggio, nel Tribunale della Santa Inquisizione?

Che sia diventato oramai un organismo di partito, privo di conoscenza della realtà e di tutti i cambiamenti attuati in questi anni (sia sotto il profilo strutturale, che di programmazione futura, che di implementazioni tecniche necessarie e puntuali) è oramai palese a tutti.

Piuttosto che osservare e giudicare obiettivamente le criticità risolte, i numeri portati all’attenzione dei Sindaci lo scorso 2 ottobre e quanto prodotto dalla Giunta Regionale Marsilio in termini di coperture finanziarie e soprattutto di successi nella nuova edilizia sanitaria, il centrosinistra rappresentato in toto nel Comitato Ristretto offre scompostamente una propria visione parziale e preconcetta, e si mostra invece insofferente verso quegli amministratori che non si sono allineati, a destra e a sinistra, lo scorso lunedì.

Non si spiega come uno dei più battaglieri, il Sindaco di Vasto Menna, non si sia accorto di come la nostra ASL abbia portato due TAC proprio nella sua città, dopo cinque anni di sinistra in cui questo non era avvenuto.

Non si spiega come si continui a negare che il bilancio ASL 02 con questa gestione riesca a finanziare anche un rinnovamento delle attrezzatture, per esempio con nuovi 50 ecografi, solo per ricordarne un aspetto.

Non si spiega come si continui a negare – dopo anni di immobilismo del centrosinistra – che il termine per realizzare le Case di Comunità è il 2027, non domani. Lo dice la legge. E arriveranno dappertutto nella nostra provincia.

Non si spiega come si voglia negare che la filiera di centrodestra può vantare accordi di programma già firmati per i nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto. E lo stesso sta per accadere, in questi giorni, per Chieti.

Non capiscono i “sindaci ristretti su se stessi” che urlare alla luna sui PPI ti fa perdere di vista che l’unica riduzione da 24 a 12 ha riguardato Gissi, per il numero di accessi, non per ragioni diverse.

Ci si attacca alla nomina del DG, come se questa non avesse seguito una selezione, una valutazione tecnica e tutti i passaggi previsti dalla norma.

Da parte loro, gli effetti sul caro energia non hanno impattato sulle aziende sanitarie, come se volessero negare che il governo negli ultimi 12 mesi ha rifocillato in maniera generosa tutti i comuni, proprio per fronteggiare il caro-bollette nelle scuole, per esempio.

E così come non hanno saputo leggere la positività dei numeri finanziari che, al netto di Covid e di energia, sono positivi.

È stato fatto tutto? No, tanto c’è da fare, per i grandi centri e per le zone interne, in termini di sanità, di collegamenti stradali, e di infrastrutture.

Noi siamo già al lavoro, come sempre. Anche per portare la sanità della nostra provincia fuori dai tempi antichi e dalle polemiche di personaggi antichi.

Antonio Tavani

Portavoce Provinciale Chieti Fratelli d’Italia




LA POLITICA CHE NASCE DAL BASSO

Deluso dai modi reggenti e dalle promesse non mantenute

Giulianova, 4 ottobre 2023. Oggi annuncio le mie dimissioni da Segretario della Pro Loco Giulianova per tornare al servizio del G365, poiché come tanti cittadini sono deluso dai modi reggenti e dalle promesse non mantenute del Sindaco Jwan Costantini e del suo Assessore al Turismo Marco Di Carlo.

Sono loro la causa delle mie dimissioni.

Così ora, con tanta esperienza in più, torno alle origini, per tentare di portare all’interno delle istituzioni ciò che abbiamo delegato ad altri, nel bisogno di trovare più coerenza, credibilità e lealtà verso tutti i cittadini di Giulianova.

Ma è importante sottolineare che la decisone di impegnarsi, affinché il G365 diventi una lista civica a favore dei cittadini, dipenderà moltissimo dalla volontà dei cittadini stessi e dagli operatori. Saranno loro a decidere se il mio contributo sarà ancora necessario. Personalmente sono già pronto ad affrontare anche questa nuova sfida.

In ogni ruolo e in ogni scelta passata, ho sempre agito con rispetto per gli altri e senza interesse personale. Questo aspetto della mia personalità mi spinge a cercare le forze necessarie per entrare in politica e dimostrare ancora di più il mio impegno per il bene comune.

Da domani si apre al dialogo con chi condivide le linee guida del G365. Si cercherà di mettere insieme figure giovani e motivate, elementi che portano attenzione alle problematiche del proprio quartiere e chi fa parte del settore produttivo e Associativo.

La posizione del G365 sarà sempre lontana dai modi dei presenti amministratori, lontani da chi è stato alla guida dell’amministrazione precedente, e vicina a chi è in possesso di credibilità, di un’etica politica sana e di un programma dai principi di equità, equilibrio, ed economia intesa come maggior attenzione sulla spesa pubblica.

Desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con me in questi anni, soprattutto il Presidente della Pro Loco Giulianova, Luigi Valiante. Grazie alla sua fiducia, ho avuto l’opportunità di crescere professionalmente e di contribuire all’arricchimento del territorio. Ora che devo muovermi diversamente, in mia assenza sono sicuro che saprà gestire al meglio l’Associazione e garantirne la continuità e lo sviluppo. Nel frattempo, mi impegnerò a prepararmi per tornare al più presto per offrire rinnovata attenzione alla Pro Loco e alle tante altre realtà presenti sul territorio.

Maurizio Di Filippo




NUOVO TRENO PESCARA-ROMA

Dubbi Di Girolamo e D’Andrea (M5S)

Sulmona, 2 ottobre 2023. “Aspettiamo di capire la reale portata di quanto annunciato oggi da stampa e media. Non vorrei si trattasse di un contentino offerto agli abruzzesi per mascherare i recenti insuccessi del governo regionale e le marcie indietro di quello nazionale”.

Esordisce così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo (M5S) nel commentare la notizia di un nuovo collegamento veloce tra Pescara e Roma che sarà operativo dal prossimo dicembre. “Si tratta senza dubbio di una buona notizia, che accolgo però con moderato entusiasmo. Poche settimane fa il governo ha infatti deciso di escludere il raddoppio della linea Pescara/Roma dal PNRR, de finanziando completamente il progetto. Oggi ci dicono che con un interregionale si potrà comunque raggiungere la capitale in meno di tre ore. Bene, meglio di niente. Ma conoscendoli mi chiedo se stiano cercando di dirci altro, sbandierando un piccolo risultato per coprire un grande insuccesso”.

“Il governo regionale alza bandiera bianca sull’alta velocità? Mi auguro proprio di no. Ad ogni modo sarebbe il caso di capire da dove e quando arriveranno i fondi promessi da Marsilio per la realizzazione dell’opera proprio all’indomani della sciagurata decisione di Roma, che ha se non altro avuto il merito di smascherare le bugie e le ridicole rassicurazioni del governo regionale”, taglia corto la senatrice.

“Senza dimenticare” – conclude la Di Girolamo – “che lo studio di prefattibilità della linea ad alta velocità Pescara/Roma prevedeva la velocizzazione dei servizi tra Pescara, Sulmona ed Avezzano e inseriva la stazione di Sulmona tra le fermate del treno”.

E proprio da Sulmona, a quanto pare al momento esclusa dal percorso del nuovo treno, arrivano le prime reazioni di cittadini e classe politica.

L’assessore ai Trasporti Attilio D’Andrea (M5S) non nasconde sentimenti contrastanti: “La notizia di un ulteriore collegamento veloce tra la Regione Abruzzo e la Capitale è da accogliere con soddisfazione. I nostri territori e i tantissimi pendolari avranno finalmente a disposizione un’alternativa in più. Certo, non è l’Alta velocità che era stata finanziata dal PNRR ma è comunque un passo avanti. Una soddisfazione che personalmente però si ferma ai titoli dei vari quotidiani che hanno riportato la notizia”, sottolinea D’Andrea, che continua  “Sì perché leggendo nel dettaglio si capisce agevolmente che Sulmona e il suo hinterland sembrano essere tagliati fuori dal nuovo percorso”.

 “Non si tratta di mero campanilismo ma di assicurare ai nostri concittadini diritti e servizi”.

Per D’Andrea infatti “dal punto di vista di trasporti e collegamenti Sulmona e tutto il territorio Peligno hanno già oltremodo subito le conseguenze della pandemia e di un’organizzazione del sistema che lascia molto a desiderare. Non sono io a dirlo, parlano fatti e persone, come i tanti costretti ogni giorno a fare i conti con treni e autobus non in grado di offrire collegamenti e servizi efficienti”.

“Proprio un mese fa”, continua D’Andrea, “diversi pendolari si sono recati in Regione per manifestare il proprio disagio e le crescenti difficoltà che si trovano ad affrontare e quasi quotidianamente ascolto le loro lamentele per servizi di collegamento più scarsi e più costosi. La notizia di oggi, con la nuova linea veloce che bypassa la nostra città, sembra quindi essere una beffa per quanti si aspettavano delle risposte concrete: Sulmona era e resta in qualche modo tagliata fuori”.

“Sul perché di questa decisione ho un’idea ben precisa, che al momento preferisco tenere per me. Spero solo che le anticipazioni riportate dai quotidiani sulle fermate di questo nuovo servizio di trasporto e collegamento vengano riviste. Io continuerò a fare la mia parte, anche in questo caso. Sulmona merita molto in più”.




CONSORZIO DI BONIFICA, CITTADINI ESASPERATI

Scaparrotta (Azione): gli amministratori abruzzesi dove sono?

Pescara, 30 settembre 2023. È solo di pochi giorni fa, come da lancio Ansa del 28-09-2023, un nuovo e non certamente piacevole capitolo della vicenda Consorzio di Bonifica. Consorzio Bonifica chiede tributo per allaccio potenziale, il titolo del suddetto lancio che spiega: “Avvisi di pagamento per appartamenti al terzo piano di condomini senza giardino o in zone dove non c’è traccia della rete idrica consortile: sono alcuni esempi di quelli inviati nei giorni scorsi a molti residenti nelle province di Chieti e Pescara dal Consorzio di Bonifica Centro che per il 2023 ha ampliato la contribuenza, complessivamente 26.956 soggetti, chiedendo il contributo di dotazione idrica a proprietari di immobili urbani che potrebbero allacciarsi alla rete del Consorzio per innaffiare orti o giardini o per altri usi civili, diversi da quelli tipicamente agricoli. Questa mattina”, prosegue l’Ansa riferendosi a giovedì 28 c.m., “gli uffici del Consorzio sono stati presi d’assalto da utenti che ritengono ingiusto questo contributo e chiedono chiarimenti”.

Quindi il Contributo di Bonifica che generalmente viene collegato all’attività agricola; invece, oggi interessa anche imprese e privati cittadini. Nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Centro i contribuenti quest’anno sono 56.335 dei quali 26.956 sono interessati ad una tassa particolare che potremmo chiamare una sorta di MINI IMU. Sono giorni che sono contattato da cittadini perché il consorzio di bonifica centro sta mandando delle tasse da pagare a chiunque abbia un immobile all’interno dell’area consortile e fuori.

Di che si tratta?


Lo chiama
contributo di dotazione idrica e riguarda i proprietari di immobili urbani che anche solo potenzialmente potrebbero allacciarsi alla rete idrica del Consorzio per l’innaffiamento di orti o giardini o per altri usi civili, diversi da quelli più tipicamente agricoli, l’irrigazione dei campi.

Ma la tassa sta arrivando anche a proprietari di appartamenti al terzo piano e in che modo questi potrebbero allacciarsi alla rete del consorzio e soprattutto a che scopo?


Alla fine, si parla di un contributo medio di 22 euro, cosicché la stragrande maggioranza dei contribuenti paga in silenzio senza chiedersi se sia effettivamente dovuto.
Ed in effetti non lo è, almeno in molti casi.

 
Infatti, il contributo di bonifica è dovuto solo se il beneficio
, che il contribuente può ritrarre, è effettivo e non solo teorico, e questo è un principio che la Corte costituzionale ha confermato già dal 2018. Invece il Consorzio ritiene di tassare anche il solo beneficio potenziale, cioè la sola possibilità che ci si possa allacciare alla rete idrica del Consorzio. Il bello è che se non ti allacci paghi lo stesso, se invece ti allacci oltre questa tassa devi pagare anche il contributo di allacciamento condominiale che va da 335 euro all’anno in su, a seconda della superficie servita.


Un gioco che interessa 58.961 immobili in 31 comuni e pesa sulle tasche dei cittadini per 599.830,71 euro. Ci sono già ricorsi tributari, che hanno ottenuto la condanna del Consorzio alla restituzione dei contributi pagati dal 2018 per immobili situati fuori del perimetro di contribuenza proprio perché non traevano alcun beneficio dalle opere consortili e dall’attività svolta dall’ENTE.


E gli amministratori abruzzesi dove sono?

Il consorzio di bonifica è sotto il diretto controllo della Regione. Ogni tanto appaiono sui media rassicurando gli utenti della regolarità delle tasse e degli importi, nonostante nelle altre regioni le cose non vadano proprio così. Approfondiremo la questione in modo da capire perché i cittadini abruzzesi devono affrontare anche questa tassa.




CINQUE ANNI PER AVVIARE I LAVORI

Ospedale di Penne: la Giunta Marsilio taglia metà dei fondi per la ristrutturazione

Pescara, 27 settembre 2023. Nei giorni scorsi è stata finalmente effettuata la consegna dei lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Il cantiere verrà aperto il prossimo 16 ottobre, una notizia a lungo attesa dall’intera comunità vestina. Considerati i toni trionfalistici utilizzati dal centrodestra regionale e comunale – oltretutto immotivati, a fronte di un ritardo di ben 5 anni – ci preme ribadire alcuni concetti attraverso una breve e circostanziata operazione verità.

Innanzitutto, occorre rammentare come l’intervento in questione sia frutto di risorse intercettate e lasciate in eredità all’attuale Governo regionale dal centrosinistra, mediante il fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. Entrando nel dettaglio, la precedente Giunta di centrosinistra aveva destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne la bellezza di 25 milioni di euro, ma la Giunta Marsilio ha poi scelto arbitrariamente – e nel silenzio più assoluto dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese – di tagliare una metà di quei fondi (12,5 milioni) e dirottarli sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano.

Già nel precedente comunicato di fine luglio ci eravamo chiesti se la metà residua fosse sufficiente a venire a capo di tutte le criticità che affliggono il San Massimo, e quindi a garantire un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Oltretutto, se nel 2017 veniva destinata all’ospedale vestino la somma di 25 milioni di euro, a rigor di logica dopo 7 anni quei fondi dovrebbero risultare ancora più necessari. Anche perché, a causa dell’ingente ritardo accumulato – l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 –, il costo dell’intervento è lievitato di circa 1 milione di euro per via dell’aumento dei costi di energia e materiali. Un incremento di spesa a cui ha dovuto far fronte la Regione Abruzzo, che impiegando fondi Asl e regionali è arrivata a introdurre complessivamente oltre 16 milioni di euro.

Stando alle dichiarazioni degli esponenti di centrodestra, all’ampliamento della struttura seguirà poi anche un potenziamento dell’organico medico e infermieristico. Ciò significa che, malgrado l’ospedale vestino accusi da anni una cronica carenza di personale, con un Pronto Soccorso e interi reparti (specie Medicina e Anestesia) che si reggono esclusivamente sull’encomiabile abnegazione di professionisti costretti a turni massacranti e a volte persino contrari alle leggi, le nuove assunzioni non verranno formalizzate prima di settembre 2025, ovvero la data prevista per l’ultimazione dei lavori. Una notizia che dovrebbe provocare forti reazioni tra l’utenza.

Insomma, l’entusiasmo esibito dal centrodestra ci sembra a dir poco fuori luogo. Noi ci auguriamo che i fondi stanziati dalla Giunta Marsilio siano sufficienti per trasformare una parte del San Massimo in un ospedale sicuro, moderno e funzionale, ma la vera sfida di questo Governo regionale sarà ritrovare i 12,5 milioni che erano stati destinati al San Massimo e sono stati scippati. Nel frattempo, continueremo a denunciare la carenza di personale e le altre criticità irrisolte, vigilando affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, Segretario del Circolo Pd di Penne

Angela Pizzi, Consigliere comunale




GIOVANI DEMOCRATICI annunciata la segreteria regionale

Gileno (GD): “A lavoro per il futuro dell’Abruzzo: diritto allo studio, contro la precarietà, per la parità di genere. Incontreremo il candidato presidente Luciano D’Amico”

Pescara, 24 settembre 2023. Si è tenuta la prima riunione della nuova Segreteria regionale, dopo il Congresso regionale, dei Giovani Democratici d’Abruzzo, l’organizzazione giovanile del Partito Democratico.

“Abbiamo composto una squadra di undici ragazze e ragazzi da tutta la regione – annuncia il segretario regionale Saverio Gileno – Pronti ad affrontare le prossime sfide, a partire dalle elezioni regionali, e per dare voce alle istanze della nostra generazione. Tante le questioni delle quali vogliamo occuparci: lavoro e precariato, università e diritto allo studio, scuola, ambiente e transizione ecologica, politiche di genere, sport e mondo dell’associazionismo, cultura. Pensiamo che Luciano D’Amico, candidato presidente per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali, con la propria esperienza saprà raccogliere le istanze della nostra generazione. Gli chiediamo di incontrarci a breve per iniziare ad affrontare le fratture generazionali d’Abruzzo”.

La segreteria è composta come segue:

Saverio Gileno, segretario regionale – classe 2000, studente in politiche pubbliche, già dirigente nazionale dell’Unione Degli Studenti

Flavia Cantoro, Presidente dell’Assemblea – classe 1995, di Teramo, laureata in ingegneria gestionale e candidata con il Pd alle passate elezioni Amministrative di Teramo

Pia Finoli, Vicesegretaria con delega alla Scuola – classe 2005, di Atessa, studentessa al Liceo Scientifico e rappresentante degli studenti

Paolo Antonelli, Tesoriere e segretario provinciale dell’Aquila – classe 2001, di L’Aquila, studente di Giurisprudenza, già rappresentante degli studenti al Liceo Classico “Cotugno”

Annachiara Di Lorenzo, segretaria provinciale di Chieti con delega alle politiche di genere e Transfemminismo – classe 2000, di Chieti, laureanda in scienze geologiche e tra le promotrici della proposta nazionale “Libera di Abortire”

Silvia Sbaraglia, segretaria provinciale di Pescara con delega alla cultura – classe 1996, di Francavilla Al Mare, laureanda in editoria e scrittura, stagista in una agenzia di comunicazione

Ilaria Barnabei, segretaria provinciale di Teramo con delega a lavoro e welfare – classe 1996, di Crognaleto, praticante avvocato, in assemblea nazionale del Partito Democratico e già candidata alle passate elezioni Amministrative di Teramo

Matteo Santarelli, responsabile dell’organizzazione – classe 1998, di Pineto, studente di relazioni internazionali e segretario di circolo “Cerrano” dei Giovani Democratici

Monaim Mouatamid, con delega all’università ed al diritto allo studio – classe 1996, di Pescara, laureato in lingue per l’impresa e la cooperazione internazionale, già rappresentante degli studenti in Senato Accademico all’Università D’Annunzio

Alina Carusi, con delega a sport e associazionismo – classe 1995, di Celano, dirigente di una squadra sportiva femminile a Celano

Christian Valvano, con delega ad ambiente, transizione ecologica ed energetica – classe 2000, di Chieti, laureato in Scienze geologiche, studente in Geologia applicata ambientale e segretario di circolo “Chieti Città” dei Giovani Democratici




NESSUNA PROROGA per i fondi destinati al nuovo canile

M5s: ”smascherata la farsa della giunta Masci, ora senza alternative il canile di via raiale rischia davvero la chiusura”. La rabbia di associazioni e volontari pronti alla mobilitazione per difendere gli ospiti della struttura

Pescara, 23 settembre 2023 – La vicenda del presunto nuovo canile da realizzare nel Comune di Spoltore si arricchisce di un nuovo capitolo che sembra chiudere definitivamente ogni possibilità, oltre ad aprire scenari preoccupanti per l’attuale struttura in Via Raiale a Pescara. A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle che questa mattina, in conferenza stampa, ha illustrato la risposta all’interrogazione presentata nel mese di agosto con cui si chiedeva conto dell’effettiva presenza o meno di una proroga ufficiale del finanziamento da parte del Ministero.

“Da mesi assistiamo ad uno stucchevole rimbalzo di responsabilità e carte bollate tra Pescara e Spoltore – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – quando il vero problema, come abbiamo denunciato mesi fa, è che il finanziamento fosse già scaduto nel maggio scorso, e quindi ormai perso. E la risposta all’interrogazione non ha potuto far altro che confermare, infatti, che ad oggi non esiste alcuna proroga ufficiale da parte del Ministero, considerando quindi svanito, di fatto, il finanziamento di circa 600 mila euro”.

“Ci chiediamo quindi a cosa sia servito fare ricorso al TAR contro l’opposizione del Comune di Spoltore a realizzare il nuovo canile nel sito individuato dal progetto – prosegue il consigliere Sola – visto che il presupposto per realizzarlo, cioè il finanziamento, è ormai perduto. Un’iniziativa che evidentemente serve solo alla Giunta Masci per provare a salvare la faccia, facendo credere di aver fatto tutto il possibile, ma che rappresenta invece l’ennesimo grave spreco di denaro pubblico, di cui il Sindaco dovrà rendere conto alla città”.

Indipendentemente, quindi, dall’esito del ricorso al TAR, previsto per i prossimi giorni, si apre a questo punto una prospettiva davvero preoccupante per l’attuale struttura in Via Raiale, che da anni versa in condizioni precarie e non a norma, per le quali già a gennaio 2022 era stata raggiunta da una diffida della ASL che ne preannunciava la chiusura qualora il Comune non avesse predisposto una sistemazione alternativa ed adeguata per i suoi ospiti.

“Sistemazione che in quasi due anni la Giunta Masci non ha fatto nulla per individuare – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – avendo puntato tutto su questo avventuroso progetto sul terreno donato dall’imprenditore Daniele Kihlgren, con il pericolo ora di subire la chiusura del canile di Via Raiale da parte della ASL senza alcuna prospettiva che non sia quella di disperdere tutti gli animali lì presenti in giro per l’Abruzzo e con il rischio che finiscano magari in strutture lager fuori controllo”.

Prospettiva che ha già scatenato, comprensibilmente, la preoccupazione sia dei volontari impegnati quotidianamente nella gestione della struttura, che dei tanti cittadini ed associazioni sempre attenti alle vicende del mondo animale.

“Associazioni con le quali, se dovesse verificarsi questo scenario, siamo già pronti a scendere in strada per difendere i nostri amici a quattro zampe”, concludono i consiglieri pentastellati.




LUCIANO D’AMICO CANDIDATO

Per la coalizione Abruzzo Insieme alla Presidenza della Regione Abruzzo

Francavilla al Mare, 23 settembre 2023. La coalizione, unita, ha indicato Luciano D’Amico,  già Rettore dell’Università di Teramo, come candidato Presidente per ABRUZZO INSIEME. una proposta forte per la nostra Regione.

Una scelta unitaria, inclusiva, larga, abruzzese, civica: Luciano D’Amico, è l’uomo del Noi, il nome per costruire un nuovo futuro per la nostra terra, così malgovernata da Marsilio.

Con lui l’Abruzzo può avere una grande possibilità, con lui ora abbiamo un’occasione costruita con un grande e inedito lavoro di squadra, allargato con generosità alle forze più vive che si sono messe insieme ed hanno raccolto e rafforzato questo percorso.

La scelta di Luciano D’Amico contiene un Abruzzo diverso da quello che abbiamo conosciuto nei 56 lunghi mesi di governo della destra. Che ha fallito su tutto: spopolamento, migrazione giovanile, sanità, trasporti, infrastrutture, impoverimento, la destra ha rappresentato per l’Abruzzo solo perdita di opportunità e di diritti.

Subito al lavoro, quindi, per la nostra terra: al lavoro per il nostro Abruzzo, senza tempo da perdere!  Ieri a Francavilla un piacevole caffè con Luciano D’Amico.

Una mattinata di ascolto e confronto, in cui abbiamo parlato dei nostri territori, dei tanti problemi lasciati dalla giunta Marsilio ma soprattutto con entusiasmo e rinnovata speranza di idee e progetti concreti per la nostra Regione.

Ognuno deve fare la sua parte, perché la sfida è grande e importante, ci riguarda tutti. Forza, verso un altro Abruzzo, INSIEME.

Silvio Paolucci




SS 151: AL BUIO DA UN ANNO

La rotatoria fra contrada Sablanico e contrada Collefreddo, l’Anas si impegni ad attivare quanto prima i lampioni già installati

Pescara, 16 settembre 2023. Circa un anno fa, lungo la SS 151 che conduce al centro di Loreto Aprutino, e specificamente nel tratto compreso fra contrada Sablanico e contrada Collefreddo, è stata installata una rotatoria, la cui realizzazione aveva suscitato non poche polemiche per via degli ingenti volumi di traffico che caratterizzano l’arteria in questione.

Tuttavia, ad allarmarci non è tanto la pericolosità della rotonda, quanto il fatto che a distanza di un anno, sebbene ai lati della carreggiata siano presenti i lampioni, il tratto sia ancora sprovvisto di illuminazione pubblica. Un’assenza che chiaramente pregiudica la percezione della rotatoria ed è in netto contrasto con le prescrizioni del codice della strada.

In sostanza, dal momento dell’inaugurazione, la rotatoria è rimasta perennemente al buio, ed è segnalata esclusivamente da un cartello lampeggiante, come dimostrano le foto in allegato. Condizioni che con ogni evidenza determinano un concreto pericolo per quanti la percorrono nelle ore serali.

Non sappiamo quali siano le problematiche alla base della mancata attivazione dell’illuminazione ma, dato che la rotatoria è transitabile, immaginiamo che l’opera sia stata collaudata. Sollecitiamo pertanto l’Anas ad attivarsi quanto prima per ripristinare le condizioni di sicurezza stradale. Qualora non dovessero esserci sviluppi, presenteremo un’interpellanza in Consiglio Regionale per indurre la Giunta Marsilio ad intervenire.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd




SCELTA NUOVA PER L’ABRUZZO

Massimo Pasqualone fonda un movimento

Francavilla al Mare, 15 settembre 2023. Scelta Nuova per l’Abruzzo è il nuovo movimento civico culturale territoriale fondato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone.

“Il movimento vuole radicarsi sul territorio abruzzese e partecipare alle prossime competizioni elettorali, mettendo insieme gli esponenti dell’arte, della letteratura, della cultura del territorio, uniti dalla comune idealità freevax, no-lockdown, no- greenpass, nella consapevolezza che solo un’attenta politica culturale possa ridare slancio e vigore alla nostra regione, con un volano legato alle meravigliose opere d’arte presenti, all’incredibile patrimonio etnomusicologico, alla meravigliosa varietà enogastronomica- sottolinea Pasqualone.

Abbiamo già designato i referenti per le quattro province, preso contatti con tutti i comuni nei quali già operiamo da anni con eventi culturali, premi d’arte e letteratura e nell’immediato organizzeremo una serie di incontri tematici e di ascolto per delineare una carta di studio, valorizzazione e protezione del territorio culturale abruzzese.

A breve, inoltre, incontreremo tutte le forze culturali che in questi anni hanno collaborato con noi in Abruzzo, per delineare con più precisione la rotta programmatica del nuovo movimento”.




CERTO DI FARE BUON LAVORO su tema previdenziale

Alberto Bagnai eletto presidente della commissione di controllo degli enti di previdenza

Roma, 14 settembre 2023. Il deputato della Lega, Alberto Bagnai, è stato eletto Presidente della Commissione Parlamentare di Controllo sull’Attività degli Enti Gestori di Forme Obbligatorie di Previdenza e Assistenza Sociale. L’elezione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 13 settembre a Palazzo San Macuto. Bagnai guiderà la cosiddetta “bicamerale enti gestori” e si andrà a occupare di un tema, quello previdenziale, molto sentito dai cittadini.

“Esprimo grande soddisfazione per la mia elezione alla presidenza della Commissione Parlamentare di Controllo sull’Attività degli Enti Gestori di Forme Obbligatorie di Previdenza e Assistenza Social – ha detto Alberto Bagnai – Un incarico che mi onora e che cercherò di assolvere con un impegno adeguato all’altezza delle sfide che il settore vigilato è chiamato a fronteggiare. Sono particolarmente lieto di poter contare su una compagine di Commissari tecnicamente e culturalmente attrezzati per interpretare, pur nella lecita e naturale dialettica delle opinioni politiche, il mondo articolato e complesso degli enti gestori. Sono certo che riusciremo a fare un buon lavoro di analisi e di proposta su un tema che è centrale per questo Governo e soprattutto per i cittadini italiani”.




ITALIA FORTE SE CREDE nel futuro dei suoi giovani

… riavvicinandoli alla politica

Gaeta,  10 settembre 2023. “I giovani di Forza Italia che ho visto in questi giorni sono sani, credono nei valori propri della nostra storia e, di conseguenza, credono nel futuro del Paese. Ecco, penso che la classe politica attuale debba combattere con tutte le forze l’antipolitica, un tumore del nostro sistema democratico, e credere sempre più nelle Istituzioni”. Lo ha detto il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, intervenendo alla festa nazionale di Forza Italia Giovani ‘Azzurra Libertà, Ritorno ad Everest’ in corso a Gaeta.

“Se governiamo l’Italia vuol dire che pensiamo al futuro dei nostri giovani e dobbiamo approfittare di occasioni come questa per riavvicinarli alla politica, per dimostrare fattivamente che la politica non è negativa, per spronarli ad amare l’Italia e le proprie Istituzioni, i propri simboli. Così generiamo l’idea di un Paese forte, che crede nel proprio futuro” ha concluso Pagano.




EMERGENZA IDRICA PASCOLI

Asbuc Paganica- San Gregorio chiede aiuto economico a Parco Gran Sasso e comune de L’Aquila

L’Aquila, 10 settembre 2023. Un contributo economico per trasportare acqua nei pascoli montani, del Gran Sasso aquilano, e fare così fronte alla  grave emergenza rappresentata dalla crisi idrica che, complice un’estate particolarmente torrida, ha gravemente compromesso i punti di abbeveraggio tradizionalmente utilizzati dagli allevatori.

La richiesta è stata inoltrata dall’amministrazione separata degli usi civici (Asbuc), di Paganica e San Gregorio, in una lettera a firma del presidente Nando Galletti, inviata a Tommaso Navarra, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e all’assessore del Comune dell’Aquila, Fabrizio Taranta.

I pascoli che stanno subendo la crisi idrica sono quelli dei lotti della Montagna di Paganica, come Faieto, Lago di Pietranzoni, Laghi di Fossa e Fossetta, Vela di Sant’Egidio. L’Asbuc sta già provvedendo con risorse proprie a garantire l’approvvigionamento idrico, trasportando sui pascoli circa 90 metri cubi di acqua.

Nella stessa lettera si chiede anche il parere e il nulla osta favorevole a lavori di manutenzione del lago di Pietranzoni, anch’esso preziosa fonte d’acqua per gli animali al pascolo.

Spiega nella lettera il presidente Galletti: “l’Asbuc che rappresento ha provveduto regolarmente ad assegnare i 350 ettari di superficie eleggibile a pascolo, di proprietà esclusiva dei naturali di Paganica-San Gregorio, ricadenti per intero sul territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per un totale pari a ben 1323,70 Unità di bestiame adulto (Uba), attualmente all’alpeggio”.

Tenuto conto “della crisi idrica che, complice un’estate particolarmente torrida, ha gravemente compromesso i punti di abbeveraggio, e delle più recenti normative in materia di benessere animale” si chiede pertanto, sia all’ente Parco, che al comune dell’Aquila, un aiuto economico finalizzato al trasporto per via emergenziale di un numero imprecisato di metri cubi di  acqua, visto anche che il periodo di monticazione durerà ancora per molto, ovvero sino al 30 ottobre 2023″.

Infine, si coglie l’occasione “per chiedere a tutti gli enti competenti di valutare l’ipotesi di autorizzare l’Asbuc ad eseguire regolari lavori di manutenzione del letto del lago di Pietranzoni e della Vela di Sant’Egidio attualmente diruta, “onde scongiurare future emergenze come quella attualmente in corso, lavori ovviamente compatibili con le normative vigenti in materia di tutela ambientale e di eco compatibilità”




PERMANE LA CHIUSURA del bosco Caracciolo

Il PD regionale e comunale illustra le proposte per la riapertura del polmone verde della città

Penne, 10 settembre 2023. È ormai risaputo quanto la presenza del verde nelle città sia cruciale per la qualità della vita. Proprio per questo, intercettando finanziamenti e fondi come il PNRR, numerosi comuni si stanno avviando alla realizzazione di aree boschive. Dal canto suo, la città di Penne ha la fortuna di poter già disporre di un patrimonio verde di grande rilevanza dal punto di vista naturalistico, ambientale e culturale. Trattasi del bosco Caracciolo, ahinoi chiuso in quanto bisognoso di manutenzione e messa in sicurezza. Analoga sorte tocca alla splendida lecceta di Colleromano nella parte più storica di Penne. Il Partito Democratico stamane intende lanciare una proposta alla politica (Regione e Comune di Penne) e alle associazioni affinché si instauri un dialogo costruttivo e si arrivi quanto prima alla riapertura del bosco Caracciolo, riservandosi di intervenire più in avanti anche su Colleromano.

Dopo le iniziative intraprese negli anni che vanno dal 2000 al 2016, tutto sembra essersi fermato e il Bosco Caracciolo è sparito dall’agenda politica di questa amministrazione. Ricordiamo infatti che con Decreto del Presidente della Regione Abruzzo, n. 20 del 15 febbraio 2016 (Bura n. 9 del 9 marzo 2016), la Regione ha riconosciuto il bosco Caracciolo e la Lecceta di Colleromano come monumenti naturali protetti ai sensi della L.R. 21 giugno 1996, n. 38. Con lo stesso provvedimento il Comune di Penne è stato incaricato di stabilire le modalità di gestione dei due parchi, e di promuovere la conoscenza e la valorizzazione degli stessi, avvalendosi anche delle competenze scientifiche della Riserva regionale “Lago di Penne”.

Dobbiamo tuttavia sottolineare come da quella data (2016), fatta eccezione per sporadiche manifestazioni, il bosco in questione sia rimasto chiuso e interdetto a turisti e cittadini, oltre che privo di qualsiasi manutenzione. 

Il bosco Caracciolo, sito in Lungo Vicolo Catena o dei Nobili, è il polmone verde del centro storico di Penne, un bosco di 2 ettari che, malgrado la sua estensione, rischia di passare inosservato se non si conosce a fondo il comune vestino. Vederlo chiuso, o aperto esclusivamente in occasione di iniziative meritorie, lascia davvero l’amaro in bocca.

Il giardino, progettato nella prima metà del ’700, si snoda su numerosi sentieri che nell’insieme formano un unico percorso. Un ambiente chiuso, quasi ascetico, che evoca un senso di pace e invita alla meditazione, dotato di piccole aree di sosta ornate da statue in terracotta, vasche, fontane, scalette, muretti, sedute e superfici a mosaico, in pietra o cotto. Sulla base di uno studio condotto in passato, può vantare la presenza di ben 41 specie arboree e arbustive, tra cui cedri, allori, siepi di bosso, tassi, palmizi, e ancora specie rare e curiose (Torreya, ars topiaria), viali alberati, un giardino tematico, piante monumentali, essenze tipiche del giardino all’italiana e dell’arte topiaria, e la presenza di uno dei più grandi coleotteri d’Europa:  il cervo volante.

A seguito di vari passaggi di proprietà, il parco ed il palazzo furono acquisiti dalla Comunità Montana Vestina (oggi Comunità Montana Montagna Pescarese) che, in collaborazione con la Cogecstre di Penne, nel 1998 promosse un progetto di recupero e valorizzazione, che rimase tuttavia inattuato a causa della mancanza di fondi.

Nel 2008, constatato l’avanzato stato di degrado del parco, la Sezione di Penne di Italia Nostra organizzò un convegno, supportato dalla presente ricerca e da un video realizzato dal Prof. Antonio D’Angelo, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica. La successiva proposta di recupero e valorizzazione del parco, formulata agli enti competenti, non ottenne però alcun risultato utile. Infine, come ricordato poc’anzi, nel 2016 il parco ha ottenuto il riconoscimento di monumento naturale protetto, a cui però non sono seguite le azioni previste dal suddetto decreto regionale.

Penne oltre che città d’arte ha tutte le carte in regole per diventare città verde, per questo occorre rendere fruibile il bosco Caracciolo e riaprire chiese e palazzi storici. Certo, siamo consapevoli che allo scopo urgono fondi. Non a caso abbiamo proposto una risoluzione in Consiglio regionale per promuovere lo stanziamento di risorse su più annualità. L’obiettivo primario deve essere intanto quello di garantire la messa in sicurezza del bosco sotto la supervisione della Riserva “Lago di Penne”, al fine di giungere quanto prima alla riapertura demandandone la gestione alle associazioni interessate. Lo step successivo prevede infine ulteriori fondi per la progettazione o l’aggiornamento di eventuali progetti esistenti, e ovviamente la realizzazione delle opere necessarie. Nel frattempo, la consigliera Angela Pizzi per il PD vestino presenterà anche una mozione in Consiglio comunale affinché si dia sostegno all’iniziativa regionale e venga istituito un tavolo comunale per ragionare sul futuro del bosco Caracciolo.

Stamane il Circolo del Partito Democratico di Penne e il Consigliere regionale Antonio Blasioli hanno invitato gli operatori dell’informazione proprio sul posto affinché, oltre ai cittadini di Penne, anche tutti gli abruzzesi possano prendere coscienza di questo perdurante disinteresse per un bene storico ambientale così particolare e di come sia necessario un sacrificio, spalmato su più anni, da parte della Regione Abruzzo, in attesa che possa aprirsi qualche ulteriore canale di finanziamento per imprimere un’accelerata a questo fondamentale progetto per il futuro della città.

Il Consigliere Regionale Pd Antonio Blasioli

Il Circolo del Partito Democratico di Penne




AZIONE CRESCE IN ABRUZZO

Il consigliere comunale di Chieti – Barbara Di Roberto passa in azione

Chieti, 10 settembre 2023. “Convinta adesione ad Azione di Carlo Calenda. Un partito che rispecchia appieno il mio modo di fare politica e i valori in cui credo. Azione è il luogo di mobilitazione deII’ltaIia che lavora, produce, studia e fatica. L’ltalia stanca degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan privi di contenuti. Per questo la considero una scelta naturale e coerente con i miei ideali e valori” sono le parole della Consigliera Comunale di Chieti, Barbara Di Roberto.

“Chi mi conosce, e conosce la coerenza di pensiero e anche il cosiddetto coraggio delle azioni che da sempre mi contraddistinguono, poteva presagire che la mia permanenza nel Gruppo misto di Consiglio comunale sarebbe stata del tutto temporanea e, anzi, utile ad una approfondita e serena riflessione, anche personale, sul come e dove e soprattutto insieme a chi continuare nell’esperienza e nell’impegno politico attivo nel nostro territorio: ho sempre affermato, infatti, che la politica necessita di essere fatta non dai singoli, ma di essere e di doversi fare e farsi innanzitutto Comunità, che è gruppo e quindi squadra al servizio dei cittadini che si è chiamati a rappresentare” sottolinea Di Roberto

“L’adesione ad Azione della consigliera comunale di Chieti Barbara Di Roberto irrobustisce un partito che continua nel suo radicamento e nella sua crescita in Provincia di Chieti e in Abruzzo. Barbara Di Roberto è una persona di valore, donna capace e brava amministratrice e noi siamo orgogliosi che Iei abbia scelto di entrare in Azione. Una donna, consigliera del comune capoluogo, che viene a ingrossare le fila degli amministratori abruzzesi che già aderiscono al partito del merito e della buona amministrazione, qual è il partito di Carlo Calenda” sono le parole del Vicesegretario Regionale Giovanni Luciano.

“Continuerò nel mio Iavoro all’interno della maggioranza politica del Sindaco Ferrara” ci tiene a precisare il consigliere.

“Oltre all’ingresso di Barbara Di Roberto, salutiamo con piacere anche il recente ingresso di un giovane consigliere di Roccascalegna, Fiorenzo Zinni, di soli 21 anni a testimonianza della bontà della nostra offerta politica. Entro il mese di novembre prossimo Azione andrà a Congresso e gli ingressi di Barbara e Fiorenzo, che si aggiungono a quelli di molti altri, sono un buon viatico per un’ulteriore crescita di Azione” conclude Luciano.




NUOVI ORIZZONTI DELLA SINISTRA NOS – NOI

Giulianova, 9 settembre 2023. Nella convinzione che sia necessario per restituire alla città un governo in grado di rispondere ai suoi bisogni e a quelli dei giuliesi e che sappia assicurare un futuro di crescita e di sviluppo sostenibile, NOS – NOI propone la condivisione di un manifesto dei valori per un “fronte democratico, progressista, ambientalista e di sinistra”.

L’obiettivo è quello di costruire una coalizione ampia, coesa, aperta ed inclusiva, che sia in grado di consentire la partecipazione attiva dei cittadini al governo della città. Per questo e come primo passo, NOS-NOI chiede un incontro fra tutte le forze politiche ed associative che si richiamano ai valori descritti e che segni il primo passo della coalizione.

IL MANIFESTO DEI VALORI

Per un fronte democratico, progressista, ambientalista, di sinistra

L’Italia, l’Abruzzo e Giulianova stanno vivendo ormai da tempo prolungato una profonda crisi sanitaria, economica, occupazionale, sociale e perfino democratica. Una crisi che sta innescando un processo rapidissimo di allargamento preoccupante delle diseguaglianze.

Uno scenario che le destre favoriscono e nel quale trovano sempre più spazio e potere.

Evidente e preoccupante l’obiettivo perseguito dalla destra a trazione Meloni, quello di scardinare l’Unità nazionale, attraverso il progetto dell’autonomia differenziata, e stravolgere l’architettura istituzionale del Paese, mediante la scellerata “riforma”in senso presidenzialista della Costituzione.

L’effetto di tali controriforme sarà la cancellazione dei diritti civili e sociali e con essi lo scardinamento del complesso delle libertà costituzionali e del sistema di protezione sociale.

Ad essere colpite saranno in particolar modo le categorie più deboli!

Questa destra sta provando ad incidere sugli strati più profondi della comunità nazionale, tentando di legittimare comportamenti ed idee che in altri momenti della storia del Paese sarebbero stati immediatamente rigettati come indegni dalla maggioranza degli italiani.

Insomma, è in atto, da parte di questa destra, il tentativo di legittimare un modello di potere e culturale che, nel silenzio e nell’inerzia delle forze democratiche, rischia di affermarsi definitivamente.

Giulianova sta dentro questo inquietante scenario, anzi, ne rappresenta forse l’esempio più calzante.

L’assoluta mancanza di un fronte democratico e progressista ha consentito ad un candidato sindaco “civico” di vincere le elezioni del 2019, carpendo in maniera fraudolenta i voti dei cittadini.

Subito dopo l’insediamento a Palazzo di città, tale candidato sindaco civico si è tolto la maschera ed ha svelato la sua vera natura di uomo della destra più radicale.

La vicenda di Giulianova ha reso evidente che la destra, una volta al governo, posta di fronte alla forza illusoria e fuorviante della sua propaganda, si dimostra incapace di governare e condanna i territori e le comunità amministrate ad un futuro di regressione.

Non solo. L’affermazione della destra sui territori porta con sé anche il tentativo di legittimare un modello culturale che tende ad azzerare i diritti degli ultimi e comprimere le libertà di ciascuno.

Si impone una reazione di tutte le forze progressiste, ambientaliste e di sinistra della città.

Per questo, condividendo la fondata preoccupazione che la destra al potere rappresenta un rischio per l’integrità dell’architettura istituzionale voluta dai costituenti, avvertendo come primaria l’esigenza di difendere ed incentivare il lavoro, la sanità, i diritti sociali, in modo che nessuno resti indietro, i partiti, le associazioni, le forze progressiste, ambientaliste, di sinistra di Giulianova, si impegnano a dar vita ad un’ampia, aperta ed inclusiva, coalizione che sappia

•             offrire alla città ed alla sua comunità di residenti un governo capace di valorizzarne le vocazioni, di rispondere ai crescenti bisogni delle fasce più deboli, di sostenere le attività produttive, di promuovere ed incentivare le idee di innovazione dei giovani, di favore crescita e sviluppo, di realizzare una pianificazione urbanistica volta alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, di invertire il declino demografico ed economico a cui la sta condannando la destra;

•             affermare i centrali principi costituzionali e proporre modelli di partecipazione democratica, tutti orientati a consentire il coinvolgimento responsabile e decidente dei cittadini al governo della città; che sappia porre fine alla stagione più buia e regressiva della storia di Giulianova.

Il programma di governo per la città sarà in linea con i principi delineati e sarà lo strumento attraverso cui avviare la città e la sua comunità di cittadini verso un presente migliore ed un futuro di crescita.

Il candidato sindaco sarà l’espressione più coerente della coalizione e del suo programma.

Giulianova libera e progressista. Per un rinascimento politico, democratico e di civiltà!




VIA LAGO DI BORGIANO: demoliscono i palazzi pericolanti

Ma dimenticano di ripristinare quelli attigui, intanto nel piazzale si accumulano rifiuti di ogni sorta

Pescara, 8 settembre 2023. Quanto sta avvenendo in Via Lago di Borgiano ha dell’incredibile. Come è noto, a fine giugno 2022 l’Ater ha dato il via alle operazioni di demolizione dei tre palazzi ai civici 14-18-22, per i quali dal 2016 esisteva un’ordinanza di sgombero a causa della sussistenza di gravi carenze strutturali. L’abbattimento è stato effettuato con fondi, pari a circa 12 milioni di euro, intercettati grazie al lavoro della precedente Giunta Regionale di centrosinistra e della Protezione Civile.

La Regione e l’Ater, tuttavia, hanno deciso di non ricostruirli, preferendo di conseguenza destinare al Comune parte delle risorse per la realizzazione, in luogo dei palazzi demoliti, di una piazza e per la riqualificazione del “Parco della Speranza”.

I lavori sono stati affidati alla società “Rad Service srl”. Avviati il 29 giugno 2022, avrebbero dovuto concludersi entro 180 giorni, tuttavia, quando ormai sono trascorsi oltre 400 giorni, se è vero che i tre palazzi sono stati demoliti, bisogna altresì sottolineare che non tutti gli stabili oggetto dell’intervento sono stati ripristinati. Per procedere alla demolizione, infatti, si è reso necessario intervenire anche sui palazzi attigui a quelli abbattuti, che tutt’ora risultano compromessi. Privati del cappotto e dell’intonaco esterno, questi si presentano difatti con i mattoni forati a vista, un aspetto che, oltre a pregiudicare il decoro dell’edificio e cittadino, si ripercuote anche sull’abitabilità, dato che, a causa dell’assenza di un sistema di isolamento termico, in estate gli inquilini sono costretti a patire un caldo asfissiante e in inverno invece un freddo penetrante.

Viene spontaneo domandarsi se l’Ater avesse previsto interventi per la risoluzione di tale problematica nella fase di progettazione della demolizione. In caso contrario, oltre a chiederne conto, invitiamo l’Ater a provvedere quanto prima, poiché a distanza di un anno le famiglie sono sempre più esasperate. Dopo aver convissuto a lungo con il timore di possibili cedimenti e crolli dei palazzi pericolanti – senza dimenticare le criticità legate ai tentativi di sciacallaggio e al degrado seguiti allo sgombero -, gli inquilini in questione non meritano questo ulteriore disagio.

Dobbiamo inoltre sottolineare il ritardo del Comune sulla riqualificazione del “vuoto urbano” lasciato dalla demolizione. Infatti, sebbene la procedura di variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale si sia conclusa lo scorso aprile, ad oggi non ci sono ancora notizie sull’avvio della gara per l’affidamento dei lavori.

Il centrosinistra non ha mai nascosto la sua contrarietà per il progetto di riqualificazione voluto dal centrodestra. Tuttavia, in attesa che la nuova piazza possa rimpiazzare i palazzi, non possiamo fare a meno di constatare come a riempire quel vuoto al momento siano più che altro rifiuti di ogni genere, alberi abbattuti, insicurezza e abbandono, emblemi di un degrado che, malgrado le intenzioni della Giunta, sembra regnare incontrastato, mentre in centro si pensa a colorare di rosso Corso Vittorio Emanuele.

Restando poi in tema di progettazioni errate, come abbiamo più volte rimarcato, nel progetto del centrodestra gli alloggi che prenderanno il posto del “ferro di cavallo” contempleranno nuovamente quel sistema di porticati spesso sfruttato per fare smercio e consumo di droghe. Porticati che invece, come fatto a Fontanelle, andrebbero chiusi dall’Ater e magari riutilizzati a scopo abitativo. Nel frattempo, in via Tavo sono stati tranciati da settimane i cavi delle telecamere intelligenti, il Sindaco è al corrente di quanto accaduto? I responsabili sono stati già individuati o il sistema orwelliano di videosorveglianza su cui l’amministrazione ha puntato con decisione non sta producendo i risultati sperati?

In conclusione, chiediamo al Comune di accelerare le procedure avviando nel minor tempo possibile i lavori per la realizzazione della piazza, e intanto di ripristinare il decoro e alleviare i disagi di chi è costretto a vivere in condizioni non dignitose.

«Il centrodestra aveva due opportunità per cambiare radicalmente il volto di questa zona, ma le ha sprecate entrambe – affermano i consiglieri comunali Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli e Marinella Sclocco -. In via Lago di Borgiano si è deliberatamente scelto di realizzare una piazza che si dimostrerà una landa assolata e desolata, mentre sarebbe stato il caso, come avevamo chiesto, di dislocare qui dei servizi per la collettività, realizzando un asilo o la casa di comunità. Per quanto riguarda il ferro di cavallo si è optato invece per la ricostruzione in piccolo dello stabile che ha rappresentato per anni il fortino della criminalità. In campagna elettorale questa Amministrazione si è spesso soffermata sulla sicurezza e la lotta al degrado, ma il fallimento è sotto gli occhi di tutti».

Il Consigliere Regionale Pd Antonio Blasioli

I Gruppi consiliari PD, Sclocco Sindaco, e Città Aperta del Comune di Pescara                           




ENTRA IL SINDACO SCORDELLA

Consiglio delle autonomie locali

Teramo, 8 settembre 2023. L’Assemblea dei Sindaci, riunita ieri mattina nella Sala Consiglio di via Milli, ha designato, a maggioranza dei presenti, come componente del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) il sindaco del Comune di Silvi, Andrea Scordella.

L’individuazione del nuovo componente si è resa necessaria a seguito della decadenza dal ruolo di Michele Petraccia, ex sindaco di Pietracamela. Il Consiglio delle Autonomie Locali, organismo istituito presso il Consiglio Regionale dell’Abruzzo, si compone per la provincia teramana di tre membri, di cui due designati dall’Assemblea dei Sindaci (insieme a Scordella il secondo componente è la sindaca di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti) oltre, di diritto, al Presidente della Provincia.

L’organismo dovrà garantire la partecipazione degli Enti Locali ai processi decisionali regionali nelle materie di loro interesse. Il CAL è stato istituito e disciplinato dalla legge regionale 41/2007.

Tra le sue prerogative, esercita attività consultive, propositive e, soprattutto, di raccordo tra Regione ed Enti Locali. È inoltre chiamato ad esprimere parare obbligatorio nelle materie attinenti all’organizzazione territoriale, alle competenze e alle attribuzioni degli enti locali.




C’ERA UNA VOLTA LA POLITICA

Parla l’ultimo democristiano

Vasto, 6 settembre 2023. Parla l’ultimo democristiano è il titolo del libro (“Edizioni Piemme”) che Pier Ferdinando Casini presenterà a Vasto il prossimo 28 settembre, alle 18, alla Pinacoteca di Palazzo D’Avalos.

A fare gli onori di casa il Sindaco Francesco Menna e l’Assessore alla Cultura Nicola Della Gatta.

Pier Ferdinando Casini è la memoria storica di questi ultimi quarant’anni di politica italiana. Ha attraversato la Prima e la Seconda Repubblica: dal suo emozionante esordio in Parlamento, al rapporto con le personalità più importanti della Democrazia Cristiana, passando per Tangentopoli, i governi di centro-destra e la presidenza della Camera, oggi è senatore decano della Repubblica. Il suo è un testo che sa ricostruire i momenti salienti di un’esistenza al servizio della cosa pubblica. E poi c’è la sua Bologna dove tutto comincia, la sua famiglia di origine, i suoi figli, i maestri della Dc e il mondo cattolico, il rapporto con i presidenti del Consiglio che si sono succeduti, la sua passione per la politica estera: un patrimonio di esperienze che è anche una precisa indicazione per le nuove generazioni di politici. Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più autorevoli protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.




LA CARTA EUROPEA PER LA DISABILITÀ

Il 6 settembre prossimo parte l’iter per garantirla  in tutti i paesi UE

Bruxelles, 4 settembre 2023. Mercoledì prossimo 6 settembre la Commissione europea presenterà una proposta per espandere la ‘Carta europea per la disabilità in tutti i Paesi dell’Ue.

Attualmente la Carta è un progetto pilota attivo solo in otto Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia. Nel nostro Paese viene rilasciata dall’Inps accedendo al suo portale mediante lo Spid. In questa fase la Carta fornisce vantaggi per i trasporti, le attività culturali, sportive e ricreative.

In vista della presentazione dell’iniziativa da parte della Commissione Ue, il Forum europeo sulla disabilità, che riunisce le organizzazioni rappresentative di persone con disabilità di tutta Europa, ha presentato un documento di sintesi. Il documento del Forum, di cui fa parte Chiara Gemma, eurodeputata del Gruppo Ecr-Fratelli d’Italia, mira ad ottenere una Carta per la disabilità che sia il più possibile inclusiva, vincolante e funzionale e fornisca un modo semplice e fisico per riconoscere lo stato di disabilità in tutti i Paesi dell’Ue.

Le proposte del Forum sulla disabilità contenute nel documento di sintesi e inoltrate alla Commissione Ue – ha spiegato l’on. Gemma – sono le seguenti: legislazione vincolante basata su un Regolamento; inclusione obbligatoria dei servizi di trasporto e di assistenza; sito web in tutte le lingue dell’Ue per indicare dove ottenere la carta, formato, database dei vantaggi e luoghi che la accettano; carta completamente accessibile con formato Carta di Credito; inclusione di tutti i servizi e i sostegni già forniti ai cittadini nazionali.

Ed ancora, vantaggi commerciali affinché i cittadini stranieri con disabilità abbiano lo stesso accesso dei cittadini nazionali agli sconti sugli ausili a prezzi accessibili.

Per l’occupazione: agevolare la transizione quando ci si sposta in un altro Stato membro dell’Ue per lavoro. Ciò significa che le persone con disabilità dovrebbero avere accesso temporaneo alle indennità di invalidità nello Stato membro mentre sono sottoposte a un processo di rivalutazione.

Per i finanziamenti: l’Ue dovrebbe istituire fondi dedicati per creare la Carta, il sito web e per garantire la continuità delle esigenze operative (stampa, personale, amministrazione), oltre ad una campagna di sensibilizzazione ampia e accessibile in tutti i paesi dell’Ue per informare sulla Carta.

Stretta collaborazione con le persone con disabilità e in particolare con le loro organizzazioni rappresentative.

Rispetto ai tempi per avere la ‘Carta europea per la disabilità’ operativa in tutti i Paesi Ue – ha precisato l’on. Gemma – l’iter è ancora molto lungo. Infatti, anche se il progetto è stato inserito nella Strategia Ue sui diritti dei disabili 2021-2030 e nonostante l’espansione della Carta sia una delle sue iniziative faro, c’è ancora tanta strada da fare.

Tuttavia – ha concluso l’eurodeputata – è importante che, a seguito della proposta che la Commissione europea presenterà mercoledì 6 settembre prossimo vengano avviati il processo decisionale dell’Ue e i negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue per arrivare alla definizione del testo finale”.




REGIONALI 2024. Salvatore Marino candidato

La candidatura a Presidente della Regione Abruzzo presentata e sostenuta dal partito dei disoccupati

Francavilla al Mare, 2 settembre 2023. Il partito dei disoccupati dei lavoratori e dei disabili,  il listone civico del politico già candidato alla Camera dei deputati Giustino Bruno, candida a Presidente della Regione Abruzzo il noto opinionista televisivo Salvatore Marino già candidato alla Camera dei deputati.

In una nota della segreteria organizzativa nazionale (Associazione Culturale Cesi) il Marino annuncia che si batterà per il popolo affamato, per i disabili, per i disoccupati, per i lavoratori dipendenti e le partite iva.

In linea con il programma del movimento politico, a Francavilla al Mare sarà presentata ufficialmente la candidatura a Presidente della Regione Abruzzo.

Il movimento politico, scrive il fondatore Giustino Bruno, è federalista, contro le mafie e per la legalità. Aumentare gli stipendi per i lavoratori e per le forze dell’ordine, aumentare le pensioni minime, per la Regione Abruzzo in particolare è importante creare lavoro per i giovani disoccupati, aggiustare le strade, sviluppare le imprese tramite finanziamenti europei.

Noi vogliamo l’Abruzzo, politicamente parlando, che diventi un’isola felice come i territori del nord Europa, dove i servizi al cittadino funzionino bene, con ospedali moderni, con fabbriche che diano lavoro per i disoccupati  qualificati, togliere tutte le barriere architettoniche per i disabili, sviluppare il turismo mare e montagna, fare conoscere l’Abruzzo come regione dove si vive bene. Con le forze dell’ordine contrastare la criminalità organizzata a tutti i costi, per non farla infiltrare in Abruzzo, mettere in sicurezza i cantieri per non fare morire sul lavoro i lavoratori.




DA NOI L’ACQUA DEL CONSORZIO È SALATA

Antonio Scaparrotta e  le tariffe del Consorzio di Bonifica

Chieti, 2 settembre 2023. “È giusto che i cittadini paghino solo per dei servizi reali ed efficienti. Non si possono far pagare le spese a chi il servizio non lo utilizza”. Queste le parole di Antonio Scaparrotta, dirigente provinciale di Azione dopo aver partecipato all’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di Bonifica Sostenibile nella giornata di ieri presso l’Hotel Iacone di Chieti.

“Ieri ho ascoltato tante testimonianze di cittadini abruzzesi vessati da tariffe sempre più alte”.

“E soprattutto in tanti pagano per un servizio che non utilizzano perché non godono di un allaccio alla rete di bonifica o che non riescono ad utilizzare per le continue rotture alle condutture che restano chiuse per mesi” continua Scaparrotta.

La regione deve farsi carico del problema, ed intervenire immediatamente sia sulle tariffe e sia sul piano di classifica.

In altre regioni come l’Emilia-Romagna o la Lombardia, i contribuenti di fondi agricoli pagano solo per terreni pianeggianti con pendenze non oltre il 5%, mentre in Abruzzo il contributo viene richiesto anche per terreni oltre il 20%.

È necessario che il consorzio di bonifica distingua un tariffario diverso tra chi gode del beneficio potenziale e quindi non utilizza l’acqua, da chi gode invece del beneficio di esercizio.

La regione Abruzzo regolamenti con i decreti attuativi, ciò che oggi è delegato a norme transitorie. 

Gli Abruzzesi sono stanchi di pagare ogni anno prezzi salati per un servizio che in molti casi è assente.




PISCINE LE NAIADI: ombre sulla gestione temporanea annunciata da Marsilio

La Regione vanta ancora un credito sulla società individuata da Areacom, per altro con modalità a dir poco ambigue. Il PD pretende chiarimenti in Commissione di Vigilanza

Pescara, 2 settembre 2023. Quanto si sta verificando sulle Piscine Le Naiadi – chiuse ormai dal 4 di agosto e da oggi senza gestore – ha una precisa responsabilità politica nella giunta di centrodestra che da 5 anni governa la Regione Abruzzo. In precedenza, hanno vanificato due project financing, rispettivamente di 10 e 5 milioni di euro, che avrebbero consentito di ammodernare la struttura – la cui vetustà, anche alla luce dell’incremento del costo di gas ed energia elettrica, dissuade chiunque dal presentare offerte per la gestione – rendendola economicamente sostenibile e trasformandola nuovamente in uno dei migliori impianti natatori d’Italia.

Come se non bastasse, il centrodestra regionale ha anche bocciato le richieste di gestione comunale che avrebbero permesso di intercettare i fondi del PNRR, perseguendo nella ricerca di soluzioni inadeguate e poco concrete, senza nemmeno rapportarsi con il Comune di Pescara, che martedì scorso, in pieno Consiglio, rilanciava nuovamente l’idea della gestione comunale, sebbene la Regione Abruzzo, nel frattempo, avesse già optato per altre ipotesi di affidamento diretto.

Occorre altresì rimarcare il colpevole ritardo (se di semplice errore si tratta) con cui è stato pubblicato il bando per l’affidamento ventennale della struttura, rendendolo per altro scarsamente attrattivo dal punto di vista economico, come confermano le zero offerte pervenute, malgrado l’interesse iniziale di alcuni soggetti che hanno visitato l’impianto sportivo. Lo scorso 16 gennaio i dipendenti delle Naiadi, affiancati dalla CGIL e accompagnati dai consiglieri Blasioli e Paolucci, si radunarono sotto il Palazzo del Consiglio regionale proprio per sollecitare l’indizione del bando, in vista della scadenza dell’affidamento alla società Pretuziana fissata per il 31 agosto 2023. Ricordiamo in questo frangente come la società in questione vanti un credito nei confronti della Regione Abruzzo per alcuni lavori eseguiti sulla struttura. Il debito ad oggi non è stato ancora risanato dalla Regione, determinando per la Pretuziana l’impossibilità di corrispondere dal mese di aprile gli stipendi a dipendenti e collaboratori e di sostenere il costo di gas ed energia elettrica, portando dunque a termine la gestione.

Nei giorni scorsi abbiamo letto di un Presidente impegnato nella ricerca di alternative, ma la soluzione prospettata, ovvero l’affidamento delle piscine al Club Aquatico Pescara SSD, lascia davvero sgomenti per le modalità con cui è avvenuto e ci costringe a ricostruire in questa sede una vicenda davvero poco chiara, di cui chiederemo conto nella commissione di vigilanza, ma che fin da ora vogliamo riferire alla cittadinanza.

Prima di rivolgere i nostri quesiti al Presidente Marsilio, è bene sintetizzare la genesi della procedura di affidamento diretto.

Nella determinazione n. 285 del 30/8/2023 di Areacom (ex Aric) si legge che si è reso necessario procedere con affidamento diretto per la gestione dell’impianto in pendenza della scadenza delle domande per la gestione ventennale, dal 1° settembre 2023 al 31 dicembre 2023. Il bando per l’affidamento ventennale scadeva il 31 luglio alle ore 12.00, ma il 27 luglio, con determinazione n. 228, Areacom ha deciso (4 giorni prima della scadenza) di prorogare i termini senza tuttavia specificare nel provvedimento una richiesta in tal senso da parte di un soggetto privato. Sulla pagina della gara, tra l’altro, il differimento dei termini è stato inserito solo il 1° agosto, quindi successivamente alla scadenza del termine originario. Nello stabilire la nuova data di scadenza, ben sapendo che il 31 agosto sarebbe formalmente terminata la gestione della società Pretuziana, Areacom ha deciso di prolungare i termini al 18 settembre, condannando di fatto l’impianto alla chiusura certa dal 1° settembre, poi avvenuta anticipatamente per volontà della Pretuziana.

Sempre nella determinazione n. 285 scopriamo come Areacom abbia deciso di interpellare il Club Aquatico Pescara SSD per una gestione di 4 mesi a seguito della richiesta del Club di differire i termini per la gestione del bando, a detta dell’ente “sintomatica di un concreto interesse alla partecipazione alla gara europea”. Questa circostanza avrebbe dunque indotto l’Areacom a chiedere una richiesta di offerta al soggetto privato, che avrebbe poi risposto il 29 agosto 2023. Occorre però sottolineare come la richiesta di differimento in questione sarebbe stata inviata con pec dalla SSD Club Acquatico Pescara lo scorso 31 luglio 2023, e acquisita al protocollo il 1° agosto 2023, quindi successivamente al provvedimento di differimento da parte di Areacom (datato 27 luglio). In sostanza, la SSD avrebbe chiesto quindi il differimento di termini già posticipati dalla stazione appaltante.

Insomma, la procedura fa acqua da tutte le parti:

1)           Come è stato possibile affidare in maniera diretta Le Naiadi senza che ci fosse un mandato della Regione? Con la Delibera di Giunta Regionale n. 256 del 5 maggio 2023, l’Aeracom (ex Aric) ha ricevuto uno specifico indirizzo a svolgere la gara ventennale, ma nell’allegato Atto di indirizzo il Servizio Politiche turistiche e sportive non ha mai autorizzato l’agenzia per la committenza ad affidare in maniera diretta una struttura di proprietà della Regione. In mancanza di questo indirizzo l’Areacom non ha alcuna facoltà di effettuare l’affidamento, e i precedenti storici di gare ponte per la gestione, fatte dal Servizio regionale, lo confermano;

2)           Come è stato possibile affidare la gestione di 4 mesi ad un soggetto privato senza alcuna gara? L’Areacom ha infatti affidato la gestione dell’impianto dialogando esclusivamente con il Club Aquatico Pescara SSD, nonostante anche altri soggetti avessero manifestato interesse interloquendo direttamente con la Regione proprietaria;

3)           Come è stato possibile individuare il Club Aquatico Pescara SSD solo sulla base di un presunto interesse alla gestione ventennale, derivante da una richiesta di proroga dei termini del bando? E questa circostanza, semmai fosse vera, non determina una turbativa della gara?

4)           Come si può giustificare una richiesta di differimento dei termini come concreto interesse alla partecipazione alla gara, specie se questa richiesta (pervenuta con una pec inviata il 31 luglio) è successiva alla proroga stabilita con determina del 27 luglio 2023?

5)           C’è infine un’altra questione da dirimere. Ci risulta, ma attendiamo che il dirigente in Commissione si pronunci sul punto, che Club Aquatico sia stato ed è parte di un’ATI (con una partecipazione del 24%) che gestiva le piscine Le Naiadi di Pescara dall’anno 2019 sino a parte del 2021.

L’ATI in parola, composta da quattro società sportive, gestiva la società sportiva Naiadi 2020 mentre la rappresentanza legale della stessa era riservata alla Pinguino SSD ARL. Ad oggi, la società Club Aquatico, in virtù della partecipazione nella già menzionata ATI risulta coinvolta in diversi contenziosi e segnatamente:

– la società Colleluori s.r.l. ha eseguito lavori di manutenzione straordinaria sulle piscine del complesso natatorio Le Naiadi di proprietà della Regione Abruzzo, senza ricevere il corrispettivo delle fatture emesse a favore della società Naiadi 2020. La Colleluori srl a seguito del mancato pagamento ha promosso un giudizio, presso il Tribunale di Pescara ed iscritto al RGC n. 1716/2023, nel quale la Regione Abruzzo è stata chiamata in causa all’udienza del 26.03.2024, per un valore di oltre € 116.000,00;

– Ci sarebbe inoltre un altro procedimento pendente davanti il Tribunale di Pescara dove l’ATI in parola risulta opponente al decreto ingiuntivo effettuato dalla Regione Abruzzo a firma del dirigente del sevizio per un valore di oltre 122.000,00;

Alla luce di quanto rappresentato, si chiedono chiarimenti sulla determinazione n. 285 del 30 agosto 2023 che ha individuato CLUB Aquatico Pescara SSD affidataria dal Servizio Politiche turistiche e sportive per il prosieguo di competenza, cioè la stipula della convenzione.

Se fossero vere queste circostanze, come potrebbe la Regione Abruzzo affidare il complesso sportivo Le Naiadi ad una società che sarebbe in primis, debitrice nei confronti della Regione Abruzzo proprio in virtù di una precedente gestione (Ati – Naiadi 2020) del complesso natatorio e, in secundis, in evidente conflitto di interessi stanti i numerosi giudizi sopra richiamati?

Insomma, nella migliore delle ipotesi, ci troviamo di fronte a un pasticcio burocratico e amministrativo dall’esito ancora incerto, che si ripercuote come sempre sugli utenti e sui lavoratori, ancora in attesa delle spettanze dei mesi passati. Di fronte ad una gestione temporanea di 4 mesi, con quale fiducia cittadini sottoscriveranno gli abbonamenti, o le società sportive stipuleranno accordi per l’utilizzo dell’impianto? E ancora, sono stati calcolati i costi per la riattivazione dell’impianto? Su quali introiti conta il Club Acquatico Pescara SSD per la gestione quadrimestrale, considerati i costi dell’energia definiti insostenibili da tutti i precedenti gestori, che, a differenza dell’attuale, non erano soli? Non vorremmo dare credito alle ricostruzioni di chi da tempo insinua che il bando sia stato strutturato proprio per andare deserto e poter quindi procedere con un affidamento diretto. Speriamo dunque di essere smentiti il prossimo 18 settembre, giorno di scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, dalla presenza di soggetti interessati. Ciò che è certo è che un impianto sportivo così importante per l’area metropolitana e per l’intera Regione non merita di essere al centro di una vicenda amministrativa tanto ambigua e ingarbugliata.

I Consiglieri Regionali       

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci

Gruppi consiliari PD       

Sclocco Sindaco, e Città Aperta del Comune di Pescara                           




DANNI DA PERONOSPORA, COSTI DI PRODUZIONE ELEVATI

Ma anche speculazione e contraffazione i mali da combattere per salvare redditi e occupazione anche nell’indotto

Vitivinicolo, Bocchino (Lega): molte aziende non vendemmieranno. Le istituzioni sono già intervenute con aiuti e bandi, ma bisogna fare di più per mitigare questo disastro

Vasto, 2 settembre 2023. Il 2023 sarà ricordato per una vendemmia che risentirà negativamente dei problemi legati ai danni ingenti causati dalla peronospora: un’annata tremenda che rappresenterà certamente un passaggio cruciale per il futuro del settore vitivinicolo, chiamato ad una necessaria capacità di reazione e di innovazione. In gran parte delle regioni viticole italiane, Abruzzo e Molise comprese, molte aziende non vendemmieranno. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino intervenendo all’incontro

Quale futuro per il vitivinicolo in Abruzzo e Molise? promosso da Terra Viva associazione Liberi Produttori Agricoli, CAA degli Agricoltori, FAI-CISL e Caamolagri Srl nella sala parrocchiale di San Lorenzo a Vasto. Un confronto schietto e partecipato al quale ha preso parte anche il Sottosegretario di Stato alle politiche agricole, alimentari e forestali Luigi D’Eramo.

A Luigi – dice la Bocchino – va il mio ringraziamento per la sua costante presenza nei nostri territori, per la capacità di ascoltare i bisogni e le esigenze del mondo agricolo e di farle proprie. Averlo al nostro fianco nelle battaglie che ci attendono è un tassello importante, anzi vitale per dare forza a tutto il movimento agricolo teatino e abruzzese.

Le difficoltà create dalla peronospora – ha, quindi, chiarito il consigliere regionale della Lega – si tradurranno inevitabilmente in maggiori costi e più impegno soprattutto nella viticoltura biologica che risulta la più colpita. I danni li quantificheremo nel 2024, ma saranno pesanti e avranno ripercussioni sull’economia del territorio, sui redditi delle famiglie impegnate nel settore, già compromessi per i prezzi bassi dalla scorsa annata, sull’occupazione e sull’indotto, a cominciare dal turismo enogastronomico, che anche nel nostro territorio hanno una certa importanza. Meno reddito, dunque, e meno occupazione.

Per questa ragione – ha aggiunto la Bocchino – la politica non può voltarsi dall’altra parte. Sia a livello europeo che a livello governativo e regionale ci sono stati e ci saranno interventi e impegni che hanno l’obiettivo di mitigare questo disastro. Sono molte le questioni da affrontare per continuare ad aiutare le imprese a contrastare il più grande problema di oggi che è l’aumento dei costi di produzione, in parte dovuto a dinamiche reali di mercato complicate dalla guerra tra Russia e Ucraina, in parte anche a speculazione e contraffazione, fenomeni contro cui non tanto l’Italia, ma soprattutto l’Europa, deve muoversi con una strategia unitaria.

Proprio in merito agli interventi portati avanti, l’esponente del Carroccio ha spiegato come con il DL Asset il governo ha dato una prima piccola risposta al settore viticolo, uva da vino e uva da tavola, colpito dalla peronospora. Il milione di euro stanziato andrà esclusivamente ad Ismea per supportare le imprese agricole danneggiate con un contributo in conto interessi a fronte di finanziamenti bancari fino a sessanta mesi. Lo stanziamento è largamente insufficiente per affrontare da Nord a Sud Italia il problema che, stando all’instabilità climatica e alla rilevanza del comparto a livello mondiale, è già emergenza. Per questa ragione si pensa alla necessità di un rifinanziamento importante del Fondo di solidarietà nazionale, utile a mettere in sicurezza il reddito delle imprese viticole.

Inoltre – ha aggiunto la Bocchino dinanzi ad una platea molto interessata – la Regione Abruzzo, di cui mi onoro di far parte, ha tenuto aperto, fino al 31 agosto, un Bando per sostenere gli investimenti nelle aziende agricole con l’obiettivo di aumentarne l’efficienza produttiva e quindi la propria redditività. In ultimo bisogna dire che il Consiglio regionale ha deliberato il finanziamento di 3 milioni di euro quale quota regionale per il Programma di Sviluppo Rurale (Psr), 2,5 milioni di euro come contributo per l’accesso al credito e la riduzione dei tassi di interesse sui prestiti a breve termine alle imprese agricole, atteso dalle aziende agricole che hanno avuto danni derivanti dal maltempo (peronospora ed altro), 750mila euro per il sostegno in favore degli apicoltori, 767mila euro a favore delle imprese di pesca per la copertura del bando regionale Ucraina per il rincaro dei prezzi, 250mila euro per aumentare il plafond per i ristori per i danni da fauna selvatica alle colture e 50mila euro per i distretti agroalimentari di qualità.




LA CORTE DEI CONTI CERTIFICA

Paolucci sul deficit della sanità: “il nostro allarme e il fallimento del Governo regionale. Quando denunciammo disavanzi per oltre 200 milioni di euro Marsilio disse che seminavamo panico”.

Pescara, 1° settembre 2023. “La relazione della Corte dei conti mette nero su bianco una denuncia da noi lanciata mesi e mesi fa: dicemmo che a fronte della mancata programmazione della sanità regionale il passivo sarebbe diventato a nove cifre e Marsilio disse che eravamo allarmisti. Oggi la sezione regionale della Corte dei conti nella sua relazione dedicata alla sanità afferma che il passivo del risultato di esercizio è lievitato dai 72.145.213 euro del 2021, ai 169.590.509 euro del 2022, dati che certificano la completa latitanza del centrodestra nella governance della sanità”, commenta il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“I dati aggiornati sulla passività delle Asl messi nero su bianco dalla Corte parlano chiaro: ammonta a -70.449.118 di euro l’importo per la Asl dell’Aquila; la Asl di Pescara è a -46.746.295; quella di Chieti -27.368.376; la Asl di Teramo è  a -25.026.720 – incalza Paolucci – Stavolta non lo dice la politica, lo dicono i giudici amministrativi. È da questi importi in rosso che si arriva al totale di -169.590.509 di passivo.

Non solo, nella relazione viene certificato anche il costo della crescente mobilità passiva che porta e porterà sempre più abruzzesi a curarsi fuori regione. Infatti, a fronte dei 79.769.762 euro incassati dalle Asl per pazienti che vengono a curarsi in Abruzzo, le prestazioni invece offerte ai pazienti abruzzesi che sono andati a curarsi fuori regione sono più del doppio, pari a 165.454.069 di euro. È la prova provata che sulla sanità non si è andati oltre gli annunci, tant’è che la Corte richiama la Regione a una gestione più oculata e rispondente alla situazione debitoria.

In sostanza afferma le stesse cose che in questi cinque anni abbiamo denunciato: sono fermi sulla programmazione e 700 milioni di risorse, fra l’articolo 20 e il PNRR, sono in attesa di essere investiti; crollano a meno 25.000 le prestazioni sanitarie e migliaia di abruzzesi vanno a curarsi fuori facendo lievitare a circa 92 milioni di euro i costi della mobilità passiva, mentre chi resta deve aspettare due anni per una tac e mesi per essere visitato, rischiando di morire al Pronto soccorso, malgrado sforzi e dedizione del poco personale ospedaliero. Queste non sono note di merito, è lo scenario del fallimento di Marsilio anche sulla sanità”.




CANCELLATO IL VOLO PESCARA-TORINO dopo quello per Linate

Mastrangelo (Pd) E Gileno (Gd): La gestione amatoriale dell’aeroporto di Pescara miete un’altra vittima

Pescara, 1° settembre 2023. “Dopo la cancellazione del volo di ITA Airways Pescara-Linate, che abbiamo denunciato per primi un mese e mezzo fa, ieri una nuova grave cancellazione di un volo molto utilizzato sia dagli abruzzesi fuori sede, sia da turisti, lavoratori e professionisti: il volo Ryanair che collega Pescara e Torino” così Claudio Mastrangelo, pescarese della direzione nazionale del Partito Democratico e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, che continuano:”Senza questo volo non ci sarà più la possibilità di viaggiare fra Pescara a Torino in maniera diretta e impiegando meno di sei ore, senza contare il fatto che i costi di andata e ritorno sulla tratta ferroviaria (con cambio obbligato a Bologna) non scendono mai sotto i 100€, mentre con il volo Ryanair si spendevano fra i 10 e i 40€.

É l’ennesima debacle di una governance amatoriale dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, da mesi senza direttore generale, che penalizza la qualità della vita delle nostre cittadine e dei nostri cittadini fuori sede oltre che piazzare un’ulteriore zavorra sugli interessi turistici ed economici del territorio. Per il volo Pescara-Linate avevamo chiesto un tempestivo interessamento di SAGA e Regione Abruzzo per far valere le ragioni abruzzesi nei confronti della compagnia aerea, interessamento che puntualmente non è arrivato e non arriverà nemmeno nei confronti di Ryanair, ma capiamo che il presidente Catone sia troppo impegnato ormai da mesi nel suo braccio di ferro con Marsilio per farsi nominare anche direttore generale, dal momento che il carovita colpisce tutti” chiosano ironicamente.

Mastrangelo e Gileno infine concludono: ”La destra pensa di creare così una Pescara e un Abruzzo attrattivi e dove le giovani generazioni possano restare o tornare a immaginare un progetto di vita? Il presidente di SAGA Catone e il vicepresidente D’Alonzo si dimettano e permettano al nostro Aeroporto, un potenziale gioiello per l’economia pescarese e abruzzese, di essere amministrato da manager in grado e non da amatori scelti con lo spoils system dai partiti del centrodestra”.




BANDI UE, NAZIONALI E DELLA REGIONE ABRUZZO

Tutte le informazioni sulla newsletter di agosto dell’on. Gemma

Bruxelles, 1° settembre 2023. Anche ad agosto sono numerosi i bandi e i finanziamenti europei, nazionali e regionali pubblicati dalla newsletter mensile dell’eurodeputata Chiara Gemma.

I cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Abruzzo e del Sud interessati a conoscere le modalità e i dettagli possono visitare il sito web:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

I bandi europei più importanti pubblicati questo mese riguardano l’innovazione e il sostegno a progetti innovativi nel settore delle tecnologie pulite; le azioni per rendere le città più ecologiche e sviluppare il turismo sostenibile; il programma di finanziamento volto a portare la tecnologia digitale alle imprese, ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni; il programma Life per l’ambiente e la transizione all’energia pulita; il programma per il mercato unico e la prevenzione dello spreco alimentare.

I bandi nazionali più rilevanti riguardano 10 progetti di investimento, per un importo complessivo di 18,161 miliardi di fondi europei che entreranno direttamente nel sistema produttivo italiano con lo scopo di renderlo più competitivo, efficiente e inclusivo, stimolando la ricerca, l’innovazione, gli investimenti, la nascita di nuove imprese e il consolidamento di imprese già attive.

Poi segnaliamo, un bando per dare fondi ai comuni con meno di 5mila abitanti a vocazione turistica e un bando per finanziamenti a fondo perduto per investimenti ad alta sostenibilità nel settore autotrasporto per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione, in particolare ibridi, elettrici e a carburanti di ultima generazione.

Infine, ci sono due misure molto significative rivolte ai giovani: una è riferita alle agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura. L’incentivo è finalizzato a favorire lo sviluppo e il consolidamento di superfici condotte nell’ambito di una attività imprenditoriale agricola o l’avvio di una nuova impresa agricola.

L’altra misura, sempre per i giovani, è riservata agli studenti universitari e presenta un bando per 18.770 borse di dottorato per il prossimo anno accademico 2023-2024.

Oltre a tutto questo ci sono numerose altre agevolazioni e una serie di bandi emanati dalla Regione Abruzzo e dalle altre Regioni del Sud.

Tutti i dettagli e i link ufficiali delle misure, oltre a tante altre informazioni, possono essere scaricati dalla newsletter di agosto dell’europarlamentare Chiara Gemma sul sito:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

Chiara Gemma

Eurodeputata Circoscrizione Sud E Abruzzo

Gruppo ECR-Fratelli d’Italia




EMERGENZA FOGNARIA

Bocchino: intervenire subito su vetustà e inadeguatezza di fogne e depuratore delle marine. Presentata risoluzione in commissione agricoltura del consiglio regionale

Vasto, 31 agosto 2023. Approda in Regione la emergenza legata all’inadeguato sistema fognario e di depurazione delle Marine di Vasto e San Salvo, ingestibile soprattutto nella stagione estiva, grazie a una risoluzione depositata in Commissione Agricoltura, sviluppo economico ed attività produttive della Regione Abruzzo dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino. Per Bocchino non sono più rinviabili un intervento poderoso con tempi certi e un congruo reperimento di fondi.

Nel documento, l’esponente del Carroccio chiede al Consiglio regionale di impegnare la Giunta di Palazzo Silone ad investire la Sasi (Società abruzzese per il servizio idrico integrato) affinché, attraverso la valutazione preliminare della attuale situazione di efficienza, di portata e di dotazione tecnologica, sia della condotta fognaria di Vasto San Salvo che del depuratore, quest’ultimo in dotazione gestionale all’ARAP (Azienda regionale per le Attività produttive) Servizi, rediga, in collaborazione con la stessa ARAP Servizi, una relazione con relativo studio di progettazione e piano finanziario degli oneri necessari, finalizzato al potenziamento dell’impianto di depurazione situato nel territorio di Montenero di Bisaccia.

A tal fine, Bocchino pone la istanza di impegnare la Giunta a reperire i necessari fondi di finanziamento conseguenti, per l’intervento da attuare, affidando alla SASI la conseguente dotazione finanziaria, oltre che il mandato di esperire le modalità per la realizzazione dell’opera di che trattasi.

Un intervento necessario – spiega ancora Bocchino – perché la rete fognaria di Vasto Marina e San Salvo Marina è vecchia di quasi 45 anni e non è ‘più sufficiente a smaltire il quantitativo di rifiuti liquidi che vi vengono immessi, tenendo conto anche dell’incremento esponenziale della popolazione turistica durante la stagione estiva, oltre che l’apporto di acque bianche che vi vengono immesse in occasione degli eventi metereologici, oggi drammaticamente evidenti e attuali.

La suddetta rete fognaria – sottolinea il consigliere regionale della Lega nella sua risoluzione – conferisce i suoi contenuti nella struttura di depurazione che insiste nella zona di Montenero di Bisaccia (CB) che raccoglie anche i prodotti da depurare della zona industriale di San Salvo, realizzata anche essa all’epoca suddetta, e che nella stessa vengono conferiti quotidianamente prodotti liquidi da smaltire per diverse decine di autobotti, provenienti da diverse regioni.

Proprio per le ragioni su esposte, Bocchino evidenzia come ‘sia la condotta fognaria che il depuratore, abbiano bisogno di un poderoso intervento di manutenzione e di potenziamento, al fine di prevenire eventi sia dovuti alla insufficienza strutturale che alla vetustà degli stessi, oltre che agli eventi avversi, che metterebbero in grave difficoltà la salubrità di quel territorio e delle acque marine del litorale di Vasto e San Salvo, detentore della bandiera blu da diversi decenni, anche grazie alla presenza delle infrastrutture di che trattasi.

Di qui l’iniziativa di presentare una risoluzione in Commissione – chiosa Bocchino – per avviare un percorso che, secondo nostra consuetudine, possa dare risposte concrete ad una esigenza improcrastinabile.




ACQUIFERO GRAN SASSO scelta incomprensibile

Grazie al Prof. Gisonni per il lavoro svolto

Roma, 31 agosto 2023. “Siamo alle solite, l’Abruzzo non piace al governo. Viene da pensarlo viste le decisioni prese a Roma e le ricadute che le stesse hanno sui nostri territori. L’ultimo caso riguarda la nomina, tra l’altro tardiva, del nuovo Commissario per l’acquifero del Gran Sasso” la senatrice sulmonese affida ad un comunicato il suo disappunto per la sostituzione del Commissario Gisonni.

“Non sono in dubbio le qualità professionali e le alte competenze del dott. Caputi, ci mancherebbe. Si tratta di tempistica e opportunità. L’infrastruttura dà da bere a 800mila abruzzesi e negli ultimi due anni il lavoro svolto dal Commissario Gisonni è stato tanto difficile quanto encomiabile. Al prof. Gisonni va il mio personale ringraziamento per quanto fatto durante il suo mandato, lottando contro la ristrettezza dei tempi e la macchinosa lentezza della burocrazia italiana che ben conosciamo”.

Non manca una stoccata della senatrice sulmonese all’ex pentastellata Marcozzi, già candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione e oggi in Forza Italia: “Chi oggi esulta nei tg per la nomina fuori tempo massimo, cercando visibilità politica e ostentando un interesse finora mai mostrato per l’opera, dovrebbe ricordare che lo scorso anno ‐ più precisamente nel mese di luglio 2022 ‐ fu proprio il presidente Marsilio ad elogiare il lavoro di Gisonni dicendo testualmente “finalmente abbiamo le chiavi per arrivare alla soluzione del problema…L’attività della struttura commissariale è stata molto incisiva e il professor Gisonni ha rispettato l’impegno di arrivare nel giro di due anni a portare sul tavolo di confronto una seria ipotesi progettuale”.

“Quindi cosa fanno a Roma se per una volta una cosa in Abruzzo funziona? Semplice, fanno fuori chi l’ha messa a punto e la conosce meglio di altri”, continua polemica la senatrice.

“Personalmente, è ovvio, non ho nulla contro il nuovo Commissario Caputi. Sono però consapevole di quale enorme perdita di tempo sia un avvicendamento e un passaggio di consegne ai vertici della struttura in questo momento. Si poteva evitare di indugiare ulteriormente e lasciar terminare il lavoro a chi lo ha progettato e messo sul tavolo? Certamente sì. Ma a Roma e a qualcuno in Abruzzo non importa, anzi. Grazie al Prof. Gisonni e buon lavoro al nuovo Commissario”.




PROGRAMMI SPAZIALI GOVSATCOM E IRIS

Entro l’autunno l’UE dirà se gli investimenti verranno realizzati nel centro abruzzese del Fucino

“Grazie al governo Meloni e alla Regione Abruzzo, tra qualche settimana ci potrebbe essere una notizia molto importante per incrementare il ruolo scientifico e tecnologico del Centro spaziale Piero Fanti del Fucino in provincia de L’Aquila e per dare un ulteriore impulso all’economia abruzzese.

L’Unione europea potrebbe scegliere il prestigioso presidio scientifico per ospitare le infrastrutture terrestri del programma europeo Govsatcom e i centri di controllo del sistema di connessione sicura Iris, componenti essenziali del sistema spaziale internazionale”, così in una nota di Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.

“La candidatura del Centro del Fucino – spiega l’europarlamentare – è stata proposta a luglio scorso dal Governo italiano, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Abruzzo, nell’ambito dell’avviso pubblico della Commissione europea, rivolto ai Governi di tutti gli Stati membri. L’Italia ha scelto proprio il Centro spaziale abruzzese per la sua comprovata esperienza e le positive collaborazioni nel settore.

Se L’Unione europea riterrà valida la candidatura italiana, verrà garantita l’attivazione dei centri di controllo Iris nel territorio abruzzese per almeno 25 anni e ci sarà un’importante ricaduta occupazionale e notevoli vantaggi per le piccole e medie imprese coinvolte nel progetto.

L’intervento – specifica l’on. Gemma – prevede la costruzione di aree tecnologiche estese per circa settemila mq, in meno di due anni di lavoro, e un investimento totale di circa 73 milioni di euro a cui si aggiungono i costi di gestione stimati per circa 15 milioni di euro in 25 anni.

Se, come tutti ci auguriamo, la candidatura del Centro Spaziale del Fucino verrà accolta – conclude l’eurodeputata – sarà un grande risultato per il governo italiano, per la Regione Abruzzo e per l’intero sistema aerospaziale nazionale, inoltre verrà confermata la competenza, la solidità e l’affidabilità di una delle tante eccellenze presenti nelle regioni del Sud e nell’Italia intera”.