ALLUVIONE IN ROMAGNA: due lezioni dalla Storia

Una lapide a Ravenna ricorda la tremenda alluvione che sommerse la città – per oltre due metri – nel 1636. In risposta, lo Stato Pontificio inaugurò un grande piano di interventi idraulici, di cui si beneficia ancora oggi. Basta dunque con la propaganda sul clima. E si faccia prevenzione.

di Gianfranco Amato

Lapide a Ravenna, alluvione 1636

Nella sua opera De Oratore, il grande Cicerone ci insegnava che la Storia è maestra di vita. Una delle lezioni oggi più inascoltate di quel famoso giurista. La Storia, in realtà, non è soltanto un parametro per educarci a vivere. Serve anche per capire la realtà e leggere la cronaca in maniera intelligente. Riesce pure a smentire le sesquipedali balle che vorrebbe imporre l’ideologia ecologista a proposito di global warming e crisi climatica.

Prendiamo ad esempio la recente alluvione romagnola. Proprio a Ravenna, capitale simbolica di quell’area d’Italia, all’incrocio tra via Cavour e via Salaria è possibile fare un tuffo nel passato andando a leggere una piccola lapide nella quale si trova la seguente iscrizione: «Addì 28 maggio 1636 sin qui l’acqua arrivò». È il ricordo della peggiore inondazione della città, avvenuta proprio la notte tra il 27 e il 28 maggio di 387 anni fa, quando l’acqua dei fiumi Ronco e Montone sommerse la città per oltre due metri, dopo sei giorni ininterrotti di pioggia. Il livello delle acque raggiunse il secondo piano delle case, e le strade si trasformarono in veri e propri fiumi, tanto da dovere costringere i soccorritori a mettere in salvo gli abitanti caricandoli su barche. Le cronache dell’epoca raccontano con il linguaggio di quel tempo: «Quando cominciò apparire il giorno si videro le povere famiglie con li loro figlioli su li tetti delle loro case; et si sentiva voce rauche e lamentevole chiamare aiuto, dal cielo e dalla terra; era cosa di straordinario terrore». Sembra la descrizione di quanto accaduto nel maggio dell’Anno del Signore 2023.

Quel cataclisma indusse l’allora governo pontificio, di cui la Romagna faceva parte, ad avviare un grande piano di interventi idraulici, che previdero, tra l’altro, la riunificazione dei due fiumi che causarono l’inondazione e la costruzione di un canale di congiungimento della città al mare (ultimato verso il 1737), cui venne dato il nome dell’allora papa Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini. Come si vede, lo Stato della Chiesa era in fondo molto più illuminato e moderno di quanto gli storiografi risorgimentali hanno fatto credere nei loro testi. Va peraltro ricordato che se Ravenna si è salvata dal totale allagamento della città durante l’attuale alluvione, lo si deve proprio agli interventi idraulici disposti dall’allora legato apostolico in Romagna, il cardinale piacentino Giulio Alberoni (1664-1752). Circostanza che, a onor del vero, ha ricordato lo stesso sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, in un videomessaggio dei giorni scorsi rivolto ai suoi cittadini in cui ha descritto nei dettagli la dinamica degli allagamenti.

In questo caso la Storia ci insegna due cose. Primo, che non bisogna attendere gli eventi catastrofici ma occorre intervenire per realizzare opere di prevenzione, esattamente come fece l’allora legato apostolico cardinal Giulio Alberoni, che non si limitò a pregare e sperare nella Provvidenza né a prendersela, come si direbbe oggi, con i capricci di madre natura.

La seconda lezione ci dice che forse è arrivato davvero il tempo di smetterla con la tiritera del clima che è cambiato. Quanto è accaduto nel 2023 in Romagna è la replica esatta di ciò che è successo nel 1636, e ciclicamente nei secoli precedenti, con buona pace di Greta Thunberg , dei gretini, e degli ecovandali imbrattatori. Con buona pace anche dei politici a caccia di pretesti.

La Storia si è incaricata di rendere ancora più risibile e patetica la giustificazione addotta in Consiglio regionale dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per ottenere la mozione con cui è stata chiesta la sua nomina a Commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. In quell’occasione, infatti, lo stesso Bonaccini ha fondato il presupposto della sua pretesa sul «cambiamento climatico globale con cui dobbiamo fare i conti». Bisognerebbe ricordare al caro presidente che i conti, forse, è meglio farli con la Storia.

https://lanuovabq.it/it/alluvione-in-romagna-due-lezioni-dalla-storia




UNA PASSEGGIATA PER LA VITA. Grande successo per la giornata

Escursione nella riserva Borsacchio per l’occasione Oasi WWF per un giorno in favore del reparto di oncologia di Teramo

Roseto degli Abruzzi, 3 giugno 2023. Il 3 giugno si è tenuta una passeggiata per la vita un evento benefico delle guide del Borsacchio che ha condotto oltre 300 persone in escursione nella riserva e accompagnati in percorsi di yoga e sotto le pinete per ricostruire la storia e la natura di Roseto e della provincia di Teramo.

Un momento solidale tutti i partecipanti lasciano un contributo a favore delle associazioni che vanno a sostegno del reparto di oncologia e dei malati oncologici.

L’evento doveva essere in occasione della giornata del malato oncologico è stata spostata ad oggi per cause meteorologiche avverse delle scorse settimane ma resta il tema fondamentale non lasciare sole le famiglie che sono colpite da questo male.

Come sempre un enorme grazie ai volontari che hanno preparato distribuito accolto guidato un gruppo così ampio.

Ringraziamenti alla ASL di Teramo e al reparto di oncologia per aver scelto la riserva Borsacchio come meta di questo evento.

Riserva Borsacchio




LA NOSTRA COSTITUZIONE È LONGEVA attuale e ancora valida

L’intervista che segue è stata pubblicata su www.interris. it

Politicainiseme.com, 3 giugno 2023. La Repubblica italiana compie 77 anni. Ritrovata la libertà dopo una dittatura ventennale e una guerra mondiale, il 2 giugno 1946 nel nostro Paese si svolse un referendum sulla forma istituzionale dello Stato, cioè la scelta tra la monarchia e la repubblica, che premiò quest’ultima. Furono le prima elezioni libere a suffragio universale maschile e femminile, per la prima volta nella nostra storia votarono anche le donne. In quella data, inoltre, si procedette all’elezione di un’Assemblea costituente incaricata di scrivere la nuova carta costituzionale.

L’affluenza alle urne fu altissima, dei 28 milioni di aventi diritto al voto espressero la propria preferenza quasi 25 milioni (89%). La maggioranza, oltre 12 milioni, scelse la forma repubblicana. Un paio di settimane dopo, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. Pochi giorni dopo, il 25 giugno, iniziarono i lavori della Costi­tuente e il 1° gennaio 1948, settantacinque anni fa, entrò in vigore la Costituzione italiana.

In occasione della Festa della Repubblica, istituita nel 1949, Interris.it ha intervistato lo storico e professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Agostino Giovagnoli.

Il 2 giugno gli italiani ritornavano al voto dopo un ventennio. Qual era il contesto dell’Italia del dopoguerra e quale valore assumeva quindi questa occasione?

“I segni della guerra, la distruzione fisica e materiale, la memoria di tante vittime, le rovine morali, spirituali e affettive, erano ancora visibili. Il sentimento del rifiuto del conflitto a cui il fascismo aveva portato era condiviso e l’Italia era unita da un forte spirito di ricostruzione, trasversale ai campi politici e ideologici. Così gli italiani sono andati massicciamente alle urne, avevano chiaro che era ora di voltare pagina dal fascismo. È stata una grande affermazione del ritorno a una politica pluralista e democratica dopo venti anni sotto la dittatura di un unico partito, votare significava la possibilità di una liberazione nella vita quotidiana.”.

Quali sono basi sulle quali, nel nostro Paese, è stata fondata la repubblica?

“Su valori condivisi da tutti i partiti. Il termine latino ‘res publica’ significa ‘cosa pubblica’, per cui adottare il sistema repubblicano vuole dire che le istituzioni, lo Stato, la vita civile, sono di tutti i cittadini e non più una proprietà di famiglia dei Savoia. Un altro grande fondamento è l’antifascismo, nato contro la logica di parte, come rifiuto del potere di un solo partito, come tutela delle persone nei confronti dello Stato, per l’inclusione di tutti contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza”.

La nascita della Repubblica coincide ormai col il volto iconico di Anna Iberti, la ragazza sorridente nello scatto finito sulla copertina della rivista “Tempo”. Il 2 giugno fu la prima volta per le donne al voto in Italia, quale fu il loro contributo?

È stato fondamentale. In Italia il voto delle donne arriva tardi perché il fascismo aveva anche un senso maschilista, di superiorità dell’uomo sulla donna. Il diritto di voto alle donne è stato molto importante, dato che c’erano molte resistenze e pregiudizi che sono smentiti sia allora che in seguito. Le donne hanno votato con saggezza, garantendo la democrazia nel nostro Paese, e la loro partecipazione alla vita pubblica è stato anche elemento di crescita. Inoltre, 21 donne hanno fatto parte dell’Assemblea costituente”.

Qual è l’eredità di questa data che ci può guidare ancora nel presente e nel futuro?

“Il 2 giugno è ancora attuale perché rappresenta l’assunzione di responsabilità da parte di tutti. La vita pubblica deve essere partecipata. Accanto a questo, segna l’inizio di un percorso democratico che si è basato non sulla lotta contro il nemico, bensì sulla condivisione di valori e di istituzioni comuni. La repubblica è di tutti e non può spaccarsi in gruppi violentemente antagonisti né diventare occupazione del potere da parte di un solo gruppo”.

Quest’anno è anche il 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, il 1° gennaio 1948. Quanto è attuale ancora oggi la nostra Carta? 

“Dopo tre quarti di secolo abbiamo ancora la Costituzione entrata in vigore all’epoca, questo è importante perché vuol dire che è longeva. I padri costituenti hanno scritto una carta che ancora è valida e funziona. E’ vero che in parte non è stata ancora attuata, ma ha avuto una funzione di stimolo nei confronti della politica spingendola ad affrontare i problemi, ad aggiornarsi, ad applicare i principi di libertà e di inclusione – basti pensare all’importanza di articoli come il 3 e l’11. La sua longevità e la sua attualità sono i dati più importanti da sottolineare, la nostra Carta costituzionale rappresenta ancora anche oggi spinta a migliorarci”.

https://www.politicainsieme.com/giovagnoli-la-nostra-costituzione-e-longeva-attuale-e-ancora-valida/




IL MERCATO STABILE di Campagna Amica

Inaugurazione con animazione per i piccoli e tante eccellenze abruzzesi

L’Aquila 3 giugno 2023. Al via la spesa estiva a chilometro zero per i consumatori dell’Aquila. Verrà inaugurato stamattina il mercato stabile all’aperto di Campagna Amica, promosso da Coldiretti nella Villa comunale del capoluogo di regione, in piazzale caduti del soccorso.

Dai legumi al tartufo, dalle confetture allo zafferano passando per formaggi, farine, birra agricola e mais nero, agrumi e centrifughe a chilometro zero: sono solo alcune delle eccellenze che i produttori agricoli porteranno dalle campagne ogni fine settimana per conquistare gli aquilani e offrire eccellenze agroalimentari in un momento molto delicato per gli agricoltori e i consumatori.

Non certo casuale la scelta del luogo, cuore del centro storico e piazza particolarmente cara ai cittadini.

“La scelta del mercato stabile nasce in seguito ai mercati ad eventi promossi per le scorse festività natalizie – dice Domenico Roselli, direttore di Coldiretti L’Aquila – abbiamo avuto una risposta ed una richiesta inaspettata che ci ha spinto a programmare un mercato settimanale con le stesse caratteristiche. È un modo per promuovere le produzioni agroalimentari certificate da Campagna Amica e continuare a sensibilizzare i consumatori nella scelta di cibo sano, genuino e a chilometro zero”. In occasione dell’inaugurazione del mercato, con animazione per i più piccoli, Coldiretti continuerà la raccolta firme per l’accelerazione della trasformazione del disegno di legge recentemente approvato contro il cibo sintetico in Legge dello Stato.

Queste le aziende agricole che faranno parte del mercato stabile: Massimiliano Aloisio (Zafferano e legumi), Antonio De Crescentis (ortaggi e tartufo), Maria Fegatilli (legumi e aglio), Ilaria Forte (legumi e confetture), Angelo Rossicone (formaggio di capra), Jonathan Russo (agrumi e centrifughe), Daniela Scrimieri (olio, confetture e sottoli), Luca Tarquini (mais nero, farine e birra).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica dell’Aquila: ogni sabato dalle 8 alle 14.




L’UTERO IN AFFITTO

Quando manca il senso del limite

di Lorenzo Dellai

Politicainsieme.com, 2 giugno 2023. La maggioranza di destra vuole definire per legge l’utero in affitto come “reato universale”, punibile cioè penalmente per i cittadini italiani ovunque esso sia stato commesso, anche se in Paesi nei quali l’ordinamento giuridico lo permette.

In Italia è un reato. Ma molte coppie italiane economicamente solide (etero o omosessuali: pare peraltro in maggioranza le prime) vanno all’estero, nei Paesi dove non è reato, affittano l’utero di una donna e tornano in Italia chiedendo il riconoscimento del figlio così acquisito, in nome del diritto universale alla tutela dei minori: come si può non tutelarli?

E mettendo ovviamente così in seria difficoltà le istituzioni italiane e soprattutto i Sindaci.

Probabile che, sul piano strettamente giuridico, quanto proposto dalla Destra sia di difficile applicabilità giuridica. E che – come dice qualcuno – si tratti di una Legge Manifesto.

La Destra ormai ci ha abituato a sguaiate battaglie identitarie e di principio, che servono anche per compensare la difficoltà a dimostrare che – arrivata al Governo – essa è concretamente alternativa al sistema, prima contestato, sul piano delle politiche economico-sociali, finanziarie e europee.

E tuttavia, poter fare liberamente all’estero ciò che in Italia è reato – e poi chiederne il riconoscimento, come una sorta di condono di fatto – costituisce una indubbia ipocrisia.

Per questo, le barricate del PD e di altre formazioni dell’opposizione non mi convincono affatto.

Le ritengo un errore politico che allarga il solco con larga parte della comunità e pone seri problemi a tante persone che – come il sottoscritto – si interrogano su come affrontiamo i grandi cambiamenti antropologici del nostro tempo, senza per questo essere in alcun modo permeabili al messaggio reazionario – e spesso omofobo – della Destra.

Si può certo contestare la Proposta di Legge della Destra in quanto giuridicamente di dubbia efficacia applicativa. Ma non si può far finta che il problema non esista. E men che meno avere dubbi e tentennamenti sulla inaccettabilità etica e culturale della pratica dell’utero in affitto.

Qualcuno sostiene che ci sono nel Mondo tante donne – non indigenti – che scoprono la loro libera e gratuita vocazione a procreare per conto terzi. Io, in linea generale, non credo affatto a questa favola.

Un amico mi ha fatto avere qualche giorno fa una foto scattata in una delle città statunitensi poste al confine meridionale, verso il Messico. Si tratta di un mega manifesto pubblicitario che, accanto al disegno di una donna col pancione, reca la seguente scritta: “Become a Surrogate. Earn $ 65.000. Women Owned, 20 Years in Business. Best Benefits To Surrogates!”.

Possibile che, nel mentre si ragiona sulla necessità di recuperare il senso della vita, pubblica e privata, oltre la dittatura del mercato e del denaro e parte della pubblica opinione si mobilita per alcuni cuccioli di orsa sottratti alla cura della madre naturale, si ritenga invece accettabile una pratica di questo genere?

Possibile che si invochi giustamente il senso del limite per le questioni della crescita economica in rapporto all’eco sistema e non per le pretese delle persone all’avere un figlio?

Il mantra dei diritti coniugati solo in chiave individualistica è ormai arrivato a questo punto?

Il diritto ad amare chi si vuole è sacrosanto e da difendere contro ogni forma di discriminazione. Ma può trasformarsi in diritto senza se e senza ma ad avere un figlio?

Anche a costo di comprarlo come si compra una macchina?

Domande che prescindono dal giudizio tecnico sulla Proposta di Legge della Destra, ma che attengono all’idea di Comunità che si ha in mente e si vuole concorrere a costruire. Ed al senso del limite etico, prima che giuridico, appunto.

Registrare passivamente le pretese di ognuno non è un buon modo di servire la vera cultura dei diritti in una società democratica che si fonda anche sulla cultura della responsabilità. Soprattutto verso chi non ha voce e potere come i bambini. Che sono un dono e non un trofeo.

Dire questo non è affatto essere di Destra.

Anzi.

È esercizio di quel principio di cautela e di discernimento (anche difronte ai cambiamenti antropologici) al quale, tra gli altri, il grande Alex Langer ha voluto richiamarci. Principio al quale le culture politiche democratiche e popolari hanno sempre guardato come fonte di ispirazione contro la tentazione del tutto e subito, a prescindere.

Cito Alex Langer perché oggi abbiamo grande urgenza di pensiero critico e sofferto, come il suo. Che non si rinchiudeva nei territori conosciuti ed anzi si cimentava sui confini, ma non accettava scorciatoie banalizzanti e di comodo.

Su questo come su altri temi che riguardano – oggi ancor più – la nostra vita comunitaria ed il futuro della civiltà umana e democratica.

https://www.politicainsieme.com/lutero-in-affitto-quando-manca-il-senso-del-limite-di-lorenzo-dellai/




IL MOVIMENTO PER LA VITA.  La generazione Zeta e i valori che contano

Premiati gli alunni del polo liceale Ovidio

Sulmona, 2 giugno 2023. È Stella Renzella, studentessa della classe 4I del Liceo Linguistico, la vincitrice, per il Polo liceale Ovidio, del concorso indetto dal Movimento per la vita, appuntamento annuale per le scuole di tutta Italia. La cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina nella sede del Liceo Vico.

Sono stati ben diciannove gli studenti dei diversi indirizzi liceali del Polo che anche quest’anno hanno risposto con interesse ed entusiasmo all’invito della presidente del Movimento per la vita sulmonese, Anna Trequadrini, e delle loro insegnanti a partecipare al concorso, giunto alla XXXVI edizione.

Generazione Zeta: cosa vuoi di più dalla vita? Alla ricerca delle cose che contano è stato il tema proposto quest’anno dagli organizzatori e intorno al quale hanno preso forma gli elaborati scritti degli studenti e delle studentesse. Riflessioni sul senso della vita, sui propri obiettivi e necessità di cercare e trovare valori davvero importanti intorno a cui costruire il proprio futuro sono stati gli elementi fondamentali dei lavori proposti dai ragazzi che hanno deciso di mettersi in gioco, con profondità e originalità.

A tutti i partecipanti sono stati consegnati attestati di merito dalla presidente del Movimento per la vita, alla presenza del Dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, e delle docenti che li hanno seguiti nella preparazione del concorso.

Questi i nomi di tutti gli studenti premiati. Per il Liceo Vico: Giulia Traficante e Ruben Nuri (classe 3A); Myriam Tronca (classe 3F) e Alessia Ritrovato (classe 4A), seguiti dalla professoressa Paola Lancia; Sveva Di Rienzo, Nataly Meneses Cordova, Benedetta Antonelli e Flavia D’Egidio (classe 3I, professoressa Anna Maria Iervolino); Daniele Antonio Di Rienzo e Vittoria Antonetti (classe 4I); Elisa Zilioli, Manuela Latini e Carol Lalama (classe 4G), seguiti dalla professoressa Maria Rosa Ferrusi. Frequenta la classe 4I del liceo Linguistico anche Stella Renzella, la vincitrice del primo premio d’Istituto, che partirà per un viaggio a Strasburgo, con visita al Parlamento europeo, insieme agli altri studenti vincitori del concorso di tutta Italia.  Per il Liceo Artistico, premiati gli studenti della classe 4A, seguiti dalla professoressa Giovanna Ruscitti: Swami Forgione, Gianluca Presutti, Alico Adriatic, Ezio Candelero e Raffaele Franciosa.




LA FESTA DELLA REPUBBLICA

2 Giugno 2023: 77° anniversario

Chieti, 2 giugno 2023. Come si votò nel comune di Chieti nel referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946, per scegliere tra la monarchia e la repubblica? Questi i risultati ufficiali: Monarchia 14.248  (78,20%) ; Repubblica 3.973 (21,80%.) I monarchici stravinsero anche in provincia, ma furono battuti in 26 comuni, ove l’opposizione al fascismo era stato più forte (notevoli i risultati ottenuti ad Atessa, Bomba, Gessopalena, Guardiagrele, Orsogna, Ortona, San Vito Chietino, Torricella Peligna).  Il risultato di Chieti non è dissimile da quello di molti comuni meridionali; ma clamorosa è l’altissima percentuale di voti  ottenuti dai monarchici,  Quali le ragioni storiche? Principalmente due: la tradizionale fedeltà della classe dirigente, nobiliare e alto-borghese, proprietaria e conservatrice, e del popolo, alla Dinastia  Sabauda.; la gravissima crisi economica e sociale.

La fedeltà

Il 24 novembre 1878 i cittadini applaudirono il re Umberto I, in visita alla città con la regina Margherita e col principino Vittorio Emanuele, per essere sfuggito, il 17 novembre, al colpo di pugnale dell’anarchico Giovanni Passannante. 

Il primo maggio 1898 la classe dirigente teatina  represse col carcere, processi per direttissima e severe condanne una rivolta scoppiata in città per l’aumento del prezzo del pane. Il 5 giugno  applaudì il sovrano quando premiò il generale  Bava Beccaris “per il grande servizio reso alle istituzioni e alla civiltà”:  a Milano aveva sparato cannonate sulla folla in rivolta dal 6 al 9 maggio, anche qui per l’aumento del prezzo del pane, massacrando un centinaio di persone, uomini, donne e persino bambini.

Il 29 luglio 1900, nel parco di Monza, l’’anarchico Gaetano Bresci assassinò il re Umberto I, per vendicare i morti del maggio 1898. Il 12 maggio 1901, l’amministrazione comunale, in memoria dell’amato sovrano,  “interpretando i sensi della cittadinanza commossa dall’atroce scempio dell’Augusta Persona”, pose una lapide sulla facciata del Palazzo del Governo, e gli intitolò la piazza antistante.

Dopo la disfatta di Caporetto, il 20 novembre 1917, genetliaco della Regina Madre, le autorità  inviarono telegrammi al re Vittorio Emanuele III, per testimoniare il proposito di resistenza indomabile del popolo d’Abruzzo. Anche l’anno dopo scelsero il 20 novembre per inaugurare la grande manifestazione di giubilo per la vittoria, inneggiando al governo, al generale Diaz e al Re.

La crisi economica e sociale

Nei nove lunghi mesi dell’occupazione tedesca la popolazione teatina  soffrì per i bombardamenti, le malattie, lo sfollamento, la convivenza con i profughi, le retate degli operai da inviare al fronte, soprattutto per la fame. Dopo la liberazione della città folle di cittadini,  fecero ressa alle porte del municipio, delle chiese, dell’Inps, dell’Ufficio provinciale del lavoro, degli enti assistenziali ( Sepral,  Postbellica,  UNRRA), chiedendo cibo, vestiario, scarpe, case, medicine, sussidi per la disoccupazione. La classe dirigente potè agevolmente orientare il voto popolare nelle elezioni amministrative del 7 aprile 1946 (trionfo della DC, rifugio di molti ex fascisti, con l’elezione di 28 consiglieri su 40), nel voto referendario (votarono per la Monarchia la DC, il Partito Liberale e il partito dell’Uomo Qualunque; per la Repubblica il PCI, il PSI, il Partito  d’Azione, i repubblicani) e nell’elezione dell’Assemblea Costituente. 

 Sulle tre elezioni intervenne l’arcivescovo Giuseppe Venturi. Orientò il voto popolare verso la DC e la monarchia soccorrendo i cittadini con la sezione della Pontificia Commissione regionale di assistenza, con l’azione pastorale, con la propaganda sotterranea, con manifestini fatti affiggere dai parroci sulle porte delle chiese.

Filippo Paziente

storico




MATERNITÀ E LAVORO, la storia di Melissa Palmieri

Scopre di essere incinta a fine contratto e viene assunta a tempo indeterminato

Villa Santa Maria, 1° giugno 2023.  È una storia a lieto fine quella raccontata da Melissa Palmieri, 31 anni di Villa Santa Maria, di professione segretaria e accettista di una nota azienda che gestisce laboratori di analisi.

“Voglio raccontare la vicenda della quale sono stata protagonista affinché possa essere di buon auspicio per tutte le donne che decidono di diventare madri – racconta Melissa – Ero assunta nel laboratorio analisi di Villa Santa Maria dalla Cerba Health Care srl con un contratto di prova, in scadenza a fine maggio. A dicembre scorso scopro, inaspettatamente, di essere incinta e decido di parlarne con i miei responsabili che si sono mostrati subito disponibili nei miei confronti. Ma non solo. Prima della scadenza naturale del rapporto lavorativo, mi hanno rinnovato il contratto, e questa volta a tempo indeterminato. Nonostante le mie assenze dal lavoro in questo ultimo periodo, in quanto la mia gravidanza ha necessità di controlli continui”.

“In un momento storico in cui diventare mamma sembra quasi incompatibile con il lavoro di una donna – aggiunge – spero che la mia vicenda personale, che voglio portare all’ attenzione degli organi di stampa, possa essere d’esempio per tutte quelle donne che hanno timore di annunciare una gravidanza”.

“Voglio ringraziare davvero di cuore i miei responsabili, nello specifico Claudio Cesare Constantinescu, regional executive officer dell’azienda, Michela Iezzi, coordinatrice dei laboratori in Abruzzo, e Massimo Zerbini dell’area manager, che hanno mostrato grande umanità nei miei confronti – conclude Melissa Palmieri – e tutta la Cerba Health Care srl per la completa disponibilità nei miei riguardi, sia a livello di fiducia che di umanità. Il 13 giugno andrò in maternità, felice di diventare mamma, di aver potuto conservare il mio lavoro,  di lavorare con una grande azienda che dà valore alle persone, senza alcuna forma di discriminazione, e che è davvero al passo con i tempi”.

Barbara Del Fallo




UNA PASSEGGIATA PER LA VITA arriva la solidarietà  

Escursione benefica con ASL e Reparto di Oncologia di Teramo il prossimo 3 Giugno

Roseto degli Abruzzi Le Guide del Borsacchio con il Reparto di Oncologia di Teramo e la ASL organizzano una escursione nella Riserva Borsacchio di beneficenza chiamata Una Passeggiata per la Vita.

La vita di un malato oncologico e delle famiglie che vivono questo problema è difficile. Affrontare questo male del millennio porta paura, ansia e in molti casi getta nello sconforto.

Esistono però delle realtà associative, che operano da volontari all’interno ed all’esterno del reparto per offrire supporto psicologico, un trucco per coprire effetti, parrucche ed altre piccole cose che possono sembrare normali ma per un malato oncologico e le loro famiglie rappresenta una speranza di normalità.

Per questo si è scelto di organizzare questo evento, per dare un contributo a chi lotta al fianco dei malati. E lo scopo è aiutare nel nostro territorio il reparto che affronta il male e cura e supporta i nostri concittadini e non solo.

L’evento è stato organizzato grazie al supporto di realtà ed attività che doneranno un sacco da pic-nic e ognuno potrà lasciare un contributo al momento del ritiro.

Il programma prevede:

Ore 9.00 raduno al Lido D’Abruzzo in Via Makarska a Roseto degli Abruzzi

Ore 9.30 escursione breve sulla spiaggia “Del Fratino e delle dune del Borsacchio” con informatori ambientali. Con visita dell’antica stazione

Ore 11.00 visita al parco della Villa Mazzarosa

Ore 11.30 lezione di Yoga per chi vorrà

Ore 12.00 Pic Nic al Lido D’Abruzzo

Come sempre Roseto degli Abruzzi le Guide e le Associazioni in rete rispondono per quello che possono per aiutare chi soffre. Piccoli gesti da parte nostra e dei partecipanti ma in simili situazioni sono luci di speranza di non essere soli per chi le vive. Le prenotazioni sono già numerose, per partecipare contattaci sui social o via mail.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




L’IMPEGNO DI MARSILIO per la città di Chieti

Ferrara: accogliamo positivamente il suo impegno, la Regione deve sostenerci nel riconoscimento dello stato di emergenza, unico modo per avere fondi e promuovere un’azione ad ampio raggio

Chieti, 1° giugno 2023“Sostegno per il riconoscimento dello stato di emergenza con il Governo, fronte comune per avere fondi che diano a Chieti la possibilità di intervenire e fare prevenzione sul fenomeno del dissesto idrogeologico e dare ristoro a chi ha perso la casa, questo abbiamo chiesto al presidente Marsilio durante la sua visita in città oggi pomeriggio e su questo continueranno sinergia e confronto con Regione e Protezione civile regionale e nazionale”, così il sindaco Diego Ferrara alla fine dell’incontro tenutosi oggi su via Gran Sasso, a un passo dai condomini e dalle scuole che la settimana scorsa, con ordinanza, il sindaco è stato costretto ad interdire a causa del peggioramento delle condizioni di stabilità delle strutture dopo l’ondata di maltempo. Sul posto anche il vicesindaco Paolo De Cesare, il consigliere con delega alla Protezione civile, Vincenzo Ferrara, il funzionario comunale di protezione civile Tommaso Colella, nonché i neonati comitati dei cittadini.

“Siamo lieti che Marsilio abbia risposto subito al nostro appello, riconoscendo l’urgenza e la gravità della situazione di Chieti – continua il sindaco – accogliamo con piacere anche il fatto che come presidente della Regione abbia preso degli impegni concreti e seri con noi, dopo aver toccato con mano le condizioni della collina vulnerabile, primo fra tutti quello di attivare la filiera istituzionale per reperire risorse nazionali ed europee per consentirci di agire in modo ampio e tempestivo. Noi faremo la nostra parte, continuando l’opera di monitoraggio e azione che abbiamo iniziato sin dal primo giorno di amministrazione anche sul dissesto idrogeologico: a breve affideremo l’incarico per un geologo, il professionista dovrà effettuare lo studio necessario all’aggiornamento del PAI, Piano di assetto idrogeologico, che attende da anni di essere attualizzato. Un passaggio importantissimo per lo stato di emergenza e anche per attivare altri canali di finanziamento che per noi e per la zona sono vitali, perché gli studi devono essere ampliati, perché la messa in sicurezza è l’azione più urgente da fare e anche perché ci sono persone e famiglie che hanno perso la casa e che dovranno avere dei ristori, cosa possibile solo se verrà confermata ufficialmente la gravità della situazione e se si attivano tutte le istituzioni. Noi ci siamo, c’è anche la Regione, ora manca solo il Governo e veglieremo affinché risponda al nostro appello”.




CARI GIOVANI …

vi scrivo dopo la celebrazione della festa di Pentecoste, 50 giorni dopo l’evento della Resurrezione. È una festa poco conosciuta.

Molti certamente conoscono il significato del termine Pentecoste, 50 giorni; tuttavia, riducono la festa ad un semplice ricordo storico-religioso del passato. Come tante esperienze che viviamo o abbiamo vissuto!

La Pentecoste è invece un evento che aiuta ciascuno di noi a vivere e a saper vivere. Nella società moderna non è facile vivere, perché si può essere travolti dagli avvenimenti.

Molti di voi stanno concludendo un ciclo di scuola o di Università, e poi dovranno inserirsi nel mondo del lavoro o fare scelte vocazionali. La festa di Pentecoste ci ricorda che scegliere non è facile, o quanto meno non è automatico.

Molti vorrebbero evitare di scegliere affidandosi al caso o alla lotteria. Dobbiamo invece aprici alla novità!

La novità della vita è sintesi di preparazione e di partecipazione e non pura casualità. La Pentecoste ci ricorda che la novità esiste nella storia, bisogna però accoglierla con sapienza e intelligenza.

Chi frequenta la vita della Chiesa certamente ricorda che la sapienza e l’intelligenza sono doni dello Spirito Santo, che a Pentecoste scese sulla Chiesa.

Tutti gli uomini sono alla ricerca della sapienza e dell’intelligenza. Ma soprattutto, cari giovani, per voi che dovrete costruire il vostro futuro, vi ricordo che essere sapienti e intelligenti non è sinonimo di superiorità che talvolta si manifesta in forme di presunzione. È invece la via per essere umili e semplici costruttori.

Ricordo sempre un grande docente di fisica nucleare. Da lui ho imparato l’umiltà e la semplicità. Non so se sia stato capace di imitarlo ma è stato il vero segreto della vita.

Soprattutto quando dobbiamo scegliere: umili e semplici perché sapienti e intelligenti. Avere progetti non significa possedere la certezza che tutto andrà bene! È invece la gioia di saper affrontare le situazioni con speranza.

Ma ciò richiede sapienza e intelligenza. Sono i doni dello Spirito Santo, di cui ha bisogno l’umanità che deve vivere non nell’utopia, ma nella realtà della vita, come ci ricorda spesso papa Francesco

Cari giovani,

non fuggite davanti alle grandi scelte della vita.

Non siete soli!

Forse qualcuno dei tuoi amici corre più veloce di te! Non essere invidioso. Tu cammina con sapienza e intelligenza.

Ciò che ci rende felici e gioiosi è la fatica di aver costruito la propria vita non per sentito dire, ma perché abbiamo saputo accogliere le domande della vita.

Essere sapienti e intelligenti!

A tutti voi l’augurio di un cammino ricco di grandi progetti!

Vostro,

+ Lorenzo, vescovo




IL MAXXI L’AQUILA aperture straordinarie

Giovedì 1° giugno (Notte Bianca) ore 17 – 00 (ultimo ingresso ore 23:15). Venerdì 2 giugno (Festa della Repubblica) ore 11-19

L’Aquila, 31 maggio 2023 – Anche quest’anno il MAXXI L’Aquila aderisce alla Notte Bianca della città dell’Aquila promossa dal Comune e dall’associazione Quilaquila.  

Fino alla mezzanotte di giovedì 1° giugno (ultimo ingresso alle 23.15) e poi il giorno successivo, venerdì 2 giugno con orario festivo, dalle 11 alle 19 per la Festa della Repubblica, le porte di Palazzo Ardinghelli resteranno aperte per accogliere quanti vorranno scoprire Marisa Merz Shilpa Gupta visibileinvisibile, la mostra che, dalla sua inaugurazione, all’inizio dello scorso aprile, ha affascinato alcune migliaia di visitatori con il dialogo sui temi del visibile e dell’invisibile, dell’immagine e della parola, del politico e del filosofico in una tensione etica e poetica che si compenetra e si completa nelle circa 50 opere esposte tese tra due mondi, Oriente e Occidente, e tra le storie di due generazioni diverse.

La mostra, sotto la direzione artistica di Bartolomeo Pietromarchi e la curatela di Fanny Borel, è infatti dedicata a due indiscusse protagoniste della scena artistica contemporanea: Marisa Merz (Torino, 1926 – 2019) – unica rappresentante femminile dell’Arte Povera e riferimento della scena artistica italiana dalla fine degli anni Sessanta, Leone d’oro alla carriera nel 2013, con esposizioni nei musei più importanti del mondo come il Metropolitan Museum di New York e il Centre Pompidou di Parigi – e Shilpa Gupta, nata nel 1976 a Mumbai dove vive e lavora, è una delle artiste più importanti della sua generazione a livello internazionale, con presenze in molte delle più prestigiose manifestazioni e musei nel mondo, dalla Biennale di Venezia, alla Biennale di Gwangju fino alla Tate Modern e Serpentine Gallery di Londra.




DISSESTO IDROGEOLOGICO conferenza comitato Santa Maria

Il sindaco Ferrara: abbiamo scritto alla Regione perché il presidente Marsilio venga in città e sostenga le azioni di prevenzione sull’area

Chieti, 30 maggio 2023. Stamane il sindaco Diego Ferrara ha preso parte alla conferenza stampa tenuta dal neonato comitato contro il dissesto geologico della zona di Santa Maria, con lui anche il consigliere delegato alla Protezione civile Vincenzo Ginefra e il funzionario comunale dedicato, Tommaso Colella.

“Una presenza concreta, quella del Comune, accanto alla cittadinanza che vive nelle aree colpite dal dissesto idrogeologico – ha esordito il sindaco Diego Ferrara – e a tutela del territorio di una porzione di città che è da anni vulnerabile e su cui la nostra Amministrazione si è attivata sin dal primo giorno, perché continuassero gli studi e si mettessero in cantiere interventi di messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità.

A fronte delle due ultime ordinanze emesse sulla zona, l’interdizione d’uso del condominio Orizzonte e, venerdì, quella relativa alle scuole primarie Vicentini-Della Porta e Corradi, stamane abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione Marco Marsilio. Nella missiva gli chiediamo un incontro urgentissimo e l’invito a verificare di persona la situazione con un sopralluogo in città, da effettuare quanto prima perché si attivino il Governo e anche la Protezione civile nazionale.

L’obiettivo è che venga riconosciuta l’emergenza e vengano supportate le necessarie e ulteriori azioni, nonché attivate ulteriori risorse non solo per la tutela del territorio e l’incolumità pubblica, ma anche a sostegno dei cittadini che hanno perso la casa e che sono chiamati in causa dalla legge per la messa in sicurezza degli stabili. Coinvolgeremo il Comitato nelle attività che l’Amministrazione porterà avanti, perché è nostra intenzione considerarlo un interlocutore importante in questo percorso su cui abbiamo concentrato la massima attenzione, perché il problema venga affrontato in questa e nelle altre zone della città definite vulnerabili. Con la Protezione Civile nazionale e regionale e l’Università d’Annunzio porteremo avanti tutte le attività necessarie.

Ci sono stati assegnati ad oggi due milioni di euro per interventi che stanno partendo, dopo i sondaggi che si sono svolti nei giorni scorsi e che ci hanno rivelato anche l’aggravarsi della condizione delle scuole, pur non avendo problemi strutturali, a causa delle condizioni meteo delle scorse settimane e dei conseguenti gravi dissesti in atto. Non resteremo con le mani in mano, ma per agire abbiamo bisogno di fondi e del riconoscimento della gravità della situazione, con conseguente riconoscimento dello stato di emergenza della zona. La Regione deve aiutarci in questa opera fondamentale di conoscenza, ma soprattutto di prevenzione, perché Chieti non viva scenari drammatici che hanno messo in ginocchio altre comunità italiane ora e negli anni recenti”.




LANCIANO PALLANUOTO CONQUISTA LA SERIE C. Traguardo storico per la città 

Al centro sportivo Le Gemelle tifo da stadio

Lanciano, 30 maggio 2023. Con secco 19 a 9, Lanciano Pallanuoto, sabato sera, in casa, ha sconfitto la Rosetana Nuoto e ha conquistato, dopo un campionato in cui è stata sempre tra i primi della classifica, la serie C. Un risultato storico per Lanciano, che non ha una tradizione in questa disciplina. Splendida la cornice di pubblico, con gli spalti del centro sportivo Le Gemelle gremito e con un coreografico tifo da stadio, con tanto di palloncini, bandiere e un tripudio di colori rossoneri. Lanciano Pallanuoto è partita segnando subito e, a mano a mano, ha aumentato il proprio vantaggio. Gli avversari hanno retto per due tempi e poi, sotto i colpi delle calotte bianche, hanno subito pesantemente un Lanciano che non si è risparmiato, trascinato anche dai numerosi supporter.

Questa mattina, conferenza stampa, a Le Gemelle, per fare il punto su presente e futuro. “Un traguardo accarezzato per l’intera stagione e raggiunto introducendo forza e impegno – dice Franco D’Intino, presidente di Lanciano Pallanuoto, che aggiunge – Quello che stiamo facendo è il frutto dell’unione di organizzazione professionale e passione. Stiamo cercando di riportare a Lanciano emozioni, che mancano ormai da diversi anni. Ci stiamo riuscendo e vogliamo continuare così. Vogliamo ricreare quell’entusiamo che decine di anni fa, a Lanciano,  c’era con Padre Lorenzo e con la pallavolo. Nel mese di giugno avremo altri due eventi importanti, con migliaia di ragazzi. L’attenzione, attorno a questa nostra realtà, continua a crescere e ne siamo orgogliosi”.

“Un risultato che abbiamo inseguito e agguantato mettendoci preparazione, talento e cuore tutto l’anno – afferma Alessandro Di Muzio, coach di Lanciano Pallanuoto – L’ultima partita, quella decisiva – racconta – è stata impegnativa e sofferta nei primi due quarti. A quel punto, dopo aver analizzato in dettaglio le giocate dell’avversario, siamo passati da una difesa a uomo a una difesa a semizona, e questa è una la chiave di svolta della gara. Poi   ci siamo avvalsi di  ripartenze repentine, aprendo il gioco e favorendo il nostro attacco per la realizzazione dei gol.

Un plauso alla squadra, a tutti i ragazzi, per questo importante traguardo.  Poi un grazie allo staff al completo: al presidente Franco D’Intino, ai responsabili  di ogni singolo settore (Michela Tudini, Antonio Carbone, Sara Seccia, Luca Fasoli), al Ds Francesco Mammarella, ai preparatori atletici Andrea Paglione e Daniele Di Labio; ad Antonio La Scala, che è sempre a nostra disposizione per risolvere qualsiasi problema. Adesso ci godiamo questi momenti, aspettando di rimetterci in acqua per il campionato di C nazionale”.

Questi gli atleti protagonisti della promozione: Romano Adezio (portiere), Andrea D’Intino, Alessandro Silvestri, Pasquale Di Frenza, Simone Esposito, Daniele Gammelli, Lorenzo Cocchia, Matteo D’Onofrio, Mattia Di Giovanni, Andrea D’Aloisio, Antonio Monaco, Marco Travaglini e Federico Carbone.

“Un plauso a questi ragazzi – esordisce Danilo Ranieri, assessore allo Sport del Comune di Lanciano – che sono veramente da lodare. Sarebbe bello, in futuro, trasformare questo impianto, che sta diventando un punto di riferimento del territorio, in una cittadella dello sport. Questo è il progetto e ci lavoreremo”.

Il settore agonistico di Lanciano Nuoto e Lanciano Pallanuoto conta un vivaio di circa un centinaio di giovani.




INVERSIONE DI TENDENZA: la fame nel mondo torna a crescere

Le donne quelle che ne soffrono di più

Politicainsieme.com, 29 maggio 2023. Secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, il dieci per cento della popolazione mondiale, oltre 800 milioni di persone, va a letto affamata ogni notte. Inoltre, recenti dati raccolti rilevano che circa258 milioni di persone in 58 paesi e territori hanno affrontato un’insicurezza alimentare acuta a livelli di crisi o peggiori nel 2022, rispetto a 193 milioni di persone in 53 paesi e territori nel 2021 ( Global Report on Food Crisis CLICCA QUI).

Pur considerando che i dati risentono della crescita della popolazione, è evidente come ci si trovi di fronte ad una inversione di quella tendenza che nei decenni scorsi andava verso una diminuzione della fame mondiale. Dal 2019 in poi il numero di individui denutriti è aumentato di oltre 150 milioni. Le cause principali sono da individuare nei conflitti, nei cambiamenti climatici, a causa degli shock economici e della pandemia da COVID-19. In ogni caso, da quando la Fao ha cominciato a realizzare questo tipo di rapporti, questo è il numero più alto mai registrato.

Nel 2022, la gravità dell’insicurezza alimentare acuta è aumentata al 22,7%, rispetto al 21,3% nel 2021 e fa registrare una tendenza al deterioramento dell’insicurezza alimentare acuta globale.

“Più di un quarto di miliardo di persone stanno affrontando livelli acuti di fame, e alcuni sono sull’orlo della fame. Questo è inconcepibile”, ha scritto il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nella prefazione del rapporto.

 “Questa settima edizione del Global Report sulle crisi alimentari è un fermo atto d’accusa contro l’incapacità dell’umanità di fare progressi verso l’obiettivo di sviluppo sostenibile due per porre fine alla fame e raggiungere la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione per tutti”.

Cinque sono i paesi più interessati dai livelli acuti di fame: Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, aree della Nigeria e Yemen. Le donne sono le più colpite e rappresentano circa i due terzi dei più affamati. L’80% vive in aree soggette a cambiamenti climatici.

La crescita della fame mondiale è determinata anche dal consistente aumento del costo del cibo. La Fao ha calcolato che, tra il 2019 e il 2022, l’Indice dei prezzi alimentari – che misura la variazione dei prezzi globali di un paniere di prodotti alimentari, tra cui zucchero, carne, cereali, latticini e olio vegetale – è passato da 95,1 punti a 143,7 punti. Un deciso contributo al peggioramento della situazione è poi venuto, ma i dati ufficiali saranno conosciuti in un prossimo futuro, dalla guerra d’Ucraina perché il paese attaccato e la Russia sono due dei maggiori produttori mondiali di cereali di base, semi oleosi e fertilizzanti.

La maggior parte della popolazione mondiale denutrita vive in Asia, dove circa 425 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2021, mentre in Africa, in quello stesso anno, con 278 milioni colpiti quell’anno, si è registrato il tasso più alto in relazione al numero della popolazione.

Inversione di tendenza: la fame nel mondo torna a crescere. Le donne quelle che ne soffrono di più – Politica Insieme




ASCENSORE RIPARATO alla stazione

Montesilvano, 29 maggio 2023. Come per magia anche questa volta così come a marzo dopo la denuncia dell’associazione Carrozzine Determinate l’ascensore della stazione di Montesilvano è stato riparato.

Riparazione in tempi record. Stranamente non è stato più necessario aspettare il 9 giugno.

Come associazione non possiamo che essere soddisfatti dell’azione di pungolo continuo per garantire il diritto alla mobilità di tutti i cittadini con disabilità, ma dall’altro ci rendiamo conto che il ripetersi delle stesse situazioni sfiora quasi il ridicolo.

È sufficiente una denuncia pubblica per far arrivare pezzi di riparazione dapprima impossibili da reperire.

Non può essere più tollerabile che le persone con disabilità debbano essere prese in braccio per salire e scendere dai binari. Questa situazione deve finire!

RFI deve garantire il servizio, munirsi di un sistema di monitoraggio, manutenzione costante e di interventi urgenti per le riparazioni degli ascensori e smettere di prendere in giro i propri utenti con disabilità.

I guasti agli ascensori vanno riparati immediatamente perché le persone con disabilità vivono, lavorano, viaggiano, studiano e non possono far dipendere la loro vita dai capricci di una gestione noncurante dei loro diritti.

Come associazione Carrozzine Determinate continueremo sempre a vigilare e lavoreremo continuamente per far comprendere che l’accessibilità universale è ormai un diritto umano imprescindibile.

Cav. Claudio Ferrante

Associazione Carrozzine Determinate




[VIENI SPIRITO]

Volto Santo, 28 maggio 2023. Senza lo Spirito siamo un mucchio di ossa aride, questa è l’immagine di un uomo quando si pone fuori dalla grazia di Dio.

Quando sorge la paura, quando si entra nell’insicurezza e si vive nell’affanno: ecco l’uomo mucchio di ossa aride.

Tutti siamo liberi,  sicuramente, ma solo con lo Spirito possiamo superare le nostre incertezze, le nostre preoccupazioni, le nostre inquietudini.

Ecco, dunque, l’occasione per aprirsi allo Spirito.

Anche se l’occhio malvagio è contro e malevolo, non disperare: lo sguardo orientato alla carità e alla luce di Cristo: sempre uniti.

Con lo Spirito ecco l’aiuto decisivo per i nostri fragili fratelli, per sostenerli nel cammino dalle ombre alla luce.

Un aiuto ad aprirsi alla grazia, alla santità, perché il male si vince solo con il bene.

Vieni Spirito Santo e porta Luce nella nostra vita.




AISLA RICEVE LA MENZIONE della Rosa Camuna per i 40 anni dell’Associazione

Lavoro, umiltà, serietà, inventiva e solidarietà verso i più fragili. Persone che aiutano persone nell’ottica di aprire nuovi orizzonti per un futuro sempre più inclusivo

Milano, 28 maggio 2023. Con la conduzione di Max Laudadio, nel tardo pomeriggio di sabato 27 maggio si è svolta la cerimonia di consegna dei premi 2023 Rosa Camuna che ha visto, per i suoi 40 anni di attività, il conferimento della menzione ad AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Con la motivazione: Una grande organizzazione impegnata nel sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica attraverso il finanziamento di molteplici progetti nel campo dell’assistenza, formazione, informazione e ricerca. Per i 40 anni di attività che hanno visto l’Associazione coraggiosamente al fianco di migliaia di famiglie che convivono con questa grave malattia. A ritirare il premio la Presidente nazionale AISLA Fulvia Massimelli insieme a Luca Ruggeri, Presidente Aisla Brescia.

“Questo premio rappresenta un importante riconoscimento per la nostra associazione. In questi quarant’anni di attività, abbiamo sempre lavorato con tenacia e coraggio. Aisla fonda le sue attività creando risorse sì, ma in un’ottica di ribaltamento del paradigma, scegliendo di aprire nuovi orizzonti. Siamo persone che aiutano persone e la nostra storia dimostra che essere fragili non significa essere deboli e che insieme è possibile, senza abdicare, contribuire allo stato sociale per un futuro sempre più inclusivo” ha dichiarato la Presidente nazionale AISLA, Fulvia Massimelli.

In un paradigma che vuole a tutti i costi essere lineare, si insedia il pensiero di Aisla rivolto alla Vita, l’insieme di tutte le fragilità umane. AISLA è grata a tutti coloro che, offrendo la loro disabilità nel bisogno, in realtà offrono l’opportunità di crescita e la capacità di produrre pensieri ed immaginare soluzioni concrete.

“Ringrazio Regione Lombardia per aver scelto di conferirci questo prestigioso riconoscimento – scrive in una nota Luca Ruggeri presidente di AISLA Brescia, che prosegue – Aisla è una realtà che ben rispecchia i valori del popolo Lombardo. Valori che comprendono: lavoro, umiltà, serietà, inventiva e solidarietà verso i più fragili. Il popolo Lombardo è tanti fatti e poche parole. Basti pensare che, solo nel bresciano e nonostante le grandi difficoltà dovute alla pandemia, supportiamo circa cento persone con SLA e le loro famiglie. È un numero considerevole e anche una grande responsabilità ma, come ho già detto, il lavoro e l’inventiva non mancano. Ringrazio di cuore tutti i volontari, la rete delle persone di buona volontà che ci ascoltano per davvero. E ringrazio i donatori che, con la loro generosità, ci permettono ogni giorno di offrire risposte concrete ai bisogni complessi della nostra comunità.”

I riconoscimenti vengono conferiti, ogni anno, in occasione della Festa della Lombardia, che si celebra il 29 maggio, e sono destinati – su indicazione del presidente Attilio Fontana, della Giunta e del Consiglio regionale – alle associazioni, agli enti e alle persone che si sono contraddistinte per particolari attività di interesse pubblico.

Elisa Longo




PD CONTRO TUTTI. Il profondo degrado della politica ortonese

Un segretario si risveglia dal letargo e si dice pronto. A che cosa?

Ortona, 28 maggio 2023. Dopo aver fatto sparire il Pd dalla scena politica locale, l’attuale segreteria improvvisamente si risveglia dal lungo sonno!

“Non sarà con noi chi era alla sala EDEN contro Castiglione – dichiara su il Centro stamattina il Musa segretario locale del PD, che nelle ultime elezioni amministrative del 2022 ha ritenuto di non presentare la lista PD, che poi aggiunge – il PD di Ortona dopo aver riorganizzato i suoi apparati cittadini, va verso l’elaborazione di un progetto alternativo di governo per la città. (Dichiarazione, davvero incomprensibile questa, viste le attività inesistenti del suo PD).

Quindi PD contro tutti, ovvero alternativo anche alla Giunta Castiglione e tutti quelli che stanno con Castiglione non saranno con il PD.

Anche se in maniera confusa, incomincia a delinearsi un nuovo quadro politico in città.

La squadra del Castiglione, che si regge con un solo voto di maggioranza [quello di Cauti eletto nelle liste di Cocciola e che, per il bene della città, dice lui, è passato nella maggioranza di governo], l’attuale gruppo d’opposizione composto da otto consiglieri, uno in meno della maggioranza, ed infine questo PD rianimato.

Sembrerebbe stia lavorando alla costruzione di un terzo polo, un polo alternativo sia all’attuale maggioranza che all’attuale opposizione.

Un bellissimo quadro di degrado politico che sicuramente incuriosirà i cittadini ortonesi che invece attendono soluzioni ai tanti problemi che sono sul vero tavolo politico e che sembra non interessare né chi governa la città né questi rianimati politici, presi più dai giochi della fantapolitica che da cose serie.

La Redazione




IL PERICOLO DELL’INFERNO

Don Marcello Stanzione

Il Nuovo Arengario, 27 Maggio 2023. Noi cattolici dalla Bibbia abbiamo appreso che dopo la morte, ci attende un doppio Giudizio: ci attende dapprima il Giudizio particolare, che è come la presa di coscienza del proprio stato, da parte dell’anima in presenza del Signore. Questo giudizio particolare introduce ogni anima nell’eternità soprannaturale dell’inferno o del Paradiso oppure nella situazione temporanea del Purgatorio nell’attesa del Paradiso. Vi sarà   poi, alla fine dei tempi, quel Giudizio generale sulla storia dell’umanità che introdurrà la Chiesa in cielo.

Purtroppo, sembra che queste verità della nostra fede cristiana siano un po’ passate sotto silenzio attualmente. Il buonismo oggi è una nuova visione ideologica di un certo cattolicesimo annacquato che consiste nell’idea che tutti gli uomini, compresi i peggiori peccatori, alla fine siano buoni e che la Misericordia di Dio salverà tutti e che l’inferno se esiste è vuoto.

Pare bene che non si voglia mettere l’accento che sull’Amore e la Misericordia infinita di Dio, nascondendo la Giustizia … Si è, d’altronde, perduto il senso del peccato, e le nostre debolezze non sono finalmente altro che l’attuazione di complessi psicologici … almeno alcuni lo pretendono. Ne consegue comunque che la teologia cristiana non li segue.

Occorre dunque meditare, tremando un po’, su quel momento che la Chiesa designava come “giorno di miseria, di calamità e di collera”.

L’inferno è il campo del dubbio e della divisione, le facoltà mentali stesse non sfuggono a questa contraddizione. Mai la pace. “Il nostro Dio è un Dio di Pace!” dice la Bibbia. Là dove Dio non è, non può esservi la pace.

Si dice che la bellezza di un’anima traspare nel suo corpo – il fenomeno della luminosità di cui sono stati oggetti diversi Santi, e del tutto ultimamente Padre Pio, mostra bene che questa asserzione è veritiera. Dio, la Bontà infinita, abitando nell’anima dei Santi e trasfigurandoli con la Luce di Gloria, irradia anche per trasfigurarli con le sue influenze, nel loro corpo e nei loro sensi. E l’abitazione divina è così la radice più profonda attraverso la quale i corpi dei Santi sono per sempre incorrotti, esenti da sofferenze, ripieni delle delizie più pure, spiritualizzati, “angelizzati”. “In cielo si è come gli Angeli …”, diceva il Signore, splendidi.

Ma Dio non abita più l’anima dei dannati, ne è stato bandito, cacciato, dal peccato ed un atto di volontà. Si comprende facilmente che l’anima dannata è di una pesantezza indicibile, tutto all’opposto della bellezza di quella dei Santi, e le sue facoltà sono anch’esse orribilmente insozzate: l’intelligenza, la volontà, l’immaginazione, la memoria.

Dio assente, non irradia più la carne ed i sensi dei dannati. E’ oramai il male ed il peccato che si riflettono nei corpi dei dannati. Gli esorcisti hanno sovente visto questa pesantezza dipingersi sul volto dei posseduti che essi tentavano di strappare dalle grinfie diaboliche.

San Paolo (1Cor. 15, 42), diceva che i corpi dei Santi, seminati nella corruzione, risusciteranno incorruttibili, come gli angeli… I corpi dei dannati risusciteranno anch’essi, ma per una sofferenza eterna. Eppure, quei corpi erano destinati ad essere, per l’eternità, i Templi dello Spirito Santo!

E queste anime, per l’eternità, rimarranno bruciate da quel fuoco eterno. Cos’è questo fuoco? Nessuno lo sa e se alcune anime privilegiate, come Caterina Emmerich, Maria d’Agreda, ed anche i tre piccoli veggenti di Fatima hanno avuto esperienza del fuoco, può benissimo non essere che una visione simbolica, benché molto reale. Il fuoco eterno della Geenna, di cui parla Gesù, non è che la discarica pubblica della città di Gerusalemme, sulla quale si gettavano i cadaveri degli animali morti, e quelli dei suicidati e dei condannati a morte. Non avendo diritto alla sepoltura, essi si trovavano da ciò, esclusi dalla comunità. E’ esattamente quello che accade in inferno, dove le anime bruciano di desiderio, di vergogne e di odio.

Secondo san Tommaso, e molti altri teologi, il fuoco dell’inferno fa piuttosto soffrire alla maniera di una catena che renderebbe prigioniere le facoltà delle anime dannate. Queste anime, come i demoni, erano fatte per l’immensità divina e per l’immensità del mondo, ed esse si trovano destinate all’oscurità ed al ripiegamento su sé stesse…

Senza dubbio state chiedendovi perché tante considerazioni sui dannati, sull’Inferno… Noi non abbiamo fatto altro che interrogare la Scrittura, la Tradizione ed i Teologi, e noi non abbiamo avanzato nulla che non sia solidamente stabilito. Ma riflettere su questo soggetto deve del tutto semplicemente condurci a vedere il minimo peccato come qualcosa di estremamente pericoloso. Un difetto che non si corregge, un vizio al quale ci si dona senza pensare che questo può essere grave, una colpa nella quale ricadiamo sovente, tutto questo contribuisce ad insozzare in noi l’immagine di Dio, ed indebolisce la nostra volontà e l’amore che dovremmo avere per Dio. E si ama Dio, non già col suo cervello, ma col proprio cuore. Sappiamo bene, realizziamolo bene, che uno stato di peccato, liberamente accettato, è perfettamente capace di condurci, alla fine della nostra vita, ad una mancanza d’amore di Dio tale che noi saremmo capaci di preferire il nostro peccato alla Luce di Dio?

Si concepisce allora il pericolo che tutta la Chiesa, ed ognuno di noi in particolare, corre in questo momento, in cui la nozione stessa di peccato è rimessa in questione in nome della psicanalisi… Lo sfinimento dell’uomo, la sua realizzazione totale di cui si parla talmente oggi, non potranno realizzarsi che nella linea segnata da Dio e sotto il suo sguardo. Il demonio è riuscito nell’accecarci su questo punto. Occorre del coraggio oggi per affrontare un soggetto come quello che ci ha occupati per alcuni minuti. Caterina Emmerich diceva che Satana doveva essere scatenato sulla terra 50 o 60 anni prima dell’anno 2000.  E’ all’Esercito di Maria, l’Esercito della Donna che è stato designato da tutta l’eternità per schiacciargli la testa, ed il cui Cuore Immacolato alla fine trionferà, come l’ha detto a Fatima, di riflettere, di custodirsi dall’errore e di allarmare i poveri uomini presi da questo turbinio.

Le preghiere di esorcismo di Leone XIII, quelle rivolte a san Michele, e che una volta si recitavano dopo ogni messa, dovrebbero figurare in mezzo alle nostre abituali devozioni. Satana sarà cacciato, l’inferno sarà vinto da queste preghiere. La speranza esiste.




[SIAMO IN CAMMINO]

Un breve spazio informativo sulle attività della nostra Chiesa

Vasto, 27 maggio 2023. Inaugurata la nuova striscia informativa di Misericordia TV ITALIA. Dal titolo Siamo in Cammino, lo spazio dedicato alla nostra Chiesa, richiama l’attenzione sulle numerose attività che si succedono, senza soluzione di continuità, a servizio dei più bisognosi, dei malati, di chi vive nella sofferenza e di quanti sono alla ricerca di occasioni d’affrancamento.

Un cammino, dunque, insieme al popolo di Misericordia TV Italia, ogni settimana sul profilo ufficiale di You Tube. Per una durata di circa tre minuti, il format volgerà lo sguardo sulle questioni salienti, sugli appuntamenti e sulle iniziative più importanti che riguardano la nostra Chiesa regionale. Semplice, diretta ed immediata informazione con l’obiettivo di essere un eventuale sussidio utile al popolo della fede.

nm




MALTEMPO: meno 50% produzione d’uva

Coldiretti: necessario assicurare produzioni dalle calamità

Chieti, 27 maggio 2023. Dopo la denuncia di Coldiretti Chieti sugli effetti delle incessanti piogge sulla viticoltura, il miglioramento delle condizioni climatiche ha consentito agli agricoltori di accedere, ancora con qualche difficoltà, nei propri vigneti per verificare lo stato di salute delle proprie viti.

Gli eccessi di acqua e i ristagni che persistono in alcune zone non hanno consentito di effettuare subito i trattamenti opportuni per combattere i patogeni e dove gli agricoltori erano già intervenuti le abbondanti precipitazioni ne hanno ridotto l’efficacia.

“La situazione – dice Luca Celestino, direttore Coldiretti Chieti – appare piuttosto critica con infezioni patogene, in particolar modo da peronospora, che ha compromesso gli impianti viticoli e che inevitabilmente andrà ad incidere in maniera estremamente negative sulla raccolta. Si stima un impatto negativo su tutto il comparto in termini di raccolta che va tra il -50% e il -70% a seconda delle tipologie di uva e che riguarda in maniera trasversale tutto il territorio chietino con particolar riguardo agli impianti di bassa quota”.

Secondo il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli “gli effetti in termini economici sono particolarmente rilevanti se si tiene in considerazione tutta la superficie impiantata e il volume d’affari che il comparto genera, in particolar modo nel territorio chietino. Assistiamo con sempre maggiore frequenza a fenomeni metereologici che mettono a rischio il lavoro e i sacrifici degli agricoltori e la maggiore formula di tutela del rischio resta la stipula di polizze assicurative in grado di proteggere il reddito delle nostre imprese agricole da fenomeni sempre più imprevedibili ed impattanti”.

Coldiretti ricorda inoltre che, come per il Fucino, anche per la provincia di Chieti è stata inoltrata alla Regione Abruzzo la verifica dei danni per la richiesta dello stato di calamità. 




SURF, EDOARDO PAPA ai mondiali in America

Il ventiduenne campione pescarese convocato in Nazionale

Pescara, 26 maggio 2023. Anche quest’anno il giovane campione di Surf di Pescara Edoardo Papa, 22 anni, è stato convocato per far parte della squadra tricolore che partecipa ai Campionati Mondiali in programma da martedì 30 maggio a mercoledì 7 giugno nelle acque dell’Oceano Pacifico, nelle località di La Bocana e di El Sunzal, a El Salvador, America Centrale, meta ormai fissa di competizioni internazionali.

Edoardo continua ad essere il più giovane della Nazionale Italiana composta da sei atleti (tre uomini e tre donne) ossia Leonardo Fioravanti, Jesse Mendes, Edoardo Papa, Emily Gussoni, Giada Legati e Indiana Ferri.

I World Surfing Games 2023 sono la porta per entrare direttamente alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno, il 2024. Infatti, verranno scelti un atleta maschile e uno femminile con i punteggi più alti per ciascuno dei 4 Continenti (Africa, Asia, Europa e Oceania).

Edoardo Papa, che da due anni fa parte del gruppo delle Fiamme Oro, viene da un intenso allenamento nella stessa zona dei Mondiali e anche sulle onde del Portogallo.

Il suo ormai è uno stile di vita alla ricerca dell’onda ma soprattutto alla scoperta di tradizioni, culture e persone del mondo. Il suo segreto è un intenso allenamento a terra, fisico e mentale, soprattutto per sviluppare osservazione e concentrazione per poter poi gestire le onde e il vento durante le competizioni. Il giovane campione abruzzese ha sempre seguito la filosofia di vita del padre Andrea, già pallanuotista e grande amante della natura e del mare, e dichiarato che lo sport del surf regala ineguagliabili sensazioni di pace e bellezza. Obiettivo imparare dei grandi del Surf e puntare alle Olimpiadi.




NUOVE ASSUNZIONI all’IZS dell’Abruzzo e del Molise

Firmati a Teramo contratti di lavoro dipendente per le figure di Ricercatore Sanitario (19) e Collaboratore Professionale di ricerca sanitaria (11). Assunti anche 6 Dirigenti Biologi.

Teramo, 26 maggio 2023. La mattina di venerdì 26 maggio, nella sala convegni del CIFIV di Teramo, 30 nuovi dipendenti hanno firmato il contratto di assunzione nell’ambito della Piramide della Ricerca, istituita dalla Legge di Bilancio 2018 e che, dopo la stabilizzazione dei precari, consente oggi agli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico e agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani di assumere con concorso pubblico giovani dipendenti dotati di rilevanti competenze in un ambito cruciale dell’attività dell’Ente.

L’organico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise si arricchisce così di 30 nuove unità destinate alla Ricerca, a cui si aggiungono 6 Dirigenti Biologi assunti di recente attraverso una procedura concorsuale pubblica, che permetteranno di consolidare e rendere ancora più forte la competitività dell’Ente sul piano nazionale e internazionale.

“Il percorso di assunzione di nuovo personale è iniziato a dicembre del 2019 con la stabilizzazione di 52 lavoratori, a dicembre 2020 ne abbiamo stabilizzati altri 22: tutti ricercatori e addetti alla ricerca che nel corso degli anni hanno dimostrato di essere un patrimonio dell’Ente che non potevamo disperdere. Con questi 36 nuovi ingressi in pianta organica siamo arrivati ad assumere 110 lavoratori” – dichiara il Direttore Generale Nicola D’Alterio – “un numero ragguardevole che rappresenta un’eccezione rispetto al precariato del mondo del lavoro. Sono convinto che la forza dell’Istituto risieda in gran parte nell’alta professionalità delle donne e degli uomini che ci lavorano, è nostro dovere mettere ognuno di loro nelle migliori condizioni possibili di operare”.

I 30 nuovi dipendenti che hanno firmato il contratto venerdì 26 maggio sono veterinari, biologi, chimici, tecnologi alimentari, bioinformatici, informatici ed esperti di gestione di finanziamenti, inquadrati con la qualifica di Ricercatore Sanitario (19) e Collaboratore Professionale di ricerca sanitaria (11) con un contratto a tempo pieno.

Oltre al DG D’Alterio erano presenti alla firma dei contratti anche il Direttore Amministrativo Lucio Ambrosj e il responsabile del reparto Risorse Umane dell’Istituto Luca Di Tommaso che hanno portato il loro saluto ai nuovi assunti.




TORNA EVO ABRUZZO del Movimento Turismo dell’Olio

Il 27 e 28 Maggio

Scoprire i luoghi e i paesaggi dell’olio extravergine abruzzese, conoscere dalla viva voce dei produttori la storia di aziende agricole e frantoi che da generazioni si dedicano alla coltivazione delle olive e alla produzione di olio di altissima qualità nella nostra regione, questo è EVO Abruzzo l’evento, ormai giunto alla seconda edizione, che si svolgerà sabato 27 e domenica 28 Maggio in sette aziende del Movimento Turismo Olio Abruzzo.

Il Movimento Turismo dell’Olio Abruzzo è un giovanissimo consorzio nato ad inizio 2021 per mettere insieme le realtà olivicole regionali maggiormente vocate alla promozione territoriale e all’accoglienza turistica, ad oggi conta 23 consorziati su tutte e quattro le province abruzzesi andando a rappresentare praticamente tutti i territori più importanti per qualità e quantità nel comportato dell’olio abruzzese.

Già dal nome è facile intuire il profondo legame del consorzio con il Movimento Turismo del Vino e infatti anche quest’anno è rinnovata la partnership tra le due realtà con la scelta della data dell’evento in concomitanza con quella di Cantine Aperte, la manifestazione enoturistica più importante che si svolge nella nostra regione. Grazie alla sinergia tra queste due realtà l’ultimo fine settimana di maggio in Abruzzo si candida ad essere un vero e proprio paradiso per enoturisti ed evoturisti provenienti da tutta Italia.

Il programma prevede un format abbastanza simile a quello dei primi anni di Cantine Aperte con le visite in azienda, le degustazioni completamente gratuite e degli sconti speciali sull’acquisto di olio comprato durante il fine settimana.

Come detto saranno sette le aziende partecipanti: in provincia di Teramo saranno aperte Frantoio Montecchia a Morro d’Oro, Oleificio Matalucci a Pineto, Faraone a Giulianova.  In provincia di Chieti partecipano alla manifestazione La Vinarte a Santa Maria Imbaro, Olivicola Casola e Azienda Tilli a Casoli, Frantoio Di Giulio a Paglieta.




IL PIANOFORTE CHE DIPINGE dà il via alla Giornata mondiale della sclerosi multipla

Anche in provincia di Teramo iniziativa dell’Aism per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi

Teramo, 26 maggio 2023. Un pianoforte e una tela. La musica e i colori. Una vera esplosione di energia quella che nasce dallo spettacolo musicale “Il Pianoforte che dipinge” di Francesco Maria Mancarella in grado di tramutare la propria capacità compositiva musicale in arte. In pratica, si tratta di un pianoforte a cui è stata tolta una parte del meccanismo interno affinché, oltre a emettere una melodia, i tasti premuti possano dipingere su una vera e propria tela.

Uno spettacolo unico nel suo genere che sarà in scena al Teatro Comunale di Atri, sabato 27 maggio 2023, alle ore 18,30, e che vedrà il coinvolgimento dei partecipanti al laboratorio di musicoterapia organizzato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Teramo tenuto dal maestro Antenore Vincenzetti.

Il maestro Mancarella proporrà un repertorio misto, tra le proprie composizioni e grandi temi della musica nazionale ed internazionale.

L’ esibizione vedrà intervenire altri artisti quali Filippo Scrimieri con la sua beat box, ovvero la capacità di riprodurre tutti i suoni di una batteria (percussioni, piatti, eccetera) e di altri strumenti attraverso l’utilizzo della bocca e della voce) e Lorenzo Mancarella, clarinettista. La regia video della rappresentazione è firmata da Serena De Simone.

La serata sarà impreziosita dalle opere del maestro Mancarella esposte recentemente a Miami. I proventi saranno devoluti all’AISM sezione provinciale di Teramo.

I biglietti dello spettacolo, aderente al circuito ACS Abruzzo Molise Circuito Spettacolo, sono in vendita esclusivamente attraverso i canali ufficiali autorizzati:

•             1) online su biglietteria.acsabruzzomolise.org

•             2) telefonicamente al numero +39 329 2750919

Il concerto darà il via alla Settimana nazionale della Sclerosi Multipla, organizzata da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) per promuovere la sensibilizzazione verso l’opinione pubblica riguardo questa malattia e le problematiche che investono non soltanto la vita delle persone colpite dalla patologia ma anche dei loro famigliari e dei caregiver.

In occasione della manifestazione, martedì 30 maggio saranno illuminati di rosso, colore associativo di AISM, edifici e monumenti dei comuni della provincia di Teramo che hanno aderito all’iniziativa “Vesti di rosso la tua città” e l’ospedale civile “G. Mazzini” di Teramo.

La cerimonia di accensione si terrà a Teramo, in piazza Orsini, alle ore 20,30 dove sarà illuminata la Fontana dei Due Leoni alla presenza del primo cittadino e delle istituzioni, in contemporanea con gli altri luoghi della provincia di Teramo dove saranno illuminati altri monumenti. Per tutta la giornata, AISM sarà presente in piazza con una postazione dove saranno distribuiti gadget solidali.

AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla e, insieme alla sua Fondazione FISM, finanzia il 70% della ricerca scientifica in Italia confermandosi principale promotore e finanziatore della ricerca sulla sclerosi multipla.

La sezione provinciale di Teramo “Annamaria Veroni” si trova in via Vincenzo Bindi 38 nella sala parrocchiale “Chiara Luce Badano” di San Nicolò a Tordino.




PASTORALE FAMILIARE: open day

Al Centro d’ascolto diocesano La Gioia dell’amore

Teramo, 26 maggio 2023. Sabato 27 maggio dalle ore 10 alle ore 12, in occasione della Giornata Nazionale della Consulenza Familiare, l’Ufficio Famiglia della Diocesi di Teramo-Atri organizzerà un open day presso il Centro d’ascolto “La Gioia dell’Amore” di via San Berardo 10 a Teramo: uno sportello di consulenza familiare nato due anni fa per rispondere alle nuove problematiche della famiglia nel nostro tempo.

«L’Open day si inserisce nell’ambito della Giornata Nazionale della Consulenza Familiare organizzata da A.I.C.C.e F, l’Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari – spiega il direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare don Aleandro Cervellini – ed ha la finalità di fare conoscere l’Istituto della consulenza familiare, ancora poco conosciuto anche da parte di operatori del settore. Ci auguriamo così che sempre più persone si avvicinino ad esso e ne traggano beneficio considerata la situazione attuale di grande incertezza e confusione nella quale versano tante famiglie».

L’Ufficio per Pastorale della Famiglia invita tutti a vivere e condividere questo importante momento informativo, conoscitivo e aggregante affinché sempre più persone possano beneficiare di tale intervento specialistico nell’ambito della relazione di aiuto, oggi più che mai significativo e necessario!




[LE ORIGINI]

Ron De Santis, sangue abruzzese alla Casa Bianca ? Tutto è possibile.

Tralasciando le questioni politiche americane molto dinamiche in questo momento, è utile soffermarsi su questo nuovo personaggio d’origini italiane, abruzzesi i suoi bisnonni paterni: erano di Bugnara e Cansano, che appare d’improvviso sulla scena mondiale. Ron De Santis ieri sera ha lanciato la sfida per raggiungere la Casa Bianca.

Si definisce cattolico ma propone alcune politiche molto discutibili sulle armi, sulla sanità e sull’istruzione … da verificare; per il resto sembra un personaggio che può davvero dare una spallata decisiva all’America delle mummie e soprattutto alle cose del mondo.

Bella presenza, bella famiglia, giovane, studi alla Harward, plurititolato, parlata dinamica, sintetica e convincete, amatissimo nella sua Florida di cui è presidente, rieletto con maggioranza schiacciante … e sembrerebbe oltremodo sostenuto [?] da quel fenomeno chiamato Elon Musk.

Intanto non può che far piacere seguire le sorti dei figli di nostri emigrati che alla fine ce la fanno: ecco il volto di quegli Stati Uniti che a volte ti disarmano davvero.

nm




UN BRUTTO ESEMPIO da non seguire …

… se si vuole creare una novità politica

Politicainsieme.com, 25 maggio 2023. Gli amici di INSIEME del Molise sono stati costretti a ritirare la loro disponibilità a partecipare alla costruzione di un’area centrale in vista delle elezioni regionali. E questo perché si sono trovati di fronte ad un vecchio metodo politico destinato a non portare da nessuna parte, se non alla creazione di una miriade di piccolissimi gruppi in Consiglio regionale. Prima ci si presenta insieme e, poi, ciascuno torna a seguire la propria strada.

I personalismi che hanno determinato la crisi del Terzo Polo a livello nazionale, che ora si prova a rattoppare solo per esigenze strumentali, si sono dunque riproposti perché sembrano essere considerati più importanti dell’avvio di una nuova iniziativa politica in grado di richiamare politicamente e socialmente al superamento della stagione del bipolarismo tenuta artificialmente in vita solamente per la conventio ad excludendum organizzata attraverso l’uso di leggi elettorali sempre più inique.

Gli amici molisani di INSIEME avevano avviato una consultazione con altre formazioni partite e civiche con le quali sembrava possibile avviare una fase di presenza nuova a livello regionale, ma hanno dovuto constatare il venir meno da parte di Azione e di Italia Viva da un comune progetto che pure era stato delineato nell’ottica di porre i bisogni del popolo al centro preferendo occuparsi – è scritto in una nota di INSIEME Molise – dei loro pensieri, orientati quasi convulsivamente al cursus honorum e alla primazia sulle altre forze.

Questa vicenda, che del resto segue il mancato impegno nel corso delle elezioni regionali siciliane e un davvero parziale impegno nel sostenere la candidatura di Letizia Moratti in Lombardia, serve se non altro a giungere ad un chiarimento a livello nazionale in vista delle elezioni europee verso cui si stanno indirizzando le attenzioni di coloro con i quali abbiamo avviato un’interlocuzione perché avevamo avvertito l’intenzione di condividere un impegno fatto di contenuti e metodo attorno cui costruire un cantiere attrattivo per quanti, a partire da quelli dell’astensione, vogliono arrivare all’apertura di una nuova stagione politica ed istituzionale.

I nostri punti di riferimento, e li abbiamo sottoposti all’attenzione dell’area popolare riunitasi il 25 febbraio scorso, Fioroni, De Mita, Sanza, Gargani, Fauttilli, Dellai, per intenderci, così come a Letizia Moratti, li possiamo sintetizzare nell’idea di una forte difesa dell’impianto costituzionale, e quindi nessun abbandono a idee presidenzialistiche o da Sindaco d’Italia, sulla base di un rilancio dei principi di solidarietà che sono stati smarriti negli ultimi decenni.

Una nuova iniziativa non è destinata ad alcun serio sviluppo se non è popolare e solidale e che, certamente, non può ridurre la propria carica attrattiva in una ricerca di un efficientismo senz’anima. Quell’anima che noi ritroviamo, invece, tutta intera nell’insegnamento sociale della Chiesa e che non indugia certo su ipotesi di neoliberismo. Quelle che, tra l’altro, hanno solo preparata la strada, in Italia e in Europa, ad un rilancio delle destre. Persino di una destra estrema che è stata in grado di attirare ceto medio e masse popolari abbandonate da quelle forze di centro e di centrosinistra che avrebbero dovuto tutelarne interessi, speranze e prospettive.

Esiste, diciamocelo con franchezza, poi una questione di metodo che ci riporta alla recente esperienza molisana, e alle altre citate poco sopra. Una idea alta della politica ha bisogno di proporre posture nuove. Non serve la sommatoria di quanti si sono già spesi, al centro e in periferia, su ipotesi rivelatesi oggettivamente fallimentari perché sono venute a mancare idee forti e atteggiamenti nuovi in grado di portarci oltre le vecchie logiche che hanno oramai fatto il loro tempo e che, semmai, fanno solo perdere voti.

https://www.politicainsieme.com/molise-un-brutto-esempio-da-non-seguire-se-si-vuole-creare-una-novita-politica/




SCIOPERO GENERALE domani 26 maggio

Anche in Abruzzo rispondiamo colpo su colpo all’attacco del governo Meloni ai lavoratori

Pescara, 25 maggio 2023. Lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale per l’intera giornata del 26 maggio rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra, sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal governo Meloni contro le fasce più povere e deboli. Come USB, invece di parlare di potere e di posti da spartire, vogliamo rimettere al centro della discussione il salario rubato da 30 anni, l’orario di lavoro estenuante, le pensioni misere e i servizi pubblici allo sfacelo.

Per questo motivo e con queste motivazioni, USB ha scelto di praticare questo sciopero generale sui territori, dentro le piazze e nei posti di lavoro; una scelta che punta a rilanciare il conflitto sociale dal basso e in mezzo alle categorie che vivono sulla loro pelle la rabbia di avere difficoltà persino a fare la spesa.

Uno sciopero in cui torna protagonista quella classe lavoratrice che porta avanti questo Paese: dai porti ai braccianti, passando per le varie anime del pubblico impiego, della categoria operaia, dei trasporti, di quei settori che forniscono sostegno e servizi ai cittadini più fragili.

Sono questi lavoratori e lavoratrici i veri attori indispensabili a spendere bene i soldi del PNRR, ma che in cambio ricevono la sottrazione del salario, a partire dagli accordi che tagliarono la scala mobile e avviarono la stagione della concertazione nel luglio ‘93, e quella dei diritti e del proprio futuro.

Una classe dominante che dichiara guerra ai poveri, che nega salari, pensioni e condizioni di lavoro dignitose, che non garantisce più salute e istruzione ai propri cittadini e cittadine, condanna il nostro Paese al declino.

Per questo invitiamo tutti e tutte a scioperare con forza e convinzione il 26 maggio: contro le guerre in atto contro di noi, rispondiamo colpo su colpo.

Lo sciopero arriva dopo il disastro dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, regione nella quale abbiamo esentato tutti i servizi pubblici essenziali dall’astensione del lavoro, così come i Vigili del Fuoco su tutto il territorio nazionale.

Lo sviluppo della giornata di sciopero sarà seguito dalle ore 10 con una diretta streaming sul sito e sui social dell’Unione Sindacale di Base

USB Abruzzo invita tutti alla mobilitazione il 26 maggio per:

il salario minimo per legge a 10 € l’ora

300 € netti di aumento in busta paga per tutti e tutte subito

blocco dei prezzi dei beni di prima necessità

stop all’aumento delle rate dei mutui prima casa

età pensionabile a 62 anni e pensione minima a 1.000 €

contro la discriminazione salariale dei lavoratori migranti

introduzione del reddito di base universale

MANIFESTAZIONE A PESCARA PIAZZA UNIONE – ORE 9:30

Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise