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AENIGMA volume a fumetti

Al CLAP Museum presentazione giovedì 8 febbraio 2024, ore 18 CLAP Museum

Pescara, 4 febbraio 2024.  La sala incontri del CLAP Museum di Pescara ospita la presentazione del volume a fumetti Aenigma, alla presenza dell’autore Alberto D’amico, in dialogo con il designer e editore Maurizio Ceccato (IFIX edizioni), preceduto dai saluti del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, giovedì 8 febbraio prossimo, dalle 18, con ingresso gratuito. Il formato del libro ricorda gli albi dei fumetti degli anni Sessanta.

I testi, i disegni, scherzano su alcuni personaggi famosi dei fumetti americani: l’uomo mascherato, i fantastici quattro che D’Amico chiama i fanatici quattro, Superman, Nembo Kid, e nostrani come Diabolik, la cui classicità sembra così ovvia e stereotipata da meritare una interpretazione in chiave parodistica. L’autore si diverte da un lato a sovvertire i modelli di comportamento usualmente proposti al lettore, i supereroi sono di una moralità noiosa, e dall’altro a rilevare la sfera intima dei singoli personaggi immaginando, e disegnando, sulla base della caratterizzazione propria di ciascuno di essi, quali potessero essere le loro reazioni ad un approccio con la sessualità.

NOTA DELL’EDITORE: Un albo ellenistico, sottratto all’oblio della tecnica, dove Kant incontra l’Übermensch e sposa seducenti haiku con collage in technicolor che tramano sequenze distoniche in asemici fumetti: forme in continuo conflitto tra artificio e feticcio in salsa erotica. Poliedrici omaggi su un immaginario carico di icone provenienti dal nostro passato recente, mixate con la postmoderna classicità dei fumetti. Icastiche divinazioni in formato strip. Cabine retrofuturiste abbandonate.

Uomini mascherati depressi. Donne volanti arrapate. Cartoline con caroselli pornografici. Uraniche visioni freudiane nello spazio siderale. Supereroi col senno di poi. Rappresentazioni iconoclaste come alfabeti scenici dove fanno capolino i Supererhaiku di Marco Giovenale che generano un ulteriore corto circuito semantico minacciando senza via di scampo il rito dell’industria del mito. Alberto D’Amico si definisce un dilettante professionista. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei come lo Studio Miscetti, il PalaExpò, lo GNAM, il Museo Pecci di Prato e numerosi festival, tra cui la Biennale del Cinema di Venezia.

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