TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA VA PRESERVATA

Agrifood, Bocchino: volano di turismo, ma bisogna investire anche su innovazione e promozione delle biodiversità

Vasto,27 agosto 2023.Credo che la nostra tradizione enogastronomica sia fondamentale per la nostra regione, una tradizione che va preservata, ma dobbiamo anche investire sull’innovazione e sulla difesa e la promozione delle tante nostre biodiversità. Vantiamo eccellenze che vanno al di là della tradizione culinaria: non solo ci distinguono e ci caratterizzano, ma possono favorire un grande sviluppo nell’ambito turistico perché sempre più persone nel mondo si muovono dietro al turismo enogastronomico”.  Così il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino intervenendo venerdì sera a Pollutri, nella Riserva regionale Bosco di Don Venanzio, al prestigioso evento La Capanne e la piccola proprietà contadina coordinato dal presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco.

Nel corso dell’evento, al quale ha preso parte anche il sindaco di Pollutri Nicola Mario Di Carlo, si è parlato del riconoscimento Unesco della Pergola (Capanna) e dei significati connessi del turismo del vino e della valorizzazione enogastronomica del territorio, della sicurezza, della qualità alimentare, del mangiare sano e della riscoperta delle tradizioni.

“Sono convinta che la nostra regione abbia una marcia in più anche rispetto alle zone più blasonate del nostro Belpaese – spiega ancora Bocchino – È la regione verde d’Europa, abbiamo veramente tutto, perché oltre le eccellenze enogastronomiche, abbiamo il mare, la montagna, la collina. Possiamo sciare guardando il mare o andare al mare guardando la montagna innevata. Io, per esempio, quando parto per andare in consiglio regionale a L’Aquila la mattina, vedo davanti a me in un mix spettacolare ed emozionante la Maiella e, a destra, il mare. E credo che sia una cosa veramente impagabile”.

Bocchino ha sottolineato la bellezza della riserva che ha definito un posto meraviglioso e ringraziato il presidente Di Marco che preserva l’ambiente ed è sempre attento e presente, però lo fa con in intelligenza, una peculiarità che lo rende migliore degli altri, le autorità e il sindaco di Pollutri.

Sabrina Bocchino

Consigliera Regionale Lega Abruzzo




LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SULLA STRADA PARCO

La posizione del M5S

Pescara, 27 agosto 2023. “Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Il nostro impegno per le elezioni del prossimo anno, come Movimento Cinque Stelle Pescara, sarà quello di inserire, quale punto prioritario del programma amministrativo, la modifica del tracciato della Filovia, così come proposto nelle osservazioni al Masterplan Porta Nord e rigettate, senza la minima considerazione, dal centrodestra.

La Strada Parco è e deve restare la più grande piazza lineare della nostra città.

Esistono percorsi alternativi, come quello di via Caravaggio, in grado di garantire l’efficienza del servizio di trasporto pubblico e la salvaguardia di un luogo identitario della nostra città, unico asse interamente dedicato a pedoni e ciclisti.” commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




NUOVO COMANDO PROVINCIALE dei Carabinieri in via Rigopiano

Lo stato di abbandono e degrado del cantiere

Pescara, 27 agosto 2023.  È ancora ferma al palo la costruzione del nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri in via Rigopiano. Il cantiere di fianco al Parco dello Sport continua ad essere fermo e abbandonato nel degrado, costituendo più un disagio che un’opportunità per le vicine abitazioni di via Grotta del Cavallone e via Arapietra. Ricorderete infatti come il quartiere in questione acconsentì alla localizzazione della Caserma, prevista nell’area ex camping del lungomare sud, proprio per la forza dissuasiva riconosciuta all’Arma in quella zona compresa tra edifici sensibili come la stazione e l’ospedale.

La proposta di un nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri risale al 2001. Inizialmente per realizzare l’opera venne individuata l’area dell’ex camping sul lungomare di Porta Nuova. Una scelta contestata da residenti e ambientalisti al punto che si optò per modificarne l’ubicazione, realizzando caserma e alloggi nell’area dell’ex Monopolio di Stato in via Rigopiano, a seguito dell’acquisto del terreno di proprietà della società Fintecna da parte dell’amministrazione comunale a guida centrosinistra.

Il 6 luglio 2010 il Comune di Pescara cedette la suddetta area al Demanio ai fini della realizzazione del primo lotto del progetto. Gli interventi di rimozione della vecchia sede del Monopolio di Stato e di realizzazione del primo lotto – ovvero la palazzina destinata ad ospitare 16 alloggi dei Carabinieri – iniziarono ufficialmente nel novembre dello stesso anno. A distanza di quasi 13 anni è stata completata solo una parte dei lavori previsti, e non sono state poche le segnalazioni e le denunce di atti vandalici registrate, compresi furti di rame nel cantiere.

Nel corso di questi anni ho provveduto in più occasioni e con ogni mezzo a sollecitare l’Agenzia del Demanio competente e il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche per il completamento della palazzina in questione. Le ultime due Pec da me inviate risalgono allo scorso 16 maggio.

Il Provveditorato mi ha risposto informalmente che, compatibilmente con i bandi del PNRR, per il mese di settembre dovrebbe essere pubblicato il bando per i lavori di completamento degli alloggi dei Carabinieri, il cui costo dovrebbe aggirarsi sui 1.800.000,00 € (una cifra da sommare ai 2.1000.000,00 € spesi per la prima dei lavori effettuati, riassumibili nella costruzione dello scheletro che oggi si staglia in via Rigopiano). Non posso però non sottolineare come già in un’occasione precedente, precisamente in una lettera del 22 ottobre 2020, vennero annunciati lavori per il primo semestre 2021 poi mai iniziati. Per cui occorre tenere alta la guardia, specie a livello istituzionale. Comune e Regione dovrebbero infatti dimostrare maggiore interesse.

Più solerte nel dare risposte è stata l’Agenzia del Demanio, che a soli tre giorni dalla mia richiesta ha fatto sapere come per il progetto definitivo del nuovo Comando Provinciale dei Carabinieri sia stato necessario recepire i nuovi disposti normativi e le nuove linee di indirizzo in materia di efficientamento energetico e di sostenibilità ambientale. Condizioni che hanno costretto i progettisti ad una revisione del progetto, prospettando per fine giugno 2023 il deposito dello stesso, cui dovrebbe seguire la condivisione con il Comune di Pescara e la successiva conferenza di servizi.

Questa volta, dunque, la svolta dovrebbe essere davvero vicina, ma i lunghissimi tempi trascorsi mi inducono a restare vigile e a sollecitare una maggiore attenzione da parte di Comune, Regione e parlamentari abruzzesi.

L’intera zona dell’ospedale attende con ansia l’operatività dell’intera struttura per disincentivare gli episodi di microcriminalità che ogni giorno la portano alla ribalta sui quotidiani locali. La presenta costante dell’Arma dei Carabinieri costituirà infatti un ottimo deterrente per malintenzionati e delinquenti.

Antonio Blasioli

Consigliere Regionale Pd




SUBITO I LAVORI A PALAZZO DE STERLICH

L’Itc Marconi e l’area vestina non possono più attendere. Provincia e Comune di Penne facciano chiarezza invece di diffamare chi denuncia gli inconcepibili ritardi

Pescara, 26 agosto 2023. A poco meno di un anno di distanza dall’ultimo sollecito e dalle conseguenti risposte piccate dell’amministrazione pennese, ci preme tornare sulla situazione relativa a Palazzo De Sterlich, già sede dell’Itc Marconi di Penne, chiuso dal 2017 a seguito della combinazione di terremoto e forti nevicate.

Una chiusura che suona incomprensibile, visto che le risorse – pari dapprima a circa 2 milioni di euro, poi diventati 3 -, sono a disposizione della Provincia di Pescara dal 2017, col risultato che l’intera comunità scolastica continua ad essere ospitata nel Must (Modulo ad Uso Scolastico Temporaneo) – una soluzione tampone che ha permesso alla scuola di andare avanti e addirittura incrementare il numero degli studenti e degli indirizzi di studio – e i cittadini sono ancora costretti a prestare attenzione alla caduta delle tegole, dopo l’episodio occorso nel settembre 2022.

Quando nel febbraio 2020 denunciammo i ritardi nell’approvazione dello studio di fattibilità (approvato dalla Provincia solo nel settembre 2020, a distanza di tre anni dall’arrivo dei fondi), il centrodestra pennese replicò rassicurando l’opinione pubblica,  mettendo in risalto la loro capacità di ottenere un milione di euro in più e accusandoci letteralmente di “blaterare”.

Nell’aprile 2022, ovvero due anni dopo la nostra prima denuncia pubblica, ponevamo invece l’accento sui ritardi accumulati dalla Provincia nell’affidamento della realizzazione del progetto, per il quale era trascorso un anno, dall’aprile 2021 al marzo 2022. Ci risposero che la responsabilità era dell’Anac, che i lavori sarebbero partiti tra fine 2022 e inizio 2023, e ovviamente che le nostre denunce erano “bufale”.

L’ultima delle risposte piccate la ottenemmo quasi un anno fa, nel settembre 2022, quando il Consigliere Provinciale e Assessore Comunale Camplese spiegò come “a breve” sarebbero stati appaltati i lavori.

Fatto sta che, dal marzo 2022, del progetto in questione si sono perse le tracce, nonostante sia stato affidato per 85mila euro a fronte di un prezzo base di 222mila. Ad oggi, infatti, non ci risulta essere stato approvato, e nemmeno depositato presso gli uffici della Provincia. 

Pensare che a sei anni di distanza dallo stanziamento dei primi due milioni di euro non ci sia ancora il progetto, necessario alla gara per l’affidamento dei lavori, ci sembra davvero assurdo.

Evidentemente in questi anni non eravamo noi a parlare a sproposito e a diffondere fake news. 

Ci auguriamo che, almeno questa volta, la Provincia e il Comune di Penne possano lasciare da parte le risposte piccate ed entrare finalmente nel merito, spiegando con trasparenza a noi, ai cittadini di Penne e alla comunità scolastica dell’Itc Marconi, le motivazioni alla base di questi inconcepibili ritardi.

Ritardi che oltretutto danneggiano non solo Penne ma l’intera area Vestina, che per combattere lo spopolamento ha bisogno senza dubbio di scuole sicure ed efficienti. Senza dimenticare un altro aspetto: siamo sicuri che, alla luce dell’alto tasso di inflazione e dell’aumento del costo delle materie prime, i 3 milioni stanziati saranno ancora sufficienti per la messa in sicurezza di Palazzo De Sterlich? Chi risponderà di questo aggravio di spesa che con ogni probabilità ricadrà sulle tasche dei contribuenti?

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, Segretario Pd del Circolo di Penne




VICINANZA ALLA VITTIMA DI STUPRO

La Conferenza delle Donne Abruzzo e lo stupro di Palermo del 7 luglio

Pescara, 25 agosto 2023. Anche la Conferenza delle Donne Democratiche Abruzzo dimostra vicinanza alla vittima di stupro avvenuto lo scorso 7 luglio a Palermo, e alle giovani cugine che da quando si apprende dai giornali di oggi sono rimaste vittime di una violenza di gruppo ugualmente detestabile, esprimendo indignazione, amarezza e preoccupazione per l’accaduto. 

Di fronte ad ennesimi accadimenti simili, non possiamo non fare una riflessione corale e più ampia, su come tutto questo sia potuto accadere ma soprattutto su come evitare che avvenga nuovamente. 

Riteniamo sia fondamentale non solo rafforzare le leggi, introducendo il concetto di “consenso” all’intero dei testi legislativi, fondamentale per comprendere appieno il reato stesso e ben spiegato nell’articolo 36, paragrafo 2 della Convenzione d’Istanbul,  – sottoscritta dall’Italia nel 2013 ricordiamo – ma anche fornire strumenti adeguati alle forze dell’ordine, rafforzare i centri antiviolenza e soprattutto iniziare ad introdurre, urgentemente, un’educazione sentimentale, sessuale e del rispetto sin dalle scuole primarie che coinvolga anche i genitori, al fine di prevenire azioni violente a discapito delle donne.

Il sistema patriarcale in cui viviamo, che considera le donne come oggetto di proprietà del maschile deve essere infatti decostruito sin da piccoli, al contempo coinvolgendo le altre generazioni ugualmente responsabili del cambiamento sociale a cui dobbiamo tendere e per cui dobbiamo lavorare.

Conferenza Donne Democratiche Abruzzo




IL CONSIGLIERE BLASIOLI IN VISITA ISPETTIVA

Al Distretto Asl di Pescara Nord ritardi di oltre quattro mesi nella refertazione delle mammografie a causa della mancanza di personale preposto, questa non è prevenzione

Pescara, 24 agosto 2023. Questa mattina mi sono recato in visita ispettiva presso il Distretto sanitario di base Pescara Nord a seguito delle segnalazioni di alcuni utenti che lamentavano ritardi di oltre 4 mesi nel rilascio dei referti relativi agli screening di prevenzione oncologica, specificamente ad una mammografia.

Il carcinoma mammario costituisce la prima causa di decesso per tumore tra la popolazione femminile. Da qui l’importanza di sottoporsi allo screening a cadenza biennale, che è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, e a cui si può accedere o mediante lettera di invito recapitata per posta o tramite adesione volontaria, contattando l’ufficio preposto via mail (screeningoncologici@asl.pe.it) o telefono (0854253939, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 14).

Da protocollo seguito in tutta Italia, al fine di una maggiore garanzia per i pazienti, gli esami vengono refertati da due radiologi indipendenti l’uno dall’altro. A dilatare l’attesa del riscontro sembra essere proprio il tempo che intercorre tra la prima e la seconda refertazione, mentre stando alle linee guida la risposta dovrebbe pervenire il più velocemente possibile, in genere a distanza di circa 40 giorni dall’esame.

Anche perché, trattandosi di prevenzione, le tempistiche sono fondamentali, in quanto una diagnosi precoce vuol dire aumentare sensibilmente le possibilità di guarigione, al contrario una diagnosi tardiva può determinare l’inoperabilità del tumore. A ricordarlo è la stessa Asl nelle varie campagne di sensibilizzazione promosse, utilizzando lo slogan “10 minuti ogni 2 anni per vivere una vita più serena”, malgrado poi nella realtà dei fatti il rilascio dei referti si tramuti in una lunga odissea.

I ritardi, che nella Asl di Pescara – ribadiamo – superano i quattro mesi, non sono ovviamente imputabili al personale che, come ho potuto constatare di persona, si prodiga alacremente nella gestione dei pazienti, seguendoli lungo l’intero iter previsto –  che va dalle lettere di sensibilizzazione alla mammografia, agli esami di approfondimento richiesti in caso di esito dubbio, fino alla sala operatoria per le diagnosi di tumore – e instaurando un rapporto di fiducia che sfocia spesso nel rilascio da parte dei medici del numero di telefono privato. Una dedizione encomiabile con cui a volte si riesce persino a sopperire alle evidenti difficoltà organizzative.

Oggi, infatti, abbiamo scoperto che i ritardi sono invece dovuti alla mancanza di radiologi esclusivamente dedicati all’attività di screening. Una carenza che si protrae da mesi, ma che in precedenza era in parte attenuata dalla disponibilità di un paio di radiologi – andati in quiescenza e mai sostituiti – che in determinate giornate si dedicavano allo screening oncologico in aggiunta alle altre mansioni. I radiologi, infatti, devono barcamenarsi tra Uoc di radiologia, Pronto soccorso e screening, turni massacranti che non a caso hanno indotto negli ultimi mesi due professionisti a fuggire dal pubblico ed impiegarsi nella sanità privata, aggravando ulteriormente la situazione e facendo sì che, a fronte dei 10 minuti richiesti alle pazienti, il referto non arrivi neanche a distanza di 4 mesi dall’esame a causa della carenza delle professionalità preposte alla refertazione. Una criticità che oltretutto vanifica la funzione stessa dello screening, ovvero la prevenzione del tumore più diffuso tra le donne.

Abbiamo ricevuto rassicurazioni per cui la situazione dovrebbe migliorare tra settembre e novembre, ma ci chiediamo come sia stato possibile tralasciare questo servizio di fondamentale importanza e perché non si sia intervenuti prontamente per garantire personale di radiologia dedicato.

La situazione va assolutamente chiarita. Presenterò una interpellanza in Consiglio regionale per chiedere se quanto accaduto a Pescara si stia verificando anche in altre AA.SS.LL regionali e capire come sia stato possibile impiegare tutto questo tempo per sopperire alla mancanza di personale. Continuerò inoltre a monitorare la situazione, con l’augurio che a distanza di un paio di mesi il servizio possa diventare finalmente efficiente, considerato il ruolo cruciale che l’attività di prevenzione riveste nell’ottica della riduzione del tasso di mortalità. Già a settembre mi recherò nuovamente al distretto per verificare la presa di servizio di un nuovo radiologo nella UOSD di screening.

Il Consigliere Regionale Pd

Antonio Blasioli




LE QUESTIONI DI ORDINE PUBBLICO

Siamo Alba chiede l’istituzione di un tavolo programmatico

Alba Adriatica, 22 agosto 2023. Dopo quanto accaduto nell’ultimo periodo sul nostro lungomare non per ultimo la rissa di sabato notte che ha dovuto richiamare l’intervento di pattuglie delle forze dell’ordine oltre ad alcune ambulanze, si rimane basiti per come l’amministrazione comunale possa rimanere in silenzio come quasi volesse nascondere la polvere sotto il tappeto.

Siamo sempre stati e continuiamo ad essere disponibili per un confronto immediato teso a proporre possibili soluzioni per garantire un maggiore livello di sicurezza. Noi del gruppo consigliare Siamo Alba avvertiamo l’impellenza di istituire un Tavolo Programmatico per Questioni di Ordine Pubblico; un passo significativo verso la promozione della sicurezza della nostra comunità attanagliata dalle risse di baby gang che si registrano, purtroppo, sempre più frequentemente.

Il Tavolo Programmatico per Questioni di Ordine Pubblico che intendiamo proporre al Sindaco e all’Assessore al Turismo, in primis, consiste in un gruppo selezionato di esperti, rappresentanti delle forze dell’ordine, delle istituzioni locali, degli enti governativi e della società civile. L’obiettivo principale di questo tavolo è affrontare le questioni relative alla sicurezza pubblica, collaborando per sviluppare strategie e soluzioni innovative.

Tra gli argomenti da affrontare al Tavolo Programmatico proponiamo:

– Analisi dello status quo in materia di criminalità e disordini pubblici;

– Sviluppo di strategie per migliorare la prevenzione e il controllo dell’ordine pubblico anche attraverso un sistema dinamico e funzionante del sistema di videosorveglianza sempre nel rispetto della legge sulla privacy, rivedendo se necessario ed ove possibile l’attuale Regolamento Comunale;

-Promozione della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale;

– Allocazione di risorse aggiuntive per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine per la gestione dell’ordine pubblico anche attraverso il potenziamento dell’organico della Polizia Locale;  

– Creazione di iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza. L’istituzione di questo Tavolo Programmatico sottolinea il nostro impegno continuo per garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i cittadini. Crediamo che un approccio collaborativo sia fondamentale per affrontare le sfide attuali e future legate a questa tematica. Siamo ansiosi di vedere i risultati positivi che potranno emergere da questa iniziativa e di condividere ulteriori aggiornamenti con la comunità nei prossimi giorni.

Il gruppo consiliare Siamo Alba




PERDONANZA e politica

Fina: “Presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministero della Cultura”

L’Aquila, 21 agosto 2023. “L’Amministrazione comunale dell’Aquila fa parlare della Perdonanza più per le polemiche che sta generando che per la grandezza dell’evento, il quale dovrebbe avere una risonanza internazionale e, invece, si perde in una gestione non all’altezza – così in una nota il Senatore del PD Michele Fina – la decisione in merito all’installazione del palco nei pressi della Basilica di Collemaggio fa registrare, da giorni, proteste e indignazione. Siamo di fronte, non solo a scelte logistiche e organizzative, ma piuttosto allo svelamento di un approccio nei confronti di un appuntamento tanto importante: si mette al primo posto la mondanità dell’evento e poi il messaggio universale di Celestino, fino al punto di mortificare la Basilica e la sua facciata.

Dentro questa riflessione la grave decisione di allestire il palco dei concerti a ridosso di una delle facciate monumentali più belle del mondo è solo l’elemento che chiarisce quale cultura di governo e quale sensibilità anima i decisori politici. E d’altronde anche la Sovrintendenza alle belle arti, nel rilasciare l’autorizzazione ‘a condizione‘ per il montaggio delle strutture ha sentito l’esigenza di precisare come sia necessario attenersi ’ad un uso dello spazio sacro e monumentale della Basilica di Collemaggio dedicato alle sole celebrazioni religiose, sotteso anche all’iscrizione del rito della Perdonanza Celestiniana, nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità’”.

“Ripartendo proprio da questo autorevole richiamo e per fare piena chiarezza sull’iter tecnico amministrativo, a supporto della decisione politica, che ha determinato la realizzazione delle infrastrutture di pubblico spettacolo, depositerò nei prossimi giorni un’interrogazione al Ministro della Cultura. Lo ritengo un contributo utile affinché ogni decisione, e ogni connessa responsabilità, non restino celate dietro la procedura burocratica, ma abbiano l’ulteriore vaglio di un chiarimento istituzionale aperto e trasparente a disposizione della città e della sua pubblica opinione”.




SANITÀ e Corte dei Conti

Marinelli (PD) “Giudizio pesante ma noto: la gestione della sanità di Marsilio e Verì è un completo fallimento”

Pescara, 21 agosto 2023. “Come il Partito Democratico abruzzese sostiene e denuncia da anni e come le cittadine ed i cittadini abruzzesi sanno molto bene, la Sanità in Abruzzo è in crisi profonda. Zero programmazione, prestazioni in calo, liste di attesa lunghissime, buchi di bilancio che lievitano.

La sezione regionale della Corte dei Conti nella sua relazione allegata al rendiconto della Regione Abruzzo afferma che il passivo del risultato di esercizio è lievitato dai 72.145.213 euro del 2021, ai 169.590.509 euro del 2022. Inoltre, certifica il costo della mobilità passiva che porta e porterà sempre più donne e uomini residenti in Abruzzo a curarsi fuori regione: a fronte dei 79.769.762 euro incassati dalle Asl per pazienti che vengono a curarsi in Abruzzo, le prestazioni invece offerte ai pazienti abruzzesi che sono andati a curarsi fuori regione sono più del doppio, pari a 165.454.069 di euro. La propaganda della destra è smentita dai fatti e dai numeri. Ora bisogna invertire totalmente marcia, con programmazione investimenti, capitale umano, digitalizzazione, con una sanità di cura e di prossimità per i cittadini”.




BEACH VOLLEY a Vasto

La tappa Campionati italiani

Vasto, 21 agosto 2023.Quando bisogna fare quadrato per un evento importante per il nostro territorio si riesce sempre a portare a casa il risultato e per me è motivo d’orgoglio aver contribuito a realizzare a Vasto la tappa del campionato italiano di beach volley” lo dichiara il consigliere regionale Sabrina Bocchino intervenendo alla presentazione ufficiale della manifestazione che porterà in città 168 atleti, raggruppati nel massimo numero di coppie possibili, provenienti da tutti Italia che si disputeranno la tappa nell’arena del Lido Acapulco con 650 posti a sedere nei giorni da 25 a 27 agosto.

“È un evento importantissimo – dice il consigliere regionale della Lega – l’ennesimo che abbiamo portato a Vasto e nella nostra zona. L’anno scorso i campionati europei di pallavolo under 20, la tappa del Giro d’Italia, che ha fatto conoscere Vasto e la Costa dei Trabocchi a livello internazionale, la Coppa Italia di Beach Soccer”.

“Quando Vito Fiorillo, Giorgio Amorosi e Massimo Di Risio mi hanno sottoposto il progetto l’ho subito condiviso e mi sono adoperata con l’assessore regionale allo Sport Mario Quaglieri che non ha fatto alcuna fatica a sposarlo convinto della bontà del nostro evento. Insieme, grazie al pieno sostegno della Lega e del centrodestra, siamo riusciti a reperire un contributo di ben 25 mila euro per la realizzazione di questa manifestazione di rilievo nazionale. Credo – ha chiarito il consigliere regionale dell’ufficio di Presidenza all’Emiciclo – che l’apporto della Regione Abruzzo per quanto riguarda la visibilità del mondo dello sport e del mondo del turismo del nostro territorio sia stato veramente importante e questo nuovo impegno ne rappresenta una ulteriore prova tangibile. Sono certa che avremo ancora tante altre cose belle da fare per Vasto e per la nostra regione.”

“Mi ha fatto davvero piacere vedere tanti ragazzi e tanti giovani che fanno sport questa mattina – chiosa la Bocchino – giovani che hanno scelto una vita sana e per i quali l’evento del prossimo weekend può rappresentare un ulteriore momento educativo per quel senso civico e la disciplina che fare sport sa trasmettere e che potranno toccare con mano osservando i grandi campioni del beach volley italiano allenarsi e gareggiare a Vasto.”

Un impegno, quello regionale, molto apprezzato dai presenti, dal Comitato organizzatore ai rappresentanti di FIPAV Fabio Galli (Responsabile Beach Volley Fipav), Chiara Di Iulio (Consigliere Federale) e Fabio Di Camillo (Presidente Fipav Abruzzo).




CENTRO SINISTRA AMPIO ED UNITO

Giulianova, 21 agosto 2023. Come è noto, la coalizione di centro sinistra ha incontrato (e sta incontrando) una serie di ostacoli, sia in riferimento al coinvolgimento di alcune forze politiche, sia in riferimento alle modalità con cui arrivare a scegliere un candidato sindaco e a definire un programma.

Vorremmo, tuttavia, che si tornasse alle origini del percorso avviato. Vorremmo che riuscissimo tutti a riscrivere con responsabilità la gerarchia dei problemi che abbiamo davanti e, in ragione di questa, decidere. Ebbene, al vertice di tutti i problemi c’è una città brutalmente usata da un gruppo di potere che oggi sventuratamente governa Giulianova.

L’effetto di questo stato di cose è che il futuro di questa città è cupo e certamente segnato da una profonda fase regressiva. Come vogliamo affrontare questo problema? La destra ha, in questi anni di amministrazione, ramificato la sua influenza, ha creato una “narrazione” per cui la città cresce perché fa feste. Ha generato un sistema di clientele diffuso e capillare. Cosa fare, allora, per contrastarla, per provare a vincere le prossime elezioni amministrative e restituire a Giulianova un governo che si occupi dell’interesse pubblico, del futuro della città e dei suoi cittadini?

È utile che i progressisti continuino a dividersi? Noi chiediamo un atto di resipiscenza e di tornare a riunirci, tutti insieme, TUTTI, da Unione Popolare al PD, passando per il M5S, Europa Verde, NOS, PSI e CG.

È necessario condividere un patto politico che metta al primo punto Giulianova e la sua liberazione da questa destra. Giulianova non vive una condizione di normalità democratica. Qui (come nel Paese) non c’è una destra liberale con cui è possibile stabilire un confronto democratico che renda la competizione per il governo un fatto ascrivibile alla fisiologia della democrazia.

In queste auspicabili condizioni, il confronto all’interno dei progressisti avrebbe senso e potrebbe portare anche a divisioni. Non ci troviamo, tuttavia, in queste condizioni. Tutte le forze progressiste, ambientaliste e di sinistra hanno il dovere di ritrovarsi attorno ad un valore fondamentale, quello di liberare la città. Non riuscire a perseguire questo obiettivo ci metterebbe di fronte ad una responsabilità che avrebbe la dimensione e lo spessore di una “responsabilità storica”. Per questo, chiediamo con forza di tornare a riunirci, di condividere patto per città; di dire a chiare lettere ai giuliesi che i progressisti, gli ambientalisti, gli uomini e le donne della sinistra giuliese sono uniti, per sconfiggere la destra e dare a Giulianova il futuro di sviluppo e di equità che merita.




SALVINI TOGLIE AL SUD PER DARE AL NORD!

Teramo, 19 agosto 2023. Sulla scia lasciata da Calderoli e dal suo disegno di legge sull’autonomia differenziata, che spacca il Paese per affossare le regioni del meridione a tutto vantaggio di quelle del settentrione, Salvini recupera il suo antico cavallo di battaglia, prima il nord!

Il leghista padano, con buona pace dei leghisti nostrani, toglie 2,5 miliardi già stanziati per il sud e li trasferisce al nord.

In particolare, cancellati i finanziamenti per la linea ferroviaria Roma-Pescara nella tratta interporto d’Abruzzo-Chieti-Pescara per 568 milioni di euro e nella tratta Sulmona-Avezzano per 277 milioni di euro.

Gli abruzzesi derubati di 845 milioni, che vengono dati alle regioni del nord!

Una operazione di trasferimento di soldi dal sud al nord che ha come unico paradossale effetto quello di impoverire i lavoratori delle regioni del mezzogiorno (togliendo lavoro e salari), senza minimamente incidere sui lavoratori delle regioni beneficiate dal furto del ministro leghista. Una operazione, quella di Salvini, ad esclusivo vantaggio delle grandi imprese legate a doppio filo con le regioni amministrate dalla Lega.

Il Presidente Marsilio cosa dice di questo furto subito dalla nostra regione?

La miserabile campagna antimmigrazione, lo specchietto per le allodole del ponte sullo stretto non basteranno a coprire la vergogna del furto subito.




PARTE LA MOBILITAZIONE sul salario minimo

Raccolta firme in tutta la Regione. Marsilio firmi nostra proposta

Pescara, 14 agosto 2023. Le parole lavoro e povero non possono stare nella stessa frase. Più di tre milioni e mezzo di persone in Italia beneficerebbero della proposta di legge unitaria delle opposizioni sul salario minimo, che rafforza la contrattazione collettiva e fissa il salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora.

Il Governo sta prendendo e perdendo tempo, evocando argomenti pretestuosi per rinviare la discussione, senza dare alcuna risposta. Il Pd Abruzzo partecipa con grande forza alla raccolta firme per l’istituzione del salario minimo. Il lavoro povero non va in vacanza e per questo noi saremo in campo da subito, durante le nostre feste dell’unità e le nostre iniziative politiche e allestendo banchetti nelle nostre sedi e nelle piazze.

Non ci fermeremo fino a che il Governo non darà una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori sottopagati di questo Paese. Vorremmo sapere anche che cosa ne pensa Marsilio, visto che naturalmente il problema riguarda anche l’Abruzzo. Lo invito personalmente a venire a firmare la nostra proposta. In alternativa venga a spiegarci come sia accettabile che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche nella nostra Regione, percepiscano un salario che non permette loro di vivere in una condizione di dignità.

Daniele Marinelli, segretario regionale Pd Abruzzo




PRIMO GIORNO DI CHIUSURA per le Naiadi

Gli esponenti del Pd regionale e comunale pretendono soluzioni immediate

Pescara, 12 agosto 2023. Questa mattina il consigliere regionale Antonio Blasioli, i Gruppi Consiliari del Pd comunale di Pescara e Montesilvano e la lista Sclocco Sindaco si sono ritrovati dinanzi alle Naiadi in occasione del primo giorno di chiusura dell’impianto. Una data simbolo che testimonia il totale fallimento della Giunta regionale, che con il Presidente Marsilio e il Presidente del Consiglio Sospiri avevano più volte offerto rassicurazioni sul fatto che le piscine non avrebbero mai chiuso.

Nulla di più falso. Le piscine coperte infatti sono inaccessibili al pubblico addirittura dal 12 luglio, quella olimpionica dal 4 agosto, mentre stamane si è giunti alla serrata generalizzata, oltretutto con quasi tre settimane di anticipo rispetto alla scadenza dell’attuale gestione della società Pretuziana, fissata per il 31 agosto.

Malgrado la gravità della situazione, di cui più volte ci siamo fatti carico sollecitando la Giunta regionale a muoversi per tempo, si continua a brancolare nel buio. Ad oggi è da scartare qualsiasi ipotesi di gestione provvisoria, dato che le stesse associazioni che hanno mollato prima del tempo hanno dichiarato a mezzo stampa di non essere interessate alla proroga dell’affidamento, a meno che la Regione non si faccia carico della totalità delle spese.

Inoltre, il rinvio al 18 settembre della scadenza dell’avviso per la gestione pluriennale dell’impianto natatorio – ovvero oltre il termine dell’attuale affidamento (31 agosto) e a distanza di ben 48 giorni dalla scadenza inizialmente stabilita (31 luglio), quando non pervennero offerte – la dice lunga sulla mancanza di dialogo tra Regione Abruzzo e ARIC, l’agenzia che cura il bando. Perché a questo punto non anticipare la scadenza a fine agosto e avviare, nel caso in cui anche questa volta non dovessero arrivare proposte, un dialogo diretto con quei soggetti che avevano mostrato interesse, tra cui l’Università D’Annunzio?

L’impianto natatorio riveste un ruolo cruciale per il territorio e meriterebbe investimenti ingenti in materia di efficientamento energetico, interventi che tuttavia non sono mai stati presi seriamente in considerazione dalla Regione Abruzzo, che ha preferito utilizzare le risorse per finanziare il ritiro del Napoli calcio.

Nel frattempo, i dipendenti non percepiscono lo stipendio da aprile e vivono ormai in uno stato di incertezza perenne, accresciuta da frustrazione e disillusione, dato che lo scorso 14 dicembre, a seguito di una manifestazione in Piazza Unione, avevano ricevuto ampie rassicurazioni sulla continuità dell’impianto e dei livelli occupazionali.

Tutti i rappresentanti del Partito Democratico, sia in Regione che nei Comuni di Pescara e Montesilvano, si impegnano a presentare risoluzioni e ordini del giorno nel tentativo di scuotere i sindaci che finora sono rimasti colpevolmente silenti.

Le Naiadi sono una realtà importante per lo sport e il turismo abruzzese e non lasceremo che abbiano questo triste epilogo.




PERICOLO PER I PEDONI. Piazza Garibaldi ancora senza segnaletica

La denuncia del m5s

Pescara, 12 agosto 2023. In una conferenza stampa al fianco di cittadini e residenti, il Movimento 5 Stelle torna a denunciare la situazione di abbandono che Piazza Garibaldi, nel centro storico cittadino, vive da più di tre mesidopo che l’intera zona era stata interessata dal rifacimento degli asfalti per il passaggio del Giro d’Italia, senza che poi fosse ripristinata la segnaletica stradale.

“Da troppo tempo ormai mancano strisce pedonali, corsia degli autobus, pista ciclabile, delimitazioni dei parcheggi, case avanzate – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – un’incuria che condanna una zona così nevralgica della città ad una situazione di confusione e pericolosità, costringendo ogni giorno centinaia di cittadinia non poter neppure attraversare la strada in sicurezza. Una situazione ormai insostenibile soprattutto per chi vive condizioni di disabilità che amplificano ancor di più il disagio di dover utilizzare una strada in un contesto di totale insicurezza”.

La denuncia era già arrivata nei mesi scorsi in Consiglio Comunale, con due interrogazioni urgenti del Movimento 5 Stelle che solo ora hanno destato, con settimane di ritardo, un commento da parte della Giunta Masci.

“Una risposta che arriva solo nei giorni scorsi – proseguono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – e che, a distanza di tre mesi dagli interventi, ha il sapore di una presa in giro quando si legge che < il ripristino della segnaletica orizzontale sarà effettuato quanto prima >. Una risposta emblematica di quale sia il livello di disinteresse da parte di questa amministrazione verso il tema delle manutenzioni stradali, una piaga in tante zone della nostra città”.

Nella risposta all’interrogazione, infatti, si legge come il costo di tutti gli interventi fatti in occasione del Giro d’Italia sia di 330.000 euro, a fronte di un contributo regionale di soli 150.000 euro che espone, quindi, il Comune di Pescara ad un impegno di spesa consistente per integrare la somma necessaria.

“Somma che con tutta probabilità – aggiungono Alessandrini, Sola e Di Renzo – sarebbe stato più opportuno indirizzare verso le tante strade che, ancora oggi, necessitano davvero di interventi importanti. Sono centinaia le segnalazioni che arrivano quotidianamente da ogni parte della città, dal centro alle zone più periferiche, che denunciano buche, strade e marciapiedi dissestati, carenza di manutenzione ordinaria. E invece ancora una volta, si è scelto di investire capitali importanti solo per interventi di facciata, asfaltando strade in condizioni sicuramente non emergenziali ma attenzionate solo perché protagoniste del Giro d’Italia, continuando ad ignorare invece le esigenze reali segnalate dal territorio. Continueremo a farci portavoce di tutte le denunce dei cittadini – concludono i consiglieri pentastellati – fin quando non saranno garantiti dovunque tutti gli interventi necessari per ripristinare quantomeno le condizioni minime di sicurezza e di decoro, a cominciare da Piazza Garibaldi”.




IL BILANCIO DI UNA POLITICA FALLIMENTARE

L’amministrazione comunale di Atri del duo Astolfi-Ferretti ha approvato il bilancio 2023, assumendo di avere garantito tutti i servizi senza aumentare le tasse e ribadendo l’inesistenza di nuovi debiti fuori bilancio.

A cura del Gruppo Consiliare Alleanza Civica

Atri, 8 agosto 2023. Tuttavia, questa è solo “pubblicità ingannevole”, l’ennesima abile bugia, che serve esclusivamente a nascondere alla collettività atriana le seguenti criticità:

●             deficit cronico di liquidità;

●             reiterato ricorso all’anticipazione di cassa e criticità dei flussi di cassa;

●             ricorso indiscriminato al prelievo dal fondo di riserva;

●             continuo e costante ricorso ai mutui e all’indebitamento dell’ente;

●             debiti fuori bilancio conclamati seppur non ancora accertati;

●             mancato aggiornamento dell’inventario dei beni mobili ed immobili;

●             irregolarità contabili e finanziarie, oltre che inadempienze segnalate anche dalla corte dei conti;

●             presunto disavanzo di amministrazione;

●             violazione dei parametri di deficitarietà.

In realtà, le tasse non sono aumentate solo perché le aliquote sono già ai massimi livelli consentiti nel nostro ambito territoriale.

Sono gli stessi organi preposti, sovracomunali e super partes, a descrivere in maniera cruda ed essenziale l’incapacità amministrativa del duo Astolfi-Ferretti che ha impoverito gravemente la nostra Città e il suo territorio.

Tutti questi dati stanno portando l’ente ad attivare quantomeno la procedura di riequilibrio con le conseguenze di legge e le evidenti responsabilità politiche ed amministrative degli ultimi 15 anni.

Mentre, nella totale assenza di soluzioni politiche lungimiranti, l’unica soluzione per sopperire alle denunciate criticità contabili, suggerita dal dirigente del settore nella propria relazione, è sempre la stessa: la vendita, o meglio la svendita, del patrimonio immobiliare dell’ente e il taglio dei servizi.

La svendita del patrimonio significa umiliare il frutto del sacrificio di secoli di atriani a vantaggio di quattro privati che acquistano così, a buon mercato, beni importanti in luoghi strategici a discapito della collettività che perde potenziali luoghi di aggregazione, cultura, solidarietà sociale.

Tagliare servizi di ogni genere alla popolazione significa gravare direttamente o indirettamente sulle spalle dei più deboli. Se si tagliano servizi, gli unici a rimetterci sono i più poveri, i disabili, gli anziani, tutti i più deboli perché, alla fine della trafila, alla fine dello scaricabarile sociale, tutto ricade inevitabilmente, direttamente o indirettamente, su chi è debole.

Questa è la macelleria sociale che il centrodestra non si fa scrupoli ad attuare a tutti i livelli dal governo, alle regioni fino ai comuni.




INTERRAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA ROSETO – SILVI

La Provincia coordinatrice del progetto

Teramo, 8 agosto 2023. “Dalle visioni alle idee. Dalle proposte ai progetti. Nella mattinata di oggi, ho ricevuto dalla delegazione di IV Pineto con il Coordinatore provinciale Luciano Monticelli il documento conclusivo, che sintetizza idealmente il lavoro dell’incontro svoltosi venerdì scorso, 4 agosto, proprio a Pineto, sull’interramento del tratto ferroviario compreso tra i Comuni di Silvi e Roseto degli Abruzzi.

L’Amministrazione Provinciale è pienamente disponibile, debitamente supportata dal Comitato promotore, a farsi carico del coordinamento di questa decisiva azione di rilancio dei territori.

Un’azione che sarà nostro preciso impegno rendere, sempre di più, figlia di una reale opera di concertazione e ascolto delle comunità coinvolte, chiamate non solo a valutare un’idea progettuale ambiziosa, ma anche a ripensare gli orizzonti urbani del loro vivere.

Mi piace, ad esempio, immaginare quale grande sfida sia per quelle stesse comunità, la ridefinizione delle aree di risulta, ovvero di quelle nuove cerniere territoriali, e urbanistiche, che ricuciranno aree non più divise dai binari, ma da quegli stessi binari servite.

Si tratta di una sfida importante, di una vera e propria costruzione di un’idea diversa, che investe non solo le scelte del nostro presente, ma anche e soprattutto le vite quotidiane di chi vivrà il futuro di quei luoghi.

La Provincia non farà mancare la sua spinta propulsiva, il suo impegno ad ogni livello, tanto nel coordinamento, quanto – soprattutto, nella costruzione di quella condivisa partecipazione che è la base stessa di uno straordinario progetto di riqualificazione.”

Camillo D’Angelo, Presidente




LA GIUNTA DEGLI SPRECHI dice no alla captazione delle acque ai Saraceni

Rubinetti ancora a secco e l’acqua potabile continua ad essere usata, necessariamente, anche per scopi non corretti

Ortona, 8 agosto 2023. Anche se i rubinetti sono secchi e la città soffre il disagio dei continui tagli idrici, per la maggioranza possiamo fare a meno di utilizzare le acque che si sprecano al Lido Saraceni. È questa la risposta data dall’amministrazione alla proposta della minoranza di captare le acque chiare dei Saraceni che finiscono in mare, mentre a Ortona i rubinetti continuano ad essere secchi. In cifre, uno studio (non contestato dalla Giunta comunale) sostiene che si possano captare costantemente circa 60/70 litri secondo da quella sorgente naturale e convogliarla sul porto, come anche in una cisterna di circa 150 mila litri, per evitare che l’acqua potabile continui ad essere utilizzata per scopi non corretti.

“Perché – sottolineano i consiglieri di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – nella zona industriale si usa acqua potabile, sul porto si usa acqua potabile e così nei giardini pubblici e privati (salvo chi usa un pozzo), anche negli autolavaggi si usa acqua potabile, mentre in tanti, dopo una dura giornata di lavoro, non possono farsi una doccia. Questo è solo un piccolo esempio e vi lasciamo immaginare i problemi causati al comparto turistico”. Dunque, considerato che Sasi eroga ad Ortona circa 150 litri secondo (con ulteriori 20 litri da Aca), ecco che quella dei Saraceni potrebbe essere la soluzione alla crisi idrica, se non altro perché sottrarrebbe a scopi non conformi più di un terzo del totale dell’acqua che ci viene fornita. “Intanto – dicono ancora i consiglieri –  la Sasi ha avviato anche da noi la ricerca delle dispersioni e non certo per meriti del Comune, visto che su questo fronte siamo il fanalino di coda”.

“Aggiungiamo – proseguono i consiglieri comunali di opposizione – che se  solo si potabilizzasse parte di quei 70 litri/secondo dei Saraceni (come verrebbe fatto in qualsiasi Paese civile e come di fatto viene fatto da chi ha meno risorse del nostro), davvero Ortona potrebbe dirsi città modello. Lo sarà, non ora però, qualcuno ha deciso che un commissario avrebbe fatto peggio di Castiglione/Canosa. Lasciateci dubitare e tenetevi le vostre recenti convinzioni. Anche perché, lo ricordiamo, un commissario ha risolto il problema della bretella di collegamento casello/porto”.




COMMEMORAZIONE TRAGEDIA DI MARCINELLE, l’importanza di tenere viva la memoria

Il progetto didattico “Il viaggio si compia”

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Pescara, 8 agosto 2023. Questa mattina mi sono recato a Lettomanoppello in occasione dell’annuale commemorazione del disastro di Marcinelle, a cui hanno presenziato il primo cittadino Simone Romano D’Alfonso, il sindaco di Turrivalignani Gianni Placido e l’immancabile Nino Domenico Di Pietrantonio, che all’età di undici anni perse il padre in quella tragedia e da sempre alimenta il motore della memoria assieme all’Associazione Minatori Vittime del Bois du Cazier, da lui diretta.

Lo scorso anno fu proprio il cavaliere Di Pietrantonio a manifestarmi l’importanza di coinvolgere i più piccoli, in quanto solo visitando il luogo della tragedia è possibile comprendere a fondo le reali condizioni in cui erano costretti a lavorare i minatori. Ebbene, ho raccolto convintamente il suo appello spendendomi in Consiglio Regionale, e sono lieto di annunciare che il prossimo 7 settembre condurremo in visita a Marcinelle 27 bambini della seconda media dei comuni di Lettomanoppello, Turrivalignani e Manoppello nell’ambito del “Progetto conoscenza Marcinelle – Il viaggio si compia”. La visita sarà finanziata con risorse regionali, parteciperanno anche l’assessore al Comune di Lettomanoppello Luciana Conte e il Presidente del consiglio comunale Luca Addario.

Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è quanto mai attuale, come testimoniano anche l’incidente occorso stamane ad un dipendente di Ambiente spa e quello dell’operaio comunale di Francavilla al Mare rimasto folgorato sul lavoro nei giorni scorsi e ancora in gravi condizioni. Se vogliamo davvero fare tesoro di quel dramma occorre tramandare la memoria ai più giovani, affinché sia da sprone per un ulteriore miglioramento delle condizioni lavorative e nessuno debba più perdere la vita per portare il pane a casa.

MARCINELLE, Onorare vittime lottando per sicurezza sul lavoro

Nazario Pagano, parlamentare Forza Italia

Pescara, 8 agosto 2023. “L’8 agosto del 1956 si consumò la tragedia di Marcinelle nella quale morirono 262 minatori, tra cui 136 italiani. Sessanta di loro erano abruzzesi, emigrati per cercare lavoro nel nord Europa. Per questo oggi sono a Manoppello, Comune della provincia di Pescara, per rendere omaggio a quei caduti che tanto hanno fatto per l’Italia”. Così, in una nota, Nazario Pagano, coordinatore regionale Fi in Abruzzo e Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera in occasione della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.

“Si tratta di un’occasione per tributare un doveroso omaggio ai tanti nostri connazionali che, emigrati alla ricerca di un futuro più sereno per sé stessi e per le proprie famiglie, sono stati sfruttati e discriminati, arrivando a pagare con la vita condizioni di lavoro disumane. La presenza del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani oggi a Marcinelle, per rendere omaggio ai caduti nella miniera del Bois du Cazier, dimostra quanto sia importante, oggi più che mai, rafforzare la sicurezza sul lavoro” conclude Pagano.

L’8 AGOSTO RICORRE L’ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE

Perché ha ancora senso ricordarla?

Raffaello Tontodonati, Figlio del poeta

Ogni anno sono tante le iniziative in Italia in Belgio e non solo, dedicate al ricordo della tragedia mineraria di Marcinelle località del Belgio dove l’8 agosto del 1956 morirono 262 persone di cui 136 erano italiani. Scarsi equipaggiamenti, sistemi di protezioni praticamente inesistenti, scavare in quelle miniere, soprannominate “le gole nere”, voleva dire rischiare la salute e la vita ogni giorno. Fu l’Abruzzo a pagare il più grande tributo di vite con 60 vittime provenienti da quella regione e fu proprio un poeta abruzzese, Giuseppe Tontodonati (1917-1989), il “poeta della storia d’Abruzzo” che pochissimi anni dopo ricordò, come un cantastorie, tramite diversi sonetti in vernacolo abruzzese, quei momenti drammatici: “Quande se resapì de la sciagure/desotte a le miniere a Marçinelle,/jurnate de terrore e de paure/ce fu pe Tturre e Lettemanuppèlle….” trad. quando si seppe della sciagura alle miniere di Marcinelle, giornate di terrore e di paura ci furono per Turrivalignani e Lettomanoppello… (inteso anche come Manoppello).

Perché quindi ha ancora senso riflettere oggi su quella tragedia a 67 anni di distanza?

La risposta purtroppo è semplice e drammatica allo stesso tempo; secondo i dati INAL 2022 ci sono stati solo in Italia 1484 morti sul lavoro, quasi tutti dovuti alla mancanza delle misure di sicurezza e prevenzioni. Sono numeri terribili e inaccettabili che ci impongono senza più ritardi di affrontare e risolvere il problema cronico delle tutele dei lavoratori e delle loro famiglie in caso di incidenti sul lavoro. Quando dopo ben due settimane si ebbe l’elenco esatto dei minatori deceduti a Marcinelle il dramma e la rabbia esplosero nelle famiglie coinvolte dalla tragedia. Ancora i versi di Tontodonati;“…De sta traggèdie, a cquá, sarré li fije/che purtarànne ‘n còre sti jurnate/gne nna maledezzòne e nnu castìjje.” (trad. …Di questa tragedia, qui, saranno i figli/che porteranno nel cuore queste giornate/come una maledizione e un castigo”).

Questo senso di “maledizione e di castigo” vale anche oggi per tutti i figli delle vittime sul lavoro che continuano a chiedersi come nel 2023 si possa ancora morire lavorando. Ecco perché ricordare la tragedia di Marcinelle ha senso ancora oggi, perché ci impone di guardare la realtà e la drammaticità dei numeri attuali riguardo le morti sul lavoro sollecitandoci a fare molto di più dal punto di vista legislativo per evitarle o almeno ridurle significativamente.

Cordiali saluti.




CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Gara deserta per la gestione delle Naiadi. Ora serve una gestione pubblica manageriale e investimenti per un parco dello sport

Pescara, 6 agosto 2023. La morte annunciata de Le Naiadi purtroppo è arrivata. Lo stato comatoso cui la struttura è stata ridotta negli ultimi anni dalla gestione regionale Marsilio-Sospiri ha portato al definitivo tracollo, con l’Amministrazione comunale di Pescara senza voce in capitolo rispetto ad un’attrezzatura sportiva che da mezzo secolo è un punto di riferimento per sportivi e appassionati di nuoto.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito al progressivo declino delle Naiadi” affermano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, “con una totale incapacità di Regione Abruzzo e Comune di Pescara nell’offrire un progetto di rilancio della struttura credibile ed efficace. Hanno sperato che arrivasse un privato a togliere le castagne dal fuoco, ma nessuno in Europa ha ritenuto vantaggioso partecipare alle condizioni poste da Regione Abruzzo per l’affido della gestione.”

Inesistente la programmazione degli interventi necessari a efficientare l’impianto, nessun progetto presentato per attingere risorse dal PNRR per il rinnovo degli impianti e la riduzione dei costi energetici, nessuna visione sull’integrazione della struttura al sistema sportivo pescarese: questa è la fine ingloriosa a cui il centro destra ha condannato le Naiadi.

“L’Amministrazione Masci è rimasta alla finestra” aggiungono i consiglieri comunali pentastellati Alessandrini, Sola e Di Renzo, “mentre avrebbe dovuto pretendere dai propri colleghi di partito al governo di Regione Abruzzo, di avere la struttura in concessione per almeno 30 anni per avviare una ristrutturazione dell’impianto, annettendolo al parco Nord, che beneficerà di investimenti statali, creando un polo sportivo con cui dare vita ad un parco dello sport che con le aree limitrofe in fase di esproprio potrebbe offrire uno spazio attrezzato per il nuoto e il tempo libero di oltre 5 ettari.”

Il Comune di Pescara può e deve avere un ruolo centrale nella gestione dell’impianto sportivo, affidandone la gestione a Pescara Multiservice e creando una società sportiva ad hoc che gestisca managerialmente l’impianto, garantendo ai lavoratori la sicurezza di uno stipendio e ai cittadini la fruizione della struttura senza sorprese e senza rischiare di perdere i soldi degli abbonamenti.

Le Naiadi devono tornare a essere il fulcro della vita sportiva e ricreativa della città, aprendo attività di servizio che possano garantire entrate costanti non derivanti unicamente dalla gestione degli spazi d’acqua. In poche parole, occorre avere visione e programmazione che, invece, dai fatti non appartiene con triste evidenza al centro destra.




IN CONDIZIONI SEMPRE PIÙ DISASTROSE la Strada Colle di Mezzo

La Giunta Masci ha sacrificato la sicurezza stradale per completare la fontana di Piazza Salotto

Pescara, 5 agosto 2023. Per quasi quattro anni, ogni qual volta ci siamo occupati di appalti pubblici affidati dal Comune di Pescara, abbiamo sottolineato come gli interventi partissero in un modo per poi venire stravolti con modalità spesso fantasiose. Vale per Viale Marconi, vale per le riviere – tanto per citare due esempi -, vale anche per strada Colle di Mezzo, che oggi si presenta in uno stato disastroso, risultando per larghi tratti impraticabile e costituendo grave pericolo per ciclisti e motociclisti.

Questa mattina vogliamo svelarvi come si è arrivati ad un tale dissesto, e quindi lanciare un nuovo allarme sulle condizioni delle strade pescaresi e denunciare le reali priorità della Giunta Masci in materia di sicurezza stradale.

Nell’agosto 2022 la Giunta Masci aveva destinato all’arteria in questione poco più di 100.000 euro nell’ambito di un appalto complessivo da 230.000 euro, 147.000 dei quali destinati alle seguenti opere: un intervento in Via Ravignano per 22.000 euro, i lavori di completamento della fontana musicale di Piazza della Rinascita per 20.000 euro, mentre 105.000 euro erano appunto destinati a strada Colle di Mezzo.

Di questa somma, l’80% era riservato al rifacimento dei marciapiedi, il resto agli asfalti. Una cifra irrisoria e del tutto insufficiente per riqualificare il manto stradale. Ma c’è dell’altro. Il 30 dicembre 2022, adottando una perizia di variante – procedura divenuta ormai una costante dell’amministrazione Masci in materia di gestione degli appalti pubblici comunali – parte delle risorse destinate a strada Colle di Mezzo e a Via Ravignano sono state dirottate sulla fontana di Piazza Salotto, il cui costo di realizzazione è aumentato di circa 32.000 euro. Senza contare che, il giorno precedente all’approvazione della perizia di variante, erano già stati affidati lavori aggiuntivi per 57.000 euro.

In sostanza, rispetto all’iniziale stanziamento di 310.000 euro, la fontana musicale è arrivata a costare circa 400.000 euro, mentre per strada Colle di Mezzo venivano sottratti anche quei pochi fondi deliberati in precedenza per gli asfalti. Tanto è vero che i lavori sull’arteria, avviati nel gennaio 2023, si sono effettivamente conclusi senza interventi sul manto stradale, come risulta evidente dalle buche e gli avvallamenti che costellano la strada.

Lo scorso giugno, probabilmente anche per riparare all’errore, gli asfalti di via Colle di Mezzo sono stati inseriti all’interno del progetto delle manutenzioni approvato con la Delibera di Giunta 446 del 1° giugno 2023. Sono stati stanziati 55.000 euro, ancora una volta una cifra insufficiente per fronteggiare un simile dissesto. Oltretutto, nonostante l’approvazione del progetto in Giunta sia avvenuta oltre due mesi fa, non è ancora stata avviata la procedura di gara, che tra l’altro per l’espletamento richiederà un certo tempo, dato che la basa d’asta è pari a 450.000 euro. Di questo passo occorrerà sperare in un autunno poco piovoso per vedere i lavori completati in tempi ragionevoli.

Oltre a rimarcare il consueto e discutibile modus operandi del Modello Masci, ci chiediamo per quale motivo la Giunta di centrodestra si stia accanendo contro strada Colle di Mezzo, che costituisce un’arteria fondamentale per la città e non meritava di essere definanziata a favore della fontana, decisione che ha inevitabilmente determinato il rinvio dell’intervento di riqualificazione e l’ulteriore deterioramento della pavimentazione. Uno schiaffo ai numerosi cittadini pescaresi, in particolar modo ai residenti dei colli, che la percorrono quotidianamente col rischio di incorrere in infortuni o incidenti, vittime delle scelte di questa amministrazione che alla sicurezza dei cittadini ha preferito la fontana di Piazza Salotto.

Per questa strada questa mattina chiediamo dunque un intervento urgente e adeguato, così come lo chiediamo per tutte quelle arterie della città che costituiscono grave pericolo per l’incolumità di ciclisti, motociclisti e automobilisti. A titolo di esempio citiamo: Via Rigopiano, Via d’Avalos, Via Gran Sasso, via Caravaggio, via Tavo.

Il Consigliere Regionale Pd

Antonio Blasioli

I Consiglieri Pd al Comune di Pescara

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti




C’È UN PROBLEMA CULTURALE che la politica non può più ignorare

La dichiarazione di Paolo Sola (M5S) sull’ultima aggressione di matrice omofoba lungo la riviera

Pescara, 3 agosto 2023“L’ennesima aggressione di matrice omofoba dei giorni scorsi conferma che nella nostra città questo problema esiste ed è tale anche per colpa dell’indifferenza di un’amministrazione di centrodestra che continua a negarlo e ad ignorarne i segnali”.

Questo il commento del consigliere comunale M5S Paolo Sola, a margine dell’episodio avvenuto nei giorni scorsi, raccontato proprio dalla presunta vittima, un ragazzo teramano di 35 anni che sarebbe stato aggredito sul lungomare di Pescara dopo aver trascorso una serata gay-friendly in uno stabilimento balneare.

“Se dovesse trovare conferma che, come sembra, protagonisti dell’aggressione sono dei ragazzi giovanissimi, sarebbe grave continuare a negare l’esistenza di un problema che è, innanzitutto, profondamente culturale – prosegue Sola – problema di cui le istituzioni locali dovrebbero farsi carico. Aver svilito e irriso, invece, tutte le proposte degli ultimi anni, dall’istituzione di un garante per i diritti della comunità LGBTQ+ all’inserimento di progetti d’informazione sull’identità di genere e orientamento sessuale negli assi tematici del piano sociale, rappresenta la peggior forma di disinteresse spesso complice di questi episodi. Come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Pescara torneremo a chiedere a questa amministrazione di farsi carico di iniziative di sensibilizzazione – conclude – e non possiamo che condannare fermamente questa ennesima aggressione ed esprimere tutta la nostra solidarietà al ragazzo colpito”.




NAIADI: BANDO DESERTO per la gestione dell’impianto

Metafora del fallimento del Centrodestra abruzzese

di Marinella Sclocco

Pescara, 2 agosto 2023. Ricordiamo tutti le roboanti affermazioni in campagna elettorale del trio Marsilio, Sospiri, Masci sulle Naiadi seguite dall’altrettanto roboante  inaugurazione.

Dopo quattro anni di amministrazione regionale e comunale di centro destra di roboante resta solo il tonfo. Una struttura praticamente dismessa, insicura, con lavoratori e famiglie sul piede di guerra, senza stipendio costretti a lavorare in una struttura dove manica persino elettricità. Avevano promesso un futuro roseo,  oggi quella che abbiamo davanti è una realtà imbarazzante. Mi chiedo dove sono andate a finire le dichiarazioni del sindaco Masci che proponeva di far gestire direttamente la struttura  al Comune. Mi chiedo se quelle dichiarazioni pagavano il prezzo dell’esaltazione della campagna elettorale di un sindaco che non aveva, e non ha, la minima idea di quello che significa gestire una struttura del genere per un comune che, tra l’altro, ha le casse traballanti come il nostro.

Mi chiedo cosa ne sarà della struttura a fine anno e cioè a perfezionamento del bando, viste le condizioni attuali già disastrose.

Di una cosa sono certa: il centro destra non sa cosa significa avere visione e capire come creare opportunità per la città.

È ormai una evidenza che ogni project financing che il trio introduce va deserto perché assurdo e  non sostenibile: ricordiamo i bandi andati a vuoto per realizzare il progetto sull’area di risulta con la pista da sci o per la ristrutturazione del primo piano del mercato muzii. Ora il deserto è arrivato anche alle Naiadi. Che vergogna.




A24/A25: il tavolo slitta a settembre

Le menzogne di Salvini hanno le gambe corte ma sindaci, territori e operai aspettano risposte

Roma, 31 luglio 2023. Il problema dei mentitori seriali è la memoria, perché devono ricordare le sciocchezze che raccontano per non cadere in errore. A Salvini facilito il compito e lo ricordo io.

Era lo scorso mese di novembre quando nell’Aula del Senato gli chiesi di convocare al più presto il tavolo istituzionale previsto dall’articolo 7-ter del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68. Lui mi rispose testualmente: attenzione assolutamente pressante…Per quanto riguarda il tavolo che lei auspicava, condivido assolutamente la necessità di avere quanti più esponenti dei territori e delle amministrazioni locali di qualsiasi colore possibile intorno ad esso…La A24 e A25 sono uno dei primi dossier che mi sono stati posti sul tavolo…

Ad oggi quel tavolo resta inascoltato e la riunione prevista per luglio è slittata a settembre. Ci sono  117 sindaci che chiedono di essere convocati e bussano alla sua porta da mesi, e Salvini continua a far finta di niente.

Ci sono 750 operai – fra dipendenti SdP, Parchi Global e Infraengineering – che da mesi vivono nell’incertezza. A loro erano state garantite continuità occupazionale e riassorbimento nella newco statale di cui si sono perse le tracce.

Mi chiedo nuovamente quando Matteo Salvini inizierà a fare il ministro delle Infrastrutture e ad affrontare i problemi del Paese. L’atteggiamento di questo governo nei confronti della regione Abruzzo è ormai  ben definito: via i soldi del Pnrr per la Roma-Pescara e questione A24/A25 messa nel dimenticatoio e rimandata sine die, forse in attesa che qualcuno che conosciamo bene proponga la soluzione ideale. Sì, perché il 31 dicembre scade la concessione Anas e un certo Toto pare sia pronto a tornare.

Spero di essere smentita.

Gabriella Di Girolamo

Senatrice M5S




NUOVA PESCARA, approvata in commissione la bozza di statuto

M5S Pescara unica voce contro il poltronificio

Pescara, 29 luglio 2023. Al termine di una burrascosa Commissione, giovedì scorso è stata approvata la bozza di Statuto del nuovo Comune che ora, entro il 30 settembre, dovrà essere sottoposta al voto dell’Assemblea Costitutiva di Nuova Pescara.

Il documento licenziato dalla Commissione prevede la creazione di 4 municipi (Pescara Nord, Pescara Sud, Montesilvano e Spoltore) ciascuno con un Presidente, una Giunta Municipale e un cospicuo numero di Consiglieri (24 per i 3 Municipi più grandi e 16 per Spoltore). Unica voce “contro” durante la votazione, quella del M5S Pescara che ha espresso il proprio voto sfavorevole ed una posizione fortemente critica rispetto a questa scelta.

Abbiamo votato convintamente contro perché è inaccettabile che si voglia trasformare questa storica fase di passaggio in una vera e propria fiera della poltrona – dichiarano i consiglieri M5S Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – il processo di fusione doveva servire a ridimensionare i costi della politica, oltre che a razionalizzare i servizi per i cittadini, non certo a moltiplicare di fatto benefit e privilegi”.

Questa scelta finirebbe con il portare, infatti, alla nomina di 4 Presidenti, 88 consiglieri e 16 assessori solo nei municipi, ai quali andrebbero aggiunti i 32 consiglieri del nuovo comune “centrale” con Sindaco e relativa giunta.

“Tutto questo è fuori da ogni logica e decenza – proseguono Alessandrini, Sola e Di Renzo – ed è il trionfo delle logiche di convenienza personale di tutti quei consiglieri di Montesilvano e Spoltore che vogliono che nulla cambi per mantenere la propria piccola sfera di potere, senza pensare all’interesse generale della nuova città che sta nascendo”.

Il Movimento 5 Stelle Pescara promette battaglia per la seduta dell’Assemblea Costitutiva che dovrà approvare definitivamente la bozza, ribadendo la necessità di tornare ad un’articolazione più snella del nuovo Comune, e coerente con gli obiettivi del progetto di fusione. “Questa classe politica sta dimostrando di non saper guardare oltre ai propri interessi di quartiere, e di non essere in grado di governare un passaggio storico così delicato. Meglio il commissariamento dei 3 comuni che questo scempio a sfregio dei cittadini”.




TERME DI CARAMANICO: a rischio stagione 2024

Rinvio del bando per le acque termali al 18 settembre. Il Governo regionale acquisti i beni dalla procedura fallimentare e riunisca in un solo soggetto acqua e strutture

Pescara, 29 luglio 2023. Era fissata per lunedì 31 luglio 2023 alle ore 12 la scadenza del bando per la gestione delle acque termali “La Salute” e “Santa Croce-Pisciarello” di Caramanico Terme. Per quella data i cittadini di Caramanico e dell’intero comprensorio della Maiella auspicavano di conoscere se fossero o meno pervenute offerte da parte di soggetti privati.

Una speranza vana perché, con determinazione n. 225 l’Aric, l’Agenzia che si è occupata della pubblicazione dell’avviso pubblico, ha prorogato di oltre un mese e mezzo i termini per la presentazione delle domande, ovvero al 18 settembre 2023.

Una circostanza sconcertante che testimonia, semmai ce ne fosse ancora bisogno, tutto il pressapochismo e la disavvedutezza di questa Giunta regionale, che sembra voler buttare la palla in tribuna e procrastinare oltremodo questa situazione di stallo che grava enormemente su un territorio a forte vocazione turistica. Riunire infatti in un solo avviso sia la concessione delle acque di Caramanico che quella relativa alle sorgenti di Canistro significa non comprendere l’importanza delle Terme per Caramanico, e forse anche che il centrodestra ha deciso di rinviare la soluzione di Caramanico Terme al prossimo governo regionale.

Vogliamo tuttavia rammentare le dichiarazioni del Presidente Marsilio, che lo scorso 5 gennaio recandosi a Caramanico promise l’immediata pubblicazione del bando, e come il 22 maggio 2023 furono gli stessi Commissari liquidatori, dopo due esperimenti di asta pubblica a ribasso, a sollecitare l’uscita del avviso per la concessione delle acque, sostenendo – lo si legge in un passaggio – che nell’aprile 2022 la Regione forniva ai curatori rassicurazioni circa la predisposizione di quanto necessario. Consapevole e motivata, la curatela fallimentare si è attivata per abbreviare i tempi delle attività finalizzate alla vendita delle strutture, auspicando, quanto meno, la contestualità tra la pubblicazione dell’avviso di vendita e le determinazioni regionali finalizzate all’assegnazione delle nuove concessioni, al fine di rendere più appetibile e celere la collocazione.

Il tempo è trascorso senza che si stabilissero intese programmatiche con la Regione Abruzzo.

La descritta situazione rappresenta un segnale concreto della necessità di procedere alla liquidazione unitamente alla possibilità, per i soggetti interessati, di acquisire lo sfruttamento delle acque termali per poter riavviare le attività che rispondono anche a una necessità terapeutica di interesse pubblico. Per tale ragione si ritiene necessario attendere le determinazioni Regionali stimolate, oltre che dai curatori, dagli interessi comunali e da tutti coloro che vedono da anni paralizzate le attività turistico alberghiere che facevano di Caramanico Terme un centro di eccellenza del settore termale”.

Il 14 giugno 2023 è stato infine pubblicato il bando, inaspettatamente congiunto a quello per le acque minerali delle due sorgenti di Canistro, circostanza che ha determinato la proposizione di un ricorso con annessa richiesta della misura cautelare della sospensiva da parte di Santa Croce S.r.l.. Il TAR di Pescara con ordinanza n. 84/2023 non l’ha concessa, ma la decisione è stata impugnata dinanzi al Consiglio di Stato il cui pronunciamento è atteso per il 29 agosto.

Con il rinvio della scadenza al 18 settembre 2023, senza tra l’altro che sia stata presentata alcuna faq per le acque termali di Caramanico, trascorrerà inutilmente un altro mese e mezzo, dato che con ogni probabilità non perverranno offerte. Oltretutto questa proroga significa mettere a rischio anche la stagione termale 2024, perché, vogliamo ricordarlo, anche qualora dovesse esserci qualche soggetto interessato, non sappiamo né possiamo prevedere che lo stesso acquisti lo stabilimento alla terza asta, che ad oggi non è stata ancora fissata.

Considerata la grave e perdurante situazione di stallo che riguarda le terme di Caramanico, chiuse ormai da anni a causa del fallimento dell’ex concessionaria con ingenti ripercussioni sulle attività ricettive e commerciali del territorio, riteniamo opportuno richiedere con urgenza che la Giunta regionale prenda in considerazione la proposta che il gruppo regionale del Partito Democratico e il Gruppo comunale Uniti per Caramanico avanzano da tempo, ovvero acquistare i lotti attualmente oggetto di procedura fallimentare e riunire in un solo soggetto beni immobili e concessione delle acque termali.

L’acquisizione del primo lotto, quantomeno in un primo momento, consentirebbe infatti di riunire in un unico soggetto la titolarità di acqua e beni immobili e quindi, di conseguenza, esperire un’unica gara, e soprattutto scongiurare un domani che un nuovo fallimento di un privato possa provocare un’ulteriore chiusura prolungata, con tutto ciò che sta comportando per l’economia del comprensorio.

«Questo rinvio passato sotto silenzio rappresenta la cifra della superficialità con cui si sta affrontando questo tema sia a livello di governo regionale che comunale, e rischia di innescare quella bomba sociale che è ormai sul punto di esplodere, dato che Caramanico è sempre più oggetto di depauperamento e spopolamento – affermano i consiglieri comunali Luca La Selva e Rita Silvaggi, intervenuti in conferenza.

È arrivato il momento di invertire la rotta, ora stiamo entrando anche nel clima elettorale e non vogliamo più




ESENZIONE IMU INTEGRALE per gli agricoltori

Nuova proposta della minoranza a sostegno del comparto agricolo ortonese

Ortona, 27 luglio 2023. Nel prossimo Consiglio comunale verrà discussa la proposta della minoranza di applicare una recentissima normativa che consente l’integrale esenzione IMU per gli agricoltori

I Consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, hanno presentato una proposta di ordine del giorno per esentare dal pagamento dell’IMU 2023, 2024 e 2025 le aziende agricole ortonesi con riferimento ai fabbricati rurali ad uso strumentale, fabbricati appartenenti al gruppo catastale D/10, terreni agricoli posseduti e coltivati, terreni agricoli coltivati da parenti e affini di coltivatori (entro il terzo grado) e terreni agricoli condotti da CD, IAP e società agricole (non posseduti).

“Nei giorni scorsi – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione – è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto MEF 07.07.2023 che ha individuato le fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU) in base alle quali i comuni possono  diversificare le aliquote.”

“Abbiamo ritenuto opportuno – continuano i consiglieri comunali di opposizione – approfittare di questa opportunità concessa dalla normativa in materia IMU per dare un sostegno concreto agli agricoltori ortonesi, colpiti dagli eventi meteorologici eccezionali verificatisi nei mesi di aprile e maggio 2023 che hanno arrecato gravi danni alle aziende agricole, in particolare vitivinicole, del territorio comunale, compromettendo l’annata agraria con effetti economici negativi per mancata o ridotta produzione.”

“Siamo sicuri – concludono in Consiglieri comunali di opposizione – che questa volta, a differenza di quanto accaduto nelle scorse settimane quando la maggioranza ha bocciato la nostra proposta di sospendere fino al 2025 il pagamento di tributi, tasse e canoni comunali come misura di sostegno per gli agricoltori, nel prossimo Consiglio comunale la nostra proposta verrà accolta. Non è pensabile che la maggioranza sia completamente insensibile di fronte alla grave situazione del comparto agricolo ortonese e faccia finta di niente”.




UNA NUOVA PISCINA comunale ad Ortona

Nel prossimo Consiglio comunale verrà discussa la proposta dei Consiglieri comunali di minoranza di realizzare ad Ortona una piscina comunale

Ortona, 26 luglio 2023. I Consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, hanno presentato una proposta di ordine del giorno per promuovere la realizzazione di una piscina comunale su un’area di proprietà del Comune, come ad esempio il sito del campo sportivo comunale in contrada Cucullo o a Caldari, o su altra area comunale.

“Sul territorio del Comune di Ortona – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione – da anni non è funzionante alcun impianto sportivo che assicuri l’accesso della cittadinanza alle attività sportive acquatiche, in particolare che favorisca l’accesso delle persone con disabilità alle attività terapeutico-riabilitative in acqua. Ricordiamo che il Comune di Ortona, a dicembre 2012, ha aderito ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento delle politiche sociali nel territorio del Comune di Ortona. Inoltre, nella Città di Ortona operano numerosi Enti del Terzo Settore e associazioni sportive che si occupano di attività in favore delle persone con disabilità con cui si potrebbe avviare una specifica collaborazione istituzionale”.

“Negli ultimi anni – continuano i consiglieri comunali di opposizione – sono stati stanziati appositi finanziamenti a livello europeo, nazionale e regionale per interventi in favore delle persone con disabilità, anche con riferimento alla realizzazione di impianti sportivi, all’organizzazione di attività dedicate, nonché per il recupero degli impianti sportivi esistenti. Purtroppo, il Comune di Ortona non ha saputo cogliere queste opportunità.”

“Riteniamo – concludono i Consiglieri comunali di opposizione – che il Sindaco e la Giunta comunale debbano impegnarsi di più per realizzare una piscina comunale ad Ortona e potenziare ulteriormente la dotazione di impianti sportivi, favorendo l’accesso della cittadinanza alle discipline sportive acquatiche. In particolare, è necessario promuovere sul territorio ortonese la realizzazione di una piscina per favorire l’accesso delle persone con disabilità alle attività terapeutico-riabilitative in acqua, anche con la collaborazione istituzionale di Enti del Terzo Settore e associazioni sportive che si occupano di attività in favore delle persone con disabilità.”




UTERO IN AFFITTO, reato universale

FdI alla Festa Tricolore di Montesilvano per raccogliere le firme per sostenere la proposta di legge

Montesilvano, 20 luglio 2023. Fratelli d’Italia) in occasione della Festa Tricolore per “riconoscere” l’utero in affitto come reato universale: domenica 23 luglio dalle ore 19.00 alle 24.00 presso il Pala Dean Martin (area parcheggio)tutti gli interessati potranno trovare un gazebo per la raccolta delle firme per sostenere la proposta di legge di FdI contro la maternità surrogata.

“La sottoscrizione, per la quale si può firmare anche online all’indirizzo nouteroinaffitto.it – spiegano promotori – nasce sull’onda della proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia per rendere il ricorso alla maternità surrogata reato universale e quindi perseguibile penalmente in Italia anche se commesso all’estero”.

Il testo base della proposta è già stato approvato in Commissione Giustizia alla Camera ed è stata calendarizzata il 19 giugno scorso: Fratelli d’Italia lavora da tempo per mettere un freno alla pratica aberrante della maternità surrogata, la forma di schiavitù del terzo millennio che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in una merce: la sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite Civili, resa nota il 30 dicembre scorso è passata quasi inosservata ma offre una direzione inequivocabile agli uffici anagrafe di tutta Italia, che in questi anni hanno imboccato direzioni diverse, anche a seconda dell’orientamento politico dell’amministrazione.

Il ragionamento della Cassazione, in estrema sintesi, è il seguente: poiché la maternità surrogata, o gestazione per altri (Gpa), in Italia è vietata per validi motivi di dignità delle donne e di “mercificazione” del bebè, occorre scoraggiarne il ricorso pure all’Estero ma contestualmente tutelare l’interesse del bambino che nel frattempo ha intrecciato legami affettivi. La proposta di legge, presentata nel 2018, finora era rimasta chiusa nei cassetti. Con la maggioranza scaturita dalla vittoria alle elezioni politiche finalmente ha preso il via la sua discussione: “si tratta di una battaglia di civiltà ed invitiamo tutti i cittadini a sostenerla, a prescindere dall’orientamento politico”.

È il 19 giugno quando in Aula arriva la proposta di legge che definisce l’utero in affitto (maternità surrogata) reato universale e che prevede la perseguibilità del cittadino italiano che all’estero ricorre a questa pratica. Sebbene la legge 40 del 2004 sanzioni giustamente questa pratica, la proposta si è resa tuttavia necessaria per disincentivare l’espatrio di chi vuole aggirare l’ostacolo salvo poi rimpatriare a cose fatte chiedendo di essere riconosciuto genitore del bambino così ottenuto.

Presso il gazebo ci sarà la possibilità di acquistare i libri del giornalista Vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo: “Guerra senza fine” (Signs Books) e “Fascismo infinito” (Edizioni Lindau).

Dipartimentale Famiglia FdI Provincia di Pescara – Coordinamento provinciale FdI di Pescara – Coordinamento cittadino di Montesilvano – Gioventù Nazionale Montesilvano




LA SALUTE PRIMA DI TUTTO, il messaggio lanciato da Italia Viva

La campagna  Uno su mille

Val Vibrata, 20 luglio 2023. Italia Viva Val Vibrata rilancia sul tema caldo del momento: la Sanità. Lo fa con uno strumento antico, desueto, ma proprio per questo forse originale: il manifesto.

La salute prima di tutto: questo il messaggio che si vuole promuovere con la campagna di comunicazione denominata “Uno su mille”, ovvero un manifesto ogni mille abitanti, quindi 80 nell’intera Val Vibrata.

Nei prossimi giorni saranno affissi in tutti e dodici i Comuni della vallata dei manifesti dove sono presenti sei punti chiave che, a nostro avviso, riteniamo fondamentali per rilanciare un modello di Sanità pubblica che veramente segua i principi enunciati nell’articolo 32 della Costituzione Italiana, anch’esso riproposto nella nostra campagna di comunicazione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”

Questi i punti chiave:

•             La salute è un diritto, non una merce: assistiamo ormai da tempo ad una Sanità in cui il privato è sempre più “protagonista” rispetto al pubblico

•             Governare i tempi di attesa per la tutela dei cittadini: non è ammissibile attendere un anno per un esame strumentale e/o una prestazione medica, come non è tollerabile attendere intere giornate nei Pronto Soccorso che ormai, per mancanza di personale, sono al collasso.

•             No alla politica e ai favoritismi nei luoghi di cura: ripristiniamo il sano principio per il quale alla Politica spetta programmazione e controllo, mentre ai tecnici la gestione.

•             Sì alla meritocrazia: il merito deve essere il solo fattore decisivo per scegliere bravi operatori e professionisti ed avere, quindi, servizi di qualità.

•             Salviamo la sanità pubblica: il Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di più risorse, sia umane che strumentali; i Governi nazionali e regionali devono investire di più e meglio nella sanità pubblica.

•             Giù le mani dall’Ospedale Val Vibrata: i numeri sono dalla sua parte, il Governo regionale contro; il declassamento delle Unità Operative Complesse, i mancati investimenti in personale e strumentazione e le continue penalizzazioni stanno depauperando il nostro Presidio. 

Italia Viva Val Vibrata spera di stimolare in questo modo riflessioni e discussioni sul tema, tra le varie comunità, innanzitutto, ma poi tra le istituzioni, nell’interesse dei cittadini e del loro diritto alla salute.

Elvezio Zunica

Coordinamento Italia Viva Val Vibrata