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AGRICOLTURA SEMPRE PIÙ IN AFFANNO

Il mondo agricolo ortonese, nel passato ricco di risorse e di prospettive, da alcuni anni, sta attraversando momenti difficili al limite del collasso

Ortona, 14 settembre 2022. Le imprese agricole, soprattutto quelli di piccole e medie dimensioni, con il ricavato derivante dal conferimento alle cantine sociali, riescono appena a coprire le spese di produzione. In più, proprio per questa ragione, il prezzo di mercato dei terreni agricoli, sono notevolmente diminuiti.

Nel passato i proprietari terrieri dell’ortonese – dichiara Giovanni Iarlori storico sindacalista del settore – per necessità, vendevano due ettari di terreno e con il ricavato riuscivano a comprare un appartamento necessario per la sistemazione di un figlio.

Oggi – continua Iarlori – con il ricavato dalla vendita di un ettaro di terreno a vigneto non si riesce a comprare nemmeno un monolocale di 20 metri quadrati!

È la conseguenza del basso reddito dell’attività agricola!

Eppure, continua Iarlori, il vino si vende e anche a prezzi buoni, sia nei mercati interni che in quelli esteri! Evidentemente qualcosa non funziona nella filiera che va dal produttore al consumatore. Al produttore – prosegue Iarlori – non arriva nemmeno il 5% di quello che paga il consumatore.

Bisogna arrivare a definire un prezzo minimo di vendita sufficiente al produttore per far fronte alle spese di coltivazione e poter avere il giusto guadagno per vivere con la propria famiglia! 

Per ottenere un risultato del genere, continua Iarlori, è necessario l’unione dei produttori, almeno quelli della Provincia di Chieti, attraverso l’unione delle cantine sociali per poter risparmiare sull’acquisto dei concimi, degli anticrittogamici ed altri prodotti necessari per la coltivazione e per garantire un prezzo minimo di vendita del vino al fine di  consentire la sopravvivenza delle aziende agricole. 

Certo – conclude Iarlori – le cantine sociali  e le loro amministrazioni dovranno cedere parte del loro potere, ma è l’unico modo per consentire al nostro territorio di conservare il primato della qualità dei nostri prodotti vitivinicoli.

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