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Claudia Pajewski racconta il suo Bias

L’Aquila, 28 aprile 2022 –

Realizzato grazie ad una committenza congiunta del MAXXI e del MuNDA – Museo Nazionale D’Abruzzo, BIAS è il lavoro di Claudia Pajewski parte della mostra In Itinere, al MAXXI L’Aquila fino al 12 giugno 2022, che sarà anche al centro dell’incontro di venerdì 29 aprile alle 18 nella sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli per il ciclo Conversazione d’autore, il programma di incontri pensati per approfondire le tematiche e i processi ideativi che si celano dietro le opere esposte in museo che attualmente ospita le mostre In Itinere e Di roccia, fuochi e avventure sotterranee. Introduce l’incontro Fanny Borel, curatrice della mostra insieme al direttore, Bartolomeo Pietromarchi.

L’autrice, Claudia Pajewski (L’Aquila, 1979) – fotografa specializzata in ritratti, fotografia street e di scena teatrale, impegnata in collaborazioni con case discografiche, redazioni, aziende, enti culturali e fondazioni – in dialogo con lo scrittore e giornalista scientifico Massimo Sandal, racconterà le opere raccolte in Bias, con la consulenza scientifica di Maria Rita Copersino e Maria Adelaide Rossi, che ha come soggetto il reperto del Mammut meridionale, tra gli esemplari meglio conservati e più completi al mondo, ospitato presso le Sale del Forte Spagnolo dell’Aquila dal suo ritrovamento nel 1954 presso l’ex fornace Santarelli, una cava in cui veniva estratta l’argilla presso Madonna della Strada di Scoppito, poco distante dal capoluogo abruzzese.

Lo scheletro fossile del Mammuthus meridionalis, risalente a 1.300.000 anni fa, manca della zanna, (difesa) sinistra, la cui perdita in vita, causò all’animale infezioni e disturbi motori cronici, nonostante i quali visse fino a tarda età prima di morire presumibilmente in prossimità del lago pleistocenico della conca aquilana. Le sedimentazioni argillose hanno permesso il ritrovamento del reperto in condizioni ottimali. 

L’opera di Claudia Pajewski analizza attraverso la fotografia sia gli aspetti scientifici sia il valore simbolico e iconico che il reperto rappresenta per la città. Il titolo del progetto Bias (dall’inglese “pregiudizio”, “distorsione”) fa riferimento alla zanna mancante del Mammut che diventa emblema di disequilibrio, segnando una frattura nel tempo profondo che accomuna le nostre fragilità a quelle dell’animale preistorico.

L’installazione ambientale composta di immagini, suoni e voci di testimonianze evoca tale assenza anche nella memoria e nell’immaginario collettivo, essendo stato il Mammut non visibile al pubblico dal 2009 allo scorso mese di marzo quando, in concomitanza con la mostra In Itinere il reperto è tornato visibili nei weekend e lo sarà ancora fino all’8 maggio. Il riferimento all’acqua e al paesaggio contemporaneo suggerisce, inoltre, riflessioni sulla ciclicità del tempo e sul fragile equilibrio del nostro ecosistema tra estinzione e rinascita per ricordarci – così come ben raccontato nel libro di Sandal dedicato alla storia delle grandi estinzioni – che sulla Terra nulla è per sempre.

e costruire una performance collettiva che va dal suono all’immagine, dall’immagine al suono, dal suono alla performance. 

Giovedì 5 maggio 2022 alle 18 invece per la serie di incontri del MAXXI L’Aquila dedicata ai Libri e realizzata con il sostegno di BPER Banca, si terrà invece un incontro su Psicoenciclopedia possibile complesso progetto di Gianfranco Baruchello commissionato e pubblicato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. A introdurre l’incontro sarà Bartolomeo Pietromarchi Direttore MAXXI L’Aquila. Parteciperanno Barbara Drudi, Storica dell’arte contemporanea dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Carla Subrizi Storica dell’arte contemporanea – Sapienza Università di Roma e Presidente della Fondazione Baruchello, e Giuseppe Di Natale Storico dell’arte contemporanea, docente dell’Università degli Studi L’Aquila.

L’ultimo appuntamento con Conversazioni d’autore, per questo ciclo espositivo, ci sarà venerdì 27 maggio, sempre alle 18. Protagonisti i 5 fotografi autori delle opere della mostra Di roccia, fuochi e avventure sotterranee commissionata da Ghella, una delle più antiche aziende italiane specializzate in scavi in sotterraneo. I fotografi Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Alessandro Imbriaco e Francesco Neri, introdotti da Simona Antonacci Responsabile Fotografia MAXXI Architettura e da Matteo d’Aloja Head of External Relations & Communications Ghella, racconteranno i propri lavori con la moderazione del curatore della mostra Alessandro Dandini de Sylva.

Tutti gli incontri (tranne il laboratorio per famiglie) sono ad ingresso libero fino a esaurimento posti. Fino al 30 aprile 2022 sarà necessario esibire all’ingresso il super green pass come da disposizioni contenute nel Decreto Legge n. 24 del 24 marzo 2022.

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