BENESSERE DONNA: un convegno sulla prevenzione e la cura di sé

Teramo, 30 maggio 2022. Benessere donna. Dalla prevenzione alla cura di sé è il tema di un convegno organizzato dall’Università degli Studi di Teramo e dalla ASL di Teramo per domani martedì 31 maggio nel Campus universitario Aurelio Saliceti.

Nel corso dell’incontro – che si svolgerà dalle 9.00 alle 13.30 nella Sala delle lauree del Polo didattico Silvio Spaventa – il tema della salute della donna sarà approfondito sotto diverse prospettive: dal benessere psichico a quello nella relazione, dalla contraccezione e prevenzione alla diagnosi precoce nelle malattie sessualmente trasmissibili e alla medicina di genere. Si parlerà di dipendenze affettive e relazioni patologiche, di Pari opportunità, di consapevolezza e benessere.

I lavori, moderati dalla delegata al Welfare studentesco dell’Università di Teramo Alessandra Martelli e dal dirigente delle Professioni Sanitarie della ASL di Teramo Giovanni Muttillo, si apriranno con i saluti del rettore Dino Mastrocola, del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, del direttore generale della ASL Maurizio Di Giosia, del direttore del Dipartimento Salute Mentale della ASL Domenico De Berardis, del direttore dell’Unità di Malattie Infettive della ASL Antonella D’Alonzo, della delegata alle Pari Opportunità dell’Ateneo Fiammetta Ricci e del vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi.

Seguiranno le relazioni di Luigi Olivieri, Augusto Di Stanislao, Cinzia Angelozzi, Sonia Delle Monache, tutti della ASL di Teramo; Gabriella Girinelli, psicologa psicoterapeuta; Federica Vellante, della ASL di Chieti; Graziella Cordone, della Commissione Pari Opportunità del Comune di Teramo; Dina Di Giacomo e Lia Ginaldi, dell’Università dell’Aquila.

Nel corso dell’incontro sarà attiva una chatbox per porre domande ai relatori e il visual thinker Alessandro Bonaccorsi realizzerà dei fumetti sui temi trattati.

Sarà possibile seguire il convegno sul canale youtube dell’Università di Teramo.




CUPSOLIDALE è arrivata a Pescara

Niente più liste d’attesa per visite mediche ed esami

Pescara, 27 maggio 2022. La  prima piattaforma digitale che permette di prenotare prestazioni sanitarie private in maniera semplice, rapida e sicura, è finalmente  operativa anche in provincia di  Pescara. Centinaia  le visite e gli esami, sia diagnostici che specialisti, prenotabili sul portale. Con CupSolidale è finalmente l’utente a decidere giorno, luogo e ora della visita senza più incognite sul prezzo.

Prenotare esami diagnostici o visite mediche senza più dover mettersi in fila o in lista d’attesa ora è possibile anche a Pescara con CupSolidale, la startup fondata dal fiorentino Leonardo Aloi già vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti nazionali. CupSolidale con circa 13 mila prenotazioni al mese è una realtà in forte crescita e che punta a espandersi su tutto il territorio nazionale.

“Oggi con la nostra rete di cliniche e laboratori privati copriamo la maggior parte delle principali città del Paese  – dichiara il CEO Leonardo Aloi  – ma vogliamo arrivare anche nelle province e nei piccoli centri perché la capillarità unita alla modernità del digitale sono i due requisiti essenziali del nostro progetto”.

L’approdo nella città abruzzese è stato annunciato dal team della startup a metà maggio: una decina le cliniche pescaresi già entrate nel network e centinaia le prestazioni sia diagnostiche che specialistiche ora prenotabili sul portale www.cupsolidale.it.

CupSolidale mira a facilitare al massimo l’accesso alla prestazione sanitaria e consente di individuare qual è il miglior costo di mercato, in un momento storico in cui il sistema sanitario nazionale è fortemente sotto pressione e la domanda di prevenzione e diagnosi  è in forte crescita.

Come funziona CupSolidale

La piattaforma contiene tutte le prestazioni sanitarie di cui la persona ha bisogno.

Una volta digitato nella barra di navigazione www.cupsolidale.it si accede al form di ricerca del sito. L’utente deve indicare solo le informazioni fondamentali: di COSA ha bisogno e DOVE e il sistema gli restituisce una lista di risultati. A quel punto sta all’utente fare una scelta in base alla data più prossima, alla sede più vicina o al prezzo più conveniente.

Il pagamento può avvenire direttamente online ma si può anche decidere di pagare in struttura senza costi aggiuntivi.

Cosa si può prenotare su CupSolidale.it

Il portale contiene un’ampia offerta di prestazioni sanitarie. Su CupSolidale è possibile prenotare:

servizi diagnostici (ad esempio: risonanza magnetica, ecografia, test e tamponi Covid, etc)

esami di laboratorio (ad esempio: esami del sangue, delle urine etc)

visite specialistiche (ad esempio: visita oculistica, visita dermatologica, visita cardiologica etc)

visite e servizi odontoiatrici

fisioterapia

servizi a domicilio e di assistenza alla persona

La prenotazione è possibile sempre, 24 ore su 24, 7 giorni su 7; in molti casi la prestazione è disponibile il giorno stesso e si può scegliere di prenotarla nel posto più vicino. I prezzi sono sempre esplicitati sulla piattaforma e vengono messi in comparazione.

Filomena d’Amico




SALUTE MENTALE: combattere i pregiudizi grazie ai giovani

Due appuntamenti di “facciamo rete” a pescara e a chieti

Chieti, 23 mggio 2022. Combattere lo stigma, il pregiudizio nei confronti della salute mentale e, soprattutto, fare opera di prevenzione perché i disturbi psichici sono facilmente guaribili se individuati il più presto possibile, già in età giovanile.

L’associazione Percorsi, presieduta da Eugenio Di Caro, ha tenuto nel mese di maggio due importanti incontri in due scuole, il liceo scientifico Galileo Galilei di Pescara e l’istituto tecnico commerciale Galiani-De Sterlich di Chieti.

L’iniziativa fa parte del progetto Facciamo rete (per il benessere psicofisico) avviato da Percorsi e da Cosma (capofila), presieduta da Tiziana Arista.

Nel liceo del capoluogo adriatico l’associazione Percorsi, con l’intervento dello psicologo Fabio Fischietti e con l’equipe del Centro salute mentale di Pescara, guidata dal primario Gina Vespucci, ha tenuto un incontro di promozione della salute mentale e lotta allo stigma dal titolo emblematico: Un calcio al pregiudizio, un gol per la salute mentale.

La classe 3C SA del Galilei, con la docente Tiziana Mammarella, ha partecipato con molto interesse all’incontro. Alla  prima fase teorica e di confronto in classe, della durata di circa novanta minuti in cui sono stati trattati argomenti quali follia, TSO (trattamento sanitario obbligatorio), farmaci, recovery e inclusione sociale, è seguita una fase esperienziale direttamente sul campo, in tutti i sensi. Infatti, gli studenti sono stati protagonisti di una partita contro una rappresentativa della squadra di calcetto della Percorsi, disputando una gara equilibrata, terminata 8 a 8. Entusiasmante il risultato del feedback degli studenti a fine giornata, come sottolineato da Fabio Fischietti. Le testimonianze hanno messo in evidenza come non ci siano state differenze tra le due squadre, anzi, il fair play dimostrato dagli atleti della Percorsi è stato forse superiore. I ragazzi hanno proposto altre attività simili per abbattere in maniera più consistente barriere e pregiudizi.

Al Galiani di Chieti sono intervenute tre esperte del  CSM (centro di salute mentale) del capoluogo teatino: Laura Di Tizio, psichiatra, Monica Santangelo, specializzanda dell’università, e Carla Gizzarelli infermiera professionale.

«Abbiamo accolto favorevolmente la proposta fatta da Eugenio Di Caro che ci chiedeva un incontro con gli studenti sul tema del Benessere psicofisico», ha detto  Ernesto Bufo, docente di Estimo e vicepreside dell’Istituto Galiani, «Vogliamo far loro conoscere questi aspetti che, soprattutto dopo due anni di Covid e con il conflitto in corso in Ucraina, possono minare la sicurezza di tutti».

«Questi incontri sono un elemento fondamentale per i servizi pubblici», ha spiegato Laura di Tizio, «Forse non è ancora abbastanza, ma noi ci occupiamo di prevenzione e di divulgare quello che è il concetto di salute, di far conoscere i nostri servizi e le opportunità che le persone possono avere per accedere al Csm in qualsiasi momento e per le esigenze di salute. Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato un aumento di persone che fanno richiesta di servizi, soprattutto psicologici».




GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÀ, si celebra con l’iniziativa di Slow Food e Fridays For Future

È in programma sabato 21 maggio e partirà da Piazza Malta, per concludersi in serata con l’aperitivo anti-spreco a ritmo di musica

Chieti, 13 maggio 2022. Preserviamo la biodiversità per salvare il nostro futuro: è l’appello di Slow Food, associazione che si batte da trent’anni per il diritto al cibo e la salvaguardia della varietà di specie vegetali e animali. La Condotta di Chieti, insieme ai Fridays For Future teatini, ha in programma per sabato 21 maggio una giornata interamente dedicata al tema, da svolgersi nel cuore della città.

Partirà da Piazza Malta, luogo storicamente votato al commercio ortofrutticolo e scrigno di prodotti locali e piccole eccellenze stagionali. Dalle 10 alle 13, nel pieno fermento del mercato, la “piazza della verdura” sarà animata dai giovani volontari con consigli sulla spesa e sulla stagionalità e quiz a premi. Non mancherà qualche assaggio a chilometro zero, anche grazie alla presenza degli agricoltori locali. In collaborazione con NaturaSì di Chieti, verranno distribuiti semi di piante amiche delle api, preziosi insetti impollinatori ai quali il 20 maggio è dedicata una Giornata Mondiale e dal cui instancabile lavoro dipende gran parte della biodiversità alimentare.

«Vogliamo far riflettere sull’incidenza delle nostre scelte quotidiane di consumo – afferma Laura La Spada, giovane fiduciaria della Condotta Slow Food di Chieti. «La diversità delle specie animali e vegetali è in continua drammatica perdita, e solo la sua salvaguardia ci consentirà di affrontare le future sfide sanitarie, economiche, climatiche e di preservare la salute del Pianeta. Siamo felici di farlo a partire da un luogo come Piazza Malta, che merita di essere al centro del dibattito cittadino sull’alimentazione».

«I cambiamenti climatici –  prosegue Rebecca Rossi, portavoce dei Fridays For Future Chieti – sono una delle principali cause di perdita di biodiversità, ma a loro volta dipendono in via prioritaria da produzioni alimentari intensive e distorte. Dopo lo sciopero globale per il clima del 25 marzo, scenderemo nuovamente in piazza e faremo sentire la nostra voce contro un sistema produttivo malato».

Durante la mattinata, le parti meno nobili delle verdure e quelle rimaste invendute saranno raccolte e destinate ad essere trasformate in gustosi assaggi di recupero nell’aperitivo anti-spreco serale. Appuntamento alle ore 20 presso gli spazi di Chartago, in zona Porta Pescara, dove la musica live sarà a cura dei Vie delle Indecisioni. Il costo per l’aperitivo è di 10 euro incluso un calice di vino, un bicchiere di birra o un cocktail a scelta ed è possibile prenotare un posto contattando il 3319186681.




MIGRAZIONE ABRUZZESI E FILE ATTESA. Sanità, Paolucci: Marsilio pensa ad autocertificarsi

Pescara, 12 maggio 2022. “In Abruzzo va tutto bene dichiara Marsilio nella conferenza stampa odierna sulla sanità. Eppure da tre anni l’Abruzzo non ha piano e rete sanitaria; non può spendere le risorse in cassa e in dote perché non ha fatto la necessaria programmazione; in tre anni migliaia di abruzzesi in più vanno fuori, aumentando la mobilità sanitaria passiva e quelli che restano sono costretti a liste di attesa tanto lunghe che molti rinunciano persino a curarsi: questi sono fatti certificati anche dal verbale dei tavoli di monitoraggio ministeriale che dice chiaramente che la Regione Abruzzo (vedi pagina allegata), in base ai documenti prodotti, ha un deficit strutturale in crescendo e strumenti per affrontarlo inefficaci a vincerlo.

Un deficit che Marsilio oggi nega o dimentica, anche se è stato oggetto di più di una riunione voluta dallo stesso presidente, interna alla maggioranza e con la struttura regionale per fronteggiare una cifra del disavanzo, i famosi 107 milioni, che è stata questa Regione a fare emergere, non altri”, così i gruppi consiliari del Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto a commento.

“Davvero singolare è l’interpretazione dei fatti che emerge dalla conferenza – riprendono i consiglieri – fatta per autocertificare un pareggio che non traspare da conti che non siamo stati noi ad aver messo sotto la lente e dall’analisi ministeriale che, forse, chi governa non ha letto con la dovuta cura. Nessuno di noi sulla sanità ha fatto il professore, abbiamo sì in questi anni, preteso risposte e chiarezza su quello che è un diritto alle cure, alla prevenzione, a ospedali e strumentazioni che funzionino, a lavoratori della sanità che siano assunti per il lavoro che hanno fatto, perché non abbiamo visto alcun tipo di politica attiva andare in onda, oltre ad annunci e propaganda. Questo abbiamo fatto sulla sanità come opposizione, presentando carte e riscontri ogni volta e avendo però il merito di aver portato l’Abruzzo fuori dal commissariamento che per anni aveva vissuto, quando eravamo classe dirigente.

E questo lo abbiamo fatto rispettando la legge e non attraverso politiche e azioni clientelari che il presidente Marsilio cerca di addebitarci, essendosi stato però il suo governo quello che fino ad oggi si è occupato principalmente di poltrone e incarichi. E soprattutto senza la mole di risorse che questo governo regionale ha avuto per programmare: solo in questo triennio, 300 milioni di fondi correnti, più le risorse del PNRR e i 500 milioni per l’edilizia sanitaria che la maggioranza ha deciso coscientemente di ibernare.

Abbiamo anche lasciato a chi ci ha succeduto un comparto in salute, con risorse da impiegare, che sono ancora bloccate perché la programmazione non c’è stata e non c’è e gli atti, quelli “certificati”,  portano ancora la data del 2018 quando a governare non era il centrodestra. In merito alla risoluzione ultima contro la precarizzazione a cui hanno orgogliosamente votato contro, perché presentata da quelli che il presidente oggi ha definito “i professori abruzzesi del Pd”, al nord, la stessa risoluzione, che chiedeva solo di farsi portavoce della situazione presso la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome e stare al fianco degli infermieri, l’hanno presentata altri professori, quelli della Lega e di Fratelli d’Italia.

Bizzarro eh?

Ma di questa conferenza stampa ciò che di certo non dimenticheremo è la presunzione di ritenersi la verità certificata”.




OPERATORI FORMATI per l’approccio ABA

Efficace sul comportamento di bambini e ragazzi con autismo

Pescara, 9 maggio 2022. Trentacinque operatori della Fondazione Paolo VI hanno conseguito nei giorni scorsi il certificato per tecnico Rbt, la figura professionale in grado di seguire bambini con disturbo dello spettro autistico mediante l’approccio Aba (Applied Behavior Analysis): a partire dall’analisi del comportamento, questa modalità mette in atto interventi mirati per migliorare la qualità della vita e la relazione con gli altri.

Il percorso di formazione è stato realizzato dalla Fondazione Paolo VI in collaborazione con l’Istituto di neuropsichiatria ReTe di Roma, e ha visto sulla cattedra il professor Stefano Vicari, ordinario di Neuropsichiatria infantile alla Cattolica di Roma e primario di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza al Bambino Gesù di Roma, e la dottoressa Silvia Setzu, analista del comportamento certificato, che continuerà ora la supervisione del lavoro degli operatori formati.

Durante le giornate di formazione, articolate in 46 ore, il professor Vicari è intervenuto sulle caratteristiche cliniche del disturbo dello spettro autistico, mentre la dottoressa Setzu ha presentato i contenuti dell’approccio Aba, riconosciuto a livello internazionale. In particolare, è stata evidenziata l’efficacia nella riduzione di comportamenti disfunzionali su linguaggio, gioco, comunicazione, socializzazione, autonomia personale, abilità accademiche nelle fasce di età 3-6, 6-12 e 12-18 anni, grazie ad interventi individuali e di gruppo.

Il corso di formazione appena terminato rappresenta l’ennesima tappa di un lavoro che da anni viene portato avanti dalla Fondazione Paolo VI, vero e proprio punto di riferimento in Abruzzo e anche in fuori regione sull’accoglienza e il trattamento delle persone con disturbo dello spettro autistico.

Piergiorgio Greco




PSICOLOGO ONLINE. Anche in Abruzzo crescono le richieste

A Pescara il 78% delle recensioni online sono legate a problemi di ansia.

Il dato emerge dai risultati della prima edizione di “Polaris”, l’iniziativa della piattaforma Serenis che “verifica” e premia i terapeuti italiani che si sono distinti per presenza online. Un abruzzese tra i primi cinque terapeuti riconosciuti.

Pescara, 7 maggio 2022 – “Teleterapia”: viene chiamato così – facendo un calco dal più diffuso “telemedicina” – il fenomeno della psicoterapia online. Un fenomeno esploso durante la pandemia e destinato a rimanere, che si è diffuso anche tra terapeuti e pazienti abruzzesi: secondo i dati della piattaforma Serenis – che affianca le persone nella ricerca di un giusto e soddisfacente percorso psicologico – infatti, le richieste di terapia online sono cresciute in tutta italia e anche in Abruzzo, con l’ansia che è il problema più avvertito, capace di collezionare da sola il 54% di recensioni online nella regione, e addirittura il 78% nella sola provincia di Pescara.

Quello della psicologia online sembra un fenomeno destinato a rimanere: secondo una ricerca pubblicata lo scorso ottobre dell’APA*, infatti, il 96% dei terapeuti ha dichiarato di aver sperimentato (con soddisfazione) la terapia online negli ultimi due anni, a fronte del 21% del 2019. L’online, insomma, piace a tutti: terapeuti e pazienti. Ma è sempre vero?

A fare il punto sullo stato della “digitalizzazione” della psicoterapia e del benessere mentale (anche in Abruzzo) è la stessa Serenis (serenis.it), che annuncia la prima edizione del Progetto Polaris, un’iniziativa nata da un lato per premiare i terapeuti che si sono distinti per presenza digitale, dall’altro per portare un po’ di chiarezza in un mondo – quello della terapia online – che spesso nasconde come principali insidie cattiva informazione, bassa professionalità e persino “truffe”.

“Quello della qualità della terapia online è un tema importante: su internet si trova davvero di tutto. La One Mind PsyberGuide, un’associazione americana senza scopo di lucro che si occupa di digital health, ha censito** più di 10.000 app nell’ambito del benessere mentale, quasi sempre sviluppate senza nessun supporto scientifico. Ma non è tutto: online bisogna stare attenti agli abusi professionali, con psicologi o psicoterapeuti che operano senza averne i requisiti – spiega Daniele Francescon, cofounder di serenis.it, che a sua volta si è dotata di un Medical Advisory Board esterno, un organo indipendente che certifica e supervisiona i processi della piattaforma da un punto di vista scientifico – dall’altro lato, però, il digitale ha il grande pregio di rendere più accessibile il benessere mentale, non solo per un tema economico o di comodità, ma anche perché riduce le “frizioni” del prendere la decisione di rivolgersi a un terapeuta e “ammorbidisce” lo stigma che da sempre ha accompagnato la psicoterapia. Polaris nasce proprio con questo obiettivo: dimostrare gli effetti virtuosi dell’integrazione e della complementarità tra fisico e digitale (ndr, solo l’1% dei terapeuti premiati lavora con Serenis, mentre il resto riceve in studio in modo indipendente), proponendosi contemporaneamente, nel suo piccolo, come garanzia di qualità online, grazie al coinvolgimento di un gruppo di specialisti esterni autorevoli nella valutazione dei profili dei terapeuti premiati”.   

Quattro i criteri premianti alla base del Progetto Polaris: in primis, l’analisi di oltre 70.000 recensioni online; poi, il “matching” delle stesse con il curriculum professionale del terapeuta e con delle referenze qualitative; infine, una validazione finale da parte di un comitato scientifico composto da psicologi e psicologhe dalla riconosciuta autorevolezza. Il risultato, disponibile su serenis.it/polaris, un elenco curato dei terapeuti a cui è stato assegnato il riconoscimento, divisi per base geografica e di specializzazione. In Abruzzo, in particolare, sono 20 i professionisti che hanno ottenuto il riconoscimento dalla piattaforma per la migliore presenza digitale, distribuiti nelle quattro province di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila e specializzati nelle aree come ansia, terapia di coppia e sessualità, depressione, adolescenza e stress e burnout: tra di loro anche il dott. Luca di Venanzio, che si è piazzato al primo posto in assoluto per numero di recensioni positive nella categoria “Ansia”.

Bruna Coppolino       

Valentina Tornielli     

Alessandro Bono       




DIADEMY. La prima Master Class di Diabetologia in Abruzzo

Chieti, 7 maggio 2022. Allo scopo di offrire a giovani endocrinologi italiani un percorso formativo di alta professionalità in diabetologia nasce “DIADEMY – Master Academy in Diabetes”, la prima Master Class di Diabetologia. Il corso si terrà presso l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara a partire dal 12 maggio 2022 e coinvolgerà giovani specialisti in un percorso formativo innovativo e con ampie ricadute pratiche. “DIADEMY” è un percorso completo e altamente formativo, elaborato da docenti e direttori di scuola di specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, di elevato valore scientifico e provenienti da prestigiosi atenei italiani quali le Università di Padova, Parma, Bari e la Federico II di Napoli, insieme ai referenti di due importanti società scientifiche impegnate nello studio e nella cura del diabete: la Società Italiana di Diabetologia (SID) e la Società Italiana di Endocrinologia (SIE).

Il progetto prevede moduli e webinar realizzati sulla base delle esigenze espresse dai neo-specialisti, raccolte mediante uno specifico questionario nell’ambito di un progetto più ampio dal nome “ARCHIPELAGO-D”, ed è supportato in modo non condizionante da Novo Nordisk – spiega il professor Agostino Consoli, docente di Endocrinologia, Direttore della Scuola di specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara e della UOC di Endocrinologia e Malattie Metaboliche – ASL di Pescara -, nonché Presidente Nazionale della Società Italiana di Diabetologia e Responsabile Scientifico della Master Class -. Un’adeguata formazione è fondamentale per la corretta gestione del Diabete, una condizione cronico-degenerativa complessa la cui prevalenza è in crescita esponenziale – aggiunge il professor Consoli – se non correttamente gestita può comportare gravi complicanze cardio-renali, anche fatali, con un forte impatto clinico, sociale ed economico. Da qui la cruciale importanza di formare le nuove generazioni di medici sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate, degli strumenti di medicina digitale, delle continue innovazioni farmacologiche, al fine di prestare la migliore assistenza possibile alle persone con diabete, adottando approcci pratici e innovativi.

Maurizio Adezio




Terzo convegno; aggiornamento in Medicina di emergenza-Urgenza

L’Aquila, 6 maggio 2022 –

Affrontare le tematiche di diagnostica e terapia delle patologie acute; creare una più stretta sinergia fra le due scuole di specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza della Regione Abruzzo, e fra i responsabili dei Pronto Soccorso regionali; discutere e analizzare la condizione altamente problematica in cui da anni, in Italia, versano i Pronto Soccorso, al punto da scoraggiare i giovani medici a intraprendere questa carriera. Sono questi i principali argomenti al centro del convegno regionale “Aggiornamento in Medicina di Emergenza”, giunto alla terza edizione e in programma oggi, 6 edomani 7 maggio 2022 a L’Aquila nell’aula magna “Alessandro Clementi” del Dipartimento di Scienze Umane (viale Nizza 14).

L’evento è organizzato dalla professoressa Clara Balsano, direttrice della scuola di specializzazione di Medicina d’Emergenza-Urgenza dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Parteciperanno, tra gli altri: il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio; l’assessora alla Sanità Nicoletta Verì; il Rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse; il sindaco del Comune dell’Aquila Pierluigi Biondi; il direttore del Dipartimento MESVA (Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente) dell’Università dell’Aquila Guido Macchiarelli; il Presidente dell’Ordine dei medici dell’Aquila Maurizio Ortu; il Presidente dell’Ordine dei medici di Teramo Cosimo Napoletano.

“Il convegno” spiega la prof.ssa Balsano “è rivolto a tutti gli specialisti che lavorano nel campo della Medicina di Emergenza ma in particolare alle specializzande e agli specializzandi che, in questo particolare periodo storico, hanno dovuto affrontare l’emergenza dovuta alla pandemia da SARS-CoV2. Il Covid ha messo a dura prova la sanità pubblica, evidenziando in particolare le gravi carenze di personale e l’arretratezza delle infrastrutture italiane e allontanando ulteriormente i giovani medici dallo scegliere, per la loro vita professionale, la branca dell’Urgenza”. 

“L’intento del convegno” sottolinea la prof.ssa Balsano “è anche quello di creare una rete tra i responsabili dei Pronto Soccorso della Regione e una sinergia tra le due scuole di Medicina di Emergenza-Urgenza regionali, quella dell’Università dell’Aquila e quella dell’Università di Chieti-Pescara. Rafforzare questi legami è molto importante per migliorare l’assistenza dei pazienti, essere più preparati a gestire le patologie tempo-dipendenti, accrescere il livello dell’offerta formativa delle scuole e rendere più efficiente l’organizzazione del lavoro all’interno dei Pronto Soccorso”.

La Medicina di Emergenza-Urgenza sta attraversando una grave crisi di vocazione. Sono sempre meno i laureati in Medicina che scelgono questa specializzazione, scoraggiati da carichi di lavoro troppo pesanti, alta esposizione a rischi e pericoli, basse gratificazioni e scarse prospettive di carriera.

“Lo scorso anno” osserva la prof.ssa Balsano “il ministero della Sanità ha stanziato 147 milioni di euro finanziando 1152 borse. Purtroppo, in tutto il territorio italiano, senza distinzione tra città e regioni, le iscrizioni sono state di molto inferiori ai posti disponibili e 80 milioni di euro torneranno al ministero. Dalla constatazione di questa situazione è nata l’esigenza di fare qualcosa. A tal proposito, a breve sarà istituita una nuova associazione, la COMEU, una Conferenza permanente dei direttori delle 36 scuole di Medicina di Emergenza-Urgenza presenti n in Italia. L’obiettivo è quello di provare ad avanzare proposte per rendere più attrattiva questa specializzazione.

Chiederemo, ad esempio, che gli specializzandi e le specializzande in Medicina di Emergenza-Urgenza possano vedersi riconosciuta l’equipollenza con altre discipline, in modo che, dopo un periodo trascorso nei Pronto Soccorso, possano scegliere altri percorsi e diventare anche responsabili di reparto. Inoltre vogliamo sensibilizzare i laureati sulle opportunità di carriera accademica. Fino a qualche anno fa la Medicina di Emergenza era una disciplina ospedaliera ma da quando è diventata una specializzazione universitaria si sono aperti grandi spazi per chi vuole fare ricerca e ampliare le proprie conoscenze”.

Alla base degli alti carichi di lavoro che gravano sulle spalle dei medici di Pronto Soccorso c’è anche l’eccesso di pazienti che si recano impropriamente negli ospedali, anche quando avrebbero bisogno di altri tipi di cure. “Un problema antico” sottolinea la prof.ssa Balsano “che la pandemia ha reso ancor più evidente. Basti pensare che, nella sola Asl dell’Aquila, lo scorso anno, a fronte di 125 mila accessi ai Pronto Soccorso, ci sono stati solo 6 mila ricoveri. 

Per cambiare rotta, oltre a un rafforzamento degli organici, servirebbe anche una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, che devono sapere quando è il caso di andare in ospedale e quando no. I cittadini devono essere educati e i medici di base devono essere aiutati a essere loro di supporto. Noi siamo già al lavoro per sviluppare progetti di prevenzione in sala d’attesa, rivolti ai pazienti non gravi, quelli in codice bianco o verde, per i quali i tempi medi di attesa posso arrivare anche a 6/7 ore”.




Una sola ostetrica in turno di notte all’Ospedale

Avezzano, 2 maggio 2022 –

Di Berardino: “Basta! Vogliamo risposte. Incontrerò i direttori Asl ad Avezzano”

Il vicesindaco e l’assessore all’emergenza Covid della città riaccendono l’allarme e si dicono molto preoccupati. Di Berardino: “Con la sanità non si gioca, non si può più tollerare un Ospedale abbandonato a sé stesso”. Gravi carenze negli organici dei reparti: non è più il tempo delle parole, dei rinvii o dell’attesa. Avezzano e la Marsica hanno bisogno di fatti celeri e soluzioni istantanee. “Con la salute non si scherza e nemmeno con la programmazione sanitaria di un Ospedale”. 

Oltre il Covid, oltre i vaccini, deve essere garantito il normale funzionamento di un presidio di salute che prende in carico e “cura” una popolazione vastissima, che conta circa 140 mila abitanti. A lanciare l’allarme sono – a seguito di una situazione grave e nota, che si vive tra i corridoi dell’Ospedale di Avezzano – il vicesindaco della città Domenico Di Berardino e l’assessore alle politiche sanitarie, Maria Teresa Colizza.

La situazione che si registra è allarmante: ad Ostetricia e Ginecologia, alcuni turni vengono coperti da una sola ostetrica, perché il reparto è sottorganico di sette unità. “Un’ostetrica che spesso è in turno di notte da sola. – dice l’assessore Colizza – Se una gestante sta partorendo nella sala parto che si trova al piano terra, le altre donne in travaglio ricoverate nel reparto Maternità al quinto piano, non hanno personale che le possa aiutare o che possa intervenire. Come amministrazione siamo preoccupati”. 

Nel reparto di Radiologia, inoltre, mancano 5 medici radiologi. “Questa grave carenza – aggiunge –  porta i medici a rivedere le agende delle prenotazioni degli appuntamenti, a cui non si può tenere fede. Anche nel reparto di Malattie Infettive i medici di turno devono fare i conti con una grave carenza di colleghi e i carichi di lavoro, stando così le cose, diventano difficili da sostenere, visto il numero di pazienti Covid ricoverati: in estate, poi, il carico potrebbe diventare ancora più gravoso”. Altra sirena lampeggiante è quella del Pronto Soccorso: in alcuni turni è al lavoro un solo medico. “Ieri, per tutto il turno mattutino (dalle 7 alle 14), c’era in servizio solo il primario”, afferma l’assessore. Mancano poi pediatri, OSS e infermieri in vari reparti. E questa è solo la punta dell’iceberg: si registrano anche rallentamenti nella fornitura di farmaci e dispositivi.

“Chiediamo – conclude il vicesindaco – una risposta adeguata alle esigenze della città e del territorio marsicano. Ci troviamo di fronte ad un Ospedale che viene abbandonato sempre di più a sé stesso e questo non è più umanamente e civilmente accettabile. Io ho intenzione di convocare sia il direttore generale della Asl 1 Romano sia il direttore sanitario Mascitelli ad Avezzano, in Comune, per aprire quello che deve essere un tavolo definitivo e risolutivo sui problemi della sanità della Marsica. I cittadini, i medici e gli operatori sanitari meritano una condizione e un’organizzazione di lavoro migliori. Chiediamo un incontro urgente”.




Servizi di psicologia, il benessere psicologico in azienda

Chieti, 1 maggio 2022 –

Il Primo Maggio è un’importante giornata, quella dedicata ai lavoratori, la nostra riflessione si attarda sull’importanza di questa dimensione nella vita della persona.

Dal 2020 due psicologhe e psicoterapeute, Melania Di Nardo e Francesca Di Sipio, da anni impegnate sul territorio nella promozione della salute mentale, hanno dato vita ad un progetto che ha come focus il mondo del lavoro. La missione è triplice e riguarda la prevenzione primaria, ovvero quella in cui ci si prende cura dell’ambiente e della persona prima che insorga una difficoltà; la prevenzione secondaria, in cui si risponde ad un momento di crisi e quella terziaria, in cui si interviene quando una sofferenza si cristallizza e diventa cronica.

La crisi e la sofferenza possono riguardare la singola persona, un reparto di un’azienda o l’intero sistema.

Il progetto si chiama “Servizi di Psicologia”, e nasce dal bisogno rintracciato nel territorio di fare promozione della salute e del benessere psicologico nelle aziende.

Il lavoro, fonte di dignità, rende stabile la persona, la comunità, la società e lo Stato. Partire e ripensare ogni possibile strada verso il benessere sul posto di lavoro è prioritario e doveroso.

Nel progetto “Servizi di Psicologia” si pensa che sicurezzatutela in termini di contratto, di salute e benessere psicologico nell’ambiente di lavoro siano tre prospettive da cui guardare e su cui intervenire nel mondo del lavoro.

“Oggi sappiamo – spiega la dott.ssa Francesca Di Sipio- che una azienda che si prende cura dei propri dipendenti è un’azienda che tutela anche se stessa.

Pensare la persona come risorsa –continua la psicologa e psicoterapeuta- significa pensare di offrirle l’ambiente migliore in cui esprimersi e questo si tradurrà in una dimensione interpersonale più distesa, in una fidelizzazione del lavoratore all’azienda e in una promozione in termini di prestigio, credibilità e solidità nell’azienda”.

Ad accedere le prestazioni di “Servizi di Psicologia” sono singoli, ad esempio manager, che talvolta stretti nella morsa del tempo, perdono di vista se stessi e la propria passione per il lavoro. Ma il progetto riguarda anche la formazione in gruppi al fine di promuoverne capacità relazionali e comunicative.

“Portiamo l’ascolto psicologico nelle aziende e nelle organizzazioni –spiega la dott.ssa Melania Di Nardo- e promuoviamo, attraverso tecniche note, come la Mindfulness, il benessere del singolo, del gruppo e dell’intera azienda. Attraverso il nostro intervento –continua la psicoterapeuta-  riduciamo l’impatto  dello stress lavoro-correlato, aprendo a nuove possibilità in cui salute e realizzazione diventano non solo possibili ma anche concrete.