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COSA SUCCEDE IN VIA DELLA FORNACE BIZZARRI?

A cura di Radici inComune Associazione Politico Culturale

Pescara, 1° marzo 2024. Èda Luglio 2023 che il terreno su cui sorgeva il piccolo parco urbano di via della Fornace Bizzarri a Pescara è un cantiere circondato da un’alta recinzione di lamiere.

Dove un anno fa è iniziata una battaglia civile e legale che ha visto contrapposte le 120 famiglie e il parroco del quartiere da un lato e l’amministrazione comunale dall’altra ora sorge uno scheletro di cemento armato, l’ossatura del famoso asilo nido a forma di farfalla tanto osannato dal sindaco Carlo Masci e vicesindaco Gianni Santilli. Le magnifiche alberature che tanto donavano al quartiere, abbandonate e morte sui lati. Giochi e panchine ammassati pronti da tempo per la discarica.

Un asilo che come sempre sostenuto dagli abitanti poteva essere realizzato in terreno adiacente, libero da piante e cose senza procurare tanto dolore e tanto sperpero inutile di denaro pubblico; ricordiamo che la realizzazione del parco costò più di 20 anni fa 200 milioni lire e chissà quanti altri soldi sono occorsi per demolirlo.

Ora è di ieri la notizia dell’apparizione per pochi istanti di un lenzuolo appeso su una delle lamiere di recinzione dove qualcuno, probabilmente un operaio, ha pennellato con la vernice nera “È UNA VERGOGNA PRENDONO I SOLDI DEL P.N.R. L’IMPRESA MONTANARELLA S.R.L. E NON PAGANO GLI OPERAI È DA SCHIFO CHE IL COMUNE NON BLOCCA I PAGAMENTI “

Oggi, 1° marzo 2024 alcuni residenti ci segnalano con delle foto che il cantiere sembra improvvisamente svuotato da macchine e cose, apparentemente abbandonato.

Vista la sequenza dei fatti, la paura dei residenti è che l’impresa Montanarella Srl, o chi per essa abbia poi effettivamente eseguito il lavoro non sia stata pagata, motivo per cui nei giorni scorsi ha deciso l’interruzione dei lavori.

Uno scheletro di cemento e la paura, questo per ora c’è a Via della Fornace Bizzarri.

Gli abitanti dei palazzi che si affacciano sull’area aspettano con timore di sapere che succede sperando sul fatto che magari questo sia solo uno step tecnico perché dopo l’angoscia e il dolore subito per la distruzione del parco, ora è la paura che si ritrovino con un cantiere abbandonato sotto casa. Con la fiducia totalmente persa in chi dovrebbe amministrare beni e cose, e la paura sul futuro della città noi comprendiamo il loro dubbio e ci chiediamo: È questo ciò che gli abitanti del quartiere di Via della Fornace Bizzarri si ritroveranno? Sono queste storture che la città di Pescara avrà in cambio del sacrificio di tanta della sua vivibilità e del suo verde

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