Un progetto da completare
Montesilvano, 26 febbraio 2024. Non sono d’accordo con la lettura di qualche consigliere comunale, e di altri, ironici sull’inizio dei viaggi di prova del Filobus sulla Strada Parco. È inaccettabile che un consigliere comunale faccia queste affermazioni liquidatorie sul futuro del trasporto pubblico in sede propria, in una città che ha scelto per il proprio futuro Nuova Pescara.
Una città che si sta trasformando e deve risolvere le inadeguatezze esistenti con interventi progettuali, un’adeguata pianificazione, interventi pubblici infrastrutturali e la partecipazione dei privati alle trasformazioni. Lo è ancora di più in una città attuale di oltre 54mila abitanti che non ha un piano del traffico obbligatorio per legge da 30 anni, anche con il silenzio colpevole dei consiglieri comunali. Una città che ha oltre 75mila veicoli al giorno sulle strade della fascia costiera, che ha bisogno del trasporto pubblico per ridurre gli effetti ambientali ed economici di tale carico.
Quella linea TCSP, del trasporto collettivo in sede propria, si trova nei piani regolatori di Pescara e Montesilvano e nel PUMS, piano urbano della mobilità sostenibile, di Pescara. Se occorre cambiare prospettiva bisogna disporre di adeguati studi conoscitivi, avviare un processo di partecipazione, approvare dei nuovi piani della mobilità integrati con i piani urbanistici. Né é la ferrovia un’alternativa al trasporto pubblico locale, come non lo sono le piste ciclabili. Mentre esse sono infrastrutture tra di loro integrate e complementari, come rete ferroviaria regionale, trasporto pubblico locale e mobilità non motorizzata. Si evitino le contrapposizioni ideologiche del passato e si avvii finalmente un confronto e un’integrazione costruttiva.
Una città che ha bisogno di progettazione costruttiva. Che deve integrare la qualificazione della Strada Parco con percorsi pedonali e ciclabili di adduzione, parcheggi di interscambio, un piano particolareggiato di guida delle trasformazioni edilizie lungo i percorsi. Che ha l’opportunità di liberarsi dalla necessità dell’automobile su tutta la fascia costiera, dalla collina al mare, grazie al trasporto collettivo in sede propria, baricentrico ed efficiente sull’asse Strada Parco.
Molto ancora c’è da fare e da cambiare. Ma non è certo con affermazioni liquidatorie di negazione del trasporto pubblico locale che si progettano i cambiamenti. Non si sollecita così una discussione pubblica, trasparente e partecipata sui temi della mobilità sostenibile, del l’urbanistica, della qualità ambientale della città nuova. Una discussione che invece noi vogliamo avviare con un confronto aperto e costruttivo. Ed il ruolo dei decisori eletti dovrebbe essere quello di favorire l’ascolto e cercare la mediazione operativa per la soluzione dei problemi. Speriamo che si possa finalmente avviare questa discussione, in occasione delle prossime elezioni amministrative.
G. Di Giampietro, arch phd Presidente comitato SMPP1, Saline.Marina.PP1 Montesilvano
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