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Abruzzo Popolare

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LE MAFIE praticano tutte le stesse regole fondamentali

In primo luogo, bisogna conquistare il territorio che si intende sfruttare

Chieti, 16 settembre 2022. In questo modo si dichiara ai propri avversari malavitosi che quel territorio appartiene a chi è riuscito ad imporre il suo dominio. Il pizzo, oltre che essere una fonte modesta di reddito e per giunta parecchio esposta e quindi rischiosa, serve innanzitutto a marchiare il territorio di appartenenza: qui comando io e spaccerò droghe solo io; qui comando io e gli amministratori locali, in caso di lavori pubblici o licenze private, potranno essere corrotti o minacciati solo da me.

Secondo principio fondamentale. Dei territori ci si impossessa con una logica precisa: si parte da un punto e si conquistano i paesi che vi confinano. Non ci si muove a caso.

Se queste due osservazioni sono corrette se ne desume che gli avvenimenti criminali non vanno visti  sempre come episodi isolati, ma se realizzati da organizzazioni criminali sono l’inizio o la continuazione di una strategia di conquista di una città o di una provincia.

Purtroppo, queste evidenze sono sistematicamente sottovalutate o addirittura negate.

Ogni città, in forza di un infantile processo psicologico di rimozione,  si sente immune da questo rischio. In Abruzzo siamo tranquilli, le mafie stanno in Puglia; a Chieti siamo tranquilli, le mafie stanno a San Salvo. E così quando un’auto brucia le spiegazioni sono sempre le stesse: la causa è stata un cortocircuito oppure la vendetta di un vicino o di un amante. Mai che possa essersi trattato di una intimidazione, di una minaccia.

E allora come si reagisce? Ovviamente denunciando, mettendo le forze dell’ordine nella condizione di spegnere l’incendio quando ancora è possibile. Ancor prima creando un clima di solidarietà con le vittime, che non devono sentirsi sole. Da qui una proposta semplice: l’Amministrazione Comunale (al di là delle parole di circostanza) organizzi una colletta per aiutare l’aggredito a ricostruire la sua impresa. La città faccia sapere che l’aggredito non è solo, che il territorio si difenderà collettivamente.

E nel frattempo si ripensi a cosa sta dietro le violenze della movida.

Michele Marino

Sinistra Italiana, Vicesegretario Provinciale Chieti

Gennaro Garofalo

Sinistra Italiana, Segretario circolo cittadino Chieti

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