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LA REGIONE AGEVOLI i territori

Concretizzando le proposte scaturite dalla sintesi fra Comuni e cittadinanza

Chieti, 18 giugno 2022. “Se la variante dei Comuni e dei cittadini al progetto di velocizzazione della rete ferroviaria Chieti-Pescara avrà un futuro, sarà perché i Comuni e cittadini, da soli, si sono mobilitati: si sono seduti insieme intorno a un tavolo per costruirla e l’hanno proposta a RFI e al Commissario governativo e l’hanno seguita passo passo nel dibattimento pubblico a cui avevamo chiesto che la Regione avesse un ruolo di rappresentanza, che, però, fino ad oggi non abbiamo visto. Ci fa piacere che il presidente Marsilio sia venuto a vedere, dopo sei mesi dalla diffusione degli elaborati progettuali e fine del dibattimento pubblico su uno dei tratti più impattanti, dopo quello di San Giovanni Teatino, ci auguriamo come portatore di buone notizie e di un ruolo aggregante che fino ad oggi non c’è stato da parte della Regione”, così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo commentano la vista di oggi del presidente della Regione sul tracciato del progetto, impossibilitati ad accogliere Marsilio a Brecciarola e a Chieti Scalo, dove c’erano il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, il presidente e il vicepresidente della Commissione consiliare RFI Vincenzo Ginefra e Roberto Miscia.

“Chieti, una volta messa a conoscenza del progetto e delle sue diverse criticità, è scesa in campo, facendo da motore a una legittima mobilitazione, al fine di avere un confronto con RFI, prima attraverso un Consiglio comunale straordinario e la nascita di una Commissione consiliare ad hoc, poi con una mobilitazione costante con gli altri Comuni – incalzano Ferrara e Febo – e se uno spiraglio si aprirà, evitando così l’abbattimento delle case, delle attività economiche e commerciali inizialmente previsti, è senz’altro grazie al fronte costruito dai sindaci e dai Comuni, che in modo trasversale si sono uniti, facendo resistenza. Ci auguriamo oggi che, a fronte di questa pur tardiva presa di coscienza dei luoghi da parte dei vertici regionali, l’esecutivo affianchi i Comuni e le comunità nella concretizzazione delle istanze presentate ad oggi e divenute parte della fase della conferenza dei servizi, dove il 26 giugno il Comune ribadirà il no alla stesura attuale del progetto e ripresenterà la variante e la Regione avrà una importante voce in capitolo. Ora, serve dunque una presenza istituzionale che rafforzi le nostre posizioni l’auspicio è che questa visita sia un primo concreto passo in tal senso e che accompagni anche il successivo dibattimento pubblico che si aprirà anche sul lotto che interessa i comuni di San Giovanni Teatino e Chieti Scalo, dove insistono criticità ancora maggiori di quelle riscontrate sul primo lotto e su cui occorre sintesi, proposta, ma soprattutto massa critica per trovare una soluzione alternativa a vantaggio del territorio, di chi li governa e della comunità che ci vive, lavora e sceglie di rimanervi”.

“Al presidente abbiamo ribadito le posizioni dell’Amministrazione – così il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore Stefano Rispoli e il presidente della Commissione Ginefra – chiedendo che la Regione si faccia portatrice della realizzazione con meno criticità dell’opera, vista con i tecnici e ampiamente condivisa anche con la cittadinanza. Andiamo verso un momento strategico dell’iter progettuale, siamo fiduciosi che la presenza della Regione ora sul tracciato, voglia significare un concreto spiraglio a un miglioramento del progetto, come i cittadini e i Comuni chiedono da tempo”.

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