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UN QUESTION TIME SUGLI APPALTI VERDI (GPP)

Pescara, 28 gennaio 2024. In occasione della seduta del Consiglio Comunale di lunedì 29 gennaio 2024 sarò ascoltato nell’ambito dello spazio del “Question time del cittadino” sul tema dell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti dal Codice degli appalti, ovvero la norma che impone alle Pubbliche amministrazioni di acquistare prodotti e servizi ecosostenibili (i cd “Appalti verdi”, o Green public procurement – GPP).

Il cd Codice degli appalti (DL n. 36 del 31/3/2023) è la norma che regolamenta la materia dei contratti pubblici e a cui gli EELL devono rigorosamente attenersi. Per quelli relativi alla gestione del verde pubblico è necessario adottare quanto previsto dai citati CAM, che dettagliano la formulazione e gestione degli incarichi.

Il comma 2 dell’art. 17 del DL 36/23 recita: “Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi (…).

I CAM sono stati adottati con DECRETO n. 63 del 10/3/2020 ed i contenuti operativi sono esplicitati nell’allegato 1 (Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione) laddove si definiscono gli ambiti di riferimento applicativo.

Nel question time si chiede in particolare “se nella predisposizione degli appalti pubblici ad oggi espletati nella materia richiamata i CAM siano stati inseriti nella documentazione progettuale e di gara come esplicitati alla voce: E. Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico del richiamato allegato 1, come dettagliato ai seguenti punti: 6. Piano della comunicazione; 8. Reimpiego di materiali organici residuali; 9. Valorizzazione e gestione del materiale residuale, e, se l’Ente appaltante abbia provveduto ad effettuare, come previsto, le idonee e obbligatorie verifiche.

Giancarlo Odoardi – Direttore Ri-media.net

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