Al via sperimentazione a zero impatto ambientale. Sindaco e assessore Zappalorto: “adotteremo un prodotto per purificare l’acqua, senza dover spostare gli animali presenti nel bacino e tutelando sia la risorsa idrica potabile utilizzata, sia le casse dell’ente”
Chieti, 11 maggio 2024. Il Comune sperimenterà un nuovo rimedio a zero impatto ambientale per purificare il laghetto della Villa che da anni aspetta una manutenzione straordinaria. Pubblicata oggi la determina che impegna una spesa minima che consentirà di intervenire, preservando la flora e la fauna del luogo e consentendo un notevole risparmio al Comune sia in termini economici che di manodopera.
“Da settimane siamo al lavoro su un intervento massivo, tanto necessario, quanto complesso e oneroso, perché il laghetto della Villa manca da anni di manutenzione e, soprattutto, è riempito con acqua potabile, cosa che rende particolarmente costosa l’operazione di svuotamento e riempimento dell’invaso – spiegano il sindaco e l’assessore all’Ambiente e alla transizione ecologica Chiara Zappalorto – . Dopo aver attivato una sinergia che resterà costante con i biologi dei Nucleo Biodiversità dei Carabinieri Forestali e il Parco Maiella, vista la presenza di centinaia di testuggini e pesci nello stagno che, in caso di svuotamento, avremmo dovuto spostare con tutte le dovute cautele, siamo riusciti a trovare dei prodotti innovativi per arrivare allo scopo senza tante e tali operazioni, ma che agisce sull’acqua, purificandola. Si tratta di sostanze biologiche, dunque non chimiche, che non nuocciono alla fauna del laghetto, sperimentate con successo in Italia e fuori su bacini ben più grandi del nostro e che in poche settimane si attivano e recuperano la qualità delle acque.
Il costo è contenuto sotto i 1.000 euro e il quantitativo ci consentirà di agire sia sulla Villa, sia sugli altri bacini e fontane presenti in città, in modo da evitare interventi dispendiosi e non durevoli, che anche a causa del progressivo depauperamento del personale dell’Ente non riusciamo a sostenere, visto che all’attivo del Comune sono rimasti solo due operai per tutto il territorio cittadino. Per arrivare a una soluzione efficace abbiamo messo in campo tutte le possibilità. È stato necessario non sono solo per via delle esigue risorse umane le criticità con cui abbiamo dovuto confrontarci, ma soprattutto per l’esigenza di effettuare la manutenzione tenendo conto del rischio di emergenza idrica connesso ai cambiamenti climatici che riguardano anche noi, aspetto valutato con ACA che gestisce le reti idriche di Chieti da anni, questo al fine di trovare la soluzione migliore. La sperimentazione nasce da queste esigenze: agire in tempi rapidi e farlo tutelando impianto, fauna ittica e ambiente. Gli uffici stanno provvedendo all’acquisto del prodotto, prima dell’impiego si stanno facendo degli interventi sull’impianto idrico del bacino e poi si procederà. Il prodotto agirà di settimana in settimana, nella prima fase andrà ad attutire gli odori e poi, dalla superficie, nel giro di poche settimane agirà sull’acqua stagnante purificandola e rendendola limpida.
Una soluzione che arriva considerando sia le condizioni economiche dell’Ente, sia l’impatto ambientale delle scelte che in questo caso non c’è, perché il prodotto non va a modificare né ecosistemi vegetali, né quelli animali e migliorerà di certo anche quelli “umani”, dei frequentatori della Villa, non avendo problemi di tossicità”.
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